• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Sempre più vicini all’apocalisse

Sempre più vicini all’apocalisse

Escludendo i cretini che in quanto tali sono degli inconsapevoli, dal momento che se fossero consapevoli non sarebbero dei cretini, tutti gli altri sapiens oramai dovrebbero aver compreso a che punti siamo arrivati. 

Oggi al Senato americano Volodimir Zelensky presenterà il suo "piano per la vittoria", ovvero come sconfiggere militarmente la Russia. Zelensky proporrà il suo piano articolato in cinque punti. Oltre alle usuali richieste di armi e soldi, chiederà l'autorizzazione a colpire, con armi occidentali di qualsiasi tipo, obiettivi strategici in territorio russo. Come ovvio e a corredo l'entrata immediata dell'Ucraina nella UE e nella Nato. Tradotto chiederà alla Nato di entrare direttamente in guerra contro la Russia, visto che finora lo è stata ma solo per procura, anche se è ormai arcinoto che combattenti occidentali hanno già attivamente partecipato al conflitto.

Siccome la cosa più stupida è fare il tifo a favore dell'uno o dell'altro, pur sapendo come, chi e con quali finalità ha innescato questo conflitto a partire già dalla fine degli anni novanta del secolo scorso, mi limito a descrivere come può finire questa storia di ordinario delirio. Fallita la scommessa su cui puntava l'occidente, ovvero il rapido crollo economico e militare della Russia, che viceversa sta stravincendo su tutti i piani, hanno avuto una "pensata" che, se la cosa non fosse tragica, sarebbe tutta da ridere. La dottrina militare russa prevedeva l'utilizzo dell'arsenale nucleare solo in caso di minaccia alla propria sicurezza da parte di un'altra potenza nucleare. Sulla base di questa premessa se a colpire obiettivi strategici, quali i radar di allerta precoce o areoporti che ospitano bombardieri nucleari, fossero gli ucraini con armi convenzionali, la Russia avrebbe dovuto limitarsi a reagire in maniera proporzionata solo nei confronti dell'Ucraina che notoriamente non è una potenza nucleare. Un giochino furbo perché se Zelensky, senza il via libera dalla Nato, colpisse posizioni strategiche russe con sistemi d'arma occidentali, tutti avrebbero potuto sostenere la propria estraneità, magari condannando, a parole, l'iniziativa. Sicome i russi sono tutt'altro che degli sprovveduti e hanno perfettamente capito cosa stava per succedere, premesso che già alcuni atti in tal senso sono stati compiuti, hanno pensato di modificare la loro dottrina nucleare. 

Ieri Putin ha illustrato, rivolgendosi alla platea ONU, come sono cambiate le regole che verranno sottoposte all'approvazione della Duma. Se l'Ucraina colpisce con qualsiasi sistema d'arma esterno, ovvero fornito da altro paese, quest'ultimo è ritenuto a tutti gli effetti come belligerante. In sostanza se un missile fornito dall'Italia, piuttosto che dalla Francia o altri, colpisce il territorio russo, la risposta sarebbe diretta nei confronti di chi ha fornito il missile. La cosa ha un senso dal momento che gli ucraini non hanno le competenze e neppure logistica, guida satellitare e codici di lancio che sono nella disponibilità dei soli paesi Nato. Ergo se e nel caso Italia piuttosto che Francia, esse sarebbero considerate a tutti gli effetti belligeranti con conseguente risposta adeguata. Inoltre se venissero colpiti obiettivi attinenti alla sicurezza nucleare della Russia la risposta sarebbe di tipo nucleare, a prescindere dalla tipologia dell'arma utilizzata. E ha scanso di ecquivoci Putin ha chiarito che la Russia dispone di ampia missilistica ipersonica a testata multipla in grado di raggiungere in tempi brevissimi ogni angolo del pianeta. Per il Regno Unito, che è uno tra i più accesi sostenitori dell'andare a scoprire il bluff, basterebbero meno di due minuti per dire addio definitivo a sua maestà e relativi sudditi. E tanto per essere chiari, un missile che cade ad oltre 27 volte la velocità del suono (mac 27), avvolto in guscio di plasma e con sistemi intelligenti di gestione, non può essere intercettato da nessuno. Arriva inesorabilmente a bersaglio. E tralascio di descriverne le conseguenze. Qui si sta giocando una partita dove la posta è la scomparsa dell'intera umanità, con annessi e connessi, e quello che si sente dai vari Sltoltemberg piuttosto che Von derleyen, per non parlare di Starmer o Bojo con corredo di finlandesi, baltici ecc.. lascia a dir poco sconvolti. Stanno giocando sulla nostra pelle come se fosse una partita di risiko. 

 Ora se c'è un dato chiaro e limpido è che i russi non sono avvezzi a minacciare a vanvera, allora quello che spaventa è proprio la massa di balordi che governa l'occidente. La nostra premier, che sbaciucchia Zelensky ad ogni piè sospinto, è la più prona ai disegni Nato. Non c'è mai stato, a mia memoria, un governo italiano più prostrato e servile al padrone americano. Non vorrei che i primi a voler scoprire se si tratta di un bluff fossimo proprio noi. 

Foto: President of Ukraine/Fickr

Commenti all'articolo

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.) 6 ottobre 2024 20:37
    Fabio Della Pergola

    bel cumulo di cazzate negazioniste

  • Di paolo (---.---.---.49) 7 ottobre 2024 08:54

    Confronto tra uno che invoca una "discussione scientifica" dell’Olocausto e del pogrom del 7 ottobre, come se ci fosse ancora bisogno di dimostrare che la terra è rotonda, ed un ebreo con tendenze sioniste impegnato in una ricostruzione storica in stile Parenzo. A Morra, che ha perfettamente capito la strategia del nazista Netanyahu, dico che negare l’evidenza, pur con tutti i se e i ma del caso, non giova alla causa. A Fabio non dico nulla perché reputo impossibile che riesca ad uscire dal loop intellettuale in cui si è cacciato.

    Nel frattempo devo verificare se sono stato bannato come articolista, visto che la mia area di testo risulta bloccata. Vedremo.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità