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Elia Banelli

Elia Banelli

Giornalista pubblicista e consulente finanziario,
Dal 2006 al 2009 ho lavorato per The Blog Tv, società di produzione televisiva, contribuendo alla realizzazione di programmi "user generated content" per La3Sport e 7Gold (Tifosi 2.0), per National Geographic Channel (Blog Notes su Sky 405) e per Ycs Channel, prima sul canale Sky 863 e successivamente per Music Box (Sky 703). Ho gestito il blog "In Viaggio Con Obama". Appassionato di politica, economia, finanza, informazione e giustizia.

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  • Primo articolo giovedì 07 Luglio 2008
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Ultimi commenti

  • Di Elia Banelli (---.---.---.59) 30 marzo 2009 18:22
    Elia Banelli

    La gente veramente di destra (e per destra intendiamo quella liberale e democratica, non i nostaligici dell’olio di ricino) dovrebbe votare Italia Dei Valori, l’unico partito che rispetta le direttive dell’Unione Europea ed è attento alla legalità ed alla giustizia.
    Ma purtroppo Montanelli aveva ragione: gli italiani non sanno andare a destra senza la tentazione del manganello...

  • Di Elia Banelli (---.---.---.138) 27 marzo 2009 19:38
    Elia Banelli

    La domanda è legittima, così come la risposta. Genchi per professione incrocia tabulati e dati telefonici su richiesta e delega del pm. Opera quindi, sempre previa autorizzazione della procura.
    La polemica, a mio avviso inscenata ad arte, è stata montata sul presunto utilizzo di tabulati intestati a parlamentari e ministri senza l’autorizzazione del Parlamento e su membri dei servizi segreti.
    Come è stato ribadito in più occasioni, il consulente quando trova un numero telefonico, non può mai sapere in anticipo a chi appartiene. Questo lo si può scroprire solo a posteriori. Inoltre se un’utenza è intestata alla Camera non è scontato che appartenga ad un parlamentare, ma potrebbe essere benissimo un portaborse, un uscire, il barista.
    Insomma lo scandalo non esiste. Così come tutto questo non c’entra niente con le intercettazioni.,
    Genchi NON HA MAI FATTO INTERCETTAZIONI IN VITA SUA, si limita ad incrociare dati telefonici, fin dai tempi di Falcone e Borsellino.
    Purtroppo la strategia mediatica è stata quella di unire i due aspetti proprio per legittimare la imminente e devastante riforma della giustizia.
    Come cittadini dobbiamo tenere gli occhi aperti, informarci più possibile e non limitarci a quanto raccontano i tg nazionali (5 su 7 appartenenti ad un unico schieramento politico).
    L’inganno è sempre dietro l’angolo.

  • Di Elia Banelli (---.---.---.59) 18 marzo 2009 17:09
    Elia Banelli

    Non per forza un magistrato deve crearsi un pool per fare le indagini, e dopo non è lui a deciderlo, essendo un semplice pm.
    E’ stato isolato fin dall’inizio e purtroppo in questa brutta pagina di ingiustizia pesa il ruolo non certo limpido di parte del Csm e delle correnti togate.
    E’ un dibattito molto aperto in questo momento.
    Non si possono considerare i magistrati come un unico totem immacolato. Ci sono toghe e toghe. Ci sono magistrati collusi con il potere, o semplicemente pigri e attenti "perchè tengo famiglia".
    E ci sono magistrati, molti giovani e non, che invece sono sinceramente animati dalla passione di fare un mestiere "giusto" e che combattono per esso, senza intrupparsi in correnti varie o fare accordi sotto banco per garantirsi un’esistenza tranquilla.
    De Magistris era uno di questi.
    Sulla sua vicenda doveva cmq fare chiarezza la Procura di Salerno, che ne aveva la competenza, ma anche loro sono stati bloccati e mandati a casa.
    E’ così palese questo continuo boicottaggio. E’ assurdo un accanimento del genere a senso unico. L’unica spiegazione è che davvero si è toccato qualcosa di troppo bollente.

  • Di Elia Banelli (---.---.---.59) 18 marzo 2009 17:01
    Elia Banelli

    Cara Georgia, grazie per il commento.
    Se alcuni degli indagati fossero stati più o meno colpevoli (compreso Mastella e uomini molto vicini all’entourage prodiano) questo l’avrebbe dovuto stabilire un regolare processo,
    Bloccare le inchieste, prima ancora della loro conclusione e del rinvio a giudizio (ci hanno pensato i successori di De Magistris, ma con ben altre modalità e tempi) a mio avviso è un grave atto anti-democratico e pericoloso per il buon funzionamento dello Stato.
    Non si tratta solo di "una lotta interna alla magistratura" perchè su De Magistris sono piovute addosso le mire della politica già nel 2005 (prima ancora che si scoprissero le sue inchieste), con decine di interrogazioni parlamentari nei suoi confronti. E su di lui, prima ancora dell’avviamento disciplinare, si pronunciarono alcuni "membri togati" (cioè di nomina partitica) del Consiglio superiore della magistratura.
    Se entriamo nel merito, i suoi "errori" sono davvero banali e in certi casi "inevitabili".
    Un esempio? Gli è stato contestato di non avver avvisato il suo capo, il procuratore Mariano Lombardi, di aver iscritto il senatore di Forza Italia Pittelli nel registro degli indagati.
    Ma De Magistris l’aveva fatto per uno scopo preciso: evitare la fuga di notizie ed il boicottaggio delle indagini.
    Sapeva benissimo che Pittelli è amico di Lombardi, che il figliastro di Lombardi lavora nel suo studio d’avvocato, che Pittelli stesso è stato l’avvocato di Lombardi e di molti altri indagati da De Magistris.
    Questo è il vortice di accordi, amicizie, veti incrociati sotto cui si trovava ad operare nella procura di Catanzaro.
    E la fuga di notizie, come quella di Libero su Mastella, non era certo opera di De Magistris (che non aveva niente da guadagnarci) ma di "talpe" in procura che avevano tutto l’interesse a far scoppiare un casino.
    E ci sono tanti altri dettagli interessanti che non si possono riassumere qui, ma per chi li ha seguiti la strategia è ben chiara e definita.

  • Di Elia Banelli (---.---.---.59) 12 febbraio 2009 18:07
    Elia Banelli

    Ottimo articolo Andrea. Questo testimonia ancora una volta le falsità e la campagna denigratoria del Giornale che continua a disinformare e seminare calunnie forte del potere di chi lo gestisce e difende.
    Ma i suoi lettori sono davvero contenti di essere infarciti di tante meschine manipolazioni???

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Economia Cronaca Politica

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