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 Home page > Tribuna Libera > Berlusconi da Santoro: un cinepanettone postnatalizio

Berlusconi da Santoro: un cinepanettone postnatalizio

Ieri sera abbiamo assistito - ed eravamo moltissimi a giudicare dai commenti presenti in rete - ad un cinepanettone. Programmato in ritardo, magari, visto che Natale lo abbiamo archiviato da un pezzo, ma inequivocabilmente riconducibile al filone che ben conosciamo.

Protagonista del film, infatti, è il solito "simpaticone" malato di sesso, pronto alle battute volgari, capace di affermare tutto e il contrario di tutto. L'attore che interpretava questo personaggio è formidabile. Christian De Sica è più giovane, più bello e più alto (e sa anche cantare e ballare meglio) ma, onestamente, è un poveretto di fronte a lui. Non c'è confronto. Come domina la scena questo attore, quando è in forma (e nel film visto ieri sera lo era) non c'è nessuno. E che vitalità!

Oddio, i truccatori del film hanno esagerato. Mai visto tanto cerone, tanti posticci e tanta plastica su una faccia. O forse hanno esagerato gli sceneggiatori. La storia del film - quella di un uomo politico "fantasioso" che blocca un paese per vent'anni pur di tutelare se stesso e i suoi amici - forse meglio si adattava ad un uomo con caratteristiche un tantino diverse.

Che ne so, meno scoperto nel rivelarsi per quello che è ad ogni pie' sospinto, per esempio. O forse il film andava ambientato in un altro paese, diverso dal nostro. Che ne so, uno di quei paesi in cui c'è molta gente che crede agli sciamani, o agli uomini della provvidenza.

Con tutto quello che si puo' pensare, autolesionisticamente, del nostro paese, chi potrebbe mai credere che un personaggio come quello visto nel cinepanettone di ieri sera potrebbe dominare le scene, ricevendo consensi elettorali a valanga, per quasi vent'anni?

Ma neanche nel Burundi (con tutto il rispetto per il Burundi...)!

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