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Le novità della manovra Tremonti

Sarà probabilmente approvata nel prossimo consiglio dei ministri di martedì 25 maggio, dopo la presentazione, lunedì sera, alle parti sociali. E’ la manovra di Tremonti per la salvaguardia dei conti pubblici dopo le turbolenze dei mercati ed il "colpo di coda" della crisi greca, con l’obiettivo prioritario di ridurre il deficit dal 5% del 2010 al 3,9% del 2011 fino al 2,7% nel 2012.
 
La portata complessiva delle misure, ancora oggetto di consultazioni, con probabili modifiche, ammonta a circa 25-26 miliardi, ma potrebbe salire a 28. Tra le ipotesi allo studio: la chiusura di una finestra per il pensionamento di vecchiaia e di anzianità, lo stop al rinnovo del contratto triennale del pubblico impiego (scaduto nel 2009) che riguarderà una platea di 3,6 milioni di lavoratori e, secondo la Corte dei Conti, farà risparmiare circa 5 miliardi di euro. E’ previsto un taglio del 10% per gli stipendi dei manager pubblici (circa 20-30.000 funzionari), applicabile nella parte eccedente il tetto di reddito fissato a 80.000 (o 100.000) euro, mentre per i parlamentari, dopo la proposta iniziale di Calderoli, si passerà ad un taglio di stipendio del 15% (inizialmente si ipotizzava il 5%) per 986 deputati e senatori.
 
Altre misure al vaglio dei tecnici sono: il riordino degli enti previdenziali, con un accorpamento di quelli minori in Inps e Inail, senza modifiche per l’Indap (anche se i sindacati nutrono diversi dubbi sulla possibilità che questo garantisca un reale risparmio per lo Stato); e un taglio di 4 miliardi in 2 anni ai trasferimenti statali destinati a regioni ed enti locali (diviso in parti uguali, 2 miliardi a testa, contro cui hanno protestato giovedì a Firenze i sindaci di Abruzzo, Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Marche e Lazio).
 
Annunciato anche il mancato rifinanziamento dell’abolizione del ticket da 7,50 euro sulla specialistica medica, con un gettito quantificato tra i 600 e gli 834 milioni di euro. Infine, ma non per ultimo, si avvierebbe la regolarizzazione degli "immobili fantasma", punto centrale del pacchetto per la lotta all’evasione. La manovra di Tremonti è ancora in fase di studio, sebbene l’iter conclusivo potrebbe arrivare tra pochi giorni, e comunque non sono escluse modifiche o nuovi interventi.

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