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poetto

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Ultimi commenti

  • Di poetto (---.---.---.92) 24 agosto 2010 21:50

     

    Il sistema universitario italiano ha enormi problemi.Alcuni corsi di laurea sono gestiti in maniera quanto mai astrusa, in mano a professori che suscitano meraviglia, per non dire altro, a chi li segue e su molti viene da chiedersi il perché stanno lì.

    Se avete esperienza riguardo alla facoltà di medicina, non so se in tutta Italia è così ma penso di si, vi sarà capitato di notare il tirocinante con un cognome già sentito, noto, come mai? Semplice perché è il figlio del dottor tale o del professor tale, e non sono uno o due giovanotti o giovinotte, ma tanti e tanti, molti vanno avanti per meriti indiscussi e indiscutibili altri per...altri motivi.

    Il nepotismo è uno dei tanti mali dell’università italiana, questo assieme ad altri gravi problemi la stanno affossando, costringendo tante valide menti ad andare fuori del nostro paese.

  • Di poetto (---.---.---.92) 24 agosto 2010 21:28

     Penso che non sia la prima volta che una azienda, non solo del settore dove opera la Mondadori, approfitti di certe situazioni per trarre profitto; quello che è maggiormente fastidioso è che l’azienda in questione è controllata, anche se per vie traverse, da chi ha la possibilità di poter cambiare le carte in tavola, oltre all’enormità della cifra evasa.

    La mancata risoluzione del conflitto di interessi porta a questi macroscopici sgradevoli episodi.

    Se al posto di chi sappiamo noi ci fosse stata un’altra persona, non legata al mondo dell’editoria, probabilmente un fatto così esagerato non sarebbe accaduto.

  • Di poetto (---.---.---.228) 17 agosto 2010 21:05

     Ho sempre ammirato Cossiga; è stato, per come la vedo io, un grande Presidente, un grande italiano e un grande sardo.

    Ciao Francesco.

  • Di poetto (---.---.---.113) 16 agosto 2010 23:09

     Della casa e della cucina, ai signori del Il Giornale, non importa proprio un fico secco, quello che importa loro è distruggere un ribelle, uno che non si adegua alle direttive del gran capo.

    Questa storia, al di là del fatto che Fini sia implicato o meno, denota la vera faccia del berlusconismo, e dovrebbe, almeno a mio avviso, far riflettere anche i più stretti collaboratori del gran capo sul fatto che, in men che non si dica, possono ritrovarsi oggetto di pesante “fuoco di sbarramento”, orchestrato ad arte dai solerti e volenterosi “soldati” del capo.

  • Di poetto (---.---.---.180) 14 agosto 2010 19:16

     Quando lo sento parlare in tv cambio canale, ma come si può dirne di tutti i colori su una persona, stare per anni in una parte politica che segue determinati obiettivi e poi, come d’incanto, allinearsi, anzi aderire come una tuta da sub, a quel politico tanto osteggiato e a quelle idee tanto contrastate?

    Se quel personaggio è un politico allora io sono Napoleone Bonaparte.


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