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Filippo Cusumano

Filippo Cusumano

Laureato in giurisprudenza, è stato fino al 2006, dirigente nella funzione del personale in una grande azienda.
Ha svolto ruoli di responsabile del personale in varie unità organizzative ed è stato responsabile della formazione manageriale e delle politiche di sviluppo.
Vive a Venezia.

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  • Primo articolo lunedì 01 Gennaio 2010
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Ultimi commenti

  • Di Filippo Cusumano (---.---.---.25) 4 ottobre 2012 11:14
    Filippo Cusumano

    Io veramente non ho proposto niente, non capisco a cosa si riferisce.
    Constato che c’è una situazione che fa schifo e che va cambiata alla radice.

    Contesto solo il pessimismo cosmico, perchè, ripeto, da’ una mano a chi tifa per il malaffare anche perchè colgo qualche segnale positivo che spero si traduca in cambi di rotta.

    Per quanto riguarda le regole da cambiare, temo che non possano che cambiarle i nostri rappresentanti perchè funziona così in tutti i paesi democratici (o propone qualcosa di diverso?) .
    Cioe’ quelli che lei chiama i lupi a guardia del gregge.

    Ma quello che cerco di dire ( evidentemente non sono chiaro) è che adesso quei lupi sono sotto sfratto.
    Se non faranno le cose che ci si aspetta da loro, quello sfratto diventerà esecutivo.

  • Di Filippo Cusumano (---.---.---.184) 3 ottobre 2012 18:53
    Filippo Cusumano

    Ecco, questo e quello che io considero un l’atteggiamento apocalittico: pensare che il volgo sia specularmente disonesto rispetto ai politicanti che elegge e che quindi non ci sia nulla da fare.

    Lei lo constata, Piero Longo addirittura lo teorizza.
    Lei e’ rassegnato, lui e quelli come lui contano sulla sua rassegnazione.

    Non è la prima volta che noto delle singolari collimanze di vedute tra chi sostiene il malaffare e chi, pur esecrandolo, lo considera inestirpabile.
    Ripeto, si fa il gioco di chi si vorrebbe contrastare.
    I cambiamenti, poi, non è vero che non si verificano mai.
    Molte delle ultime tornate elettorali amministrative hanno riservato delle sorprese agli elettori ( e soprattutto ai sondaggisti che non le avevano avvistate).

    Io spero che accada lo stesso alle politiche.
    Ci vuole meno pessimismo ( o meno apatia..)

  • Di Filippo Cusumano (---.---.---.184) 3 ottobre 2012 13:35
    Filippo Cusumano

    Falcone diceva: dobbiamo pensare che la mafia, essendo una cosa umana, come tutte le cose umane, abbia un inizio ed una fine.
    Lo stesso penso del malaffare legato alla classe politica.

    Non sono ottimista, sia chiaro, e magari i nuovi che verranno saranno peggiori dei già pessimi che gia’ abbiamo.

    Ma spero che una legge elettorale decente, ammesso e non concesso che ci si arrivi, spazzi via per sempre certi mascalzoni e soprattutto quelli che , come Longo, che li definiscono, senza arrossire, come una necessità statistica....

    Perchè poi auspici come quelli della Gabanelli, debbano essere considerati "cretinate di circostanza" mi sfugge proprio.
    Francamente diffido degli approcci apocalittici ( fanno sempre il gioco del nemico che ostentano di disprezzare).

  • Di Filippo Cusumano (---.---.---.184) 3 ottobre 2012 12:02
    Filippo Cusumano
    Ecco il testo completo dell’ultima parte dell’intervista e, a seguire, il commento della Gabanelli:

    Intervista

    BERNARDO IOVENE


    Il fatto che lei debba applicare le leggi che voi fate in Parlamento dentro ai
    tribunali, non le crea imbarazzo?

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    Questo tipo di discorso che mi viene fatto da lei, oggi come mi venne fatto qualche altra volta in altre occasioni, presuppone che lei abbia nei miei confronti, lei che mi stainterrogando adesso, una presunzione di mala fede nei miei confronti; e cioè: lei pensa veramente che in Parlamento io voti una legge che ritengo ingiusta solo per favorire qualcuno?!

    BERNARDO IOVENE

    Berlusconi in questo caso.

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    Berlusconi in questo caso; allora è fuori strada.

    BERNARDO IOVENE

    Beh, all’inizio di questa legislatura tra il Lodo Alfano, il legittimo impedimento, il processo breve… lei dice: “io ci credo e perciò le ho proposte”

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    Ma no, ma sono talmente… tra l’altro sostenevo che le soluzioni erano modeste… le soluzioni erano modeste: dovevano essere più radicali.

    BERNARDO IOVENE

    Però quelle servivano direttamente a Berlusconi, quelle leggi lì…

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    No: indirettamente a Berlusconi. Non esistono … l’unica legge che serviva
    direttamente Berlusconi è il Lodo.

    BERNARDO IOVENE

    Cioè secondo lei non c’è un conflitto tra la sua carica parlamentare e il suo lavoro?
     
    PIERO LONGO – SENATORE PDL
    Senta, lei mi sta chiedendo se sono disonesto?

    BERNARDO IOVENE

    No, no: un conflitto…

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    No,no, ma io lo dico con estrema tranquillità.

    BERNARDO IOVENE

    Per cui per lei l’indagato può stare in Parlamento, anche un condannato in primo grado, immagino?

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    No guardi, non esiste un condannato in primo grado: la condanna è soltanto quando la sentenza passa in giudicato. Ma per me, le dirò ancora di più, può stare in Parlamento anche un condannato a pena definitiva.

    BERNARDO IOVENE

    Cioè chi ha una carica pubblica..?

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    Ma perché scusi il popolo non potrebbe essere libero di votare chi vuole?

    BERNARDO IOVENE

    Ma il parlamentare decide le leggi che regolano la nostra vita, non dovrebbero avere ombre.

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    Perché? Il Parlamento deve essere la rappresentazione mediana del popolo che rappresenta. Perché dovrebbe essere migliore?
     

    MILENA GABANELLI IN STUDIO

    Se abbiamo capito bene. Siccome il parlamentare rappresenta tutti i cittadini, anche i criminali, i farabutti, i mafiosi e i corrotti, è giusto che in Parlamento qualcuno li rappresenti e tuteli i loro interessi.
    E’ un ampietà di vedute che sicuramente molti
    cittadini disonesti di paesi rigorosi ci invidiano.
    Ora, è vero che ognuno è libero di votare chi vuole, ma i candidati li hanno scelti noi, ma i partiti, che hanno il dovere di presentare, di candidare soltanto persone competenti, senza conflitti e senza pendenze, perché quando siedono su quegliscranni non sono più dei cittadini qualunque altri: in cambio di un lauto stipendio, di un grande potere e grande onore, hai anche l’onere di sacrificarsi, se è il caso, per proteggere l’istituzione che rappresentano.
  • Di Filippo Cusumano (---.---.---.48) 17 ottobre 2011 21:16
    Filippo Cusumano

    Sono d’accordo con Rocco.
    La violenza non solo e’ antistorica, ma, nel caso specifico, e’ piu’ che inutile, dannosa e controproducente.

    Oggi si parla dei disordini e non delle ragioni di chi non ha futuro.
    Si progetta, grazie anche agli assist di Di Pietro, una nuova edizione della legge Reale.

    Possiamo almeno dire che questi teppisti stanno facendo un regalo a Berlusconi? Ma molto grosso, non piccolo.
    Possiamo dire che proprio nel momento in cui il paese prende le distanze da un potere mai così arrogante e violento, questi individui fanno comodo a questo potere?

    Possiamo almeno dire che quei teppisti sono degli imbecilli?

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