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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di GeriSteve (---.---.---.122) 21 marzo 2018 00:13

     

     

    Spettatori in meditazione??

     

    Me li vedo proprio i politicanti PD, affamatissimi di potere e di vendita di favori governativi, che adesso farebbero da spettatori, ripensando e meditando!

     

    Intanto il loro governo, che sarebbe in carica per i soli affari correnti, a camere sciolte ha pensato bene di varare un altro decreto legge svuota carceri, in modo di fare un altro favore a mafiosi e delinquenti condannati, garantendo così la loro impunità: bella meditazione! Chissà quanto ci hanno meditato sopra!

     

    Da notare che il capogoverno che fa di questi "regali "è lo stesso Gentiloni che tre anni fa, da ministro degli esteri, ha generosamente "regalato" alla Francia vasti diritti di pesca su acque riservate all’Italia.

     

    Immagino che stia meditando se il prezzo occulto di quei regali sia stato congruo o se poteva farci di più; mediterà anche se sta rischiando che adesso i Francesi glielo richiedano indietro, visto che quel suo generoso decreto non è poi stato ratificato dal parlamento, quindi si è rivelato un regalo a fregatura.

     

    Immagino che Renzi starà meditando se adesso mafia e imprese lo ricompenseranno davvero per aver resuscitato il progetto del ponte sullo stretto o se invece lui si è svenduto ormai gratuitamente.

     

    Francamente, non ci credo che quelli ripenseranno la loro lucrosa storia passata.

     

    Credo che penseranno invece a come lucrare anche in futuro, malgrado la batosta elettorale che ha impedito loro di proseguire il semplice e lucroso inciucio con Berlusconi.

     

    Saranno meditazioni del tipo: proseguire la vendita al dettaglio o annunciare la grande svendita per fallimento fino ad esaurimento dei parlamentari!?

     

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.122) 17 marzo 2018 21:41

    REDDITO DI CITTADINANZA: risolve problemi o li crea?

     

    Condivido: L’idea del reddito di cittadinanza è valida, perchè è inacettabile che un cittadino incolpevole soffra per la sua dignità e per le sue necessità, ma dietro quel reddito ci sono tanti problemi. Alcuni sono molto bene espressi in quest’articolo.

     

    Io ne aggiungerei almeno un paio.

     

    C’è un problema di GIUSTIZIA SOCIALE, analogo a ciò che è successo quando si sono elevate le pensioni minime: gente che per tutta la vita ha lavorato e si è pagata i contributi che poi si è ritrovata con la stessa pensione di chi non ha mai lavorato o che si è arricchito lavorando in nero.

    Il reddito di cittadinanza dovrebbe essere bilanciato con lavori socialmente utili, apprendistato e altro, altrimenti è altamente probabile che ci si ritrovi con situazioni in cui uno che non lavora stia meglio (forse anche molto meglio) di uno che lavora.

    Ricordiamoci che c’è chi fa lavori altamente stressanti, chi lavora con stipendi bassi, chi con lavoro precario, chi per lavorare è costretto a traslocare dove non ha casa, non ha amicizie, dove la vita costa di più, a sostenere spese connesse con il suo lavoro (auto, vestiario, parrucchiere...).

    Impedire tutte queste possibili ingiustizie sociali è molto difficile, conviverci è pericolosissimo: chi lavora potrebbe preferire il reddito di cittadinanza al suo lavoro.

     

     

    C’è poi un problema di IDENTITA’ e GRATIFICAZIONI PERSONALI nel caso che la situazione di reddito di cittadinanza si prolunghi nel tempo: che ruolo sociale avrebbe uno che non lavora e vive di quel reddito? un perdente? un fallito? un parassita? un privilegiato? un furbo?

    E cosa farebbe nel suo tempo libero quel "cittadino"? quale sarebbe la sua "ragione di vita"? si annoierebbe? giocherebbe d’azzardo? si drogherebbe?

    E se invece si costruisse dei suoi buoni interessi positivi culturali, sportivi o in altre passioni, accetterebbe poi di perderli per andare a lavorare?

     

    Porre tutti questi problemi può essere il pretesto per non farne niente, ma non porseli sarebbe un suicidio. La via del fare facendo bene è difficile e stretta.

     

    Ci aggiungo un terzo problema: l’istituzione di un reddito di cittadinanza sarebbe una scelta REVERSIBILE?

    Se si arrivasse alla conclusione che i problemi che causa sono insostenibili e si decidesse di abolirlo cosa succederebbe? Rivolta sociale? suicidi di massa? nascita di associazioni a delinquere per autosostentamento?

     

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.122) 17 marzo 2018 18:16

    UN RAGIONAMENTO (FORSE) TROPPO SEMPLICE.

    Grazie per la precisazione: ci voleva.

    Siamo nella situazione in cui è visibile che il re è nudo ma il semplice dirlo è rivoluzionario, perchè tutti agiscono come se invece fosse paludato.

    C’è un’altra cosa che molti ripetono senza che ci sia alcun fondamento oggettivo: che M5S e Lega si accorderanno per governare insieme.

    E perchè ?

    Ci saranno diverse spiegazioni, fra cui primeggia quella aritmetica, per cui se il PD e FI dichiarano che non sosterranno mai nè M5S nè Lega quella sarebbe l’unica maggioranza aritmeticamente possibile. Ma è sempre possibile che qualcuno cambi idea, che qualche partito si sfasci, che Matterella proponga una "enorme" coalizione o ammucchiata, che si vada ad elezioni anticipate...

    Io azzardo una spiegazione decisamente semplicistica.

    Sono più di vent’anni che, in varie forme, assistiamo all’inciucio PD - Berlusconi che si dichiarano irriducibili avversari ma invece che si accordano sempre fra loro due.
    Con queste elezioni gli elettori hanno punito proprio quell’inciucio e perciò quei due partiti, ma gli italiani, abituati a veder sempre riemergere l’inciucio a dispetto delle dichiarate intenzioni, non ci credono e (semplicisticamente) ragionano così:

    Pd e FI hanno perso voti e vengono sostituiti dai vincenti M5S e Lega, "quindi" domani l’inciucio lo faranno loro due.

    Certo, la semplificazione è forte, ma siamo sicuri che questo semplice ragionamento non ci azzecchi?

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.77) 8 febbraio 2018 00:28

    Tante cose giuste, ma anche diverse generalizzazioni inaccettabili.

    Fra queste, segnalo l’affermazione che le ONG salverebbero le vite umane.

    Ci sono certamente alcune persone degnissime, ma la maggior parte delle ONG specula fortemente sui migranti e sui tossicodipendenti. Ad esempio, quella che avrebbe dovuto occuparsi della Pamela è una ONG di Comunione e Liberazione e incassa oltre 100 euro al giorno per NON occuparsene. Buzzi (Mafia Capitale) affermava che l’immigrazione rende più della droga, e rendeva sia alle coop rosse che a quelle bianche e nazi.
    C’è sicuramente un nesso fra migrazioni, spaccio droga, lavoro nero, delinquenza e i grandi incontrollati introiti delle ONG, a spese di quei pochi cittadini che pagano le tasse.

  • Di GeriSteve (---.---.---.43) 18 gennaio 2018 00:31

    Il pericoloso Populismo.

     

    In realtà sia "populismo" che "popolare" sono parole che hanno avuto diversi significati, dall’essere a favore del popolo a dire cose che al popolo piace sentire.

     

    Se uno quelle belle cose le dice ma invece fa i suoi interessi e non quelli del popolo c’è già una parola più appropriata è : "demagogia".

     

    Quando Berlusconi scendeva in politica promettendo un milione di posti di lavoro era indiscutibilmente un demago, come Mussolini, come Peron, come tanti altri politicanti sia di destra che di sinistra, come ormai quasi tutti.

     

    I mass media di regime, italiani e stranieri, si sono inventati loro e stanno imponendo un nuovo significato della parola "populismo". Sarebbero "populisti" tutti quelli che secondo loro usano la demagogia per arrivare anche loro al potere, non essendoci già.

     

    Per i media e gli opinionisti il punto essenziale per essere pericolosi populisti è proprio il fatto di non essere organici al sistema di potere.

     

    Infatti per loro Renzi e Berlusconi possono tranquillamente sparare balle su come sarebbero bravi loro a fare il bene del popolo aumentando i posti di lavoro, aumentando i servizi e abbassando le tasse, senza mai essere etichettati come populisti.

     

    Se però si azzarda a dirlo, o addirittura a volerlo fare, uno che non ne ha la patente, allora quello è un pericoloso populista.

     

    Se uno promette, ottiene consenso, va al potere, non mantiene e si fa gli interessi suoi, per i nostri opinionisti quello è un politico "esperto e intelligente", se invece non è corrotto dal potere, allora è un "incapace".

     

    Questo è il linguaggio dei nostri giornalisti politici.

     

     

     

     

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