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Gregorio Scribano

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  • Di Gregorio Scribano (---.---.---.33) 23 novembre 16:42
    Gregorio Scribano

    In Italia, il diritto di sciopero è riconosciuto e garantito dalla Costituzione. L’articolo 40 della Costituzione italiana afferma che "l’esercizio del diritto di sciopero è riconosciuto alla legge". Ciò significa che il diritto di sciopero è regolamentato da norme legislative, che stabiliscono le condizioni e i procedimenti per la sua esercitazione.

    La legge che disciplina il diritto di sciopero in Italia è la legge n. 146/1990, nota come "Legge Bacchelli". Questa legge stabilisce le modalità e le condizioni per lo sciopero nei servizi pubblici essenziali, nonché le procedure di conciliazione e arbitrato in caso di controversie.

    Ecco alcuni punti chiave relativi al diritto di sciopero in Italia:

    1. Servizi Pubblici Essenziali: La legge Bacchelli prevede che alcuni servizi, considerati essenziali per la collettività, debbano garantire un livello minimo di erogazione anche durante uno sciopero. Questi servizi includono, ad esempio, trasporti pubblici, servizi sanitari, servizi di pubblica sicurezza, ecc.

    2. Preavviso: Prima di indire uno sciopero, i sindacati devono fornire un preavviso alle autorità e ai datori di lavoro. Il preavviso varia in base al settore e alle condizioni specifiche.

    3. Conciliazione e Arbitrato: In caso di controversie, la legge prevede la possibilità di avviare procedure di conciliazione e arbitrato per risolvere le dispute tra lavoratori e datori di lavoro senza ricorrere allo sciopero.

    4. Responsabilità Sindacale: I sindacati sono responsabili dell’organizzazione e della gestione degli scioperi, assicurandosi che siano conformi alla legge.

  • Di Gregorio Scribano (---.---.---.45) 17 novembre 14:11
    Gregorio Scribano

    Gli italiani quando emigrano esportano estro, creatività e fantasia!

    Gli italiani emigrati hanno portato con sé non solo le loro competenze lavorative, ma anche la ricchezza della nostra cultura.

    La cucina italiana è rinomata in tutto il mondo per la sua eccellenza. Gli chef italiani emigrati hanno diffuso la conoscenza della cucina italiana, introducendo piatti, ingredienti e tecniche culinarie che hanno arricchito la tradizione gastronomica internazionale.

    Artisti, scrittori, musicisti e attori italiani hanno esportato la loro creatività in molte parti del mondo. L’influenza dell’arte italiana è evidente nella pittura, nella letteratura, nella musica e nelle rappresentazioni teatrali di varie culture.

    L’industria della moda italiana è uno dei pilastri dell’economia del paese. Molte case di moda italiane sono conosciute a livello globale, e gli stilisti italiani hanno contribuito a definire lo stile e l’eleganza in tutto il mondo.

    L’Italia è famosa per la sua tradizione artigianale, che spazia dalla lavorazione del cuoio e della ceramica all’arte vetraria. Gli artigiani italiani hanno portato le loro abilità e la loro maestria in molte comunità emigrate.

    Gli italiani emigrati hanno contribuito anche al progresso scientifico e tecnologico nei paesi di destinazione. In molti settori, gli italiani hanno portato avanti la loro creatività e intelligenza, influenzando positivamente la ricerca e lo sviluppo.

    La cultura italiana è spesso associata alla vitalità sociale e alla convivialità. Gli italiani emigrati hanno contribuito a creare comunità vivaci e culturalmente ricche nei paesi di accoglienza.

    In sintesi, l’emigrazione italiana ha rappresentato un importante veicolo di diffusione della cultura e della creatività italiane in tutto il mondo. Gli emigrati hanno contribuito a plasmare le società di destinazione attraverso la loro arte, la loro cucina, la loro moda e la loro ingegnosità, lasciando un’impronta duratura in diversi settori della vita culturale ed economica internazionale.


  • Di Gregorio Scribano (---.---.---.33) 17 novembre 14:06
    Gregorio Scribano

    "Le Quattro giornate di Napoli" è diventata un simbolo della resistenza italiana contro l’occupazione nazista e del desiderio di libertà e democrazia. La città è stata successivamente insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per la sua resistenza coraggiosa durante quei giorni.

  • Di Gregorio Scribano (---.---.---.100) 16 novembre 13:17
    Gregorio Scribano

    Ieri sera il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ospite di Bruno Vespa nella puntata di “Cinque minuti” su Rai 1, a proposito della mancata abolizione della legge fornero come, invece, il centro destra aveva promesso di fare in campagna elettorale, ha detto:

    Noi stiamo continuando a smontare la Legge Fornero. La Fornero prevedeva di andare in pensione a 66/67 anni, adesso fortunatamente abbiamo fatto risparmiare almeno tre anni di vita agli italiani.

    Tre anni di vita!? Ma fatti risparmiare a chi?

    Forse a chi ha iniziato a lavorare a 22 anni ed in maniera continuativa, dacchè l’ultima “Quota 104” varata dal suo governo pensiona gli italiani con 63 anni di età e 41 anni di contributi

    Per tutti gli altri lavoratori, e sono la stragrande maggioranza, che non hanno avuto la fortuna di impiegarsi da giovanissimi, resta la fornero ad inchiodarli sul posto di lavoro fino a 67 anni più speranza di vita.

    Sulle pensioni, come pure sull’immigrazione, il centro destra ha vinto le elezioni ed è andato al governo del paese.

    E su Pensioni e Immigrazione, gli italiani li manderanno a casa.

  • Di Gregorio Scribano (---.---.---.14) 20 ottobre 15:55
    Gregorio Scribano

    Un paese che non è in grado di garantire una pensione dignitosa a chi ha lavorato per una vita intera, non è un paese civile!


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