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 Home page > Tribuna Libera > Recovery Fund e FFF | Ma quanto mi piacciono?

Recovery Fund e FFF | Ma quanto mi piacciono?

Ma quanto mi piacciono questi ragazzi del FFF! Quanta fiducia e speranza mi infondono!

 

E’ una storia forte quella che provano a scrivere dicendo al Governo italiano: "State scrivendo il Recovery Fund pensando agli anni Venti. MA DEL NOVECENTO! #NonFossilizziamoci". "Il Next Generation EU (in Italia chiamato Recovery Fund) delineerà i prossimi 70 anni: non può essere scritto solo da chi ora ha 70 anni".

Che cosa vogliamo dire e fare di fronte alla saggezza di queste frasi? Questi giovani prendono coscienza di quanto la scienza degli ultimi 50 anni ci ha più volte detto e dimostrato, ahnoi! Concentrata in 7 punti principali, la lettera dei nostri Giovani assieme a Scienziati ed Esperti, Professori sul loro sito https://fridaysforfutureitalia.it/ , qui il riepilogo.

La lettera è di aprile 2020 durante il lockdown e torna di attualità, ma leggetela tutta, particolari inclusi, qui

1- Investire massicciamente nelle energie rinnovabili con impianti eolici offshore e solari.

2- Abbattere i consumi ed effettuare l’efficientamento energetico degli edifici.

3- Finanziare la mobilità sostenibile per raggiungere, entro il 2030, 200 km di metropolitane, 250 km di servizi tramviari metropolitani, 5.000 km di percorsi ciclabili.

4- Riconvertire le industrie inquinanti puntando sui settori strategici della decarbonizzazione.

5- Investire sull’adattamento climatico dei territori idrogeologicamente vulnerabili.

6- Sostenere la ricerca pubblica e privata per nuove produzioni bio circolari e ridurre i divari digitali che ostacolano le attività sostenibili.

7- Incentivare la transizione ad un modello agricolo che non alteri il clima, valorizzi le risorse locali e promuova una dieta a base vegetale, ritirando la nuova PAC, che è devastante per il clima. Basta prodotti responsabili di deforestazione.

Mettiamola così Sig.Ministro Costa: che si fa? Non abbiamo anni di tempo per fare stupidate e non abbiamo anni di tempo per decidere, ma Lei non ha tempo da perdere per progettare la spesa di 38 miliardi a Lei affidati.

Cosa vogliamo fare? spenderli in grandi opere oppure, come riportato qui su Agoravox, "abbiamo bisogno di tanta dignità, stabilità e capillarità nell’occupazione, opere diffuse di utilità collettiva, interventi di rammendo sociale e territoriale, di ricostruzione e messa in sicurezza, di promozione culturale e di radicale riassetto ambientale: con molti meno soldi, ma molti più benefici".

Vorrei ricordare una situazione: noi italiani sfruttiamo oltre misura i territori destinati ad agricoltura ed allevamento per avere una quantità enorme di esportazioni. Ma siamo anche grandi importatori di prodotti agricoli, trasformati e non, consumatori di latte, latticini, carni ed insaccati anch’essi importati spesso di bassa qualità e costo. In sostanza: noi italiani paghiamo il costo di lunghi trasporti, stoccaggi vari, lunghe filiere commerciali per “esportare i prodotti nostri”. E’ davvero conveniente, per noi, una tale esagerazione?

Cari politici italiani: che si fa? a chi diamo i soldi? ci fate sapere qual’è la politica che intendete praticare?

e: saranno la grande industria, finanza e speculazione a comandare le Vostre scelte o sarà la Politica del Bene Comune alla quale i potenti dovranno sottomettersi?

Mi rendo conto, cinicamente, che in ogni caso questi “potenti” guadagneranno barche di soldi ai quali “tutti i cittadini europei” anche i più poveri, saranno costretti a rinunciare, ma almeno, per un futuro meno gramo, o peggio, sarete così intelligenti ed operosi da distribuire bene questi capitali? 

Posso chiedere di non scordare che è almeno dal 1992 che il problema cambiamenti climatici lo avete ufficialmente conclamato? Posso chiedere di ricordare il concetto di “bene comune”?Posso chiedere di ascoltare, chi questo mondo lo vivrà anche tra 50 anni?

 

Un Saluto

Es.

Foto di Dominic Wunderlich da Pixabay 

 

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