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 Home page > Tribuna Libera > "Tagliola e Canguro" al Senato della Repubblica italiana

"Tagliola e Canguro" al Senato della Repubblica italiana

Sono in corso le votazioni a Palazzo Madama, sede istituzionale del Senato della Repubblica Italiana, sugli emendamenti alle riforme costituzionali. Quasi ottomila gli emendamenti presentati dalle opposizioni, dei quali ben semila a firma dei (soli) sette senatori di SEL.

Chi ha l'occasione, o la sventura a seconda dei punti di vista, di seguire i lavori al Senato, trasmessi in diretta televisiva, non può che essere scioccato dallo spettacolo indecente offerto da una politica che ha completamente perso ogni freno inibitore e che ha ridotto la funzione legislativa al rango di fango e pattume.

Nel caos dei lavori, presieduti da Piero Grasso ripetutamente attaccato ed offeso sul piano personale come accade soltanto in una repubblica delle banane, due termini che individuano prassi procedurali mi hanno particolarmente colpito: la "tagliola" (o ghigliottina) ed il "canguro".

Perché sia chiaro che in quanto a fantasia noi italiani non siamo secondi a nessuno. Specialmente quando la stessa è finalizzata a scopi non proprio democraticamente edificanti.

Dunque, la "tagliola" consiste nel contingentamento dei tempi degli interventi e viene decisa dalla Presidenza (nel caso specifico da Grasso), evidentemente su spinta del governo, per dare un termine finito alla discussione e relativa votazione degli emendamenti, in modo da arrivare alla approvazione (o meno) del dispositivo di legge. In questo caso scaturisce dalla algebrica constatazione che discutere i quasi ottomila emendamenti presentati dalle opposizioni, al ritmo di max 4 o 5 al giorno, per lo più spesi ad insultarsi reciprocamente, richiederebbe almeno 1.600 giornate di sedute piene, festivi compresi, iniziando alle ore 9,30 del mattino e andando in free immersion fino alla mezzanotte, pause biologiche escluse. Lo scopo, o l'auspicio della maggioranza che ha presentato il dll di riforma costituzionale nella persona del ministro Maria Elena Boschi, è quello di arrivare entro la data dell'otto agosto alla approvazione. Quella della tagliola o ghigliottina è una prassi parlamentare consolidata che è stata applicata in occasioni precedenti, praticamente da tutti i governi (leggi maggioranze), come arma di difesa contro l'ostruzionismo, messo in atto dalle opposizioni (leggi minoranze), tendente a dilatare i tempi o finanche a far saltare, facendo mancare il numero legale, l'approvazione del provvedimento.

Essendo del tutto evidente che la "tagliola" nel caso in questione non è sufficiente a scongiurare questo rischio, dal momento che Matteo Renzi ha un programma che prevede il riassetto istituzionale, la legge elettorale, la riforma del lavoro, quella della pubblica amministrazione, riforma fiscale, riforma scolastica... ecc. nell'arco di 1.000 giorni (ultima promessa), preso atto che tutti i tentativi di mediazione, condotti da Vannino Chiti (PD) con SEL del furibondo Nichi Vendola, non hanno portato a nulla, il Presidente Piero Grasso ha applicato anche il "canguro".

Canguro, nell'accezione usata nelle aule parlamentari, è un termine gergale (non nei vocabolari) che è l'adattamento italiano dell'inglese Kangoroo e disegna un particolare meccanismo in virtù del quale il Presidente (Grasso nel caso specifico) non è più obbligato a mettere in votazione tutti gli emendamenti, ma può selezionarli, saltandone alcuni (da qui il nome "canguro").

Ecco fatto, così per esempio ho potuto constatare, dalla diretta televisiva, che in un sol botto, quindi un balzo più che un salto, sono stati esclusi un migliaio di emendamenti. Semplice, pulito ed efficace e, oltretutto sembrerebbe, malgrado l'insurrezione delle opposizioni che hanno accusato Grasso (Renzi) di liberticidio e stupro della democrazia, del tutto assolutamente legale.

Rimane tuttavia la percezione ed il disgusto come cittadino per l'indegna gazzarra che si sta dipanando in uno dei "presunti" santuari della democrazia, dove alla "presunta arroganza" della maggioranza si contrappone la "presunta strumentalità" per fini indegni delle opposizioni. Insomma, uno schifo incrociato che fa capire come questo paese è marcio alle fondamenta, che palesa plasticamente la mancanza di una coscienza civica del bene pubblico ed è in preda agli egoismi personali di individui al di sotto di ogni sospetto o di lobby di potere. Con una maggioranza decisionista che guarda più alla velocità che alla sostanza per poi magari vantarsi e fare la ruota come il pavone ed una opposizione che dà l'impressione di mettere il bastone tra le ruote solo per non mollare l'osso. Con questo andazzo siamo destinati a finire tutti in fondo al pozzo. Poi diamo la colpa all'Europa e ci lamentiamo della Merkel, gli altri fanno squadra mentre noi facciamo caos.

Ma guai a dirlo perché altrimenti passi per "moralista", un termine ricorrente sulla bocca di chi non sa assolutamente cosa significhi.

 

Foto: Palazzo Chigi/Flickr

Commenti all'articolo

  • Di Persio Flacco (---.---.---.49) 30 luglio 2014 19:36

    A me sembra di sognare. 
    Ma ci rendiamo conto che si sta tentando una riforma costituzionale imposta da due signori, di cui uno condannato e interdetto dai pubblici uffici, sulla base di un patto stipulato tra loro di cui nemmeno si conoscono i termini esatti?

    Ci rendiamo conto che solo questo, a prescindere dai contenuti della riforma, significa pisciare sulla Costituzione e sulla Democrazia?

    Ma in quale Paese civile una riforma costituzionale la si fa in questo modo? Con due "padroni" di partito che appellano come disfattista chiunque osi esprimere un dissenso su quanto da loro deciso?

    Anche i parlamentari, che dovrebbero essere liberi dal vincolo di mandato e, tanto più, dalla disciplina di partito, vengono trattati come cani e additati come sabotatori alla pubblica opinione se obiettano alla volontà dei padroni.

    Forse solo nell’Uganda di sua eccellenza Idi Amin Dada poteva avvenire una cosa simile; invece sta avvenendo nell’Italia di Luigi Einaudi!

  • Di paolo (---.---.---.54) 31 luglio 2014 10:01

    Totalmente d’accordo .
    Ma dimmi ,esiste una alternativa ? Rimaniamo come siamo ?
    Ti aspetti che gente inchiodata alla poltrona con i tasselli fischer faccia quello che poi li manderebbe a casa ?

    Se per mettere fine a questo bicameralismo perfetto che ha prodotto guai a non finire ,oltre ad un raddoppio dei costi , aspetti che ci sia l’accordo universale , campa cavallo che l’erba cresce . Sono quarant’anni che ne parlano .

    Ci voleva un "dittatorello " per sbloccare (bene male o malissimo lo vedremo) qualcosa .Adesso c’è e si chiama Matteo Renzi . Che Dio ce la mandi buona.

    grazie -ciao

    • Di Persio Flacco (---.---.---.49) 1 agosto 2014 00:03

      << Ma dimmi ,esiste una alternativa? >>

      L’alternativa è il rifiuto di scorciatoie che aggirano la legalità costituzionale e la sostanza della democrazia. Soprattutto se a proporle sono "uomini della Provvidenza", come è stato Berlusconi per 20 anni e come aspira ad esserlo Renzi, che si rivolge direttamente al Popolo per dare la sveglia al Parlamento.
      Dopo la devastazione del Berlusconismo la cura per questo Paese sarebbe il ritorno al rispetto della Costituzione e delle regole democratiche. Renzi invece sta proponendo la versione 2.0 del berlusconismo: ancora più efficiente di quella inventata dal Caimano. Non a caso i due si intendono perfettamente.

      Renzi sta raccogliendo a mani basse e con maestria quello che Berlusconi ha seminato. Nel nostro ordinamento il Parlamento è espressione della sovranità popolare, e ad esso spetta la funzione legislativa. Il governo è espressione del Parlamento, e da questo riceve le linee di indirizzo generale per svolgere la sua funzione esecutiva.

      Qual’è invece la situazione reale dopo la cura Berlusconi? Il governo legifera e il Parlamento ratifica le sue decisioni. Questo avviene regolarmente ormai da anni, e noi nemmeno ci rendiamo più conto della sostanziale incostituzionalità di questo modus operandi, del resto avallato dalla parodia di garante della Costituzione che abbiamo.

      Renzi ha addirittura migliorato questo metodo: detta contenuti e tempi al Parlamento; obbliga da capo partito e da capo del governo i dissenzienti al silenzio, li addita alla Nazione, come se fosse investito direttamente dal popolo.

      Lo fa perché, grazie ai presupposti creati dal Caimano, ha il potere di farlo. E palesemente intende fissare nella Costituzione questo potere. La riforma del Senato per migliorare l’efficienza dell’organo legislativo e per risparmiare fondi pubblici è una scusa. A mio parere lo scopo ultimo è rendere più controllabile il Parlamento, grazie anche a quel Porcellum abbellito che è l’Italicum.

      Queste sono le urgenze di Matteo Renzi, non sono le urgenze del Paese, che ha bisogno di razionalizzare la spesa pubblica o facendo fruttare meglio in termini di efficienza quegli 800 miliardi l’anno o diminuendo la spesa. Che ha bisogno di semplificazione normativa, di una giustizia efficiente e rapida, di aumentare la qualità e la correttezza del personale politico a tutti i livelli.

      << Rimaniamo come siamo ?>>
      Se vuole, il Parlamento riesce a far passare una legge in una settimana. Se il provvedimento è condiviso, se è ben concepito, se è seguito attentamente nel suo iter. Si può fare di meglio con una sola camera? Io non credo, e comunque non è a questo che sono appese le sorti dell’Italia.

      Quanto al raddoppio dei costi: qualcuno si è preso la briga di fare i conti: il nuovo Senato non costerebbe molto meno del vecchio.
      Questa sarebbe una urgenza per il Paese?

      << Ci voleva un "dittatorello" per sbloccare qualcosa. >>

      Un dittatorello è tale fino a quando non ha abbastanza potere per diventare un dittatorone. Quello che conta è la sua propensione personale e il potere che gli viene attribuito.

      Francamente io di Matteo Renzi non mi fido affatto. Non abbastanza comunque per dargli il potere di scegliere cosa vuole fare da grande. Soprattutto non sembra avere un pensiero politico autonomo, salvo la superficialità del fare per fare.
      Mi piacerebbe, anzi, sapere qualcosa di più sui suoi spin doctors, perché il ragazzo è furbo e privo di freni inibitori, ma non può essere lui l’autore di un percorso politico fulminante e quasi privo di errori.

      Ciao.

    • Di paolo (---.---.---.54) 1 agosto 2014 07:50

      Persio ,sei diventato la fotocopia della mia coscenza , mi fai quasi impressione . Tutto vero quello che dici .Pure io non mi fido di Renzino, ma se lui è cattivo glialtri sono dei poco di buono , molto poco di buono. Guardati i lavori del Senato (probabilmente lo fai già ) e capisci cosa sto dicendo.
      Una alternativa democratica a Renzi attualmente non c’è . La speranza era il M5S .Tu dici che " se volessero " tutto funzionerebbe rapido e preciso .
      Il punto è che non vogliono !!. Il Parlamento è ridotto alla stregua di una guerra per bande .
      Paradossalmente oggi un dittatore sarebbe il male minore .
      Come la Libia di Gheddafi o l’Iraq di Saddam .
      A questo siamo arrivati .
      grazie ciao

  • Di (---.---.---.165) 31 luglio 2014 18:36

    Beh Paolo,

    non mi piace proprio per niente il tuo modo di porre il discorso, nel tuo commento qui sopra.

    "Ma dimmi, esiste un’alternativa?" SI’! ESISTE! In un momento come questo bisognerebbe pensare ad altro. Se anche una riforma costituzionale fosse necessaria (di sicuro non questa), ci sarebbero COMUNQUE cose più urgenti. Lo spettacolo indegno è vedere tutto il PD, come tanti burattini che hanno la voce del ventriloquo, parlare di riforme necessarie, mentre sanno benissimo che queste riforme NON SERVONO A UN CAZZO. Lo spettacolo indegno è vedere l’arroganza e la falsità di questi venduti, che cercano di sfruttare il momento propizio prima che s’abbatta la scure della manovra economica. Mi piace -tristemente- la figura evocata da Persio, "pisciare sulla Costituzione".

    Poi Paolo, prosegui con i "guai a non finire" che avrebbe prodotto questo bicameralismo perfetto. Puoi elencarli? Oppure sei pieno di balle che ti stanno raccontando quei politici venduti? IL RADDOPPIO DEI COSTI... sai che roba... che ne diresti invece di togliere lo Statuto Speciale ad alcune Regioni? Che ne diresti di ABOLIRLO PROPRIO il Senato, come proposto dall’opposizione E RIFIUTATO DA PD+FI? Eh, che ne diresti di ABOLIRLO, se per te un miliardo all’anno fa la differenza?

    I guai a non finire li ha prodotti una manica di politici nominati, leccaculo e collusi con le varie lobby. Questo è, null’altro. Lo spettacolo indegno è vedere questi bastardi accanirsi su cose inutili e dannose mentre c’è gente che muore di fame, sordi alle proposte utili e giuste e sostenibili che vengono fatte da più parti. Se c’è una giustizia divina, la invoco ora.

    Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.54) 31 luglio 2014 21:20

    Insieme alla riforma del Senato che quadra un sistema legislativo che non esiste in nessun paese occidentale ,trattandosi di riforma costituzionale ,si sta anche riformando il titolo V che rimette sotto il controllo amministrativo centrale alcune autonomie di spesa delle regioni che sono una ragione del default dei conti pubblici . Il rimpallo normativo tra le due camere non è una balla ,le maggioranze diverse tra due camere legislative non sono una balla . Andiamo al rallentatore mentre gli altri paesi volano.

    Quindi non è vero che non servono a nulla . Il problema è come lo si sta facendo anche grazie ad una opposizione strumentale che punta a bloccare tutto , mirando su renzi e sul governo. . Sulla abolizione dello Statuto Speciale sono pronto a marciare anche con i marò .Abolizione del Senato ? OK sottoscrivo .

    Caro Gottardo l’alternativa dovevate crearla voi , avete preferito altre strade .
    ciao

  • Di (---.---.---.6) 1 agosto 2014 09:09

    Continui a essere imbevuto di pensieri irrazionali.

    "Il sistema legislativo che non esiste in nessun paese occidentale"... E CHI SE NE FREGA! Noi italiani abbiamo talmente perso l’autostima che dobbiamo limitarci a copiare gli altri? Sono i soliti discorsi del tipo "ce lo chiede l’Europa", "l’anomalia italiana" e cavolate simili. Dobbiamo smettere di guardarci intorno e cominciare a ragionare sul serio.

    "riformando il titolo V"... nessuno contesta questa parte della riforma, che però non può essere usata come paravento delle altre porcate, come stai facendo tu. Il Parlamento serve proprio a discutere e migliorare le proposte, non a ratificare pacchetti preconfezionati. Ma tu forse questo non lo capisci.

    L’alternativa c’era e continua a esserci. Il PD sta facendo il diavolo a quattro perché ha preso un premio di maggioranza illegittimo alle ultime elezioni politiche, e non ha l’autorità politica e morale per comportarsi così. Le camere andrebbero sciolte, o per lo meno non dovrebbero azzardarsi a toccare la Costituzione se non su punti largamente condivisi. Il progetto comunque fallirà e avremo perso del tempo per niente, come al solito, grazie a una classe politica di nominati inconcludenti.

    Ciao,
    Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.54) 1 agosto 2014 11:11

    Caro Gottardo ,il punto non è " fregarsene " o meno , " copiare gli altri " e altre amenità di questo genere . Il punto è che gli altri sistemi funzionano mentre il nostro no . E se non si è totalmente imbevuti di ideologie ,questo qualcosa deve suggerirci .O siamo cosi’ presuntuosi da pensare di essere gli unici detentori della verità e gli altri tutti fessachiotti (vecchio vizio italico) ?

    Sul resto del tuo commento ,risiamo alle solite , mi cataloghi tra i cultori del renzismo . Probabilmente ti serve come rafforzativo per le tue critiche, ma non è palesemente cosi’ .Basta leggere i miei articoli ed i miei commenti.

    Io sono per cultura un "razionale " , ho una mente che è impegnata su questa dimensione da quando facevo ueh! e che ho successivamente coltivato con studi , che più che tali sono una disciplina , che non ammettono l’irrazionale se non come ipotesi assurda per fornire una dimostrazione speculativa in chiave razionale. Quindi puoi dirmi che sbaglio e ho assoluto interesse a conoscere il tuo pensiero ,che in parte assolutamente condivido e in parte no, ma non che sono irrazionale .Noi divergiamo su punti di fondo che riguardano "chi , dove e come " , non sull’analisi o la denuncia dei guai che ci affliggono.
    grazie -ciao

  • Di (---.---.---.6) 1 agosto 2014 14:33

    Caro Paolo,

    devo ribattere. Nel mio ultimo commento non ti ho catalogato tra i renziani - proprio no. Mi sono concentrato sul tuo pensiero del "bicameralismo perfetto che esiste solo in Italia, per cui va eliminato".

    Il pensiero è veramente irrazionale. La Torre di Pisa, la nostra corruzione, Venezia, il design italiano, la nostra cucina e mille altre cose sono uniche al mondo, e non per questo vanno eliminate. Certo, è facile e giusto dire "la corruzione va eliminata", perché l’analisi del problema si può fare benissimo senza neanche andare a scomodare gli altri Paesi.

    Non è altrettanto facile dire "il bicameralismo perfetto non va bene", perché non si può fare un confronto con gli altri Paesi - gli altri Paesi sono diversi. Non si può fare un confronto con il passato o con un ipotetico futuro, perché i tempi cambiano continuamente. Occorre analizzare senza avere troppi punti di riferimento, ecco perché per scrivere una Costituzione s’impiegano anni. E adesso arrivano tre scalzacani (perché sono tre, e sono scalzacani) che sono bravi a raccontare balle, e tanti ci credono.

    Tu dici che "gli altri Paesi volano" senza questo bicameralismo perfetto... e allora com’è che noi abbiamo più leggi degli altri Paesi (MOLTE di più, e per di più sovente sono inutili e contraddittorie)? Ma, per favore, rispondi! Fa’ vedere che lo sai, così discutiamo di cose serie e non delle balle che ci sta raccontando l’oligarchia attuale.

    Mi accusi di essere imbevuto di ideologia, e ti vanti di essere razionale per cultura e formazione. Bene, l’analisi è il mio mestiere: raccogliere informazioni, ragionare su tutte le possibilità, prevedere tutti gli scenari e individuare la via migliore è il mio mestiere. Ho imparato a non fidarmi di quello che mi chiede il cliente: a volte non lo sa neppure lui quello che vuole. E’ quello che sta succedendo agli italiani: non sanno bene che cosa vogliono, sanno solo che vogliono qualche cosa.

    Per quanto riguarda l’ideologia, invece, sono abbastanza sicuro che le mie affermazioni non sono state confezionate da altri - cioé, non sono frutto di ideologia. Anzi rifiuto l’ideologia, anche quella strisciante che dice che l’Italia ha sempre da imparare dagli altri, così, a prescindere. Specialmente se chi porta avanti quelle idee lo fa dicendo alcune cose ma tacendone altre (per esempio che la produzione legislativa italiana non è seconda a nessuno).

    Ciao,
    Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.54) 2 agosto 2014 00:10

    Gottardo abbiamo legiferato in maniera abnorme sul pelo nell’uovo e quasi sempre in modo contradittorio per fornire scappatoie a chi delinque . Sulla sostanza ,ovvero su materie fondamentali che servono per dare funzionalità al sistema paese ,non si è fatto un fico .
    E questo sia per calcolo politico- mafioso a salvaguardia di privilegi che per cultura bizantina . Ridurre significa semplificare . Semplificare significa dmocrazia .
    E’ ora di finirla con " l’ufficio complicazioni " che serve soltanto a sgamarsela .
    Io avrei preferito l’abolizione totale del Senato e il dimezzamento dei parlamentari, ma chiediti perché la Lega che faceva l’apologia del federalismo e della "camera delle autonomie " , adesso sta inscenando una gazzarra indegna per far saltare tutto ,ovviamente con il vostro appoggio .
    Te lo sei chiesto ?

     

  • Di (---.---.---.220) 2 agosto 2014 08:26

    Allora Paolo,

    pur con il bicameralismo abbiamo più leggi degli altri Paesi; quindi la macchina legislativa non va a rilento. Considera pure che la dimensione del parlamento conta: più c’è gente e più si "evadono pratiche". Che poi siano leggi buone e cattive è un altro discorso. Ma qui torniamo al punto mio: non importa quante camere ci sono, importa da chi sono composte. Il calcolo politico-mafioso risiede nella composizione della classe politica, non nella complessità della macchina politica.

    La tua frase "semplificare significa democrazia" la rifiuto totalmente: una dittatura è la cosa più semplice e meno democratica di questo mondo!

    Tu e io (e praticamente buona parte del popolo italiano) avremmo preferito abolizione del Senato e dimezzamento dei parlamentari, soluzione senz’altro migliore, e allora perché i tre scalzacani vogliono altro? PERCHE’ NON VOGLIONO LA DEMOCRAZIA, e ne stanno dando già prova in questo momento, scegliendo una cosa diversa e infrangendo le regole esistenti. Il senato disegnato dai tre scalzacani è perfetto per irrobustire una classe politica a discapito del popolo.

    Riguardo alla Lega io penso questo: la Lega vuole il federalismo, e quindi le piacerebbe una Camera delle Autonomie. Il Senato che vogliono i tre scalzacani è diverso, è solo un meccanismo politico senza potere e soprattutto c’entra poco con il federalismo; combinato con una legge elettorale che svuota di potere la Lega e tutti i partiti diversi dal PD, è naturale che diventi indigeribile per la Lega.

    La "gazzarra indegna" della Lega fa il pari con il comportamento indegno di Renzi Berlusca e Napolitano, ma sono stati questi ultimi a iniziare. Ognuno usa i metodi di cui dispone...

    Ciao,

    Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.54) 2 agosto 2014 10:36

    Va beh! Gottardo ,ritorniamo sempre al punto di partenza . Ormai è come una loop senza via d’uscita .

    Ma che cavolo vuoi che venisse fuori dall’accordo tra Renzi -Berlusconi e i diversamente berlusconiani ? Se devi fare compromessi con questi è chiaro che poi non si può pretendere la luna .
    La questione è che voi siete stati largamente votati (anche da miei famigliari evidentemente più incauti del sottoscritto ) proprio per essere voi gli attori principali di eventuali accordi col PD sulle riforme . Poi sappiamo come è andata ed è inutile tentare di rigirare la frittata .
    E’ quello che non riesci a digerire .
    ciao

  • Di (---.---.---.86) 3 agosto 2014 08:31

    Sono d’accordo sul loop, però:

    1) Non si dovrebbe dire "mai con il PDL" a vanvera. Non lo doveva dire Bersani e non lo doveva dire Renzi. E’ troppo facile dire agli elettori quello che vogliono sentire, ma poi comportarsi diversamente. E comunque, perfino nel caso di una coalizione a posteriori come è successo, rimangono dei limiti invalicabili oltre i quali si trova la disonestà. Accordarsi in segreto con un pregiudicato non è giustificabile in nessun caso: le leggi si fanno nelle commissioni e in parlamento.

    2) Per tre volte il mandato per designare un governo è stato dato al PD. E pensare che Napolitano aveva detto "prima tocca al PD, poi al PDL, e poi al M5S". Il tutto solo a parole, perché nei fatti si vede benissimo che il capo dello stato non rappresenta la nazione ma solo il suo partito.

    3) I tuoi familiari hanno votato una forza politica che non fa alleanze e non da’ fiducie a governi avversari. Queste cose sono sempre state dette chiaramente, e rafforzate con il "tutti a casa" e "non darci il tuo voto se non sei cosciente di quello che fai".

    Quello che poi è successo lo sappiamo, ma la morale della favola non è quella che dici tu, cioé che il M5S è colpevole. E’ colpevole chi dice una cosa e ne fa un’altra, non chi dice una cosa e la fa. Questo è il punto che non vuoi cogliere. Si può dire che il M5S per ora ha fallito, questo sì. Si può dire che ha fatto degli errori, questo sì. Non si può dire che ha sbagliato gli obiettivi - ha fatto quello che aveva sempre promesso. A questo punto gli elettori possono vedere e valutare. Se ritengono che è meglio votare FI con le sue promesse mai mantenute, o PD con le sue promesse addirittura rinnegate, lo facciano. Io con la coscienza mi sento più a posto di te.

    Ciao,

    Gottardo

  • Di paolo (---.---.---.54) 3 agosto 2014 21:25

    E allora beato te . Io credo invece che sputare ,come ha fatto Grillo ,su milioni di cittadini che hanno creduto in una spinta al cambiamento sarà un conto che continuerete a pagare pesantemente.

    Ma poi che significa "avevamo detto che non facevamo alleanze con nessuno " ?. Ma dove sta scritta in una democrazia una cretinata come questa ? Solo i fascisti o i totalitaristi fanno discorsi di questo genere . Ma viene prima Grillo o il paese ?.
    A prescindere poi che nessuno ve lo ha chiesto ,se non di aprire una fiducia sub condicione e solo su alcuni punti condivisibili .E avete risposto sputando sopra milioni di voti.
    Riflettici .
    ciao

  • Di (---.---.---.194) 4 agosto 2014 09:10

    Lo ripeto Paolo,

    "non facciamo alleanze" e "tutti a casa" sono argomenti chiari; chi si incaponisce a pensare che sono cose che si dicono ma non si fanno sbaglia. Tu, se non vuoi votare PD, puoi votare SEL, Scelta Civica, Lega o chi ti pare; sai che sono sempre attenti alle alleanze per non rimanere a bocca asciutta. Poi non ti lamentare se si alleano con il Berlusca e quindi rimani con il "che cosa pretendi adesso". Molta gente la pensa come te - benissimo. Però lascia perdere fascismo e totalitarismo, quello lo stanno mettendo in piedi PD ed FI, se non te ne sei ancora accorto. Un movimento che pratica la democrazia diretta non può essere tacciato di totalitarismo, e fare concretamente quello che si è promesso non è sputare sui voti ricevuti.

    A risentirci alla prossima,
    Gottardo

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