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Economia?

Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno, Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita. (Confucio)

La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature. (Confucio)

 

 

L’Italia ha davanti a sé una lunga marcia se vuole uscire dalle “secche” in cui ci troviamo ma apparentemente stiamo cercando scorciatoie che siano elettoralmente proficue ai partiti che se le inventano, disposti ad andare allo scontro con il mondo intero rendendosi conto, ne sono sicuro, che la nostra pochezza e l’indifferenza dei “mercati” ci sotterreranno.

In questi ultimi mesi abbiamo già speso in soldi veri 3 miliardi in più in interessi, con la promessa di dare “un pesce ad un uomo per nutrirlo”  va bene, andiamo avanti così e non troveremo più pesci. In altre parole: siamo indebitati fino alle orecchie, oggi e domani gli interessi sui nostri debiti cresceranno ancora, dopodomani, se pretendiamo di continuare a mangiare a debito, semplicemente non ci sarà nessuno che ci presterà denaro. In compenso tutti pretenderanno la restituzione dei prestiti e probabilmente, anzi è già previsto nella nota di aggiornamento al DEF, la privatizzazione, quindi la vendita, di beni italiani per 10 miliardi annui per 2 anni.

Dicono saggi economisti (sic!) che l’Italia è “too big to fail” (troppo grande per fallire) che produrrebbe troppi danni finanziari: ma vah?

Ma chi sarebbero i primi a soccombere? Gli Italiani, semplicemente perché non ci sono soldi e senza quelli non vai in negozio, in farmacia, le aziende riducono personale, lo Stato non avrebbe denaro da erogare al già eroso Stato Sociale, mentre “i mercati nostri creditori”, con qualche osso rotto, pretenderanno comunque ristoro.

La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza.

Il sovranismo è una balla fotonica in Italia, a noi manca la sicurezza economica, non abbiamo i soldi, dunque non avremo libertà ed indipendenza, con buona pace di tutti:

 

Chi si indebita rinuncia alla sua libertà e si prepara mille mortificazioni.

(Benjamin Franklin)

 

Governo italiano: ha sparato promesse e soluzioni miracolistiche alle quali solo la dabbenaggine può credere.

Sarebbe ora che gli italiani si rendessero conto che da 30 anni a questa parte ogni riforma ha comportato aggravio in tasse, erosione del welfare e maggiore povertà. A volte anche tutte insieme.

L’unico vero provvedimento di questo Governo, il Decreto Dignità, se verrà combinato con una simil flat-tax per partite IVA completerà la transizione, iniziata nel 1997 con i co.co.co pacchetto TREU Governo Prodi, verso la più brutale e infame precarizzazione del lavoro ed a sempre minori tutele dei Cittadini.

Per informazioni citofonare Decreto Dignità, cosa c’è scritto, compresi i famigerati voucher, ma soprattutto quali “tipologie” ne sono escluse, ciò che non c’è scritto: sono stati limitati gli unici contratti precari più tutelati ma si lasciano le porte aperte agli abusi nel settore somministrazione (tramite intermediario), rapporti brevi e reiterati ad arte, all’utilizzo dei tirocini, alle cooperative fasulle volute da Tremonti (Governo Berlusconi).

La causale prevista al rinnovo del contratto produrrà certamente qualche stabilizzazione per le figure più professionali, per alcuni ferie di qualche mese, per altri ci sarà il mondo delle Partite IVA, il meno tutelato dal welfare, i generici rimangono a casa e si ricomincia la girandola.

Dice Tridico (economista M5S): “l’obbligo di iscrizione ai centri per l’impiego farebbe salire il tasso di partecipazione al lavoro e questo aumenterebbe le stime del pil potenziale dell’Italia” e ““grazie alla nostra misura almeno 1 milione di persone che attualmente non cercano lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare (i cosiddetti ‘inattivi‘ e scoraggiati) verranno spinti alla ricerca del lavoro attraverso l’iscrizione ai Centri per l’Impiego e andranno così ad aumentare il tasso di partecipazione della forza lavoro.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/03/12/lavoro-leconomista-tridico-ecco-il-piano-m5s-per-qualita-dei-posti-salario-minimo-orario-e-reddito-di-cittadinanza/4220291/

Almeno sappiamo che ci sono almeno un milione di inattivi non conteggiati, ad oggi, nella “disoccupazione” e che si lavora sul PIL potenziale, non per creare lavoro “vero”. Cioè, possiamo fare più debito, stando sul divano, senza dover litigare…mi piace..rebbe!

Per il resto:

  • Ci lamentiamo di finanza, banche e mercati, ma stiamo andando con il cappello in mano a chiedere soldi proprio a loro.

  • Ci lamentiamo con la cattiva UE perché ci avvisa che “siamo matti”. (Farebbe bene a lasciarci andare a schiantare, con tanti saluti.)

  • Il Ministro Savona dichiara che serve un New Deal come fece Roosvelt (nel 1933), ma dimentica alcune cose importanti: Investimenti Pubblici in economia reale, separazione delle competenze delle Banche propriamente dette dagli Istituti Finanziari:

La legge bancaria Glass-Steagall mirava a introdurre misure per contenere la speculazione da parte degli intermediari finanziari e prevenire le situazioni di panico bancario.

La prima misura fu quella di istituire la Federal Deposit Insurance Corporation con lo scopo di garantire i depositi e prevenire eventuali corse allo sportello e ridurre il rischio di panici bancari.

La seconda misura prevedeva l'introduzione di una netta separazione tra attività bancaria tradizionale e attività bancaria di investimento. In base alla legge, le due attività non poterono più essere esercitate dallo stesso intermediario: si ottenne così la separazione tra banche commerciali e banche di investimento.

La “logica” del provvedimento era quella di evitare che il fallimento dell'intermediario comportasse anche il fallimento della banca tradizionale: in questo modo si impediva, di fatto, che l'economia reale fosse direttamente esposta al pericolo di eventi negativi prettamente finanziari.

A causa della sua abrogazione nel 1999, nella crisi del 2007 è accaduto proprio questo, quando l'insolvenza nel mercato dei mutui subprime, iniziata nel 2006, ha scatenato una crisi di liquidità che si è trasmessa immediatamente all'attività bancaria tradizionale, in quanto quest'ultima è in commistione con l'attività di investimento. Allora immobiliare oggi chissà!

 

Questo non lo farà certamente il Governo del cambiamento che addirittura si butta sulla spesa a debito per aumentare i consumi che aumenteranno certamente, come i beni importati e gli interessi sul debito. Le Banche italiane che sono fra i maggiori detentori di Titoli dello Stato Italiano vedranno il loro valore abbassarsi, dallo Spread all’Euribor il passo è breve, più interessi sui mutui ma anche meno finanziamenti alle imprese, tutto già visto……! Ma impegnarsi mai?

http://www.lastampa.it/2017/07/31/italia/politica/ue-boschi-in-tre-anni-dimezzate-procedure-infrazione-aperte-risparmio-di-milioni-di-euro-FW5mqG6JU4UUCHHJ8l0JqL/pagina.html

Non voglio sviolinare nessuno, leggete la questione infrazioni UE, da 120 a 65, 1,3 miliardi risparmiati in 3 anni ma, soprattutto, riportato a norma alcune “deficienze o abusi”. Nel 2018, nel suo discorso, il Ministro Costa parla di 59 infrazioni 13 di queste, ovvero circa il 22%, sono di natura ambientale, afferenti in particolare alle tematiche dell’inquinamento dell’aria, dei rifiuti e del trattamento delle acque reflue urbane.

Domanda: quanti soldi ci costano e quanto lavoro ci sarebbe da sviluppare?

Può lo Stato fare investimenti produttivi senza indebitarsi troppo, creando lavoro che produrrà utili in futuro e risparmi immediati? Sì:

In energie alternative: in particolare solare: abbiamo già una buona industria si tratta di coprire quanto più possibile i palazzi pubblici di pannelli solari: si può fare a breve, sì, concordando i piani con ANCI, cioè i Comuni, su tutto il territorio nazionale sfruttando gli abbondanti finanziamenti UE, =uguale, risparmio energetico, minore import. di petrolio, minore inquinamento atmosferico di conseguenza minori malattie respiratorie ed indotto, il lavoro di montaggio. Visto che ci siamo trasformazione dell’illuminazione pubblica in LED, ulteriori finanziamenti UE, ulteriore risparmio energetico

In edilizia: metà delle Scuole Italiane non sono a norma antisismica ed oltre: anche qui si muove la produzione, anche qui ci sono finanziamenti UE. Sarebbe facile In particolare nei Comuni piccoli, spesso le scuole sono vecchie ed in centro paese, ebbene: nuove costruzioni e recupero delle vecchie per altri fini sociali. Certo ci sarebbe consumo di suolo, e non sarebbe il caso, ma quante vecchie zone industriali abbandonate ci sono in Italia: mettiamoci le mani.

Acqua: abbiamo una rete idrica che perde più di quanto eroga: cominciamo a lavorare? siamo in procedura di infrazione sulla mancata depurazione delle acque reflue dal 2004, magari se ci diamo da fare e risparmiamo quei soldi:

http://www.acqua.gov.it/index.php?id=3 qui c’è un elenco notevole, da leggere,

volete sapere di quanto è la multa? 25 milioni subito più altri 30 ogni sei mesi di ritardo:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/31/acque-reflue-corte-di-giustizia-ue-multa-litalia-25-milioni-di-euro-subito-e-altri-30-ogni-6-mesi-di-ritardo-nelladeguamento/4394544/

c’è bisogno di sapere come siamo messi per zona?

http://www.acqua.gov.it/index.php?id=27&a=3 

Trasporti: abbiamo una rete ferroviaria da terzo mondo, il nostro mercato più naturale e prossimo è quello da sud a nord: investiamo su tutto il territorio nazionale per potenziare e manutenere anziché fare comprare l'Alitalia a FS . I nostri trasporti pubblici fanno spesso pena così la mattina vedi ingorghi di genitori e figli in macchina verso la scuola…. vogliamo parlarne? vogliamo abbassare le accise sui carburanti! Bravi, così facciamo il contrario di quello che serve. Anche qui ci sono fondi Europei disponibili.

Rifiuti: https://www.agoravox.it/Al-Ministro-dell-Ambiente-Sergio.html

Attenzione; la UE finanzia ma anche lo Stato deve investirne una parte, magari partendo da quei 15 miliardi stanziati e non ancora utilizzati, quindi già a bilancio ,risparmiando sulle infrazioni, sfruttando i finanziamenti UE ed eventualmente gli sforamenti concessi,.. si può lavorare anziché cercare furbate da bancari Veneti?

Io ha scritto solo una frazione minima di quanto si può fare “in tutta Italia”. Non “grandi opere”, nulla di partitico, tante piccole opere che sono indispensabili e che, quelle sì, fungono da moltiplicatore, quelle sì producono investimenti, quelle sì producono lavoro…

Allora la situazione è: non utilizziamo le risorse UE (con il rischio di perderle):

https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-02-22/fondi-ue-36-miliardi-spendere-entro-fine-anno-224056.shtml?uuid=AE0kEG3D

https://www.corriere.it/politica/17_aprile_18/spreco-fondi-ue-l-italia-coda-spesa-il-piano-2014-2020-a76ce4b8-23a1-11e7-9fca-ec0025fa502c.shtml

Paghiamo per infrazioni che riguardano noi stessi, il nostro benessere, difesi, questo è un paradosso, dalla UE e facciamo un casino del diavolo.

Io sarei anche un po’ stanchino di farmi passare per un questuante mendicante a causa di politici e politiche e fanno tanto bla-bla e mandano a puttane me e la mia famiglia qualche mese dopo.

 

Un Saluto

Es.

 

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