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alessandro tantussi

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uno qualunque, ma non un qualunquista

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  • Primo articolo giovedì 09 Settembre 2010
  • Moderatore da giovedì 09 Settembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.143) 11 ottobre 2010 13:02
    alessandro tantussi

    RISPOSTA: CREDO CHE ATTUALMENTE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RESTI RESPONSABILE PER GLI ATTI COMPUTI NON AL DI FUORI DELL’ESERCIZIO DELLE SUE FUNZIONI. Il Capo dello Stato può dar vita ad illeciti compiuti al di fuori dell’esercizio delle sue funzioni, ed in questi casi varrà l’ordinaria responsabilità giuridica. Ad esempio se compie un omicidio per motivi passionali, se truffa qualcuno. Credo che possa addirittura essere soggetto a querela di parte. Tutto questo verrebbe sospeso fino alla fine del suo mandato presidenziale. ALMENO CREDO. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.143) 11 ottobre 2010 12:49
    alessandro tantussi

    VOTO CENTRO DESTRA, SENZA ESSERE INNAMORATO DI BERLUSCONI.

    Sono assolutamente d’accordo sulla affermazione sostanziale del tuo articolo: Come volevasi dimostrare. Alla prima verifica parlamentare i finiani sono rientrati puntualmente nei ranghi. Personalmente sono sempre stato abbastanza convinto che sarebbe finita così. Non voglio assolutamente sostenere una tesi di destra contro di te, rispetto la tua opinione anche se non condivido molto il discorso dei dossier, della compravendita ecc ecc. Il fatto è che nel centrodestra è di gran lunga prevalente la leadership e la posizione politica di B. Sono del parere che già ben prima di Montecarlo Fini abbia provato, in modo a mio parere scorretto, a scalzare B. utilizzando temi graditi a sinistra ma sgraditi dalla stragrande maggioranza del centrodestra. Ti dirò una cosa sgradevole non per offenderti ma come semplice considerazione critica senza nedssuna cattveria: la sinistra, applaudendo a Fini e proponendogli un accordo, ha contribuito a sgonfiare il tentativo di Fini, ha smascherato lo scopo di Fini (far fuori BERLUSCONI) e quindi, mi dispiace dirtelo, ci avete dato una mano non indifferente. Credo, contro il mio interesse, che la sinistra abbia tutte le carte in regola per sovvertire gli equilibri politici se entra nel merito delle cose e smette di appoggiarsi a scorciatoie strumentalizzando le divisioni del PDL o le difficoltà giudiziarie di B. entrambi sono argomenti che anzichè indebolire B. lo rafforzano perché compattano la destra nella difesa del proprio leader. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.143) 11 ottobre 2010 12:23
    alessandro tantussi

    non sono un Berlusconiano, ho votato e, forse, voterò per lui. Non mi sta neppur particolarmente simpatico. Sul fatto che B. sia politicamente un morto che cammina auguro a te di aver ragione, ma sono convinto che la tua aspirazione sia destinata a restare delusa. 
    QUELLO CHE SCRIVO QUI DI SEGUITO NON VUOLE ESSERE UNA DIFESA DI B. NON
    UNA CRITICA ALLA SINISTRA, Nè UN SOSTEGNO ALLA DESTRA MA SOLO UNA ANALISI DELLA SITUAZIONE POLITICA CHE SOTTOPONGO ALLA TUA ATTENZIONE COME LA PENSO, GIUSTA O SBAGLIATA CHE SIA.
    Ti argomento il perché della mia convinzione: 1) è provato che in politica B. ha sette vite, essendo più volte dalle sue ceneri come l’araba Fenice 2) chi lo vota dopo un po’ di sbandamento recente sembrano confermare l’appoggio 3) quel che potrebbe avere perso perso il PDL vanno maggioranza a Fini, e, perdonami, non si spostano strategicamente a sinistra se non per il tentativo tattico ed illusorio, di prendere il suo posto del che non so se tu debba rallegrartene, decidi tu. 4) perfino in un evidente momento di difficoltà di B. l’opposizione non se ne avvantaggia, gli schieramenti resatano sostanzialmente quelli che sono, ma soprattuto, ed incredibilmente, il principale partito di opposizione, il PD, invece di avvantaggiarsi dalla situazione perde più voti di quanti ne perde il PDL che resta il maggior partito. 5) il maggiore partito di opposizione, il PD, è diviso al suo interno e non è neppure in grado di esprimere un leader condiviso (Bersani, Vendola, Chiamparino, PAPA straniero ecc ecc) 6) la disgregazione delle due coalizioni ed il numero dei partiti è maggiore a sx che a dx 7) in caso di elezioni anticipate PDL+LEGA+ (forse) qualche altro partitino sono in grado di mettere insieme, senza grossi problemi, una coalizione capace di superare SICURAMENTE il 40% e quindi di vincere di nuovo e sono d’accordo nel conferire ulteriore mandato a a B. 
    Mi farebbe piacere avere il tuo parere, grazie. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.143) 11 ottobre 2010 11:06
    alessandro tantussi

    MOLTO CARINO, ANZITUTTO. Aprovo senz’altro la fantasia e l’umorismo. Approvo, con il mio modesto voto +, un articolo piacevole da leggere nonostante ti porga i miei più sinceri auguri che quanto scrivi possa non avverarsi mai. Non ti auguro il futuro dal quale mi pare tu scrivi perchè potrebbe giungere dopo che tu sei passato a miglior vita, vita che invece ti auguro essere illimitata. Purtroppo riconosco che questa è veramente una fantasia, dunque ti auguro che la vita tua sia almeno abbastanza lunga, molto più di quanto penso pessa essere lungo il tempo sufficente a poter verificare che la tua era una pura fantasia. Rivolgo a me, ed a tutti gli italiani l’auspicio, ma anche la moderata convinzione, che la tua certezza di oggi si riveli appunto solo una fantasia, per altro legittima. Con sincera simpatia e senza sarcasmo, mandami pure affan... senza inviarmi accidenti, se puoi. 

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.156) 10 ottobre 2010 13:08
    alessandro tantussi

    Mi sembra che de Bortoli, prima di tutto, si preoccupi dei conti. Il giornale, qualsiasi giornale è, prima di tutto, un’azienda. Prima di tutto il capo deve tirare avanti la baracca, deve far quadrare il bilancio. Se i conti tornano è possibile che anche i giovani, che nei giornali non sono tra quelli che meritano ulteriori sacrifici, abbiano le giuste soddisfazioni. Se i conti non tornano, il giornale, ovviamente non mi riferisco in particolare al Corriere, chiude e a casa ci vanno vecchi e giovani. Proprio come a pomigliano. Solo che oltre ai posti di lavoro si perde anche di libertà. Prima di pensare a come ripartirla, la ricchezza, bisogna produrla. Altrimenti ci spartiamo la miseria. Primum vivere.

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