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Enzo Salvà

Enzo Salvà

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  • Primo articolo mercoledì 09 Settembre 2018
  • Moderatore da venerdì 09 Settembre 2018
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Ultimi commenti

  • Di Enzo Salvà (---.---.---.64) 6 novembre 2018 17:36
    Enzo Salvà

    Non scherziamo, questo teatrino lo vediamo da sempre: a parole politiche supermegagalattiche al momento della catastrofe, abusi e condoni qualche tempo dopo  leggi Ischia  inserita in un decreto che non c’entra nulla. Speculazione ed abusivismo addirittura in aree protette, parole tante poi campa cavallo che l’erba cresce, intanto il Comune ti allaccia acqua/luce e gas e magari anche alla fognatura. Ci deve pensare una ulteriore catastrofe a fare pulizia ma i cittadini italiani che ora donano e si scandalizzano poi si lamentano addirittura della raccolta differenziata. Per non parlare delle opere delle Istituzioni italiane e dimenticando le condizioni dei territori terremotati e le politiche "antisismiche"

    Se i Verdi in Italia, in quanto partito, non riescono a contare, avranno pure incapacità politica e comunicativa, ma agli italiani, di casa loro, interessa solo se ci sono soldi da ricevere e nessun disturbo. 

    Bonelli cita il Veneto e Lei parla delle proposte M5S: Bonelli ha ragione e sono tanti i comitati che hanno reagito anche per via giudiziaria, i 5S, in Veneto, hanno parlato, parlato, parlato........ poi si sono "leccati" per benino gli imprenditori che non vedono l’ora di cementificare ed asfaltare tutto. 

    Mi spiace ma se ascoltiamo la nostra trinità governativa, non avremo altro che la replica delle puntate precedenti. 

    Un Saluto

    Es.

  • Di Enzo Salvà (---.---.---.64) 5 novembre 2018 09:34
    Enzo Salvà

    In realtà Karsten Wenndorf, alto funzionario, Capo Dipartimento Finanza Pubblica, ha introdotto il ragionamento su FAZ dicendo che aumentare la spesa nonostante l’ingente onere sul debito pubblico potrebbe "vanificare" ogni manovra. L’Italia non è un paese povero. Non deve diventare il giocattolo dei mercato finanziari. 

    Da lì la proposta, una sorta di "avviso ai naviganti" che in sostanza recita: se l’Italia vuole fare quello che vuole faccia da se’ senza mettere a rischio gli altri che si dovrebbero occupare di un Paese che si rivolge al Fondo Salva Stati (il vecchio EFSF oggi MES).

    Dal suo punto di vista c’è abbastanza ricchezza in Italia per fare quello che il Governo del Cambiamento vuole, gli italiani se ne assumano la responsabilità. Wenndorf prevede, nel suo ragionamento, a titolo di incentivo, una forte detrazione fiscale.

    Non ho avuto l’impressione di invidia ma di una provocazione che accende un faro su quanto detto da Salvini sulla questione "gli italiani ci aiuteranno".

    Come la pensino i tedeschi si sa, aggiunga come la pensano i sovranisti tedeschi ed austriaci che già si sono espressi, ma aggiunga soprattutto il silenzio dei sovranisti europei e nessuna voce a favore da parte loro. Del resto tutti i sovranisti la pensano allo stesso modo: prima ........ (e non sono gli italiani).

    Un Saluto

    Es.

  • Di Enzo Salvà (---.---.---.64) 29 ottobre 2018 15:54
    Enzo Salvà

    Come darLe torto? Se dopo anni durante i quali di è parlato e straparlato di Reddito di Cittadinanza (finto), ad oggi, non c’è uno straccio di scritto, la domanda viene spontanea: era solo propaganda? c’è un secondo fine?

    Noi facciamo tanto casino ma, senza andare a cercare tanto, potremmo cominciare ad applicare la Carta Sociale Europea, che abbiamo sottoscritto: (riassunto molto chiaro qui alla voce 2.s.Sociale) http://www.treccani.it/enciclopedia/sicurezza/ 

    o qui, (da leggere attentamente la nota a pagina 3)

    http://www.europarl.europa.eu/meetdocs/2014_2019/plmrep/COMMITTEES/AFCO/DV/ 2016/12-05/PE_536488_IT.pdf

    Ha ragione quando parla di concertazione e sarebbe giusto e conveniente cominciare ad applicare quella concertazione che è del 1961 e che, sottoscritta da tutti, consentirebbe di litigare meno e fare di più,

    Un Saluto

    Es.

  • Di Enzo Salvà (---.---.---.68) 27 ottobre 2018 19:21
    Enzo Salvà

    Anfuso, prima di tutto sono contento che Lei abbia preso di petto la questione Italia su Italia lasciando sullo sfondo l’impossibilità, che Lei ha sempre sostenuto, che gli italiani potessero anche decidere da sé. 

    Secondo: letto il sondaggio IPSOS e per ora mi rifiuto di rispondere all’ultima domanda, faccio lo struzzo, troverò il coraggio, se risulterò un "analfabeta funzionale", mi rimetterò a studiare.

    "autoritarismo in salsa illiberale"  c’è così tanta carne al fuoco che la confusione è inevitabile, ma la sostanza è questa.

    Infine, il quarto potere (assieme alla politica): non aiuta e mi riferisco alle notizie non agli editoriali. Posto che io non sono in grado di giudicare pienamente, do per scontato che la deontologia professionale venga rispettata ma la commistione notizia/opinione, e spesso la notizia è parziale o parzialmente fuori contesto, confonde ed impedisce la costruzione di una sana opinione pubblica. 
    Avete una bella responsabilità ........

    Un Saluto, buon lavoro,

    Es.

  • Di Enzo Salvà (---.---.---.68) 27 ottobre 2018 18:23
    Enzo Salvà

    Il Presidente della Repubblica interpreta….! L’art. 81 della Costituzione ed altri furono modificati dal Parlamento Italiano per inserire il pareggio di bilancio (Fiscal compact - Trattato Europeo). Dunque, i Rappresentanti del Popolo Italiano pro tempore, detentori per conto del Popolo Italiano del potere politico, legittimamente hanno prima ratificato il Trattato,

    https://parlamento16.openpolis.it/votazione/camera/trattato-sul-fiscal-compact-ddl-5358-voto-finale/39320

    poi il Parlamento ha inserito la norma nella Costituzione Italiana senza la necessità di sottoporla a Referendum avendo i favorevoli superato il quorum dei due terzi dei componenti.

    http://leg16.camera.it/465?area=8&tema=496&Il+pareggio+di+bilancio+in+Costituzione

    Nessuna Interpretazione dunque …….!


    Interpretazione simbiotica: io ho sentito solo che i Trattati si rispettano, li abbiamo firmati. Nel caso specifico, Fiscal Compact, il Trattato è stato firmato anche da Paesi che sarebbero entrati nell’Unione successivamente ma, soprattutto, NON fu firmato da Gran Bretagna e Repubblica Ceca, entrambe già facenti parte. La preferenza, non l’obbligo, espressa dal Consiglio dei Capi di Stato e di Governo firmatari era di inserire il Fiscal Compact nella Costituzione dei Paesi firmatari.


    Questo per dire che l’Italia non è stata obbligata a firmare. Ha firmato perché in quel momento le conveniva. Dai Trattati si può sempre uscire, ma bisogna decidere e fare, a parlare sono capaci tutti. Dare la responsabilità di questo al Presidente della Repubblica è ingiusto.

    La soluzione migliore possibile è modificare i trattati trovando una maggioranza all’interno del Consiglio dei Capi di Stato e di Governo (Junker e la Commissione non hanno il potere di modificare ma solo quello di applicare ed al massimo proporre).



    Non commento il resto, dico solo che nessuno ci obbliga o può obbligarci a fare alcunchè, questa è davvero una vecchia bufala berlusconiana che ancora resiste, pensi che siamo in fase Brexit.


    Del resto la Commissione Ue ha respinto la proposta DEF italiana perché non rispetta le regole non perché, ad esempio, contiene l’ennesimo condono fiscale che in quasi tutti i Paesi è una bestemmia e non credo ci siano remore sul pseudo reddito di cittadinanza considerato che siamo tra i pochissimi che in UE non hanno un Reddito Minimo Garantito.


    Anche in un Consorzio qualsiasi ci sono regole e quindi libertà limitata dei singoli Consorziati, altrimenti che Consorzio è?


    Infine: si nota che tra Lei e i neo liberali o liberisti non corre buon sangue, ma questo Governo non è l’ennesimo liberista, tutto teso alla finanza anziché all’investimento pubblico produttivo, alla difesa dell’ SSN, della Scuola Pubblica, dei Beni Pubblici e di quelli Comuni?

    Mi permetto di segnalarLe come la penso (anche se in modo un po’ confuso ed enfatico)

    https://www.agoravox.it/Economia,82419.html


    Un Saluto

    Es.


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