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Fabio Della Pergola

Fabio Della Pergola

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  • Primo articolo sabato 09 Settembre 2011
  • Moderatore da giovedì 09 Settembre 2011
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15 Lug. 2016 | Fabio Della Pergola  




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25 Giu. 2016 | Fabio Della Pergola  




Ultimi commenti

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.98) 3 luglio 17:36
    Fabio Della Pergola

    A parte i numeri sparati a casaccio da Hamas (a oggi più di 50mila anche se i più solerti propal si spingono sempre oltre di propria iniziativa) e ripetuti a pappagallo da media, pennivendoli e commentatori da bar sport, l’unica Agenzia ONU (OHCHR) che opera attivamente nella Striscia nel tentare di verificare i numeri reali delle vittime ha rilasciato a oggi un unico report, l’8 novembre 2024, relativo al periodo 1 novembre 2023—30 aprile 2024, cioè i primi sei mesi di guerra, quelli più cruenti. Il numero di vittime accertate, pur ammettendo che il numero finale sarà sicuramente più alto, in quel report è indicato, nero su bianco, in 8.119.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.223) 24 ottobre 2024 10:31
    Fabio Della Pergola

    @paolo

    Fantastico! Perfino tu arrivi a capire che se uno scatena una guerra poi anche la tua gente ci muore...

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.) 21 ottobre 2024 20:26
    Fabio Della Pergola

    Ma cosa sei, un comico? (aggià frequenti i grilloidi, si capisce...) Cosa credi che farebbero gli Usa se il Messico o Cuba installassero missili? Be’ guardacaso lo sappiamo: impedirono l’installazione di missili a testata nucleare ma NON invasero Cuba. Qui, in Ucraina non c’era nessun missile Nato (tantomeno a testata nucleare) e C’È stata invece l’invasione. Alla faccia, e la chiami prevenzione?! Facendo poi il paragone demenziale con Israele. Israele è stato attaccato millanta volte nella sua storia, ha "qualche" ragione per agire preventivamente, l’Ucraina ha attaccato mai la Russia? Dimmi quando! Non importa, non rispondere, sei un caso disperato.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.) 19 ottobre 2024 20:01
    Fabio Della Pergola

    Ma ti leggi?! "Proprio perché potrebbe" allora si capisce l’invasione... quindi poiché il Messico potrebbe anche lui, allora invadiamolo. O l’Albania o magari la Tunisia, perché no?! Ma che logica è?! Nemmeno un alcolista all’ultimo stadio ragionerebbe così! Si chiama "prevenzione" invadere uno stato a cui si è riconosciuta legittimita sovranità e indipendenza all’interno dei suoi confini e che non ti ha fatto mai nemmeno uno sgarbo piccolo piccolo (e che tu russo hai già invaso)? Oltretutto dopo che sarebbe palesemente inutile visto che i paesi baltici (che sono già Nato) distano da Mosca grossomodo quanto Kijv. E la questione di Kaliningrad non è assolutamente irrilevante come dici tu: la distanza conta (infatti la fai contare quando parli di Ucraina) e gli europei nell’obiettivo dei missili russi sparati da Kaliningrad avrebbero solo qualche minuto per cercare di mettersi in salvo. Tutta la tua argomentazione è incomprensibile. Si capisce solo alla luce della tua duale condizione di radicale veterocomunista incapace di reinterpretare la realtà della Russia putiniana per i danni derivanti dal virus cinquestelliota che ti ha rovinato le meningi. Peccato.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.) 18 ottobre 2024 19:11
    Fabio Della Pergola

    "l’Ucraina è ad un passo dal crollo totale sotto l’avanzare dell’armata rossa..."

    I lapsus sono rivelatori non di una mentalità nostalgica, può capitare, ma di una incapacità più profonda di capire la profonda trasformazione russa che di rosso non ha più niente ormai da decenni, nemmeno nel nome.

    Solo così si può comprendere la convinzione, quantomeno prematura, di poter salutare il "crollo dell’Ucraina" con qualche soddisfazione nonostante la realtà sia sotto gli occhi di tutti: dopo DUE anni la superpotenza nucleare russa è riuscita solo a conquistare, a prezzo di decine di migliaia di morti, qualche porzione di territorio non molto più ampio di quello che controllava già da otto anni. E se ne è fatta sottrarre una parte propria.

    Palesemente ha fallito tutti gli obiettivi primari che si era data: conquistare la capitale e bielorussizzare l’Ucraina o, almeno, conquistare la costa del Mar Nero fino a ricongiungere la Transnistria alla Russia stessa. Al momento non risulta altro che non siano le ambizioni di Vladimiro o le speranze dell’autore.

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