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Federico Pignalberi

Twitter: @fpigna













Ultimi commenti

  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.175) 10 marzo 2012 09:57
    Ieri sono stato otto ore in Cassazione e questo è il resoconto del processo. È solo cronaca giudiziaria: la politica non c’entra.
  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.240) 23 novembre 2011 21:11

    Confermo che tutte le informazioni riportate nell’articolo sono vere.

  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.240) 23 novembre 2011 21:10

    Mi permetto di difendere l’onestà intellettuale del nostro lavoro: non abbiamo voluto delegittimare nessuno. Tutto quello che abbiamo scritto, l’abbiamo scritto perché è una notizia: elementi della storia dei membri del nuovo esecutivo che meritano di essere conosciuti. Sta a chi legge valutarli, nella misura e nel modo che ritiene. Quanto al complottismo che ha pervaso la rete nell’ultima settimana, lo trovo non solo poco serio (come ha scritto Michele Serra su Repubblica «la congiura pluto-massonica c’è già stata, e per giunta non è riuscita a combinare un tubo»), ma anche pericoloso. Il fatalismo di chi denuncia il complotto di una fantomatica potentissima élite sovranazionale a cui tutti i governi sarebbero assoggettai è l’antitesi dell’informazione. È suggestione, serve a confondere e a non attribuire responsabilità. Centri d’interessi potenzialmente capaci di influenzare l’operato del Governo esistono, sono più d’uno, e hanno nomi, cognomi e soprattutto codici fiscali a undici cifre. Premessa l’integrità che nessuno vuole negare ai ministri del nuovo esecutivo, è bene stare con gli occhi vigili e sapere da subito verso chi e dove bisognerà guardare più con attenzione. A chi possa fare comodo la nostra inchiesta non è questione che ci riguarda.

  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.240) 23 novembre 2011 13:01

    Purtroppo c’è una cattiva tradizione giornalistica, in Italia, che tende a confondere le notizie con i reati. Qui la presunzione di non colpevolezza non c’entra. Gnudi ha venduto Aeroporti di Roma, quando era all’Iri, alla cordata partecipata dalla società oggi di propietà di un’azienda che lui stesso presiede, sotto inchiesta per reati contro la pubblica amministrazione. C’è da chiedersi, piuttosto, se sia opportuno che un ministro non rinunci alle quote di una clinica di cui è stato socio anche mentre smaltiva illecitamente rifiuti speciali e veniva indagata per peculato, accusa che ha portato alla sbarra l’allora amministratore. Bisogna domandarsi se esistono dei dei centri di interessi che possono influenzare l’azione di governo dei nuovi ministri. Ce lo siamo chiesti e abbiamo cercato delle risposte. Non vogliamo fare il processo a nessuno, né tantomento stilare una lista dei buoni e dei cattivi. Dobbiamo solo aspettare di vedere se saranno capaci di dimenticarsi dei vecchi amici e delle società per cui hanno lavorato (o lavorano, visto che non tutti si sono ancora formalmente dimessi dai loro incarchi, ma lo faranno presto), e soprattutto di quelle di cui sono soci. Conoscere prima i loro conflitti d’interesse è necessario per vigilare con attenzione poi. Com’è nostro dovere fare. 

  • Di Federico Pignalberi (---.---.---.115) 25 luglio 2011 19:12

    Abbiamo corretto l’errore. Grazie per la segnalazione.


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