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Persio Flacco

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Ultimi commenti

  • Di Persio Flacco (---.---.---.235) 12 gennaio 2019 23:52

    Il matrimonio sarà pure innaturale ma a causa del Rosatellum l’alternativa sarebbe stata il governo tecnico di Cottarelli sostenuto da PD, FI e cespugli vari che, a mio parere, non avrebbe fatto bene all’Italia. Innaturale poi fino ad un certo punto: Salvini non è Bossi. A quanto pare anche lui sta perseguendo il superamento del regime partitocratico e si batte contro gli eccessi rigoristi e burocratici della UE. In questo c’è sintonia col M5S, e il contratto di governo limita le ambiguità da una parte e dall’altra.

    Quanto alla proposta di alleanza fatta al PD. Il PD non è un blocco omogeneo: Renzi non è Bersani, e la proposta di alleanza ha effettivamente avuto riposte diverse da componenti diverse del PD. Peccato che Renzi avesse saldamente in mano il partito e probabilmente sperasse in un Nazareno bis sotto l’ombrello del governo tecnico.

    Il M5S ha massacrato il PD quando era al governo, è vero, ma è anche vero che il PD non è stato da meno. Per 5 anni in parlamento al M5S non è stato permesso di toccare palla, grazie alla barriera erettagli intorno dal PD e da FI.

    Quanto durerà questa alleanza non saprei dire. Checché se ne dica, a Salvini non pare sorridere l’idea di ributtarsi nelle braccia di Berlusconi. Ora che ha trovato la strada per capitalizzare un consenso tutto suo la prospettiva di tornare alle percentuali precedenti tornando con FI, o di doverne portare in dote una parte consistente al Cavaliere, immagino gli appaia accattivante quanto un mal di denti. Se non è stupido, e non lo è, continuerà a percorrere la strada che i suoi elettori hanno mostrato di apprezzare, fino a fine legislatura. A rischiare di più è il M5S, costretto a far seguire alle eccitanti iperboli fatte balenare stando all’opposizione la noiosa banalità delle strettoie a cui è obbligato stando al governo. Ma ormai è in ballo e, a meno che non voglia suicidarsi subito, dovrà puntare ai risultati concreti nel medio periodo, sperando che le delusioni che sta imponendo ai suoi sostenitori durante il percorso siano compensate dal risultato alla fine del viaggio. Dunque, la possibilità che questo governo arrivi a fine legislatura credo siano buone. Dopo si vedrà. Sono tempi questi in cui non conviene fare previsioni a lungo termine

  • Di Persio Flacco (---.---.---.235) 12 gennaio 2019 21:02

    Il M5S nasce come movimento "antisistema", dove con "sistema" si intende il "regime partitocratico" nel quale i partiti con vari mezzi (clientele, nepotismi, collusioni tra politica e affari, corruzione diffusa, uso privato della cosa pubblica, disapplicazione della Costituzione) controllano da 70 anni le istituzioni dello Stato: Parlamento, Governo, Pubblica Amministrazione, aziende pubbliche. Come è noto il M5S ha vinto le elezioni del 4 marzo diventando il partito di maggioranza relativa ma, a causa della legge elettorale (il Rosatellum), fortemente voluta dal PD e imposta a colpi di fiducia (la "fiducia" è uno dei mezzi usati dai partiti per irregimentare i parlamentari della maggioranza), si è trovato nella impossibilità di avere una maggioranza in Parlamento, e quindi di governare, senza stabilire alleanze con altre forze politiche. Il primo partito a cui il M5S ha proposto una alleanza è stato il PD, che ha rifiiutato nettamente. Probabilmente la segreteria del PD sperava che, essendo il M5S impossibilitato a trovare alleanze, o si sarebbero dovute ripetere le elezioni oppure il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto affidare l’incarico ad un "tecnico", come Napolitano fece con Mario Monti. E in effetti Mattarella si accingeva a dare l’incarico a Cottarelli, quando si è fatto avanti Salvini con la Lega. Insomma, si può dire che quella del M5S è stata una scelta obbligata, visto che l’alternativa sarebbe stata una ripetizione delle elezioni, che prevedibilmente avrebbero fornito lo stesso risultato, oppure un governo tecnico, prevedibilmente "lacrime e sangue" sulla falsariga del precedente Monti-Fornero. Il resto è noto.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.235) 8 gennaio 2019 00:52

    Va bene, non insisto. Mi lasci solo fare un’ultima osservazione: la carità non è mai stata e mai sarà un rimedio allo sfruttamento capitalista, che è la causa principale delle migrazioni. Così come Robespierre non avrebbe cambiato nulla se si fosse limitato a rivolgere ai regnanti una petizione a favore dei diseredati di Parigi invece che guidare il popolo a tirarli giù dal trono.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.235) 7 gennaio 2019 11:48

    E se il regime di al-Sisi non sapesse davvero nulla dell’omicidio di Regeni? Cosa potrebbe rivelare in tal caso? Soprattutto, per quale motivo il regime avrebbe dovuto far uccidere il ricercatore italiano, inviato al Cairo dalla università di Oxford a raccogliere notizie sul sindacato degli ambulanti: organizzazione notoriamente all’opposizione del regime, e a prendere contatti con alcuni suoi esponenti? Non avrebbe potuto semplicemente espellere Regeni, visti anche i buoni rapporti con L’ENI che aveva appena scoperto un enorme giacimento di gas da sfruttare, per guastare quei buoni e promettenti rapporti?

    Io indirizzerei gli sforzi di conoscenza verso l’ambiente di Oxford, che ha inviato un suo ricercatore a svolgere una indagine ad altissimo rischio nel ventre del Cairo, nel complesso e pericoloso mondo nel quale si svolge lo scontro sotterraneo tra il regime e le opposizioni messe fuorilegge. Più che ad al-Sisi chiederei allo MI6.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.235) 7 gennaio 2019 11:34

    Il fenomeno dell’immigrazione di massa sta investendo tutta l’Europa (e non solo) e, in tutta Europa, sono sorti movimenti di opinione e partiti politici che chiedono ai governi di porvi un limite. La relazione di causa-effetto credo sia evidente. Secondo la nota equazione adottata dalla Chiesa Cattolica e dai partiti, dai giornali, da intellettuali politologi e editorialisti, etichettati come di Sinistra: chi si oppone e crea ostacoli alla immigrazione è razzista o fascista o nazista (anti immigrazione=fascismo). Ora, se è chiaro in base a quali valori e principi la CC afferma che tutti vanno accolti, non mi è affatto chiaro (sarà un mio limite) in base a quali valori e principi la Sinistra afferma la medesima necessità.
    La Sinistra (quella che conosco io almeno) non ritiene che in ogni migrante vi sia Gesù che chiede di accoglierlo, così che ai degni è promesso il Paradiso e agli altri l’Inferno. La Sinistra, qualunque Sinistra, ha valori e principi diversi da quelli della CC, per cui non "vede" solo l’individuo migrante con i suoi diritti fondamentali, considera anche la Società nel suo complesso, i rapporti di produzione tra soggetti economici e lavoratori, la qualità della coscienza collettiva (un tempo si chiamava "di classe") dei lavoratori, la loro corrispondente forza contrattuale nei confronti del padronato, il patrimonio di diritti conquistati con le lotte sindacali. Secondo lei, quali di questi valori e principi della Sinistra impongono il dovere morale di accettare che masse di sottoproletari vengano immesse senza alcun limite nel contesto nel quale la Sinistra ha costruito con decenni di dure lotte i diritti del Lavoro?
    Se vuole può citarmi qualche pensatore o teorico marxista o di tradizione socialista che affermi questo dovere morale sopra ogni altro.

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