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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
  • Moderatore da martedì 11 Novembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.152) 13 ottobre 2010 11:02

    Caro Giovanni 


    E’ proprio cosi’ ,come dici tu . Questo paese alla rovescia non riesce a fare i conti con la propria storia e le distorsioni si affastellano l’una sull’altra come la stratigrafia della parete di una montagna .
    Dopo la fine dell’ultima grande guerra (nella quale siamo partiti da una parte e siamo arrivati dall’altra) , non c’e’ stata una resa dei conti vera e propria ed i fascisti hanno potuto permeare tutte le istituzioni (alla faccia della conditio ad escludendum ). Anche la legge che vietava l’apologia del fascimo e’ rimasta largamente inapplicata . E non mi risulta ci siano stati processi come a Norimberga . 
    E’ stato un passaggio soft . 
    Dopo tangentopoli siamo passati dalla prima alla seconda repubblica con i medesimi soggetti politici , cambiando soltanto il nome del partito e rimpiazzando qualche novantenne al timone . Non mi si venga a dire che la Dc e il PSI e il MSI piutttosto che PLI e PSDI o PRI e PCI sono scomparsi . Si sono riciclati , metamorfosizzati ma i soggetti politici sono sempre quelli . Berlusconi e’ un mix tra Craxi e Forlani in chiave ducesca . Dall’altra parte c’e’ la tristezza degli eredi del PC che si struggono nelle segreteria di partito , avendo imbarcato una parte di scudocrociati e socialisti , tutti residuati della prima repubblica .
    Loro lo chiamano bipolarismo . 
    La vedo male Giovanni , molto male ed il rischio e’ quello di scadere nel qualunquismo .
    Come sto’ facendo io in questo momento.

    ciao - paolo

  • Di paolo (---.---.---.152) 13 ottobre 2010 09:00

    Cara Milena Auretta


    Non discuto le tue buone intenzioni che sono assolutamente apprezzabili e condivisibili .
    Il premio Nobel per la pace e’  essenzialmente "politico" e serve a produrre pressioni su ambienti e governi che hanno comportamenti che escono da canoni unanimemente riconosciuti in termini di diritti , liberta’ ecc.. . Le assegnazioni possono anche essere discutibili ,ovviamente, come tutte le cose decise a tavolino . In questo caso ritengo , vista la situazione cinese , che nessuno lo possa mettere in discussione .
    Mi lascia invece molto perplesso l’associazione tra la dinamite , Nobel (l’inventore ) e le mani sporche di sangue .
    Gli strumenti tecnologici (e i loro inventori- semplificando) non sono mai responsabili degli effetti che possono produrre se usati da mani criminali . Criminale e’ chi li usa nel modo sbagliato . 
    La dinamite ( come tutti gli esplosivi) non serve soltanto per ammazzare qualcuno ma (purtroppo ) c’e’ chi l’ha usata o la usa anche per questo scopo .
    L’energia elettrica che tu usi per confezionare il tuo bell’articolo se usata per fare una sedia di tortura non puo’ farci gridare che Alessandro Volta ha le mani sporche di sangue .
    Oltretutto in tutti i campi della scienza un’ "invenzione" e’ un brevetto che e’ una sintesi del pensiero e quindi del contributo di molti . Tutti con le mani sporche di sangue? .
    Prova ad immaginare il mondo di oggi senza energia elettrica .
    Puo’ darsi che Nobel , nella vita di tutti giorni , non fosse un modello di virtu’ o anche un’idiota ma da li’ ad accusarlo ........ 

    ciao - paolo
  • Di paolo (---.---.---.152) 13 ottobre 2010 00:56

    cara Maria Rosa 


    il tuo bell’articolo mi era proprio sfuggito . Hai reso molto chiaro il disagio di vivere in mezzo a tracotanti descolarizzati vestiti di verde . La scuola di Adro dovrebbe illuminare le menti di tutti coloro che, o per calcolo o per idiozia , non vedono o fingono di non vedere .
    Nella mia regione il sommo poeta scrisse "fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza " ; non mi sembra francamente abbia raccolto grandi consensi tra i seguaci di Bossi . Probabilmente occorrerebbe una traduzione in lingua "padana" che potrebbe , pressapoco , suonare cosi’ : " i nen stati fatt per viver com’l brut ma per andar dret alla virtuda e... " . E adesso dimmi se ti sembra la stessa cosa .
    Non capiscono perche’ il loro idioma e’ il "padano" e stanno mettendo le basi per avere scuole con il vessillo "padano" nelle quali si insegna il "padano" .

    Soprattutto ti prego di non farti trascinare in discussioni con gli idioti perche’ prima ti portano al loro livello e poi ti battono per esperienza .
    Ancora complimenti .Ho avvertito un soffio di freschezza .

    ciao -paolo

  • Di paolo (---.---.---.152) 12 ottobre 2010 09:18

    Pur non condividendo quasi nulla del Tantussi pensiero devo pero’ ammettere che ,realisticamente parlando , stavolta ha proprio ragione .

    O Berlusconi smamma per cause naturali o certamente non sara’ il PD a decretarne la fine politica . Quello che secondo me si sottovaluta e’ che il Popolo delle Liberta’ non e’ un partito in senso tradizionale ma e’ una congrega di adepti , di sorcini di Renato zero . 
    Berlusconi e’ stato il catalizzatore che ha centripetato attorno a lui tutta una massa etoregena di "seguaci" .Siamo al misticismo , all’idolatria . Il Popolo delle Liberta’ come partito non esiste ,e’ un’illusione ottica , esiste soltanto lui , il capo ( o Boss come dir si voglia ) . 
    Sul PD meglio stendere un velo pietoso . non ne azzecano una che una ,neanche per sbaglio . Ormai sono un caso pietoso da studiare come fenomeno politico sociale di autodistruzione . Credo sia anche disdicevole infierire .

    paolo


  • Di paolo (---.---.---.152) 11 ottobre 2010 12:55

    Caro incarcerato , spero soltanto di nome ma non di fatto , se volevi sostenere che nessun giornalista e’ casto e puro come una verginella non serviva che ti rivolgessi agli ipotetici lettori del tuo articolo con un epiteto del genere . Potrebbe essere inteso anche in senso autobiografico .

    Ho anche seri dubbi che tu stesso possa essere totalmente esente da costrizioni ideologiche . 
    Come in tutte le cose della vita il passaggio dal bianco al nero e’ fatto da innumerevoli sfumature di grigio ; cosi’ nel mestiere di giornalista tra un Padellaro e un Porro (tanto per fare due esempi) io non ho dubbi nel scegliere il primo .
    Sulla sostanza nulla da obiettare .

    paolo

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