“Il Maestro che promise il mare”, tragedia di un educatore vissuto in anticipo sui tempi
La regista catalana Patricia Font con “Il maestro che promise il mare” ha realizzato un film d’impegno civile e di grande godibilità, capace di tenere alta l’attenzione e di commuovere.
La sua è una di quelle opere che lasciano dentro qualcosa che prima non c’era, sicuramente l’interrogativo se il lavoro dell’educatore possa essere recepito come un pericolo per l’ordine costituito: chi insegna ai più piccoli forma uomini nuovi e l’istruzione è la base da cui si muovono nel mondo. Il film della Font arriva in Italia a partire dal 19 settembre, dopo il grande successo riscosso in Spagna. Ricostruisce la storia vera di Antoni Benaiges nato a Montroig, in provincia di Tarragona, nel 1903. Appassionato maestro di scuola elementare divulgò e mise in pratica nelle sue classi le tecniche del pedagogo francese Celestin Freinet, basate su un apprendimento che metteva al centro gli interessi naturali del bambino.
Nel 1934 fu assegnato alla scuola di Bañuelos de Bureba, un villaggio in provincia di Burgos, dove fece apprendere l’utilizzo della stampa per scrivere componimenti su temi scelti dai bambini. L’approccio educativo non dogmatico di Antoni, il suo ateismo dichiarato, le sue simpatie per le idee di sinistra, gli alienarono il sostegno del sindaco e del parroco del paese. Al contrario dai piccoli fu molto amato perché si sentirono valorizzati sulla base dei loro sogni e nelle loro speranze: uno dei desideri degli alunni era quello di vedere il mare e il maestro si industriò affinché il viaggio fosse possibile. Pochi giorni dopo la partenza, però, in Spagna Franco attuò il colpo di Stato e la guerra civile esplose … La biografia di Antoni viene narrata dalla Font attraverso le ricerche di una sua nipote, la quale vorrebbe ritrovare i resti dello sfortunato bisnonno.
La regista riesce a restituirci l’aria dell’epoca nella quale quasi tutti i quaderni stampati nella classe di Benaiges vennero bruciati pubblicamente perché realizzati nell'ambito di un processo considerato 'sovversivo'. Il 'metodo naturale' nella scrittura tipografica applicato da Antoni prevedeva una partecipazione attiva e costante da parte degli alunni: oggi, se pensiamo alla sprovvedutezza di molti giovani di fronte alle fake news, dovremmo considerarlo un esercizio indispensabile a partire dalla più tenera età. In un presente dilaniato da guerre ma pressato dal desiderio di soluzione, il tema dell’educazione scolastica è di attualità e suscita riflessioni senza frontiera. Ultimamente in Italia è alta l’attenzione sul metodo educativo maieutico proposto da Danilo Dolci, il quale allo scopo fece costruire a Partinico (PA) una scuola sperimentale realizzata dagli architetti Polo, tuttora attiva. “Il maestro che promise il mare” è una storia da conoscere perché ci aiuta a meditare sul presente.
Il maestro che promise il mare (2023) Un film di Patricia Font con Enric Auquer, Laia Costa, Luisa Gavasa, Ramón Agirre, Milo Taboada. Genere Biografico durata 105 minuti. Produzione Spagna 2023. Uscita nelle sale: giovedì 19 settembre 2024
Commenti all'articolo
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox