Tra Renzi e Nordio non si sa più a che santo votarsi
Di Renzi ormai si sa tutto. Quando pensi che le ha dette e fatte tutte devi ricrederti, lui ha sempre il colpo in canna per stupirti. Fuori da tutto e da tutti, a parte Bin Salman, eccolo pimpante come al solito in tv su La7 ospite di Tagadà.
L'argomento verteva sul provvedimento dei magistrati che hanno negato l'operazione "Albania" per sedici immigrati provenienti da Bangladesh ed Egitto, poi subito diventati 12, infine rispediti tutti in Italia, al costo per l'erario di quasi 20.000 euro a capoccia. Un flop degno di un copione comico alla Edoardo De Filippo. La sostanza è che i giudici di Roma hanno applicato la norma europea, di rango superiore a quella nazionale, che vieta la procedura di urgenza ( quella che vige nel centro di accoglienza albanese) per immigrati provenienti da paesi ritenuti non sicuri. E la lista dei paesi "non sicuri" è stata emessa proprio dal governo Meloni nel maggio 2024.
E qui entra in gioco il secondo personaggio irresistibile, ovvero il ministro della giustizia Nordio, che ogni volta che apre bocca ti viene voglia di andare a verificare se il suo certificato di laurea è autentico. Si sa, per sua stessa ammissione che non disdegna il fiasco, ma il fatto che ogni volta confonda la giurisprudenza vigente con le sue personalissime convinzioni comincia a diventare insostenibile. Insomma non è un Bocchino qualsiasi che straparla su La 7, è il ministro di grazia e giustizia per Dio. Bene a questo punto la conduttrice Pannella mette a video la mail del giudice Patarnello che, la premier Meloni, con un sapiente taglia e cuci, ha manipolato per gridare allo scandalo "toghe rosse" di berlusconiana memoria. La mail, secondo versione "riformulata" dalla destra evidenzia un giudice prevenuto e complottista che mette i bastoni tra le ruote per fini politici. La mail in versione integrale e non rivisitata l'esatto opposto, ovvero quella di un giudice preoccupato per l'assalto del governo alla indipendenza della magistratura nel quadro di un disegno anticostituzionale, che tuttavia invita a mantenere una posizione di equilibrio giurisdizionale scevra da intenti politici.
A questo punto entra in scena il fringuello di Rignano che, appena sedutosi, con la solita verve da bullo sorridente parte in quarta contro il magistrato golpista e tutta la categoria infame dei magistrati che lui ben conosce ecc... .. Eccolo strombazzare la vicenda del sindaco Carletti di Bibbiano che è stato "assolto".... ora la Meloni, definita Wonder Woman o Calimero a seconda dei casi, e Conte con i cinquestelle (un classico) vadano a chiedere scusa dopo l'assalto sgangherato ecc... . In realtà l'assoluzione del sindaco è conseguente alla riforma Nordio dell'agosto 2024 sull'abuso d'ufficio " assolto perché il fatto non è previsto dalla legge come reato". Ergo non assolto perché il fatto non sussiste ma perché è stato cancellato il reato. Insomma solito straripante Matteo Renzi. A questo punto la Pannella ferma il fiume in piena perché appare del tutto evidente che il soggetto non ha la benché minima idea di cosa si stia parlando. Insomma, confidando sulla sua arte di improvvisatore, non aveva manco letta la mail in questione, ma andava per sentito dire e secondo suo comodo. Ecco questi sono due campioni dell'attuale scenografia politica italiana. Avanti cosi.
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