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 Home page > Tribuna Libera > Politici, avviso di sfratto

Politici, avviso di sfratto

Con gli anni, diceva Hemingway, non si diventa più saggi, solo più attenti.

Insomma, se hai preso troppe fregature, per quanto precipitoso e avventato per natura tu possa essere, un po' cominci a frenare. E cominci a pensarci un po' più a lungo e meglio prima di scegliere.

E' un esercizio che praticheranno in molti, secondo me, in occasione delle prossime elezioni.

E molti, a quanto ci dicono i sondaggisti, si asterranno dal voto o annulleranno la scheda.

Quello che sorprende è la distanza tra la classe politica e questo paese diventato, se non più saggio, per lo meno molto più attento.

Nella puntata di Report di domenica scorsa le dichiarazioni dei politici inquisiti o condannati sono risultate quasi tutte sorprendenti. 

Percezione della realtà pressoché inesistente, sembravano tutti inquilini morosi che si illudono di non ricevere l'avviso di sfratto.

L'intervista più inquietante era però quella ad un politico non indagato, ma che di mestiere fa il difensore di un politico plurindagato.

Si tratta del Senatore Longo, avvocato di Berlusconi (insieme con Ghedini).

Ecco lo scambio:

Giornalista: Le sembra giusto che un indagato stia in parlamento?

Longo: Per me può stare in Parlamento anche un condannato in via definitiva.

Giornalista: Ma chi ci rappresenta in Parlamento non dovrebbe essere una persona priva di ombre?

Longo: Ma perchè? Il Parlamento deve essere la rappresentazione mediana del popolo che rappresenta. Perché i parlamentari dovrebbero essere migliori di quelli che li eleggono?

Superfluo ogni commento.
Direbbe però Nanni Moretti : "Allora continuiamo così, facciamoci del male"

Commenti all'articolo

  • Di Filippo Cusumano (---.---.---.184) 3 ottobre 2012 12:02
    Filippo Cusumano
    Ecco il testo completo dell’ultima parte dell’intervista e, a seguire, il commento della Gabanelli:

    Intervista

    BERNARDO IOVENE


    Il fatto che lei debba applicare le leggi che voi fate in Parlamento dentro ai
    tribunali, non le crea imbarazzo?

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    Questo tipo di discorso che mi viene fatto da lei, oggi come mi venne fatto qualche altra volta in altre occasioni, presuppone che lei abbia nei miei confronti, lei che mi stainterrogando adesso, una presunzione di mala fede nei miei confronti; e cioè: lei pensa veramente che in Parlamento io voti una legge che ritengo ingiusta solo per favorire qualcuno?!

    BERNARDO IOVENE

    Berlusconi in questo caso.

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    Berlusconi in questo caso; allora è fuori strada.

    BERNARDO IOVENE

    Beh, all’inizio di questa legislatura tra il Lodo Alfano, il legittimo impedimento, il processo breve… lei dice: “io ci credo e perciò le ho proposte”

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    Ma no, ma sono talmente… tra l’altro sostenevo che le soluzioni erano modeste… le soluzioni erano modeste: dovevano essere più radicali.

    BERNARDO IOVENE

    Però quelle servivano direttamente a Berlusconi, quelle leggi lì…

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    No: indirettamente a Berlusconi. Non esistono … l’unica legge che serviva
    direttamente Berlusconi è il Lodo.

    BERNARDO IOVENE

    Cioè secondo lei non c’è un conflitto tra la sua carica parlamentare e il suo lavoro?
     
    PIERO LONGO – SENATORE PDL
    Senta, lei mi sta chiedendo se sono disonesto?

    BERNARDO IOVENE

    No, no: un conflitto…

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    No,no, ma io lo dico con estrema tranquillità.

    BERNARDO IOVENE

    Per cui per lei l’indagato può stare in Parlamento, anche un condannato in primo grado, immagino?

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    No guardi, non esiste un condannato in primo grado: la condanna è soltanto quando la sentenza passa in giudicato. Ma per me, le dirò ancora di più, può stare in Parlamento anche un condannato a pena definitiva.

    BERNARDO IOVENE

    Cioè chi ha una carica pubblica..?

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    Ma perché scusi il popolo non potrebbe essere libero di votare chi vuole?

    BERNARDO IOVENE

    Ma il parlamentare decide le leggi che regolano la nostra vita, non dovrebbero avere ombre.

    PIERO LONGO – SENATORE PDL

    Perché? Il Parlamento deve essere la rappresentazione mediana del popolo che rappresenta. Perché dovrebbe essere migliore?
     

    MILENA GABANELLI IN STUDIO

    Se abbiamo capito bene. Siccome il parlamentare rappresenta tutti i cittadini, anche i criminali, i farabutti, i mafiosi e i corrotti, è giusto che in Parlamento qualcuno li rappresenti e tuteli i loro interessi.
    E’ un ampietà di vedute che sicuramente molti
    cittadini disonesti di paesi rigorosi ci invidiano.
    Ora, è vero che ognuno è libero di votare chi vuole, ma i candidati li hanno scelti noi, ma i partiti, che hanno il dovere di presentare, di candidare soltanto persone competenti, senza conflitti e senza pendenze, perché quando siedono su quegliscranni non sono più dei cittadini qualunque altri: in cambio di un lauto stipendio, di un grande potere e grande onore, hai anche l’onere di sacrificarsi, se è il caso, per proteggere l’istituzione che rappresentano.
  • Di (---.---.---.38) 3 ottobre 2012 12:25

    Ma non dica stupidaggini! Secondo lei una consolidata classe politica macroscopicamente mafiosa si lascerebbe sfrattare dalle cretinate di circostanza profferite da un "volgo disperso che nome non ha?". Ma per favore!

    • Di Filippo Cusumano (---.---.---.184) 3 ottobre 2012 13:35
      Filippo Cusumano

      Falcone diceva: dobbiamo pensare che la mafia, essendo una cosa umana, come tutte le cose umane, abbia un inizio ed una fine.
      Lo stesso penso del malaffare legato alla classe politica.

      Non sono ottimista, sia chiaro, e magari i nuovi che verranno saranno peggiori dei già pessimi che gia’ abbiamo.

      Ma spero che una legge elettorale decente, ammesso e non concesso che ci si arrivi, spazzi via per sempre certi mascalzoni e soprattutto quelli che , come Longo, che li definiscono, senza arrossire, come una necessità statistica....

      Perchè poi auspici come quelli della Gabanelli, debbano essere considerati "cretinate di circostanza" mi sfugge proprio.
      Francamente diffido degli approcci apocalittici ( fanno sempre il gioco del nemico che ostentano di disprezzare).

  • Di (---.---.---.81) 3 ottobre 2012 18:27

    Proprio perché la mafia è una cosa umana non potrà finire finquando ci saranno gli umani. Almeno per coerenza con quanto riporta. Quanto alla legge elettorale, lei crede davvero che un ladro possa concepire una norma contro le ruberie? Ma è così ingenuo veramente? Quanto alla Gabanelli, la lasci vivere nella sua dimensione: infatti per concepire quella frase, davvero non ha capito niente del dramma che viviamo.
    Il mio non è un approccio apocalittico, ma il semplice guardare in faccia la realtà. Proprio quella realtà creata dal volgo disperso, specularmente disonesto rispetto ai politicanti che elegge.

  • Di Filippo Cusumano (---.---.---.184) 3 ottobre 2012 18:53
    Filippo Cusumano

    Ecco, questo e quello che io considero un l’atteggiamento apocalittico: pensare che il volgo sia specularmente disonesto rispetto ai politicanti che elegge e che quindi non ci sia nulla da fare.

    Lei lo constata, Piero Longo addirittura lo teorizza.
    Lei e’ rassegnato, lui e quelli come lui contano sulla sua rassegnazione.

    Non è la prima volta che noto delle singolari collimanze di vedute tra chi sostiene il malaffare e chi, pur esecrandolo, lo considera inestirpabile.
    Ripeto, si fa il gioco di chi si vorrebbe contrastare.
    I cambiamenti, poi, non è vero che non si verificano mai.
    Molte delle ultime tornate elettorali amministrative hanno riservato delle sorprese agli elettori ( e soprattutto ai sondaggisti che non le avevano avvistate).

    Io spero che accada lo stesso alle politiche.
    Ci vuole meno pessimismo ( o meno apatia..)

  • Di (---.---.---.72) 4 ottobre 2012 10:41

    Ma cosa dice?! E’ logico che tutti vogliamo l’onestà nella pubblica amministrazione. Ma non come propone lei! Accettando quel che scrive, unitamente con quegli altri, equivarrebbe a dire di mettere il lupo a guardia del gregge o, se preferisce, affidare ai ladri di stabilire le condanne da infliggere a chi ruba! Se ne rende conto?

  • Di Filippo Cusumano (---.---.---.25) 4 ottobre 2012 11:14
    Filippo Cusumano

    Io veramente non ho proposto niente, non capisco a cosa si riferisce.
    Constato che c’è una situazione che fa schifo e che va cambiata alla radice.

    Contesto solo il pessimismo cosmico, perchè, ripeto, da’ una mano a chi tifa per il malaffare anche perchè colgo qualche segnale positivo che spero si traduca in cambi di rotta.

    Per quanto riguarda le regole da cambiare, temo che non possano che cambiarle i nostri rappresentanti perchè funziona così in tutti i paesi democratici (o propone qualcosa di diverso?) .
    Cioe’ quelli che lei chiama i lupi a guardia del gregge.

    Ma quello che cerco di dire ( evidentemente non sono chiaro) è che adesso quei lupi sono sotto sfratto.
    Se non faranno le cose che ci si aspetta da loro, quello sfratto diventerà esecutivo.

  • Di (---.---.---.53) 4 ottobre 2012 13:23

    Mi scusi, ma quelli che io chiamo lupi, lei come li definisce?
    Probabilmente sono io a non esser sufficientemente chiaro. Quei lupi non sono assolutamente sotto sfratto. E sa perché non ci sono e non potranno esserci? Perché i soliti gonzi torneranno a votarli alle prossime elezioni! Ha capito ora dove sia il circolo vizioso? Quanto meno, in un più serio consesso sociale, il gregge avrebbe dovuto pretendere che una volta nominato il governo tecnico, TUTTA LA CLASSE POLITICA IN CARICA DECADESSE. Immediatamente! Tanto stannolì soltanto per dare inutili voti di fiducia! Poi, una volta superata l’indotta emergenza, si sarebbero indette nuove elezioni, nelle quali TUTTI i candidati si sarebbero ricandidati pertendo da zero! Allora forse qualcosa sarebbe potuta succedere. Non ora! Adesso la frittata è fatta! Anche se lei ne rifiuta la presa d’atto.
    Per cui, se convica: nessuno sfratto ai politicanti. Basta guardarsi intorno per capire che siano loro a darci lo sfratto. Da quella libertà che per stupidità avevamo assimilato a un valore acquisito!

  • Di Filippo Cusumano (---.---.---.216) 5 ottobre 2012 12:23
    Filippo Cusumano

    Sono d’accordo con lei, adesso che si è spiegato meglio.
    Ho solo un diverso livello di sfiducia nel futuro.
    Sempre alto, intendiamoci, non sono ottimista.
    Ma, se ho parlato di avviso di sfratto, è perchè spero, che nonostante tutti i tentativi di autotutela che i principali esponenti della classe politica stanno mettendo in atto, una parte di loro sia diventata talmente impresentabile da non avere scampo.
    Quello che temo, però, è che vengano buttati a mare i rubagalline come Fiorito, che è costato alla comunita’ poco piu’ di un milione e mezzo e si salvino invece i mascalzoni che ci sono costati miliardi.
    Non è un caso che i giornali condizionati dai poteri forti dedichino paginate intere al ladro folkloristico dal soprannome di supereroe e pochissimo spazio alle vicende di Banca Intesa, Unicredit, Finmeccanica, Mediaset, Rai, ecc.

  • Di (---.---.---.66) 5 ottobre 2012 13:27

    Vede che cominciamo a capirci? Lo stesso Fiorito appare come un diversivo: quanti Fiorito ci sono tra i parlamentari e gli esponenti di governo i quali hanno sicuramente rubato moto più di lui? Recuperando quei soldi non si potrebbero evirare quelle palesi ruberie chiamate eufemisticamente manovre economiche? Fiorito farà la fine di Lusi. Dopo il provocato scalpore iniziale, finirà anche lui temporaneamente dentro un convento e dopo un po’ ne uscirà per andarsi a godere i soldi rubati! Non bisogna abboccare a queste manovre diversive! E poi, me lo consenta, bisogna stare lontani da banche e bancieri! Quelli fanno i loro escluvi interessi! Infine, riappropriamoci del denaro contante! Rendetevi conto della sua importanza e che è una balla quella secondo la quale con la moneta elettronica si eviterebbe l’evasione! Basta vedere i più recenti episodi di corruzione per rendersene conto! Piuttosto, quella è una manovra concepita ad arte dalla finanza per sottrarci una fondamentale libertà: quella di esser padroni dei nostri risparmi!

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