• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Federico Pignalberi

Twitter: @fpigna













Ultimi commenti

  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.43) 4 ottobre 2009 14:56

    "La verità è che, se Berlusconi non fosse entrato in politica, se non avesse fondato Forza Italia, noi oggi saremmo sotto un ponte o in galera con l’accusa di mafia. Col cavolo che portavamo a casa il proscioglimento nel Lodo Mondadori." (Fedele Confalonieri, la Repubblica, 25 giugno 2000)

  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.198) 2 settembre 2009 18:53
    Il Ministero della Pubblica Istruzione ha rilasciato un comunicato che bisogna leggere con attenzione. Nel tentativo di smentire i dati sui tagli ai docenti, il comunicato dice che <<i dati che alcune organizzazioni sindacali forniscono in queste ore sono completamente diversi dalla realtà>>. Non so quali dati forniscano i sindacati, ma quelli elencati nell’articolo sono esatti.
     
    Si legge nel comunicato: <<Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca precisa che la razionalizzazione del sistema scolastico ha riguardato 42mila unità di personale [42.102 per la precisione, nda]. Considerato però che quest’anno sono andati in pensione 32 mila docenti, in realtà si ferma a meno di 10 mila il numero di insegnanti non in ruolo a cui non sarà riconfermata la supplenza>>.
     
    Quindi, i tagli all’organico, che vengono beffardamente chiamati <<razionalizzazione del sistema scolastico>>, riguardano 42mila insegnanti (nell’articolo ho scritto 31.243, escludendo quelli degli asili nido e delle scuole dell’infanzia). 42mila docenti in meno nelle scuole. Di cui 32mila sono pensionati che non verranno rimpiazzati. Gli altri sono ex-precari che verranno lasciati in mezzo alla strada. 
     
    Il che vuol dire: 
     
    1) per gli studenti non cambia nulla. 42mila insegnanti in meno avranno. 
     
    2) I pensionati non verranno rimpiazzati. Se lo fossero, ci sarebbe lavoro per altre 32mila persone che, a causa dei tagli, non lavoreranno.
     
    Più che una smentita, il comunicato del Ministero sembra una confessione.
     
    Qui il testo completo del comunicato.
  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.198) 2 settembre 2009 17:59

    Milano: otto insegnanti si sono incatenati davanti al provveditorato. Non interromperanno la protesta <<fino a quando non ci sarà la certezza che dal 14 settembre ci sarà la certezza che potremo tornare in cattedra>>.

    La Spezia: i sindacati stanno organizzando manifestazioni di piazza.

    Campania: proteste, oltre che a Napoli e Benevento (dove gli occupanti hanno incontrato Franceschini), anche a Caserta, Avellino e Salerno.

    Catania: un corteo ha raggiunto la Prefettura. Gli insegnanti hanno organizzato una conferenza stampa e un’assemblea cittadina.

    Messina: assemblea dei precari organizzata dalla CGIL.

    Palermo: presidio davanti l’Ufficio Scolastico Regionale. Docenti e Ata si sono incatenati a turno da giorni. Alcuni sono in sciopero della fame.

    Cagliari: proteste davanti l’Ufficio Scolastico.

    Bari: sit-in programmato per domani davanti l’Ufficio Scolastico.

    Segnalo inoltre: "Troppi studenti per classe". Il Codacons denuncia la Gelmini. Del bravssimo Salvo Intravaia di Repubblica.

    Segnalate gli aggiornamenti e le altre proteste di cui siete a conoscenza. 

  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.198) 1 settembre 2009 23:02

    "Credo che il popolo italiano debba essere consapevole che la maggioranza politica - di ispirazione piduista - tenterà di utilizzare le Istituzioni per portare a compimento - nei prossimi mesi- il più devastante disegno autoritario mai concepito dal dopoguerra in poi. Un vero golpe d’autunno. [...] Le elezioni saranno supportate dalla propaganda di regime costruita attraverso il controllo quasi totale dei mezzi di comunicazione. [...] Un progetto contro il nostro futuro. Il colpo di Stato - apparentemente indolore ed a tratti invisibile - reso possibile dall’istituzionalizzazione delle mafie, dalla loro penetrazione nelle articolazioni economiche e pubbliche del Paese, dal loro controllo del territorio, dalla capacità di neutralizzare la resistenza costituzionale. Un golpe senza armi, ma intriso di violenza morale." (Luigi De Magistris, l’Unità, 30 agosto 2009)

    Qui il testo integrale dell’articolo

  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.167) 17 agosto 2009 13:06

    Che la <<letteratura scandalistica e aneddotica che si è limitata a registrare singoli seppur frequenti episodi di malcostume>> sia sintomo di qualunquismo è evidentemente un controsenso. 

    Raccontare i singoli casi, facendo i nomi dei protagonisti, senza generalizzare il comportamento immorale (e, talvolta, criminale) di alcuni singoli attribuendo all’intera categoria il bollino di “casta” è indice di un giornalismo responsabile e scrupoloso. Esistono professori universitari onesti e capaci, così come esistono politici, magistrati e giornalisti onesti. Appare qualunquistico, invece, sostenere che <<la galassia dei mass media si è accontentata di compiacere e vellicare gli istinti più bassi del lettore, quasi invitandolo ad una sorta di jacquerie contro la fortezza dell’accademia>> degradando i professori universitari al rango di casta. Tutti i mass media? Quali giornalisti? Dove? Quando? Con quali parole?

    Nella sua università, ad esempio, lavorano - uno come ricercatore, l’altro come professore - due figli di Giovanni Dolci, ordinario di Clinica odontostomatologica alla Sapienza, Preside del Corso di Laurea Specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria. È stato condannato in primo grado (con rito abbreviato) a dieci mesi per falso ideologico in seguito ad un’indagine su concorsi in cui il vincitore veniva <<stabilito prima delle prove a prescindere dal merito dei candidati>>. Ritenuto <<l’istigatore dei comportamenti della commissione giudicatrice>>, continua ad insegnare alla Sapienza con nuora e genero al seguito. I suoi legali hanno annunciato ricorso. Per quale motivo non si dovrebbe raccontare?

    Eppure è stato un professore a dare il via alle indagini. Ribellandosi coraggiosamente al <<sistema di pressioni>>, si è armato di avvocato e registratore, ha registrato le conversazioni dei membri della commissione mentre si accordavano su come privilegiare un candidato e ha denunciato tutto alla magistratura. L’onestà di una persona non si misura dalla sua professione. Il marcio, ovunque risieda, va sempre denunciato.


Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità