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poetto

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  • Di poetto (---.---.---.86) 1 dicembre 2009 16:10

     

    Il digitale terrestre sembra essere nato “male”.

    Molti canali, come ha detto giustamente la Littizzetto, si vedono con grosse difficoltà, immagini che si bloccano all’improvviso, voce che scompare o si altera ed altri problemi.

    I canali in memoria, questo con i primi modelli di decoder, saltano in continuazione.

    Quello che mi chiedo è: perché tutta questa fretta nel passare al digitale?

    Non si poteva aspettare dieci anni per togliere il segnale analogico?

    In questo lasso di tempo molti avrebbero cambiato il televisore, invece, ora, in tanti si trovano a dover, per forza, comprare un decoder oppure cambiare la tivu’.

    Personalmente trovo molto scorretto costringere la gente a dotarsi di decoder, i modelli più abbordabili costano sui 40 euro.

    Se teniamo conto che, solitamente, in ogni casa, vi sono due, tre televisori, si vede come la spesa per dotarsi dello strumento per continuare a vedere la tivu’, sale.

    Bisogna anche considerare che molti anziani non sono molto abili a gestire la nuova tecnologia e, quindi, si trovano costretti, se non trovano parenti o amici pratici e ben disposti a dargli una mano, a chiamare un antennista con relativa ed ulteriore spesa.

    Per quanto mi riguarda, la vedo così: una imposizione, tra l’altro costosa, spacciata come gentile concessione allo sviluppo del paese.

  • Di poetto (---.---.---.190) 29 novembre 2009 00:31

     

    La vaccinazione per una patologia insignificante è senza senso.

    Potrebbe avere un senso nel caso in cui si preveda una mutazione importante e grave del virus responsabile dell’infezione.

    Allo stato attuale sembra che mutazioni in grado di creare grossi problemi non ve ne siano state ed, se le cose procedono di questo passo, è presumibile che non ve ne saranno.

    C’è da dire, inoltre, che l’ Australia, già stata “attraversata” dal virus, in quanto loro hanno avuto l’inverno, ossia il periodo migliore per il dilagare dell’influenza, quando da noi era estate e quindi quando è iniziato ad apparire l’H1N1, non ha vaccinato i suoi abitanti e le vittime causate da questa nuova epidemia sono state inferiori a quelle della classica influenza di stagione.

    I dubbi sulla reale utilità del vaccino, a distanza di mesi, iniziano ad emergere.

  • Di poetto (---.---.---.190) 28 novembre 2009 23:59

     

    Manca solo che propongano di abolire lo stipendio, tanto per il poco che danno, in alcune categorie di lavoratori, più che stipendio si tratta di paghetta settimanale.

    Oramai siamo a chi la spara più grossa con le iniziative più strane.

    Anche prima capitava che qualcuno del governo si svegliava, dopo una notte insonne, magari per la peperonata, e tirava fuori delle novità tali da strabiliare tutti gli astanti, ora, però, queste novità strabilianti sono all’ordine del giorno.

  • Di poetto (---.---.---.190) 28 novembre 2009 23:32

     

    La crisi è già arrivata, solamente che i media non danno eccessivo spazio alla cosa.

    Solo poche trasmissioni tivu’ e pochi giornali riescono a scavalcare lo scudo di disinformazione, anzi di mancanza di informazione.

    Allora, in quei rari casi, vediamo che la realtà economica italiana è in crisi, vediamo che le giovani coppie non riescono più a trovare casa, vediamo che il precariato sfrenato vuol dire che le aziende, in tempi di crisi come questa, possono eliminare la “zavorra”, che per loro sono i dipendenti da mandare a casa, senza rimetterci nulla.

    Parlando con persone che fanno i più svariati mestieri, mi sono sentito dire che la difficoltà economica di questo periodo è notevole.

    Gli ammortizzatori sociali riescono a mitigare solo in parte la difficoltà del paese.

    Una cosa è certa, questa crisi è stata prima negata, poi, non si sa come, visto che per il governo non esisteva, è stata dichiarata superata.

    Appare, dunque, evidente, la voglia di nascondere la realtà dei fatti e far credere che tutto procede nel miglior modo possibile.

  • Di poetto (---.---.---.216) 27 novembre 2009 23:15

     

    Confesso che mi è sempre sembrato strano questo curioso, quanto estremamente costoso, “parco giochi” nel deserto.

    Il Dubai puntava sul turismo, sulla presenza di ricconi in grado di compare dei costosissimi appartamenti in mezzo al deserto.

    Ora si scopre che molti hanno abbandonato, o lo stanno per fare, precipitosamente il paese, lasciando addirittura la propria vettura pur di prendere il primo aereo disponibile.

    La crisi ha dato un colpo di grazia a quello, che almeno a me, pareva uno specchio per le allodole, una lussuosa scatola vuota in un mare di sabbia.

    Le prime avvisaglie di un cedimento prossimo si sono avute qualche mese fa, solo ora , però, quello che molti paventavano si sta concretamente realizzando.

    Questa è un’altra tegola che colpisce in fronte, economicamente parlando, anche noi occidentali.

    Ancora è presto per capire quanto rallenterà la ripresa e quanto inciderà sull’economia europea.


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