• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

GeriSteve

L'autore non ha inserito, ancora, una sua descrizione.

Statistiche

  • Primo articolo venerdì 03 Marzo 2011
  • Moderatore da giovedì 04 Aprile 2011
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 44 1339 97
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 1962 1003 959
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0









Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di GeriSteve (---.---.---.128) 19 agosto 2018 12:49

    L’arroganza di costruire strade sulla testa della gente è inacettabile, eppure è accaduto, e non solo in Liguria.

     

    Io vivo a Roma, dove con la costruzione della "tangenziale est" a normali cittadini è successo di trovarsi automobili subito fuori della finestra, sotto o sopra la loro testa. Una di quelle finestre è stata utilizzata dal rag. Fantozzi per prendere al volo un autobus.

     

    Era necessario? forse sì, perchè Roma è cresciuta con una viabilità inacettabile per una metropoli. Forse anche un ponte Morandi era diventato necessario per Genova. La crescita impone di queste necessità.

     

    Ma il principio del diritto a vivere avendo sopra la propria testa il cielo e null’altro (neanche le inacettabili luci che ti cancellano le stelle) è indiscutibile, va affermato e difeso. Come?

     

    La politica deve regolare le scelte e l’economia: al vivere dignitoso si deve dare un valore anche economico, per cui nel costo della costruzione di un ponte sulle case va computato il costo di costruire o acquisire altrove delle case belle, dotate di servizi e con un cielo stellato sulla testa.

     

    Dovrebbe essere perfino superfluo scriverlo, e invece...

     

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.128) 19 agosto 2018 12:10

    Bell’articolo, concordo in pieno.

    In realtà il ’68 e, in Italia, il ’77 hanno contestato alle radici quel sistema di sviluppo, ma quei movimenti sono stati stroncati dal terrorismo, strumento della strategia della tensione, made in USA ma con tanti supporters europei e italiani.

    Bisogna aggiungere però che in quei tempi solo pochi hanno analizzato con lucidità cosa stava accadendo; cito qui soltanto due esempi, molto diversi fra loro.

    Quella stupenda ricerca pubblicata come "I LIMITI DELLO SVILUPPO", sostanzialmente respinta perchè il mondo era ed è schiavo delle ideologizzazioni capitaliste, comuniste e cattocomuniste che negano ogni limite ai loro dogmi. Basti pensare che quegli ideologizzati usavano "maltusiano" come un insulto, con riferimento all’ottimo Maltus che aveva posto il problema di quei limiti già nell’800.
    I movimenti ecologisti e, recentemente, quello per la decrescita (inevitabile e difficilmente "felice") hanno poi raccolto il testimone, ma purtroppo con scarsa lucidità e scarsissima scientificità, squalificandosi con l’indiscriminato appoggio a tutto ciò che sapeva di alternativo, anche se irrazionale.

    L’accorata denuncia della TRASFORMAZIONE DEL CITTADINO IN CONSUMATORE e del progressivo trionfo del FASCISMO CULTURALE fatta (solitariamente) da Pier Paolo Pasolini.
    L’ambiente della sinistra anticapitalista che avrebbe dovuto essere il più sensibile a quelle denunce è riuscito a respingerle per sua incapacità di comprenderle. Gli intellettuali con voce nei media sono riusciti a non capire e quindi a tacere che quelle trasformazioni non erano affatto fenomeni spontanei, ma trasformazioni sapientemente progettate e scrupolosamente eseguite da abili professionisti ingaggiati dall’avanzante potere (non solo economico) globalizzato.

    La quasi estinzione dei cittadini con capacità critiche e di opposizione ha lasciato mano libera al potere globale. La storia attuale, compreso il crollo dei ponti, dimostra quanto quegli allarmi fossero giusti e sensati.

    Ma bisogna avere cervello funzionante, capacità critiche e distacco ideologico per capire la storia, l’attualità e i ponti che crollano.

    Perciò ringrazio chi ha scritto questo bell’articolo.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.171) 13 agosto 2018 14:22

    Sì, certo: mi dice che forse l’Italia andrà sotto attacco come oggi la Turchia, con l’aggravante che la turchia può svalutare la sua lira mentre l’italia no.
    L’Italia va a rischio di pagare interessi altissimi per rifinanziare i suoi enormi debiti.

    Immagino che su questa risposta siamo quasi tutti d’accordo. E allora ?

    Mi devo ripetere? A che serve strepitare?

    Siamo anche d’accordo che:

    "Di conseguenza, seppure è vero – ed è palese – che nessuno può trarci fuori dai guai, sempre peggiori,"

    quindi non mi resta che, detestabilmente, ripetermi:

    Se prima si afferma che "nessuno può tirarci fuori dai guai",  che senso ha poi sperare in una ribellione? Per farne cosa?

    La ribellione senza senza vie d’uscita è cosa ancor più pericolosa dell’aumento dello spread.

    Posso capire il suo "orgoglio alla Fallaci":

    "non è ammissibile che un popolo non abbia mai un moto di ribellione contro tutto questo"

    ma sono costretto a dichiararle che lo trovo insensato, inutile e altamente pericoloso.

    So che non sto scrivendo niente di nuovo, ma penso sia utile ricordare che chi, nel primo dopoguerra, ha manovrato per instaurare il fascismo in Italia, ha trovato ottime adesioni fra i reduci della grande guerra, giustamente feriti nel loro orgoglio: ritenevano di aver salvato, al costo di tante vite, l’Italia dalle follie dei produttori di armi e dei sacerdoti dell’eroismo patriottico alla Cadorna, mentre poi il governo Italiano li ricambiava con la disoccupazione.

    L’orgoglio insensato e la ribellione senza obiettivi sono perfetti ingredienti per portarci sotto un nuovo, salvifico, "uomo forte".

    Consiglierei un bel tuffo in un bel mare siculo e un ripensamento dopo passata la canicola ferragostiana, dopodichè mi auguro che avremo un punto di accordo in più.

    Dimenticavo: nel bel tuffo, occhio agli scogli: sono più duri della sua testa!

    con simpatia,

    Geri

  • Di GeriSteve (---.---.---.171) 12 agosto 2018 19:22

    In diversi passi l’articolo mi è incomprensibile, comunque concordo con l’autore sul fatto che la corruzione sia il vero male di questo paese e che la corruzione sia purtroppo profondamente radicata nello Stato.

    Non concordo invece sull’affermazione secondo cui causa della corruzione sia la disperazione. Le cause sono diverse e ormai storiche.

    Inoltre, la corruzione genera altra corruzione, sia perchè la corruzione fa da esempio, sia perchè i corrotti entrano automaticamente in una crescente rete di ricattati e ricattatori.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.171) 12 agosto 2018 00:39

    Guerre-scontri di in-civiltà.

     

    Restiamo umani, o meglio: diventiamo umani.

     

    Una caratteristica umana è l’intelligenza, e va rivalutata. Il senso di indignazione senza l’intelligenza non serve, anzi: è pericolosamente manovrabile.

     

    Huntington è stato un profeta che ci ha azzeccato o è un membro di un’organizzazione internazionale che per i propri fini di potere ha prima pianificato e poi realizzato gli scontri di civiltà,  così come a suo tempo, in Italia, è stata prima pianificata e poi realizzata la strategia della tensione?

     

    In medioriente, nei balcani, in Siria, in Yemen, le contraddizioni ci sono sempre state ma la gente conviveva senza scannarsi.

     

    Se poi la convivenza è finita è stato per combustione-esplosione spontanea o perchè qualcuno ha deciso di utilizzare quelle (reali) contraddizioni per i suoi fini?

     

    Quanti interessi ci sono dietro un bello "scontro di civiltà"?

    Vendita e consumo di armi? Spostamento e/o mantenimento di centri di potere? Nascita di non-stati in terra di nessuno aperti a tutte le mafie? Compressione di movimenti per i diritti in nome della lotta al nemico? Espansione di zone di influenza mondiale? Giustificazione di accordi altrimenti ingiustificabili?

     

    GeriSteve

     

TEMATICHE DELL'AUTORE

Società Tribuna Libera Mondo Politica

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità