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 Home page > Tribuna Libera > Entusiasmo e sogni non hanno rughe

Entusiasmo e sogni non hanno rughe

Sono i greci che ci hanno trasmesso la parola più bella della nostra lingua: la parola ENTUSIASMO, dal greco "en - dentro" e" thèos - dio": il dio dentro. L' entusiasmo non dorme, riposa...

Gerda Taro ne aveva tanto di entusiasmo... nel fotografare il mondo intorno a sè degli anni '30 e altrettanto il suo compagno Robert Capa. Helena Janeczek con ostinato entusiasmo 'La ragazza con la Leica' (Guanda) ha vinto il Premio Strega 2018, dedicandola proprio alla vita di Gerda Taro:

"Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna...

Ecco a proposito di chi non si abbatte, una piccola locale notizia dall' Ansa

"Stanchi di aspettare che la burocrazia facesse il suo corso, un nutrito gruppo di anziani ha forzato i lucchetti e ha occupato il centro anziani che il XV Municipio di Roma aveva chiuso per inagibilità. L'atto di forza è stato suggellato da uno striscione di ben 20 metri in perfetto stile "occupazione": 'Gli anziani si riprendono il centro'. Perché in quel centro fino al 22 maggio i circa 300 tesserati ballavano, giocavano a carte o a bocce, parlavano tra di loro. Fino a quando il centro è stato chiuso per inidoneità e loro hanno perso così il loro punto di aggregazione che, seppure in una tensostruttura, permetteva loro di incontrarsi. Oggi gli anziani occupanti promettono: "Non ce ne andremo fino a quando non sarà trovata una soluzione".
E che dire della coppia Nick e Bobbi Ercoline?
Si erano conosciuti nel febbraio del 1969, poi andarono insieme al festival di Woodstock, il concerto che si tenne dal 15 al 18 agosto 1969 nello stato di New York e poi si sposarono due anni dopo e lo sono ancora, fotografati insieme per sempre... hanno raccontato che al festival non c’erano poi così tanti veri hippy. «Era molto eterogeneo. Stiamo parlando di una maggioranza di ragazzi in età da college. Ma era d’estate, quindi c’erano molti lavoratori in ferie, come gli insegnanti. I poliziotti fuori servizio erano lì per vedere com’era. Faceva così caldo. C’erano 35 °C e il 100 per cento di umidità, e pioveva continuamente. Tra il fango e il caldo, la gente si spogliava mentre arrivava, ma la maggioranza erano persone che la settimana dopo sarebbero tornate a scuola o al lavoro. Non stavano facendo dei cortei di protesta o organizzando sit in. Ciononostante, il concerto era davvero incentrato su una mentalità pacifista, mentre in Vietnam c’era la guerra».

Ripenso a quei 10 minuti di applausi del pubblico entusiasta alla Vahdat Concert Hall di Teheran per la Quinta Sinfonia di Beethoven, che Paolo Olmi ha diretto con l'Orchestra del Festival Pucciniano, l'Orchestra Sinfonica di Teheran e alcuni musicisti della Young Musicians European Orchestra. Si era esibita per la prima volta in Iran un'orchestra sinfonica occidentale...: era gennaio del 2017. Capricci italiani.

Per finire, se gli anni segnano la pelle , perdere l'entusiasmo fa invecchiare l’anima e i sogni non hanno rughe.

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