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alessandro tantussi

alessandro tantussi

uno qualunque, ma non un qualunquista

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  • Primo articolo giovedì 09 Settembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.156) 10 ottobre 2010 12:44
    alessandro tantussi

    A proposito di scuola: sono un ignorante, in questa e nella maggior parte delle materie. Non metto in dubbio la bontà della tesi esposta, perchè sono un ignorante e tendenzialmente mi vien fatto di dar credito a chi se ne intende. Ma (si comincia una frase con l’avversativo "ma"?) talvolta mi capita di sentire il bisogno di approfondire. E (si può cominciare una frase con una congiunzione?) sono anche un bischero dal cuore tenero, e pertanto preferiisco leggere articoli che argomentano in modo piano e serano, che consenta alla mia scarsa intelligenza la possibilità di apprendere senza essere coinvolta da sentimenti di rancore, altrimenti viene fuori il bischero buono e tonto che tende a tifare per chi viene attaccato con durezza e con tono offensivo. Va a finire che tendo a parteggiare per la "musa ispiratrice di ogni morboso sforbiciatore". Finisce che rimango lo stupido tonto che non riesce a capire chi ha ragione, e, mi rimane l’unica arma a disposizione degli ingenui, la diffidenza. Peccato, perché forse avrei capito anch’io. Probabilmente sarebbe opportuno togliermi il diritto di voto, perché tanto-tonto-sono da essere confinato, proprio da chi sa, a stare dalla parte sbagliata, eppure potrei arrivarci anch’io dalla parte giusta, se qualcuno me la speiegasse senza presunzione, con pazienza e senza offendere né la Gelmini né i poveri tonti come me che passavo il tempo sui banchi di scuola a colorare le figurine . Cui prodest? Pensateci. Alla Gelmini. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.156) 10 ottobre 2010 11:42
    alessandro tantussi

    mi piace l’articolo, e l’ho votato, ma non condivido la tesi. Il fatto è che non esiste una formula matematica per definire ciò che sia dossieraggio e ciò che non lo sia. Non esiste nemmeno modo di stabilire se chi produce l’indagine giornalistica sia in buona fede o no. Salvo il fatto acclarato di clamorose deformazioni della realtà, ma davvero proprio clamorose, io sono per la la libertà di scrivere. La garanzia della verità è data dal fatto che esista una stampa alternativa a quella che scrive il dossier, una stampa che tenta di smontare la tesi avversaria e quindi di sconfessare il dossier, per lo più non cè bisogno dei carabinieri. Se il dossier non viene demolito il dubbio resterà, ma se viene demolito ope legis resta il dubbio della prevaricazione. Il confronto, magari pure lo scontro, questa è la garanzia contro il dilagare del letame sparso in modo consapevole circa il fatto che si tratti solo di letame. Che il mondo non sia rose e fiori è una gran bella verità, ma così è. E forse non è neppure un male. Mi viene in mente una vecchia canzone di de André: dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior. E pensare che quelle parole, quando furono scritte sembravano perfino forti ed ora sembrano un pò sdolcinate. Pesi e contrappersi, tesi ed antitesi, con la speranza di trovare la miglior sintesi possibile senza l’intervento della magistratura, che nessuno garantisce sia adamantina. Ecco che i dossier, per me, dovrebbero essere definiti semplicemente inchieste. Anche quando mi fanno incazzare. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.36) 10 ottobre 2010 10:23
    alessandro tantussi

    COMPLIMENTI IL TUO ARTICOLO è PERFETTO. Ho scritto anch’io, su queste pagine, un articolo sull’argomento, ma non ci sono paragoni. Corretto, condivisibile equilibrato. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.183) 9 ottobre 2010 20:42
    alessandro tantussi

    TU DICI: "Chi pensa che i reporter del Washington Post tenessero in ufficio le prove da usare per lo scandalo Watergate? " ed hai ragione. M allora perché questa perquisizione spettacolare? Motivo di più, sarebbe stato, per una indagine coperta, portata avanti con cautela e pazienza vista la natura dell’indagato (la stampa). Certe cose non giovano né alla ricerca della verità, né all’immagine della magistratura.

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.74) 9 ottobre 2010 18:01
    alessandro tantussi

    Sono convinto che tu sia in buona fede e rispetto la tua opinione, ma cerca di dubitare di quello che dici, prima di dirlo, nessuno è il depositario della verità! Non non lo sono di certo io, ma nemmeno tu, mi dispiace dirtelo. Tu manifesti il tuo odio contro il Giornale, io potrei non amare Repubblica, e sono due posizioni legittime (l’odio un po’ meno) basta ricordare non c’é una formula matematica per definire chi ha ragione, odiare non serve a nulla, quello che si deve fare è partecipare, dissentire ed argomentare il perché per cercare di convincere. Tu non argomenti tu "SAI" di aver ragione e ti limiti a domandarti "come fa ad esistere" una idea diversa dalla tua. Per quanto riguarda i nomi degli inquirenti: l’hai proprio fatta fuori del vaso, li ho nominati con rispetto e criticati con rispetto. Solo la Santa Inquisizione non si poteva contraddire. Penso che se il potere fosse nelle mani di persone troppo sicure come te sarebbe un guaio per tutti gli altri. In italia ci sono probabilmente 300.000 lettori del giornale, 200.000 lettori del Tempo, 150.000 lettori di Libero, vuoi mandarli tutti al muro? e non dimentichiamo qualche milione di persone che la pensano come me, a giudicare dai risultati elettorali. Spero tu abbi compreso il mio tono amichevole, non ho niente contro di te, anzi mi fa piacere che tu abbia commentato criticamente il mio articolo, Sono pronto ad ascoltare il tuo ragionamento, basta che non sia soltanto un’invettiva.

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