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Commento di Persio Flacco

su "Tagliola e Canguro" al Senato della Repubblica italiana


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Persio Flacco 1 agosto 2014 00:03

<< Ma dimmi ,esiste una alternativa? >>

L’alternativa è il rifiuto di scorciatoie che aggirano la legalità costituzionale e la sostanza della democrazia. Soprattutto se a proporle sono "uomini della Provvidenza", come è stato Berlusconi per 20 anni e come aspira ad esserlo Renzi, che si rivolge direttamente al Popolo per dare la sveglia al Parlamento.
Dopo la devastazione del Berlusconismo la cura per questo Paese sarebbe il ritorno al rispetto della Costituzione e delle regole democratiche. Renzi invece sta proponendo la versione 2.0 del berlusconismo: ancora più efficiente di quella inventata dal Caimano. Non a caso i due si intendono perfettamente.

Renzi sta raccogliendo a mani basse e con maestria quello che Berlusconi ha seminato. Nel nostro ordinamento il Parlamento è espressione della sovranità popolare, e ad esso spetta la funzione legislativa. Il governo è espressione del Parlamento, e da questo riceve le linee di indirizzo generale per svolgere la sua funzione esecutiva.

Qual’è invece la situazione reale dopo la cura Berlusconi? Il governo legifera e il Parlamento ratifica le sue decisioni. Questo avviene regolarmente ormai da anni, e noi nemmeno ci rendiamo più conto della sostanziale incostituzionalità di questo modus operandi, del resto avallato dalla parodia di garante della Costituzione che abbiamo.

Renzi ha addirittura migliorato questo metodo: detta contenuti e tempi al Parlamento; obbliga da capo partito e da capo del governo i dissenzienti al silenzio, li addita alla Nazione, come se fosse investito direttamente dal popolo.

Lo fa perché, grazie ai presupposti creati dal Caimano, ha il potere di farlo. E palesemente intende fissare nella Costituzione questo potere. La riforma del Senato per migliorare l’efficienza dell’organo legislativo e per risparmiare fondi pubblici è una scusa. A mio parere lo scopo ultimo è rendere più controllabile il Parlamento, grazie anche a quel Porcellum abbellito che è l’Italicum.

Queste sono le urgenze di Matteo Renzi, non sono le urgenze del Paese, che ha bisogno di razionalizzare la spesa pubblica o facendo fruttare meglio in termini di efficienza quegli 800 miliardi l’anno o diminuendo la spesa. Che ha bisogno di semplificazione normativa, di una giustizia efficiente e rapida, di aumentare la qualità e la correttezza del personale politico a tutti i livelli.

<< Rimaniamo come siamo ?>>
Se vuole, il Parlamento riesce a far passare una legge in una settimana. Se il provvedimento è condiviso, se è ben concepito, se è seguito attentamente nel suo iter. Si può fare di meglio con una sola camera? Io non credo, e comunque non è a questo che sono appese le sorti dell’Italia.

Quanto al raddoppio dei costi: qualcuno si è preso la briga di fare i conti: il nuovo Senato non costerebbe molto meno del vecchio.
Questa sarebbe una urgenza per il Paese?

<< Ci voleva un "dittatorello" per sbloccare qualcosa. >>

Un dittatorello è tale fino a quando non ha abbastanza potere per diventare un dittatorone. Quello che conta è la sua propensione personale e il potere che gli viene attribuito.

Francamente io di Matteo Renzi non mi fido affatto. Non abbastanza comunque per dargli il potere di scegliere cosa vuole fare da grande. Soprattutto non sembra avere un pensiero politico autonomo, salvo la superficialità del fare per fare.
Mi piacerebbe, anzi, sapere qualcosa di più sui suoi spin doctors, perché il ragazzo è furbo e privo di freni inibitori, ma non può essere lui l’autore di un percorso politico fulminante e quasi privo di errori.

Ciao.


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