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Persio Flacco

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Ultimi commenti

  • Di Persio Flacco (---.---.---.49) 1 agosto 2014 18:26

    I fondi per il pagamento dello swap dei tango bond, circa 540 mln di dollari, il governo argentino li aveva depositati presso una banca USA.

    Alcuni hedge found, tra cui il più potente controllato dall’avvoltoio Paul Singer, titolari di una minima quota del debito, hanno ottenuto da un giudice della corte federale di Manhattan che fossero bloccati. Da qui l’insolvenza.

    Più che un default sembra una rapina.

    Qui maggiori dettagli:
    http://www.smartweek.it/il-default-...
    http://www.dagospia.com/rubrica-3/p...

  • Di Persio Flacco (---.---.---.49) 1 agosto 2014 00:03

    << Ma dimmi ,esiste una alternativa? >>

    L’alternativa è il rifiuto di scorciatoie che aggirano la legalità costituzionale e la sostanza della democrazia. Soprattutto se a proporle sono "uomini della Provvidenza", come è stato Berlusconi per 20 anni e come aspira ad esserlo Renzi, che si rivolge direttamente al Popolo per dare la sveglia al Parlamento.
    Dopo la devastazione del Berlusconismo la cura per questo Paese sarebbe il ritorno al rispetto della Costituzione e delle regole democratiche. Renzi invece sta proponendo la versione 2.0 del berlusconismo: ancora più efficiente di quella inventata dal Caimano. Non a caso i due si intendono perfettamente.

    Renzi sta raccogliendo a mani basse e con maestria quello che Berlusconi ha seminato. Nel nostro ordinamento il Parlamento è espressione della sovranità popolare, e ad esso spetta la funzione legislativa. Il governo è espressione del Parlamento, e da questo riceve le linee di indirizzo generale per svolgere la sua funzione esecutiva.

    Qual’è invece la situazione reale dopo la cura Berlusconi? Il governo legifera e il Parlamento ratifica le sue decisioni. Questo avviene regolarmente ormai da anni, e noi nemmeno ci rendiamo più conto della sostanziale incostituzionalità di questo modus operandi, del resto avallato dalla parodia di garante della Costituzione che abbiamo.

    Renzi ha addirittura migliorato questo metodo: detta contenuti e tempi al Parlamento; obbliga da capo partito e da capo del governo i dissenzienti al silenzio, li addita alla Nazione, come se fosse investito direttamente dal popolo.

    Lo fa perché, grazie ai presupposti creati dal Caimano, ha il potere di farlo. E palesemente intende fissare nella Costituzione questo potere. La riforma del Senato per migliorare l’efficienza dell’organo legislativo e per risparmiare fondi pubblici è una scusa. A mio parere lo scopo ultimo è rendere più controllabile il Parlamento, grazie anche a quel Porcellum abbellito che è l’Italicum.

    Queste sono le urgenze di Matteo Renzi, non sono le urgenze del Paese, che ha bisogno di razionalizzare la spesa pubblica o facendo fruttare meglio in termini di efficienza quegli 800 miliardi l’anno o diminuendo la spesa. Che ha bisogno di semplificazione normativa, di una giustizia efficiente e rapida, di aumentare la qualità e la correttezza del personale politico a tutti i livelli.

    << Rimaniamo come siamo ?>>
    Se vuole, il Parlamento riesce a far passare una legge in una settimana. Se il provvedimento è condiviso, se è ben concepito, se è seguito attentamente nel suo iter. Si può fare di meglio con una sola camera? Io non credo, e comunque non è a questo che sono appese le sorti dell’Italia.

    Quanto al raddoppio dei costi: qualcuno si è preso la briga di fare i conti: il nuovo Senato non costerebbe molto meno del vecchio.
    Questa sarebbe una urgenza per il Paese?

    << Ci voleva un "dittatorello" per sbloccare qualcosa. >>

    Un dittatorello è tale fino a quando non ha abbastanza potere per diventare un dittatorone. Quello che conta è la sua propensione personale e il potere che gli viene attribuito.

    Francamente io di Matteo Renzi non mi fido affatto. Non abbastanza comunque per dargli il potere di scegliere cosa vuole fare da grande. Soprattutto non sembra avere un pensiero politico autonomo, salvo la superficialità del fare per fare.
    Mi piacerebbe, anzi, sapere qualcosa di più sui suoi spin doctors, perché il ragazzo è furbo e privo di freni inibitori, ma non può essere lui l’autore di un percorso politico fulminante e quasi privo di errori.

    Ciao.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.49) 30 luglio 2014 19:36

    A me sembra di sognare. 
    Ma ci rendiamo conto che si sta tentando una riforma costituzionale imposta da due signori, di cui uno condannato e interdetto dai pubblici uffici, sulla base di un patto stipulato tra loro di cui nemmeno si conoscono i termini esatti?

    Ci rendiamo conto che solo questo, a prescindere dai contenuti della riforma, significa pisciare sulla Costituzione e sulla Democrazia?

    Ma in quale Paese civile una riforma costituzionale la si fa in questo modo? Con due "padroni" di partito che appellano come disfattista chiunque osi esprimere un dissenso su quanto da loro deciso?

    Anche i parlamentari, che dovrebbero essere liberi dal vincolo di mandato e, tanto più, dalla disciplina di partito, vengono trattati come cani e additati come sabotatori alla pubblica opinione se obiettano alla volontà dei padroni.

    Forse solo nell’Uganda di sua eccellenza Idi Amin Dada poteva avvenire una cosa simile; invece sta avvenendo nell’Italia di Luigi Einaudi!

  • Di Persio Flacco (---.---.---.49) 30 luglio 2014 13:30

    Salvo eccezioni, tutti vorrebbero continuare a vivere dove sono nati. Tutti, in genere, amano il loro Paese e in quello vorrebbero che si svolgesse la propria vita. 
    E’ una delle verità più note e banali, ma è anche una delle meno considerate nei tanti ragionamenti che si fanno in merito al fenomeno dell’immigrazione.

    Se la si considerasse si dovrebbere prendere in esame i motivi che spingono le persone a lasciare il loro Paese, spesso rischiando la vita, e ad ingrossare il numero dei migranti che bussano alla nostra porta.

    Allora si dovrebbere anche prendere atto che tra i motivi più forti ve ne sono alcuni determinati dalle nostre azioni, dalle azioni dei Paesi cosiddetti progrediti. Gli stessi che poi si lamentano del fenomeno dell’immigrazione.

    Basterebbe evitare di fare guerre "umanitarie" che distruggono la struttura e gli equilibri interni di certi Stati e che sono la causa prima e diretta dell’emigrazione in massa dai medesimi.

    Basterebbe evitare di corrompere le classi dirigenti di certi Paesi per facilitare lo sfruttamento delle loro risorse naturali, causando in tal modo miseria nella popolazione e violenza repressiva che la spinge ad emigrare.

    La cattiva coscienza del cosiddetto occidente si manifesta soprattutto nell’ipocrisia di chi tenta di disconoscere le proprie responsabilità.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.49) 30 luglio 2014 11:43

    Condivido in pieno sia il contenuto che il tono dell’articolo.
    Questo Paese ora ha una sola priorità: togliersi dalle spalle la classe politica corrotta e parassita che lo sta portando alla rovina.

    Non tutti i politici sono corrotti e parassiti, ma il sistema di potere che si è andato costituendo in questi ultimi decenni impone a tutti i politici una scelta: o associarsi con i corrotti e i parassiti o essere confinati nella marginalità. Molti scelgono la prima opzione sperando forse di riuscire a cambiare il sistema, ma nessuno finora è riuscito a cambiare nulla dall’interno.

    Ultimo degli esempi è Corradino Mineo: espulso dalla commissione Affari Costituzionali per volontà del Capo Supremo, Matteo Renzi, che non tollera dissidenti e disfattisti in Parlamento, del tutto indifferente al dettato costituzionale che vuole il parlamentare libero da vincoli di mandato.

    Forse Mineo si illudeva di cambiare il Sistema dall’interno, ora ha scoperto che non può farlo.

    L’unica arma efficace per liquidare la corruzione, che ormai è diventata Sistema, la hanno in mano i cittadini elettori.
    Possono cambiare le cose solo loro: non saltando nessuna elezione e non votando più per quei partiti e per quelle persone che costituiscono l’ossatura del sistema corrotto che governa il Paese.

    Votare sempre; non votare mai per i partiti maggiori o per i loro alleati; cambiare scelta ad ogni votazione.

    Se la maggioranza degli elettori adottasse questo metodo il Sistema sarebbe sgretolato in breve tempo.

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