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Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

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Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 24 settembre 2012 00:58
    Fabio Della Pergola

    Va bene PG 203, molto saggio e pacato. Ma non si parlava di "credere". Su questo non c’è discussione, ognuno creda pure a quello che vuole, dalla vacca sacra al Grande Spaghetto. Ma quando si dice che il Gesù che camminava sulle acque è esistito davvero e su questa credenza si fonda un impero (non ci scordiamo che la Chiesa Apostolica Romana non è altro che l’Impero Romano d’Occidente proseguito per altri duemila anni in una nuova veste) e si condannano a morte gli eretici e si bruciano le streghe e si massacrano gli ebrei e si convertono più o meno a forza decine di migliaia di indios e così via cantando per venti secoli... forse mettere qualche puntino sulle "i" non è esattamente tempo perso. O no ?

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 21 settembre 2012 12:24
    Fabio Della Pergola

    Caro xxx.4 come vedi poi ci si intende. Non c’è alcuna prova dell’esistenza di un Gesù storico così come non c’è alcuna prova della sua inesistenza, naturalmente. Dalla prassi diffusa nella Palestina di duemila e più anni fa si può supporre che esistessero numerosi predicatori itineranti. Fra cui uno o più dal nome Yeshua o Yeoshua o simile. Nulla da eccepire.

    Ma quando si dice "provata storicità di Gesù" si intende però, non prendiamoci in giro, che "quel" Gesù è esistito. E questo nessuno storico (ripeto: nessuno degno della qualifica di storico) può fare affermazioni di certezza. Sulla base della ragionevolezza si possono dire tante cose, ma io insisto che è lecito affermare che "non esiste alcuna prova della storicità di Gesù" come ho scritto nell’articolo.

    Se poi vogliamo tirare fuori le diverse sensibilità del primo cristianesimo, magari la comunità giudeo-cristiana (e prché non anche le pseudo-clementine ?) va benissimo. Continuiamo a parlare dei decenni posteriori alla presunta vicenda gesuana. E parliamo di scontri ideologici interni alla prima comunità di aderenti a quella curiosa setta giudaica che stava per separarsi dal giudaismo.

    Sulla base della ragionevolezza però non si può solo affermare che non c’è alcuna prova della storicità di "quel" Gesù, ma anche che ci sono prove molto ragionevoli che "quel" Paolo ci abbia messo parecchio di suo nel costruire quella che ritengo (ma non sono il solo) "l’invenzione cristiana".

    Senza offesa naturalmente per chi crede nel dio incarnato. E naturalmente senza la pretesa di voler convincere nessuno nemmeno da parte mia; non ne ho alcun interesse.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 21 settembre 2012 11:28
    Fabio Della Pergola

    Nel suo ultimo intervento xxx.4 fa affermazioni ovvie. Si suppone che la predicazione cristiana e le testimonianze di fede cristiane esistessero già all’epoca citata. Qui si possono prendere per buone le parole di Tacito, Giuseppe Flavio eccetera. Del resto che Paolo di Tarso abbia scritto attorno al 50 d.C. è un dato condiviso. Ma che c’entra questo con la ’storicità’ di Gesù ? Casomai c’entra con la storicità di Paolo e con la diffusione di una religione da lui inventata. E se si fosse inventato anche Gesù assemblando caratteristiche, prendendole un po’ di qua e un po’ di là, di un suo dio personale ? Certo il cristianesimo ne uscirebbe un po’ malconcio... non sarebbe Dio ad essere intervenuto nella storia mandando il figlio (che poi era sempre lui) ma sarebbe stato uno strano individuo, ebreo ma cittadino romano, probabilmente un po’ squinternato, preda di visioni e forse affetto da crisi epilettiche, costantemente in fuga perché inseguito dai cittadini inferociti delle varie località dove si fermava...

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 21 settembre 2012 11:16
    Fabio Della Pergola

    Ad un certo tizio chiamato Filone si attribuiscono, con ben pochi dubbio per quel che ne so, un buon numero di scritti. Ad un certo tizio di nome Gesù, detto il Cristo, si attribuiscono frasi ed un certo numero di atti - alcuni dei quali fuori norma umana - tramandati solo ed esclusivamente da scritti NON contemporanei al suo periodo di vita presunta. In altri termini non esiste alcuna testimonianza diretta della sua vicenda se non in racconti posteriori di decenni e, presumibilmente, inficiati da pressanti interessi di tipo apostolico.

    Il racconto di Filone è interessante perché sembra essere invece una testimonianza diretta (chi mai si sarebbe inventato a posteriori una vicenda così poco pregnante ?) di un episodio moltio simile a quello raccontato nei Vangeli a proposito della passione. La differenza è che il primo si suppone contemporaneo, il secondo di sicuro non lo è. E’ proprio così strano ipotizzare che un episodio di cui c’era una evidente diffusione negli scritti di un autore noto al tempo, sia poi stato deformato dalla fantasia popolare inserendolo in una vicenda il cui tessuto era quello apocalittico-salvifico, diffuso ed emotivamente molto sentito in un’epoca in cui le catastrofi politico-militari erano all’ordine del giorno ?

    Allora intendiamoci sui termini. Se con "storicità di Gesù" si intende che sia plausibile che un predicatore profetizzante dalle caratteristiche vagamente esseniche sia vissuto in quel periodo e in quei luoghi e che magari si chiamasse proprio Yeshua, beh questo l’ho scritto anch’io nell’articolo. Può essere e non ci vedrei niente di strano.

    Ma è lui, questo ipotetico itinerante visionario, il "Gesù" che xxx.4 intende ? Oppure intende che è storicamente accertata l’ipotesi che sia vissuto un dio incarnato, nato da una vergine rimasta vergine anche dopo il parto (ma ce lo ricordiamo ogni tanto che la questione della verginità della madre del messia deriva da una errata - o sorpassata - interpretazione dei Settanta tra almah e parthènos ?), il cui padre reale era un puro spirito, capace di camminare sulle acque, di moltiplicare i pani e i pesci, di ridare la vista ai ciechi e far risorgere i morti e, per finire, di morire e risorgere lui stesso...? Se è di "questo" Gesù che parliamo è evidente che vale la sua affermazione: è questione di fede. Punto e basta. Non veniamoci a raccontare frottole sulla sua esistenza reale. E’ una fantasticheria popolare che si è tramutata in una religione strutturata e dogmatica.

    O, per essere più esatti, è questione di sincretismo. La madre vergine di Mitra, lo stesso Mitra nato in una grotta, accompagnato da dodici fedeli compagni, tutta la vicenda di Osiride e così via, sono molti i miti in cui si trovano già elementi del cristianesimo. Perché non anche l’episodio raccontato da Filone ?

    Resta la domanda: chi ha raccolto eventuali fantasticherie popolari e le ha promosse come fatti altrettanto reali del reale per costruirci sopra un messaggio salvifico di tipo nuovo ?
    Il messia ebraico era una guida per il popolo che avrebbe salvato il suo popolo su QUESTA terra; il messia cristiano era un Redentore che avrebbe salvato tutta l’umanità nello spirito.
    Redentore perché ? Redentore per cosa ?

    Perché l’umanità era macchiata dalla colpa di Adamo. E chi ha parlato per primo di trasmissibilità della colpa di Adamo ? Paolo di Tarso. Questa è la fondazione del cristianesimo: serviva un ipotetico redentore per una colpa ontologica definita a priori. Se non c’era, se ne doveva inventare uno. Questa è la storicità di cui dovremmo parlare.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.63) 20 settembre 2012 19:41
    Fabio Della Pergola

     Evidentemente non è così semplice se c’è voluta una discussione in consiglio comunale. Le polemiche politiche sono l’ovvia conseguenza di una arroganza incomprensibile che lede diritti civili ampiamente riconosciuti in buona parte del mondo occidentale.

    E il populismo mi pare che sia più quello che vuole banalizzare a tutti i costi - seguendo la logica delle "utenze domestiche" - anziché accettare la semplice constatazione che lo Stato non ha alcun diritto di limitare diritti assolutamente scontati trincerandosi di solito dietro la falsa affermazione che la Costituzione prevede che i coniugi siano un uomo e una donna.

    Si discuta di queste falsità e delle loro conseguenze invece di continuare con la solita scontata e inconsistente accusa di "populismo" tutte le volte che si parla di diritti civili (magari ironizzando su fatterelli di cronaca come questo).

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