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Persio Flacco

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Ultimi commenti

  • Di Persio Flacco (---.---.---.47) 29 agosto 2018 21:32

    Ottimo articolo. In effetti sta avvenendo un fenomeno singolare: iniziano ad essere proposte qua e la delle pseudo teorie sui difetti della democrazia derivanti dalla "incompetenza" del popolo, che sarebbe incapace di esprimere un governo che gestisca nel modo migliore la cosa pubblica. La singolarità del fenomeno è dovuta a vari fattori. Il primo è che il governo delle élites è da sempre una realtà di fatto che solo di recente ha iniziato ad essere messa in discussione dalle scelte popolari. Merito della Rete, della pluralità di informazioni che vi circolano e della sempre maggiore quantità di persone che vi accedono e che, grazie ad essa, si scambiano opinioni e si informano saltando i canali e le fonti ufficiali. Il secondo fattore è che ora le élites in qualche modo cercano di recuperare la perduta presa sulle masse tentando di convincerle a tornare volontariamente al regime precedente. In altri termini tentano di convincerle a passare da una tutela subita inconsapevolmente ad una tutela consapevolmente accettata. L’argomento usato per convincere la massa fa leva su alcune sue vulnerabilità: la bassa considerazione che ha di se stessa e della sua competenza e capacità di condursi; la sua tendenza istintiva ad affidarsi ad un "capo". Non penso che il tentativo avrà successo: il rapporto di fiducia è ormai rotto ed è difficile recuperarlo. Temo piuttosto che si moltiplicheranno i tentativi di neutralizzare la Rete, che è un obiettivo più accessibile in quanto lo strumento Rete è attualmente nelle mani dei "competenti". Il prossimo settembre si riaprirà la partita in sede UE, e un colpo di mano va messo in conto.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.47) 28 agosto 2018 20:30

    Innanzi tutto vorrei ricordarle che nessuno può sostenere di essere tanto competente in una certa materia da non aver più nulla da imparare. E poiché la realtà è più vasta e complessa di quanto una mente umana possa contenere, e non si sa preventivamente da dove o da chi possa provenire una maggiore conoscenza, non è saggio rifiutare a priori un contributo, da chiunque arrivi. A maggior ragione questo è vero quando la competenza è settoriale, giacché nessun aspetto della realtà può essere disgiunto e isolato da ogni altro, e in particolare non può esserlo l’argomento che stiamo trattando. Mi smentisca pure, se può.

    Veniamo alle sue osservazioni.

    - i due partiti ora alleati hanno condotto [la campagna elettorale] in antitesi dicendosene di tutti i colori. -
    Si, è vero. Però le ricordo che l’esito delle elezioni, a causa di una legge elettorale approvata a colpi di questioni di fiducia pochi mesi prima delle consultazioni, imponeva sostanzialmente tre opzioni: 1) Nuove elezioni a stretto giro con risultati prevedibilmente simili; 2) governo tecnico o del Presidente: Cottarelli era già in pista; 3) un accordo tra forze politiche diverse per formare una maggioranza di governo. Cosa che peraltro è del tutto normale per un Parlamento concepito per un regime proporzionale. Il partito di maggioranza relativo (M5S), esclusa FI per incompatibilità totale, poteva proporre una alleanza solo a PD e Lega. Si sa come è andata: il PD ha risposto picche, dunque rimaneva solo la Lega, alla quale è stato proposto un dettagliato programma di governo per ricondurre le incompatibilità ad un percorso politico condiviso al quale attenersi. Con comodo avrà modo di dimostrarmi che per il Paese sarebbe stato preferibile scegliere una delle prime due opzioni.

    - Immigrazione: RIMPATRI E STOP AL BUSINESS. (PAG 26-27-28). Una roba come quella che sta succedendo non è nemmeno lontanamente ventilata. -
    No? E come dovrebbe essere perseguito l’obiettivo se non stressando i rapporti con gli altri Paesi UE su ogni caso e impedendo gli sbarchi? Accogliendo i migranti e poi protestando? La risposta è già stata data in modo netto: NO, ve li tenete voi. Protestare e lamentarsi sarebbe stato solo ridicolo, cedere sarebbe stato ridicolo e avrebbe ridato il via ai viaggi.
    Ma sono interessato a conoscere sua opinione di competente: quale avrebbe potuto essere l’alternativa?

    - Il [...] Contratto [...] fa riferimento al cambiamento del Regolamento di Dublino. [...] non se ne fece nulla [...] perché durante il semestre di Presidenza Bulgaro fu presentata una controriforma, d’accordo Polonia, Ungheria, Rep.Ceca, Slovacchia, che ne ha impedito l’applicazione. -
    L’opposizione dei Visegrad era del tutto prevedibile e dichiarata. E, a giudicare dalle successive scelte operate dagli altri Paesi non appartenenti al gruppo, probabilmente è stata anche gradita.

    - Come votarono Lega e 5S? Lega astenuta, 5S contro -
    La Lega era notoriamente contraria a qualunque politica immigrazionista. Il M5S voleva una versione migliorativa del regolamento. Lei cosa ha dedotto da quel voto?

    - Ne consegue che Salvini e compagni non vogliono un cambiamento perché questo impedirebbe loro di sfasciare tutto.-
    Per quanto non del tutto infondata, la sua è solo una deduzione zoppicante. Lo ha scritto lei stesso che determinante è stata l’opposizione dei Visegrad. Non l’astensione della Lega né il voto contrario del M5S. Quanto alla UE: entità a-democratica, opaca nella formazione delle sue decisioni, con una burocrazia invasiva che tende ad imporre provvedimenti che negano e uniformano le identità culturali, chi non vorrebbe rifondarla su altre basi?

    - DUNQUE: Questo Governo è falso, disumano, ipocrita. [...] aiutiamoli a casa loro era già “lo slogan”. -
    "Aiutiamoli a casa loro" era lo slogan lanciato da Matteo Renzi resosi conto che sull’immigrazione andava a sbattere al quale Minniti iniziò a dare attuazione. Quanto agli aggettivi che riserva all’attuale governo finora non ne ha dimostrato nemmeno uno.

    - [I migranti] Sono esseri umani non bestie.-
    Giusto, sono esseri umani, non "risorse economiche", non "pagatori di pensioni", non "riproduttori" destinati a compensare la nostra demografia asfittica. Non sono nemmeno occasioni per accumulare "punti carità" da far valere con san Pietro. Sono essri umani provenienti da Paesi diversi, con culture diverse, con motivi diversi per abbandonare la loro terra che, essendo esseri umani, probabilmente amano e alla quale sono legati. Bene, avendo concordato sul fatto che sono esseri umani, mi dica: è bene che continuino ad affollarsi sui barconi per arrivare da noi per poi essere abbandonati al loro destino? Quelli che sopravvivono, ovviamente, degli altri se ne prendono cura i pesci. Mi spieghi come la pensa e forse potrà intestarsi un altra vittoria a battaglia navale.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.47) 28 agosto 2018 19:06

    Non è mica difficile ottenere una risposta. La risposta però dipende da come pone la domanda. Se la domanda consiste nel tirare un calcio negli stinchi all’interlocutore probabilmente dovrà aspettarsi una risposta di tipo analogo più che una risposta nel merito. A meno che provocare l’interlocutore non le serva proprio ad evitarla una risposta nel merito, per avere poi modo di sostenere che l’interlocutore non ha risposto e proclamarsi vincitore della battaglia navale. Nel qual caso lei potrebbe essere definito come un troll abile e ben preparato.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.47) 28 agosto 2018 18:47

    Salvà, non ha spiegato in cosa consisterebbe la mia "visione distorta" sulla flat tax. Sono curioso.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.47) 27 agosto 2018 21:53
    Lei può pensarla come vuole sull’attuale maggioranza e sul governo che esprime, ma credo che non riuscirà a cavare nulla di utile dalle sue critiche, in parte anche meritate, se non pone a confronto in via prioritaria l’attuale governo con quelli che li hanno preceduti diciamo, solo per convenzione, negli ultimi 20 anni. Il mio giudizio è che l’Italia era stata messa su un binario morto al termine del quale rischiava di schiantarsi. Non sto ad elencare i motivi che mi inducono a pensarlo, mi limito ad osservare che la maggioranza degli italiani il 4 marzo ha espresso una opinione analoga.
    Ovviamente non so dire se il nuovo governo riuscirà a metterla sul un binario giusto o, almeno, non altrettanto rovinoso di quello. L’impresa è titanica e le forze che, dall’interno e dall’esterno, si oppongono al cambiamento sono potenti, ma resto convinto che un tentativo andava fatto.
    Aggiungo solo una osservazione sulla flat tax. Sicuramente è una soluzione criticabile, ed è una scommessa da far tremare le vene ai polsi, ma anche qui occorre tenere conto della situazione attuale per giudicarla. Dico solo che perfino i commercialisti sono scesi in piazza per protestare contro una normativa che, depositando strati su strati i diversi provvedimenti normativi, ha reso virtualmente impossibile non incappare in qualche inadempienza; tra imposte dirette e indirette, locali, nazionali, regionali, ha fatto salire la pressione fiscale su determinate categorie di contribuenti a livelli intollerabili; ha consentito lo stabilirsi di una quota di evasione ed elusione da terzo mondo che alimenta e sostiene una zona grigia di illegalità e sottrae una quota notevole di risorse la cui mancanza viene fatta compensare dai maggiori oneri per i contribuenti onesti.
    Un disastro. La flat tax dovrebbe tagliare via una quota consistente della complessità che rende iniquo e inefficiente il sistema fiscale e rendere più difficile l’evasione, e questo andrebbe a vantaggio anche dei meno abbienti.

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