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  • Di poetto (---.---.---.116) 11 agosto 2010 20:33

    Personalmente non credo che siamo soli nell’universo.

    In questi ultimi anni, la scienza, ha dimostrato l’esistenza di molti pianeti all’infuori del sistema solare; secondo diversi scienziati, l’esistenza dei pianeti che orbitano attorno ad una stella potrebbe essere la regola, piuttosto che l’eccezzione, questo vuol dire che, vista l’entità dell’universo, una parte di questi pianeti possono essere abitati.

    Anche se solo un pianeta su cinquecentomila, ad esempio, può ospitare la vita, in tutte le sue forme, dagli esseri unicellulari ad animali più complessi, in ogni caso ci sarebbero un gran numero di possibili pianeti simili alla Terra.

    Quello che c’è da chiedersi è quanti pianeti potrebbero ospitare esseri come noi.

    Il fatto è che le distanze tra i vari pianeti sono enormi, misurabili in anni luce.

    Con le conoscenze attuali è impensabile raggiungere zone lontane cento anni luce, ad esempio, ci vorrebbe una quantità di tempo enorme, questo non vuol dire che sia impossibile.

    Se torniamo indietro nel tempo, ad esempio al tempo di Augusto, le conoscenze della fisica erano piuttosto limitate, non esisteva il metodo scientifico, non esistevano telescopi, computer e altri strumenti che permettono oggi di affrontare lo studio dell’universo in un certo modo, potrebbero allora esistere delle civiltà che potrebbero avere verso di noi, riguardo il progresso scientifico, lo stesso rapporto che c’è tra noi e gli scienziati del tempo di Augusto, potrebbero usare strumenti che neanche immaginiamo.

    Se molte apparizioni di oggetti non identificati possono rientrare in errori di valutazione, fatti in buona fede, in burle o altro che non ha nulla di inspiegabile, un’altra parte non ha una spiegazione, o meglio, ci sono oggetti che viaggiano a velocità incredibili, visti, ad esempio, da piloti che hanno anni di esperienza, che possono venir spiegati solo ammettendo che questi hanno una natura non terrestre.

  • Di poetto (---.---.---.232) 7 agosto 2010 10:07

     Per refuso ho battuto “espediento” , naturalmente il termine esatto è: espediente.

  • Di poetto (---.---.---.232) 7 agosto 2010 10:04

     Non so se dietro le domande del Giornale ci sia qualcosa di vero, fatto sta che l’utilizzo di questo “espediento” per fare battaglia politica è una squallida mossa.

    Al giornale della famiglia non importa un ficco secco se veramente Fini ha fatto o non ha fatto un determinato reato quello che interessa è colpire, colpire duro uno che non si è allineato al volere del principe.

    Penso che questa storia dovrebbe far riflettere anche i più stretti collaboratori del premier.

    Il conflitto di interessi, che è stato, anche da Fini, in sostanza ignorato, sta dando i suoi frutti politici, non esiste personalità politica, piccola o grande che sia, che non possa essere attaccata dai vari giornali e televisioni di famiglia.

  • Di poetto (---.---.---.87) 4 agosto 2010 17:19

     Il calo di vendite delle auto è la prova, casomai ce ne fosse bisogno, che la crisi internazionale ha causato, e sta ancora causando, seri problemi alle famiglie italiane.

    La diminuzione del potere d’acquisto, il mancato controllo dei prezzi, vedi il prezzo delle case, la presenza di un maggior numero di lavoratori a tempo determinato e l’aumento della disoccupazione hanno fatto si che la gente prima di cambiarsi l’auto, o prenderne una nuova, ci pensi mille volte.

    Le priorità sono divenute altre.

    Speriamo che i prossimi governanti pensino più al risolvimento dei problemi del paese che ai propri, sinceramente non avevamo bisogno, in questo frangente storico, di certi personaggi, che hanno sottovalutato la crisi, hanno infarcito il governo di persone non adatte a ricoprire determinati ruoli, basti pensare all’idea di mandare, dopo un raffazzonato corso, allo sbaraglio politico le famose “veline”.

    Mi auguro, per il bene del paese, che si possa realmente poter rimboccarsi le maniche e iniziare un serio e duro lavoro per evitare che il paese diventi un’altra Grecia o un’altra Argentina.

  • Di poetto (---.---.---.206) 4 agosto 2010 08:55

     Il Grillo politico non mi ha mai convinto.

    Personalmente non credo che il nostro paese abbia bisogno di un Grillo che lo guidi, magari mi sbaglio.

    Il fenomeno Grillo, come lo conosciamo oggi, è nato molti anni fa negli spettacoli che lui portava nelle piazze fino ad evolversi, tramite l’aiuto della Casaleggio, in quello attuale.

    Ricordate quando, in uno spettacolo, faceva a pezzi un computer? Ora invece lo stesso strumento è diventato per lui inscindibile dalla sua “politica”.

    Ricordate quando urlava contro le mostruose auto che inquinavano in modo selvaggio l’ambiente? Che auto pensate che lui avesse? Un auto a idrogeno? Certo che no!

    Agli inizi della sua mutazione in politico, la maggior parte della gente non capiva dove finiva lo spettacolo e iniziava il comizio politico.

    Provate ad andare con la memoria al giorno del V-day, guardate le facce della gente, quello che mi lasciò perplesso è stato il fatto che lui diceva, in alcuni momenti, delle cose gravissime e la gente rideva, o sorrideva, un po’ come se a qualcuno gli dicessero: ti hanno rubato la macchina e lui si mettesse a ridere.

    Perché succedeva questo? Perché molta gente era andata in piazza classificando quell’evento come spettacolo, per quel motivo rideva.

    Ora che, in modo chiaro e inequivocabile, il Grillo comico ha lascito il posto a quello politico vedremo se la gente sarà disposta a dargli fiducia, a credere nel suo progetto politico.

    I ragazzi che si prestano per il suo movimento sono persone che seriamente vogliono cambiare il nostro paese, che credono realmente in quello che fanno e si impegnano affinché le cose cambino, il problema non è la base ma il vertice.

    Sono esistite ed esistono tante e tante contraddizioni in Grillo che non lo rendono, almeno ai miei occhi, un persona politicamente affidabile.


     


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