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Anche la Germania vara il suo piano di austerity

Dopo Francia, Italia, Spagna e presto l’Inghilterra (il premier David Cameron ha annunciato "una situazione molto peggiore del previsto, gli inglesi si preparino a sacrifici") anche la Germania di Angela Merkel vara il suo programma di risparmi e riduzione del disavanzo strutturale.

E’ stato approvato lunedì scorso il piano quadriennale con l’obiettivo di ridurre il deficit dall’attuale 5% al 3% entro il 2014.

Per raggiungere il traguardo, il governo cristiano-liberali ha messo a frutto una serie di tagli al bilancio di 11,1 miliardi nel 2011, che diventeranno 17,1 miliardi nel 2012, 25,7 nel 2013 e 32,4 miliardi nell’ultimo anno.
 
Nel pacchetto fiscale è prevista l’introduzione di una tassa ecologica sui voli aerei (in arrivo una anche per i produttori di energia nucleare) e di una speciale imposta sulle attività bancarie.

Esclusi per il momento nuovi balzelli sul reddito o sul valore aggiunto, mentre i tagli colpiranno soprattutto i dipendenti pubblici federali con una riduzione dello stipendio del 2,5% (il primo ministro Zapatero in Spagna ha avviato una sforbiciata del 5%) e la perdita di 10-15.000 posti di lavoro.

Una speciale commissione si occuperà di riformare l’esercito, mentre cure dimagranti riguarderanno anche gli aiuti all’industria e gli assegni al welfare.
In arrivo limature agli assegni di disoccupazione ed una revisione degli uffici di collocamento (con un gettito previsto di 29,5 miliardi in 4 anni) ed una diminuzione degli assegni di paternità ai nuovi genitori (che comporterà risparmi per 2,4 miliardi di euro): chi guadagna più di 1.240 euro al mese ricerverà un aiuto pari al 65% del suo stipendio (non più del 65%) fino ad un massimo di 1.800 euro.

In una nota, il governo tedesco ha esposto l’obiettivo prioritario della manovra di austerity: "Dobbiamo risparmiare in totale circa 80 miliardi di euro da qui al 2014 per assicurare che le nostre finanze pubbliche siano sostenibili anche in futuro".
Secondo Angela Merkel: "La crisi greca ha dimostrato quanto sia indispensabile risanare il bilancio" e la Germania deve affrontare "tempi gravosi e difficili", sottolinenando che "abbiamo dinanzi a noi un percorso eccezionale, ma sono ottimista che con queste misure ce la faremo".

Non solo tagli

Il piano di misure varato dal governo tedesco incontra molti ostacoli e proteste, dall’opposizione ai sindacati ad alcune testate giornalistiche (per Berliner Zeitung è "squilibrato", "crudele" per il Suddeutsche Zeitung), mentre secondo Dirk Schumacher, economista di Goldman Sachs, "il pacchetto di austerità peserà sulla crescita ma senza far deragliare la ripresa".

Va aggiunto che al di là dei tagli previsti di circa 80 miliardi per ridurre il deficit, sono in arrivo 12 miliardi di investimenti pubblici in istruzione, ricerca e sviluppo, definiti da Angela Merkel "i pilastri per la futura sostenibilità della nostra società".
Inoltre il governo cristiano-liberale vorrebbe che le regione destinassero in ricerca e sviluppo una quota del 10% del loro bilancio, perchè (sempre come ha spiegato il primo ministro tedesco) "si dovrebbe fare di più per stimolare la domanda, ma anche dando soldi all’istruzione si aiuta questo paese".

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