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Amnesty International Hong Kong riapre. Ma nella diaspora

Chiusa nel 2021 nell’ambito di un furibondo attacco ai diritti umani – con oltre 10.000 manifestanti arrestati e oltre 300 incriminati per inesistenti “minacce alla sicurezza nazionale” – la Sezione hongkongese di Amnesty International riapre. Ma nell’unico modo possibile: dall’esilio.

La nuova struttura, la prima sezione nazionale di Amnesty International a operare interamente dall’estero, è stata registrata ieri in Svizzera e sarà guidata da attiviste e attivisti della diaspora residenti in Australia, Canada, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Taiwan.

Il direttore sarà Chin-man Luk.

“Le minacce ci hanno solo reso più forti. Per essere completamente libere e liberi dalla repressione, dobbiamo lavorare sui diritti umani al di là dei confini. Lo dobbiamo fare per conto di tutte le persone di Hong Kong, ancora sull’isola o in esilio nel mondo”, ha commentato Joey Siu, del direttivo della nuova Amnesty International Hong Kong.

“Ora abbiamo una responsabilità ancora più grande nei confronti di coloro che sono rimasti a Hong Kong”, ha aggiunto Fernando Cheung, ex parlamentare e a sua volta membro del direttivo dell’associazione.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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