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Domande aperte sulle vaccinazioni

La scomparsa di molte malattie pericolose dalle società più avanzate ha favorito un movimento che rifiuta la pratica vaccinale così come è attualmente concepita specialmente per i neonati di pochi mesi. Può essere a tal proposito utile provare a riflettere senza posizioni ideologiche o farsi condizionare da paure in un senso o nell'altro ma considerando che tali farmaci, come è lecito aspettarsi, abbiano una certa dose di pericolosità e tossicità, sperando che tutto ciò aiuti a chiarire un po' meglio alcuni dubbi.

L'Italia è rimasto l'unico Paese europeo (escluse le repubbliche dell'est, Francia e Grecia) a mantenere l'obbligo di vaccinazione entro il primo anno di vita. Il genitore che si rifiutasse di vaccinare i propri figli in tenera età potrebbe essere passibile, a seconda della regione di residenza, di esser convocato presso gli uffici ASL per la firma di un dissenso informato finanche ad esser segnalato al Tribunale.

Comunque raramente sarà esentato da subire minacce o sentirsi un discriminato per via di credenze mai scientificamente confermate come la convinzione che i vaccini siano innoqui e che abbiano sconfitto tante malattie infettive.

È importante quindi riaffermare che anche chi non avesse competenze mediche specifiche può tentare di prendere una decisione in modo un po' più obiettivo di quello che i network ufficiali cercano di propinare. A tal proposito verrano esposte una serie di domande e risposte sull'argomento, cercando, ove e per quanto possibile, di non entrare troppo nel tecnico ma considerando dati epidemiologici, statistici e informazioni di interesse generale che non sempre sono diffuse a chi di dovere, operatori sanitari compresi, ma che è possibile verificare qui.

- Che differenza di efficacia c'è tra vaccinazione e immunità naturale?

L'immunità naturale, in genere, è una protezione a vita il cui effetto finale è il risultato di processi complessi e intercorrelati diversamente dalla maggior parte delle vaccinazioni che coprono solo fino a un certo numero di anni, e sono il frutto di stimolazioni di alcuni degli apparati che sono coinvolti nel Sistema Immunitario (SI). Qualcuno ha mai dimostrato in modo serio che la vaccinazione sia una pratica così sicura ed equivalente all'immunità naturale da poter esser eseguita in modo così massivo e spersonalizzato?

- A quale età sono più pericolose certe malattie contro le quali si vaccina?

Molte malattie infettive per le quali ci si vaccina sono più pericolose da adulti e quindi, se si vaccina da piccoli, a causa della perdita di efficacia della vaccinazione, si correrebbe comunque il rischio di ammalarsi da adulti, tra l'altro quando la sintomatologia è più pericolosa. Perchè quindi si costringe a vaccinare qualcuno che ha un rischio quasi zero di ammalarsi o subire danni da una malattia (i neonati) e si lascia liberi di diffonderla ed ammalarsi persone molto più a rischio (gli anziani)?

- La vaccinazione in età neonatale comporta solo squilibri o anche danni al Sistema Immunitario?

La complessità del SI è così elevata che una vaccinazione è in genere tanto più pericolosa quanto più venga somministrata a neonati (con SI immaturi) e quanto più in modo multiplo (in Italia raccomandano 6 vaccini contemporanei con 23 antigeni). Ci sono studi che dimostrano per la popolazione adulta un picco di abbassamento delle difese immunitarie a circa 10 gg dal vaccino oppure la correlazione tra il sistema immunitario specifico del cervello e le vaccinazioni multiple e ripetute per cui è raccomandato rimandare le vaccinazioni il più possibile, almeno dopo i 2 anni di età. E' prudente tralasciare di controllare l'effettiva maturità del SI prima e dopo la vaccinazione? E' intelligente considerare addirittura anche i nati prematuri come non a rischio particolare di reazione avversa da vaccino?

- Ci possono essere neonati con una protezione contro determinate malattie infettive?

Per certe malattie infettive i neonati allattati al seno spesso ricevono anticorpi dalla madre se è immune contro quella malattia anche fino ad alcuni mesi dopo la fine dell'allattamento. Ha senso vaccinare per certe patologie durante il periodo di allattamento? Altri individui adulti mai vaccinati hanno stranamente riportato titoli anticorpali superiori alle stesse persone vaccinate per malattie tipo il tetano, che spesso non lasciano copertura nemmeno dopo l'esposizione alle sintomatologie gravi. E' così assurdo e difficile da immaginare un futuro in cui ai bimbi che hanno la possibilità di farcela senza i vaccini sia concessa questa facoltà, specie per le malattie non trasmissibili come il tetano?

- Ci sono casi di complicazioni da vaccinazione anche per soggetti sani e robusti ?

Al contrario della malattia infettiva selvaggia (cioè diffusa in modo naturale) che contagerebbe e colpirebbe generalmente in modo più pericoloso solo i soggetti più deboli, la vaccinazione (soprattuto quella intramuscolare), bypassando le barriere primarie dell'organismo (pelle, mucose), può dare complicazioni anche a soggetti il cui SI non avrebbe permesso al patogeno quel contagio. Per cui la vaccinazione aiuta i soggetti più deboli ma può penalizzare quelli sani. E' giusto dare il diritto di scelta ai genitori di figli sani e robusti?

- E' elevato il rischio di ammalarsi per le malattie per cui c'è la vaccinazione obbligatoria?

Il rischio che un bimbo sano, ben alimentato e che viva in aree sviluppate del pianeta, oggi si ammali di Poliomelite, Difterite o Tetano è estremamente basso. L'Epatite B è una malattia a trasmissione sessuale o per contatto con sangue infetto per cui se non si hanno in famiglia genitori infetti e non si debbano fare emotrasfusioni il rischio per un neonato è similmente pari a zero. Perchè non ritardare e personalizzare le vaccinazioni, mettendo inutilmente a rischio la salute di neonati ?

- La copertura vaccinale di gregge è davvero significativa?

Le epidemie, ad esempio, di Poliomelite, avvenute negli ultimi 30 anni nei paesi sviluppati non dipendono dal tasso di copertura di massa (95%, ndr) perchè sono avvenute sia in paesi in cui vi erano scoperture (Olanda, Russia) che in paesi coperti (Israele, Oman). Inoltre nei paesi in cui vi sono grosse scoperture di un vaccino, ad esempio la difterite in Italia per la popolazione adulta (scopertura superiore al 50% a causa dell'immunità vaccinale che non supera i 20 anni) non ha registrato alcun caso. Servono controprove più evidenti della necessità di rivedere certe radicate convinzioni ?

- La prevenzione da reazioni avverse è adeguata e commisurata all'obbligo di vaccinazione?

La maggior parte dei danni da vaccino si scoprono solo a distanza di anni di utilizzo. Non a caso molti vaccini sono stati ritirati non solo e non tanto perché ne sono stati prodotti di migliori, ma pure in seguito agli aumenti delle reazioni avverse. Se un bimbo ha una probabilità di ammalarsi nota e praticamente nulla perchè un genitore dovrebbe sottoporre il proprio figlio a un rischio a priori non noto di reazione avversa?

- I vaccini e i loro eccipienti sono sicuri oppure possono avere effetti collaterali pericolosi?

E' spesso noto sia il rischio da antigene che quello da eccipienti (tutti molto allergizzanti). Trattando però la questione da un punto di vista statistico bisogna sottolineare che c'è una inspegabile discordanza tra l'aspettativa di reazione avversa citata nei foglietti illustrativi (tra il 50 e l'80% considerando anche quelle apparentemente non gravi come la febbre, i disturbi del sonno, il vomito, etc) e le segnalazioni italiane (solo circa 500 segnalazioni su 8 milioni circa di somministrazioni medie annue). Per quanto concerne la scelta di farmacovigilanza passiva (per definizione molto poco adeguata allo scopo), desta comunque perplessità il meccanismo per le segnalazioni di reazione avversa a seguito della quale il responsabile di zona della Farmacovigilanza non da nessuna risposta né ricontatta gli utenti per una visita e nemmeno per sapere se siano ancora vivi o morti.

Ciliegina sulla torta è il permesso di segnalare reazioni avverse concesso ora anche agli utenti a testimonianza del fatto che il primo a non fidarsi dei medici è proprio il Ministero, però senza sanzionarli quando non espletano ai loro obblighi: un capolavoro di coerenza. Che dire delle ASL che dimenticano di indicare nella cartella vaccinale il ceppo e il lotto a cui sono riferite le vaccinazioni? Per cui, in caso di dubbio di reazione avversa sarebbe molto difficile per i genitori verificarne la correlazione col vaccino. Perchè nei siti istituzionali tali rischi e tale mancanza di trasperenza è sottaciuta?

- La somministrazione contemporanea di più vaccini può essere dannosa?

Quanti più vaccini si somministrano insieme, tanto più l'incidenza degli effetti indesiderati aumenterà, specialmente se i vari antigeni andranno a stimolare in maniera diversa parti del SI che però devono cooperare. Come mai non è sempre possibile avere a disposizione presso le ASL di competenza anche i vaccini separatamente per poterli somministrare a debita distanza temporale l'uno dall'altro?

- Che tipi di test vengono fatti ai vaccini prima di essere commercializzati?

A me non è noto un solo studio a lungo termine in doppio cieco (quelli che meglio di tutti danno risultati sicuri) condotto da ricercatori indipendenti dalle ditte farmaceutiche che sostenga la sicurezza dei vaccini ed è di pubblico dominio che i ricercatori sono finanziati per il 90% dei casi dalle Ditte Farmaceutiche. E' logico testare farmaci per anziani secondo metodi molto rigorosi e poi non avere neppure uno studio serio per farmaci da somministrare a bimbi di due mesi?

- C'è correlazione tra autismo e vaccinazioni?

Gli ultimi dati ufficiali USA sull'incremento delle patologie di tipo autistico e neurologico, arrivate lo scorso anno a colpire ormai più di un bimbo su 100 non hanno spostato l'attenzione dei genitori dalla pericolosità dei vaccini ma studi recenti smentirebbero qualsiasi correlazione tra i due fenomeni finora mai confermata tanto che l'American Academic of Pediatrics (AAP) invece di riflettere sul perchè non si sia ancora riusciuti a scoprire le vere cause della malattia si è preoccupata di rassicurare dell'innoquità dei vaccini.

I punti aperti sembrano talmente tanti che sono sempre più necessarie ricerche indipendenti e una gestione delle pratiche vaccinali meno asservita agli interessi delle multinazionali del farmaco.

 

Foto logo: Erich Ferdinand/Flickr

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.116) 11 luglio 2013 22:56

    Si nota che è stato messo impegno nello scrivere l’articolo, e voler informarsi è un bene.
    Però si nota pure, e mi scuso se sbaglio, che l’articolista non è né un biologo, né un ricercatore, né un medico (e probabilmente neanche uno scienziato, nel senso che non è abituato a scrivere articoli scientifici).
    Per dire, io, pur non essendo un’esperta nella questione vaccini, ma avendo alle spalle anni di studio della biologia, riesco a notare delle incorrettezza lampanti. Lampanti agli occhi di uno del campo, perché visto da un genitore qualunque in cerca di informazioni, è scritto bene e in modo credibile.

    Un minimo esempio. "Non esistono test in doppio cieco". Io ho fatto una ricerca di due minuti scarsi e ne ho subito trovato uno. Lo puoi consultare qua: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...

    Un’altra cosa. L’autismo fino a pochi decenni fa non era presente perché non esisteva proprio la definizione (introdotta intorno agli anni 40) e di certo non si sapeva come diagnosticarlo. E il fatto che non si sia trovata la causa non vuol dire che non ci sia stia studiando. Questo commento denota solo ignoranza (nel senso base del termine, cioè non-conoscenza) dei tempi che richiede una ricerca del genere (che poi si chiama proprio perché cerchi, ma non puoi essere sicuro di trovare, sarebbe facile così).

    Sulla herd immunity, poi c’è una letteratura foltissima (dai un’occhiata a: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...). Non dico che debba essere letta tutta, ma almeno una ventina di review, perché due-tre casi citati ad hoc per far valere la propria ipotesi, che metto in chiaro, potrebbe pure essere corretta, non mi dicono assolutamente niente.

    Detto ciò, i vaccini sono farmaci, come tutti i farmaci possono avere effetti indesiderati, e come tali andrebbero trattati. Hanno effetti indesiderati e genitori ne dovrebbero essere coscienti, senza però demonizzarli, come mi sembra stia facendo.

    Giulia

  • Di GeriSteve (---.---.---.40) 11 luglio 2013 23:55

    secondo me questo articolo è MISTIFICATORIO E IMMORALE, e provo a spiegare il perchè.
    Non c’è alcun dubbio sul fatto che le vacinazioni hanno sempre comportao dei rischi per i vaccinati, ma sono state fatte perchè si riteneva che PE R LA POPOLAZIONE I BENEFICI SUPERASSERO I RISCHI.
    Storicamente sembra che queste valutazioni siano state corrette: vaiolo e polio (da cui sono stati colpiti molti miei coetanei) sono state eradicate, la mortalità infantile per tante malattie infettive è stata abbattuta e, scemenze a parte, non mi risulta che l’utilità globale di una vaccinazione obbligatoria sia mai stata seriamente (voglio dire scientificamente) contestata.
    Al di là di ciò che è giusto, opinabile o sbagliato in questo articolo, c’è un fatto morale, che io contesto e che considero grave.
    Non voglio qui condannare i genitori, e tanto meno i bambini, che si sottraggono o vengono sottratti ad ad una vaccinazione, voglio semplicemente affermare che è immorale sottovalutare che un bambino o un adulto che si sottrae ad una vaccinazione beneficia del fatto che altri, vaccinandosi, gli riducono fortemente il rischio di contrarre quell’infezione.
    Con questo , io non voglio assolutamente difendere ogni vaccinazione e soprattutto io contesto le speculazioni che effettivamente sono state fatte su vaccinazioni tipo aviaria.
    GewriSteve

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.59) 11 luglio 2013 15:31

    Buongiorno, sono un insegnante di puericultura e biologo, vorrei fare alcune considerazioni su questo articolo, premettendo che non sono nè pro nè contro.

    Primo, l’età neonatale comprende solo i primi 15 giorni di vita, quindi è ovvio che la relazione tra neonato e vaccini non esiste, e comunque si dà la netta impressione che l’articolo sia scritto da persone poco competenti.
    Secondo, la terminologia e gli argomenti trattati in molte risposte sono complessi, troppo poco approfonditi e poco chiari per un addetto, figuriamoci per un non addetto, quindi inutili in questa sede.
    Terzo, il rischio di ammalarsi, le reazioni avverse ed altre considerazioni non sono supportate da sufficienti prove e rimangono molto opinabili (ad es. la distinzione tra bambini sani e deboli, vie di penetrazione evitate, età in cui ci si ammala).
    Detto ciò, è sicuramente giusto porsi delle domande senza accettare tutto dogmaticamente ma in sedi, con credenziali e servendosi degli strumenti più adeguati.
    Grazie.

    • Di Marco Marini (---.---.---.104) 11 luglio 2013 19:35
      Marco Marini

      buongiorno, ti ringrazio del commento.
      nemmeno io sono a favore o contro in linea di principio; ho solo sollevato delle questioni per capire se tutte le vaccinazioni sono necessarie, a che età sono da fare in relazione alla sicurezza di mio figlio, se vanno fatte a cocktail, considerando mio figlio non come un codice fiscale a cui iniettare una dose di qualcosa uguale per tutti ma come un bimbo diverso da ogni altro.

      nello specifico :

      1- ho usato il termine neonato (1 mese), invece che lattante (2-6 mesi) piuttosto che bimbo in realzione al fatto più che è stranoto che il calendario vaccinale obbliga a vaccinare il proprio figlio entro i 2 mesi. chiamalo come vuoi ma il concetto non cambia

      2- se provi a dirmi quali punti ti sono poco chiari o ti interessano di più provo a spiegarmi meglio

      3- i rischi da reazione avversa sono descritti, ad esempio, nei ’foglietti illustrativi’ pubbicati dalle aziende farmaceutiche stesse

      3bis- se come dici ci sono cose opinabili credo che prima di iniettare a bambini di due mesi cose non chiare, fintanto che non si chiariscono, non si facciano cocktail di vaccini, che tra un vaccino e l’altro si aspetti un mese e che prima dei due anni di età è meglio non dare fastidio al programma ’naturale’ di accrescimento del sistema se non ci sono motivi specifici per farlo

      conclusioni- ho riportato i link ufficiali presso i quali scaricare la documentazione per verificare se sto riportando fesserie. il solo fatto che ci siano persone competenti che hanno pareri diversi mi sembra sufficiente acchè un genitore chieda alla scienza di essere più prudente e allo stato di tutelare meglio e diversamente la salute mia, dei miei figli e dei miei concittadini

  • Di pint74 (---.---.---.49) 11 luglio 2013 18:16
    pint74

    Bell’articolo.Attenzione,però,criticare alcuni dei dogmi moderni,quali,ad esempio, l’indubbia sicurezza dei vaccini ed il fatto che sono indispensabili,può attirare le ire dei "credenti".
    Scherzi apparte,un buon articolo davvero.
    Io aggiungerei anche il costo economico di alcuni vaccini,tipo quello anti papilloma,elevato ,per la nostra disastrata sanità,e di dubbia reale utilità.Pensiamo che i casi di tumore alla cervice sono,circa,meno di 4mila all’anno e che potrebbero essere prevenuti con esami annuali...invece,per ora,si sà che il vaccino copre per almeno 10 anni ma potrebbe non andare oltre,fornire un senso di falsa sicurezza che porterebbe aprendere sottogamba l’utilità di visite ed esami annuali per prevenire questa ed altre patologie...ma il discorso è lungo e gli interessi in ballo tanti...

  • Di (---.---.---.116) 11 luglio 2013 22:56

    Si nota che è stato messo impegno nello scrivere l’articolo, e voler informarsi è un bene.
    Però si nota pure, e mi scuso se sbaglio, che l’articolista non è né un biologo, né un ricercatore, né un medico (e probabilmente neanche uno scienziato, nel senso che non è abituato a scrivere articoli scientifici).
    Per dire, io, pur non essendo un’esperta nella questione vaccini, ma avendo alle spalle anni di studio della biologia, riesco a notare delle incorrettezza lampanti. Lampanti agli occhi di uno del campo, perché visto da un genitore qualunque in cerca di informazioni, è scritto bene e in modo credibile.

    Un minimo esempio. "Non esistono test in doppio cieco". Io ho fatto una ricerca di due minuti scarsi e ne ho subito trovato uno. Lo puoi consultare qua: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...

    Un’altra cosa. L’autismo fino a pochi decenni fa non era presente perché non esisteva proprio la definizione (introdotta intorno agli anni 40) e di certo non si sapeva come diagnosticarlo. E il fatto che non si sia trovata la causa non vuol dire che non ci sia stia studiando. Questo commento denota solo ignoranza (nel senso base del termine, cioè non-conoscenza) dei tempi che richiede una ricerca del genere (che poi si chiama proprio perché cerchi, ma non puoi essere sicuro di trovare, sarebbe facile così).

    Sulla herd immunity, poi c’è una letteratura foltissima (dai un’occhiata a: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/...). Non dico che debba essere letta tutta, ma almeno una ventina di review, perché due-tre casi citati ad hoc per far valere la propria ipotesi, che metto in chiaro, potrebbe pure essere corretta, non mi dicono assolutamente niente.

    Detto ciò, i vaccini sono farmaci, come tutti i farmaci possono avere effetti indesiderati, e come tali andrebbero trattati. Hanno effetti indesiderati e genitori ne dovrebbero essere coscienti, senza però demonizzarli, come mi sembra stia facendo.

    Giulia

    • Di Marco Marini (---.---.---.104) 12 luglio 2013 01:49
      Marco Marini

      salve, infatti sono un semplice ingegnere elettronico. mi scuso per le inesattezze con gli addetti ai lavori, devo però contraddirla, per il primo appunto che mi fa in quanto io ho scritto ’a lungo termine in doppio cieco’ perchè un dottore mi ha detto, non so se è vero, mi corregga lei, che sono questi gli studi più sicuri. si fanno a lungo termine per gli anziani, non capisco perchè per i bambini no. inoltre nella domanda mi riferivo alla sicurezza di un vaccino (altrimenti avrei fatto riferimento all’efficacia di un vaccino), mi scuso se non sono stato chiarissimo per tutti. infine lo studio che riporta lei si riferisce a un vaccino non obbligatorio ma questo è meno importante dal mio punto di vista perchè io non sono nè a favore, nè contro i vaccini, in linea di principio.

      per quanto concerne l’immunità di gregge la ringrazio del link che sicuramente spulcerò.ma il problema è che, siccome le teoria, per chiamarsi così devono essere dei modelli in grado di fare previsioni corrette e di non fare previsioni sbagliate, mi chiedo e le chiedo, che cosa legge a fare ricerche che hanno lo scopo di confermare qualcosa che si è già dimostrato non essere una teoria ? vogliamo parlare delle previsioni catastrofiche dell’aviaria o della suina ? non mi dirà che certe previsioni strampalate sono state fatte ad arte dalle associazioni antivaccino per screditare la teoria dell’immunità di gregge ...

    • Di (---.---.---.166) 12 luglio 2013 12:08

      Sulla storia dell’autismo, consiglierei di leggere questo articolo:





      C’è scritto su RETRACTED grossi così. 

      Qui un riassunto della questione in italiano, per chi non ha voglia di googlare:



      Informiamoci un po’ prima di pubblicare notizie che possono spaventare i lettori.

      Ovviamente si dirà che questo medico è vittima della lobby delle comunità scientifica che ne ha silenziato le scoperte, eppure la stessa comunità scientifica era ritenuta affidabile quando ha pubblicato il suo lavoro, salvo poi scoprire come era stato condotto. 

      Pare che negli anni in cui Wakefield ha pubblicato i risultati delle sue ricerche, creando panico nella popolazione, siano stati registrati casi di epidemia ricollegabili alla scelta di non vaccinare i propri figli causata dall’impatto mediatico delle tesi di wakefield, poi rivelatesi inconsistenti.






    • Di Marco Marini (---.---.---.19) 12 luglio 2013 14:21
      Marco Marini

      rispondo a ---.---.---.166:

      se ha notato ho messo appositamente il link dell’articolo ’retracted’ da parte di Lancet (ma non dell’autore), potevo metterne altri se avessi voluto trarre conclusioni di parte. l’ho inserito perchè l’autismo è in rapida diffusione e chi volesse può controllare che non tutti i medici sono concordi nel assolvere i vaccini a priori. http://autismovaccini.com/

    • Di Marco Marini (---.---.---.19) 12 luglio 2013 14:36
      Marco Marini

      http://autismovaccini.com/2013/05/1...

      gli studi che hanno smentito l’articolo ’retracted’ di lancet sono nella maggior parte epidemiologici mentre non ci sono studi clinici sugli aventi avversi neurologici dopo la vaccinazione. se tu ne conosci segnalameli che li segnalo ai dottori in questione e vediamo cosa rispondono.

      finchè le cose non sono chiare non è meglio rimandare di qualche anno le vaccinazioni o, per lo meno, togliere l’obbligatorietà ?

    • Di (---.---.---.78) 12 luglio 2013 15:14

      L’articolo di Wakefield è stato ritirato perché non ha superato la peer review. Hanno provato a fare gli stessi test e non hanno ritrovato gli stessi risultati in laboratori differenti. Lei è ingegnere, immagino sappia cosa voglia dire: i risultati dello studio di Wakefield non sono evidentemente ripetibili e quindi presumono una correlazione tra eventi che può tranquillamente essere casuale o erronea.


      In più si è scoperto che, a quanto pare, la ricerca di Wakefield riportasse informazioni scorrette, tanto da essere incriminato per frode e radiato dall’albo dei medici per comportamento scorretto. Ad esempio che alcuni dei bambini esaminati avessero sintomi di autismo PRIMA di assumere il vaccino.

      Non è informazione di parte, è peer review. Ed era questa fantomatica informazione di parte, il Lancet, la comunità scientifica... ad aver dato attendibilità alle ricerche di Wakefield, pubblicandole inizialmente. Lancet attendibile se asseconda uno studio, di parte se le ritira? Mi sembra un modo di vedere l’affidabilità di una rivista un po’ ondivago. Di comodo, diciamo.

      Se poi vogliamo chiamare la necessità di verificare i dati e che essi siano ripetibili in laboratori differenti "informazione di parte", possiamo anche chiudere le facoltà scientifiche perché mettiamo in discussione il metodo scientifico.

      Non sono io a dover dimostrare che non vi siano correlazioni tra autismo e vaccini, a dover portare ricerche in tal senso, per il semplice motivo che non la mia tesi. L’onere della prova spetta a chi pubblica uno studio che voglia arrivare a dette conclusioni: a me basta rilevare che non abbia superato il peer review o che vi siano dei problemi di incongruenza nella conduzione della ricerca per considerarla non attendibile, non devo fare altro, non ho niente da citare. Altrimenti stiamo a discutere sull’esistenza di Dio: "Dio esiste", "no, dimostralo", "no, dimostra tu che non esiste, se non ci riesci allora esiste"...

      Che gli studi di Wakefield non abbiano superato il peer review è un fatto, non un’opinione. 
    • Di Marco Marini (---.---.---.19) 12 luglio 2013 15:47
      Marco Marini

      se avessi voluto nascondere il tutto avrei potuto direttamente linkare le ricerche che invece attestano quanto ancora vi sia da scoprire. ripeto: ho pubblicato quell’articolo ’retracted’ e non le altre ricerche, che ci sono, proprio perchè è sintomatico di quanto è dibattuta e di interesse la cosa e di quanto poco ancora si sia investito in certe direzioni

      a me, genitore, non interessa che una ricerca sia ritirata perchè non ha passato la peer review, interesse esser prudente e non mettere a inutile rischio la salute di mio figlio. è chiaro il concetto ?

      non penso sia questa la sede per dibattere se le successive ricerche epidemiologiche che non hanno confermato quella possano essere equivalenti. l’autore non ha ritirato ed è stato ed è tuttora finanziato da eminenti pediatri con nipoti autistici che non penso abbiano l’interesse a prendersi in giro ma a cercare la verità.

      se il mondo medico è pieno di dottori poco seri non è colpa mia. io ho cercato di informare sui fatti. come genitore penso che sia meglio fare un passo indietro. se lei invece è così sicura di come funziona il sistema immunitario del cervello di un bimbo di due mesi e non ha dubbi vaccini i propri figli e amen.

      resta il fatto che io non posso scegliere, rischio il tribunale

    • Di Marco Marini (---.---.---.111) 6 marzo 2014 22:50
      Marco Marini

      https://oig.hhs.gov/fraud/fugitives/profiles.asp

      ma tu guarda che combinanzione... nella lista tra i più ricercati dall’OIG degli USA, al secondo posto, c’è proprio quel Dott. Thorsen, quello che ha pubblicato uno studio, che a suo dire, smentirebbe gli studi di wakefield.

  • Di GeriSteve (---.---.---.40) 11 luglio 2013 23:55

    secondo me questo articolo è MISTIFICATORIO E IMMORALE, e provo a spiegare il perchè.
    Non c’è alcun dubbio sul fatto che le vacinazioni hanno sempre comportao dei rischi per i vaccinati, ma sono state fatte perchè si riteneva che PE R LA POPOLAZIONE I BENEFICI SUPERASSERO I RISCHI.
    Storicamente sembra che queste valutazioni siano state corrette: vaiolo e polio (da cui sono stati colpiti molti miei coetanei) sono state eradicate, la mortalità infantile per tante malattie infettive è stata abbattuta e, scemenze a parte, non mi risulta che l’utilità globale di una vaccinazione obbligatoria sia mai stata seriamente (voglio dire scientificamente) contestata.
    Al di là di ciò che è giusto, opinabile o sbagliato in questo articolo, c’è un fatto morale, che io contesto e che considero grave.
    Non voglio qui condannare i genitori, e tanto meno i bambini, che si sottraggono o vengono sottratti ad ad una vaccinazione, voglio semplicemente affermare che è immorale sottovalutare che un bambino o un adulto che si sottrae ad una vaccinazione beneficia del fatto che altri, vaccinandosi, gli riducono fortemente il rischio di contrarre quell’infezione.
    Con questo , io non voglio assolutamente difendere ogni vaccinazione e soprattutto io contesto le speculazioni che effettivamente sono state fatte su vaccinazioni tipo aviaria.
    GewriSteve

    • Di Marco Marini (---.---.---.104) 12 luglio 2013 02:41
      Marco Marini

      gentile GeriSteve, uno scritto si giudica immorale se il suo oggetto lo è. io non contesto le vaccinazioni ma la loro pratica. è una differenza non da poco.

       è la stessa OMS (organizzazione mondiale della sanità) cha ha in più occasioni dichiarato pubblicamente che il vaiolo non è stato sconfitto dal vaccino ( infatti si sono diffuse epidemie anche in gruppi totalmente vaccinati ) . poi veda lei se vuol credere alle favole è libero di farlo.

      quanto alla sua crociata contro il mio scritto le faccio presente che dei 4 vaccini obbligatori, uno, il tetano è non contagioso da uomo a uomo per cui che c’è di immorale se io reputo di difendere la mia salute in altro modo che il vaccino ? magari dopo i 5 anni, se vivo in zone agrarie o sono esposto a causa della professione.

      alcune tra le vaccinazione, anche non obbligatorie, non impediscono ai vaccinati di esser veicoli della stessa malattia, anzi spesso sono portatori ignari (tipo la pertosse con l’ultimo vaccino negli USA), se ti vaccini per la polio nei paesi del terzo mondo non ti consiglierei di cambiare il pannolino di un bebè per il mese successivo alla vaccinazione ...

      inoltre ti faccio presente che solo l’80% circa dei vaccinati ha una risposta anticorpale adeguata, il restante 20% non risponde al vaccino, quindi pensa di essere immune ma non lo è, bella fregatura il vaccino in questo caso ... magari ti avvicini a un malato pensando di esser protetto dalla epatite B e zac, te la pigli lo stesso. molto morale vaccinare uno senza avvisarlo che potrebbe essere uno su 5 sfigato.

      ti faccio notare anche che tra quel 20% di popolazione che non risponde al vaccino c’è chi si immunizza in modo naturale e ci sono pure persone non vaccinate affatto con titoli anticorpali elevati ad esempio per il tetano, cosa stranissima perchè per il tetano manco si può fare una diagnosi sierologica ma solo clinica eppure c’è gente immune e nessuno studio scientifico dal 1920 ad oggi (data del primo vaccino) è stato fatto su questa cosa. questo non è un pò immorale ? direi che tante cose ancora non si sanno e per cui, penso che sia molto immorale evitare di dire chiaramente a un genitore che si sta iniettando qualcosa di cui non si sanno bene gli effetti sul proprio figlio a due mesi di vita senza che ve ne sia l’attuale reale necessità. questo è immorale perchè è fatto dallo Stato, che ci dovrebbe proteggere e dovrebbe proteggere prima di tutto la vita dei cittadini del futuro, altro che immorale chi non si vaccina oggi con questa pratica.

      quanto alle altre 3, la polio e l’epatite B sono virus ad RNA quindi molto più soggetti a ’mutazioni’ e, da un punto di vista strettamente etico, io avrei qualche dubbio sul fatto che le vaccinazioni di massa e indiscriminate non rinfocolino il virus come si registra puntualmente nei paesi con scarsa igiene e alimentazione insufficiente in corrispondenza delle campagna vaccinali oppure come si è registrato in occasione della comparsa di nuove mutazioni di virus come la SARS, e come si registra anche nei paesi sviluppati per malattie tipo varicella o morbillo in cui sembra che la sintomatologia stia notevolmente aumentando e tra gli adulti, molti stanno puntando il dito contro i vaccini e non sono i soliti cattivi antivaccinazione.

      L’altra cosa che non capisco è l’accusa di ritenere opportunisti quelli che si sottraggono alla vaccinazione beneficiando indirettamente dell’immunità dei vaccinati, io non ricado nella fattispecie perchè mi pare più che chiaro che dal mio articolo io non sia affatto per l’obbligatorietà vaccinale ma sono per renderla facoltativa, dopodichè io non sono per lo sviluppo endemico dei virus, soprattutto alle persone che ne hanno più bisogno ma mi chiedo se la vaccinazione è lo strumento adatto per la popolazione italiana nel 2013 con condizioni igieniche e alimentari ben al di sopra dello standard minimo, cose fondamentali per avere un sistema immunitario che funzioni egregiamente

    • Di (---.---.---.166) 12 luglio 2013 12:41

      "alcune tra le vaccinazione, anche non obbligatorie, non impediscono ai vaccinati di esser veicoli della stessa malattia, anzi spesso sono portatori ignari (tipo la pertosse con l’ultimo vaccino negli USA)," 

      Appunto, portatori sani, non malati. Quindi forse i vaccini hanno una loro utilità.

      "se ti vaccini per la polio nei paesi del terzo mondo non ti consiglierei di cambiare il pannolino di un bebè per il mese successivo alla vaccinazione"

      Quindi queste malattie non sono scomparse, almeno a leggerla.

      "inoltre ti faccio presente che solo l’80% circa dei vaccinati ha una risposta anticorpale adeguata," 

      robetta...

      il restante 20% non risponde al vaccino, quindi pensa di essere immune ma non lo è, bella fregatura il vaccino in questo caso

      Beh, se uno va a vedere l’incidenza di efficacia dei farmaci messi in commercio, bella fregatura per tutto. Qui si dimentica che i farmaci hanno efficacia su base statistica, oltre a controindicazioni ed effetti collaterali. Direi che l’80% di efficacia sia un numero adeguato per promuoverne la diffusione.

      E aggiungerei che vaccinarsi a quel 20% che non ottiene copertura non gli cambia la vita: come erano esposti prima, lo restano adesso. Non sono stati danneggiati, salvo casi rarissimi cui competono percentuali da prefisso telefonico. In altre parole, assumendo il vaccino hanno una possibilità alta di andare ad avere un beneficio, oppure restano come sono.

       ... magari ti avvicini a un malato pensando di esser protetto dalla epatite B e zac, te la pigli lo stesso. molto morale vaccinare uno senza avvisarlo che potrebbe essere uno su 5 sfigato.

      Cosa che sarebbe successa a maggior ragione se non vaccinato. Ma poi lei è certo che non sia stato avvisato? I bugiardini dei farmaci non li legge nessuno? Lì c’è scritto tutto sulla certezza di efficacia delle preparazioni e reazioni avverse. Non è un caso che li inseriscano nelle confezioni, dopo averli stampati, ci sono persone che guadagnano il pane per una vita a stampare bugiardini. Se nessuno li legge, se si firmano moduli di consenso informato senza neanche leggerli, non si può dire che la popolazione non sia stata avvisata.

      ti faccio notare anche che tra quel 20% di popolazione che non risponde al vaccino c’è chi si immunizza in modo naturale e ci sono pure persone non vaccinate affatto con titoli anticorpali elevati ad esempio per il tetano, cosa stranissima perchè per il tetano manco si può fare una diagnosi sierologica ma solo clinica eppure c’è gente immune e nessuno studio scientifico dal 1920 ad oggi (data del primo vaccino) è stato fatto su questa cosa. questo non è un pò immorale ? 

      Nella popolazione mondiale c’è anche chi non sviluppa una patologia tumorale, pur esposto alle stesse fonti di rischio del vicino che se la becca: che ragionamento è il suo? Vogliamo smettere di vaccinare le persone perché ci sono casi di immunizzazione naturale? Gli esseri umani sono diversi l’uno dall’altro e anche nel corso della loro vita: pretendere di standardizzare l’assunzione di farmaci come se si parlasse di una scatola nera è fuorviante.

      direi che tante cose ancora non si sanno

      Gli articoli della comunità scientifica sono a disposizione, in rete. Credo che registrandosi si trovino tutte le informazioni più esaustive e precise, basate su peer review. Tra parentesi, non mi risulta che la medicina sia una scienza esatta, anche le discipline di base funzionano per teorie prese per buone fino a prova contraria perché producono risultati sperimentalmente verificabili e utili, ma poi la fenomenologia reale chi la conosce? Quando usa la sua auto, lei si crea problemi sul fatto che il percorso di reazione alla base della costruzione del motore è presuntivo, oppure è contento di girare la chiave nel cruscotto ed evitarsi una scarpinata? Cercare la certezza nella scienza è fare filosofia, lei che è uomo di cultura scientifica dovrebbe saperlo bene. La tecnologia annessa alla ricerca scientifica è basata su un rapporto costi/benefici e considerazioni statistiche, lo sanno anche le pietre.

      "e per cui, penso che sia molto immorale evitare di dire chiaramente a un genitore che si sta iniettando qualcosa di cui non si sanno bene gli effetti sul proprio figlio a due mesi di vita senza che ve ne sia l’attuale reale necessità. questo è immorale perchè è fatto dallo Stato, che ci dovrebbe proteggere e dovrebbe proteggere prima di tutto la vita dei cittadini del futuro, altro che immorale chi non si vaccina oggi con questa pratica."

      E spaventare un genitore che deve decidere se fare la vaccinazione al proprio figlio non è immorale? A leggere questo articolo sembra scontato che il bambino finirebbe nel 20% di casi che non hanno risposta anticorpale adeguata. E se invece facesse parte dell’80% e avvicinandosi al famoso malato di epatite B se la evita? Facciamo politiche sanitarie usando la palla di vetro?

      La vaccinazione non serve a coprire solo il singolo, ma la popolazione. E’ infatti uno dei pochi casi di trattamento sanitario obbligatorio che, come si sa, deve avere motivazioni di pericolosità sociale per essere attuato. Non vaccinarsi perché tanto lo fanno gli altri è mettere in pericolo non solo se stessi.

    • Di (---.---.---.60) 13 luglio 2013 09:23

      Immorale caro Signore è sentirsi dire da un medico della commissione inps che i danni derivati dai vaccinio esistono ma che "è un prezzo da pagare alla scienza" ebbene caro signor GewriSteve pagatelo voi questo prezzo io avrei preferito sapere prima e non affrontare tutto quello che sto affrontandop con mio figlio...

  • Di Marco Marini (---.---.---.19) 12 luglio 2013 14:05
    Marco Marini

    "alcune tra le vaccinazione, anche non obbligatorie, non impediscono ai vaccinati di esser veicoli della stessa malattia, anzi spesso sono portatori ignari (tipo la pertosse con l’ultimo vaccino negli USA)," 

    Appunto, portatori sani, non malati. Quindi forse i vaccini hanno una loro utilità.

    se mi contesti l’articolo dicendo che i vaccini sono utili perchè hanno sconfitto il vaiolo e io ti rispondo che non è vero quel che dici perchè anche l’OMS ha detto che il vaiolo è stato sconfitto da altre cose visto che in popolazioni completamente vaccinate si sono verificate ugualmente epidemie di quella malattia significa che il vaccino non è un rimedio efficace. che abbiano una loro loro utilità nessuno lo nega, si tratta infatti di stabilire se il gioco vale la candela. sei tu che hai fatto l’esempio del vaiolo. siccome le 4 vaccinazioni obbligatorie non comprendono il vaiolo di che cosa parliamo ? dell’utilità della vaccinazione del vaiolo o delle altre per stabilire che utilità abbia una vaccinazione in un paese e in una certa epoca ?

    "se ti vaccini per la polio nei paesi del terzo mondo non ti consiglierei di cambiare il pannolino di un bebè per il mese successivo alla vaccinazione"

    Quindi queste malattie non sono scomparse, almeno a leggerla.

    infatti non ho scritto che sono scomparse ma sono scomparse da 30 anni nei paesi sviluppati, di cui fa parte l’Italia. per tale motivo chiedo di togliere l’obbligo per tale vaccinazione

    "inoltre ti faccio presente che solo l’80% circa dei vaccinati ha una risposta anticorpale adeguata," 

    robetta...

    la mia affermazione è riferita al fatto che tu hai scritto che i vaccini hanno sconfitto certe malattie, oggi a mio figlio, per le malattie per cui vaccino è importante stabilire se il vaccino attuale è efficace, del resto si occuperà la storia scientifica come è giusto che sia

    il restante 20% non risponde al vaccino, quindi pensa di essere immune ma non lo è, bella fregatura il vaccino in questo caso

    Beh, se uno va a vedere l’incidenza di efficacia dei farmaci messi in commercio, bella fregatura per tutto. Qui si dimentica che i farmaci hanno efficacia su base statistica, oltre a controindicazioni ed effetti collaterali. Direi che l’80% di efficacia sia un numero adeguato per promuoverne la diffusione.

    appunto i farmaci non sono obbligatori, se te lo vuoi fare il vaccino a tuo figlio oggi in italia fattelo, se io non lo voglio fare a mio figlio perchè devo finire in tribunale ?

    E aggiungerei che vaccinarsi a quel 20% che non ottiene copertura non gli cambia la vita: come erano esposti prima, lo restano adesso. Non sono stati danneggiati, salvo casi rarissimi cui competono percentuali da prefisso telefonico. In altre parole, assumendo il vaccino hanno una possibilità alta di andare ad avere un beneficio, oppure restano come sono.

    ti consiglio di informarti meglio sulle reazioni avverse da vaccino perchè non sono da prefisso telefonico, inoltre i danni da vaccino non si conoscono a priori, inoltre se mio figlio si paralizza per la polio a causa del vaccino non penso che resti come sia anche se uno su 500.000. inoltre non è vero che resta com’è perchè nei giorni successivi al vaccino e ai richiami è più esposto alle altre malattie.

     ... magari ti avvicini a un malato pensando di esser protetto dalla epatite B e zac, te la pigli lo stesso. molto morale vaccinare uno senza avvisarlo che potrebbe essere uno su 5 sfigato.

    Cosa che sarebbe successa a maggior ragione se non vaccinato. Ma poi lei è certo che non sia stato avvisato? I bugiardini dei farmaci non li legge nessuno? Lì c’è scritto tutto sulla certezza di efficacia delle preparazioni e reazioni avverse. Non è un caso che li inseriscano nelle confezioni, dopo averli stampati, ci sono persone che guadagnano il pane per una vita a stampare bugiardini. Se nessuno li legge, se si firmano moduli di consenso informato senza neanche leggerli, non si può dire che la popolazione non sia stata avvisata.

    ma proprio per niente, perchè se io non sono vaccinato per la polio, non mi avvicino ad un malato di polio mentre sta manifestando la malattia, sapendo di non esser vaccinato quindi mi comporterei in modo molto diverso se sapessi di non avere un titolo anticorpale adeguato. quanto al fatto che lei continui a sostenere che il mio articolo è immorale perchè la colpa delle reazioni avverse è delle persone che non leggono le avvertenze vorrei farle presente che negli opuscoli anche online delle ASL per pubblicizzare la vaccinazione ad esempio antiepatite B si evidenziano solo 3 leggeri effetti collaterali mentre nel corrispettivo opuscolo degli USA si citano più di 30 diversi effetti negativi.

    ti faccio notare anche che tra quel 20% di popolazione che non risponde al vaccino c’è chi si immunizza in modo naturale e ci sono pure persone non vaccinate affatto con titoli anticorpali elevati ad esempio per il tetano, cosa stranissima perchè per il tetano manco si può fare una diagnosi sierologica ma solo clinica eppure c’è gente immune e nessuno studio scientifico dal 1920 ad oggi (data del primo vaccino) è stato fatto su questa cosa. questo non è un pò immorale ? 

    Nella popolazione mondiale c’è anche chi non sviluppa una patologia tumorale, pur esposto alle stesse fonti di rischio del vicino che se la becca: che ragionamento è il suo? Vogliamo smettere di vaccinare le persone perché ci sono casi di immunizzazione naturale? Gli esseri umani sono diversi l’uno dall’altro e anche nel corso della loro vita: pretendere di standardizzare l’assunzione di farmaci come se si parlasse di una scatola nera è fuorviante.


    le patologie tumorali non sono malattie infettive. il mio esempio era per spiegare meglio che se io sono appunto immunizato naturalmente non è un bene che mi vaccini perchè potrei iperimminizzarmi e questa cosa potrebbe essere molto pericolosa ma se io non so a priori come sto non posso sapere se mi iperimmunizzerò vaccinandomi.

    quanto al resto è l’attuale pratica vaccinale che è massiva e tratta tutti i bambini allo stesso modo. io sono appunto per personalizzarla


    direi che tante cose ancora non si sanno

    Gli articoli della comunità scientifica sono a disposizione, in rete. Credo che registrandosi si trovino tutte le informazioni più esaustive e precise, basate su peer review. Tra parentesi, non mi risulta che la medicina sia una scienza esatta, anche le discipline di base funzionano per teorie prese per buone fino a prova contraria perché producono risultati sperimentalmente verificabili e utili, ma poi la fenomenologia reale chi la conosce? Quando usa la sua auto, lei si crea problemi sul fatto che il percorso di reazione alla base della costruzione del motore è presuntivo, oppure è contento di girare la chiave nel cruscotto ed evitarsi una scarpinata? Cercare la certezza nella scienza è fare filosofia, lei che è uomo di cultura scientifica dovrebbe saperlo bene. La tecnologia annessa alla ricerca scientifica è basata su un rapporto costi/benefici e considerazioni statistiche, lo sanno anche le pietre.

    infatti nessuno è obbligato a fare certe cose, ad usare o servirsi di certe tecnologie anche pericolose, se non mi piace posso pure evitarle, in italia sono obbligato a vaccinare mio figlioi sennò sono convocato da un tribunale

    "e per cui, penso che sia molto immorale evitare di dire chiaramente a un genitore che si sta iniettando qualcosa di cui non si sanno bene gli effetti sul proprio figlio a due mesi di vita senza che ve ne sia l’attuale reale necessità. questo è immorale perchè è fatto dallo Stato, che ci dovrebbe proteggere e dovrebbe proteggere prima di tutto la vita dei cittadini del futuro, altro che immorale chi non si vaccina oggi con questa pratica."

    E spaventare un genitore che deve decidere se fare la vaccinazione al proprio figlio non è immorale? A leggere questo articolo sembra scontato che il bambino finirebbe nel 20% di casi che non hanno risposta anticorpale adeguata. E se invece facesse parte dell’80% e avvicinandosi al famoso malato di epatite B se la evita? Facciamo politiche sanitarie usando la palla di vetro?

    non sono io che parlo di rischi in modo improprio, sono le case farmaceutiche che ne parlano nelle loro avvertenze, per cui mi fido che se lo dicono proprio quelli che ci devono fare un profitto e non intendono certo scoraggiare gli utenti. per il resto ho scritto che di certe patologie non muoiono più bambini da decenni nei paesi sviluppati, chi è il terrorista ?


    La vaccinazione non serve a coprire solo il singolo, ma la popolazione. E’ infatti uno dei pochi casi di trattamento sanitario obbligatorio che, come si sa, deve avere motivazioni di pericolosità sociale per essere attuato. Non vaccinarsi perché tanto lo fanno gli altri è mettere in pericolo non solo se stessi.

    La vaccinazione è una misura di protezione sicuramente ’personale’, che sia ’sociale’ non è sempre vero. Negli USA e in Germania, paesi con gli stessi standard igienici e di alimentazione e sviluppo del nostro, la popolazione non è coperta se non in misura intorno al 70% di media e, cmq, molto inferiore al 95% che prevede la teoria di branco. eppure da 30 anni non ci sono epidemie per le malattie in questione per le quali invece in Italia vi è vaccinazione obbligatoria.

  • Di (---.---.---.230) 12 luglio 2013 19:15
    Bravo Marco, complimenti per l’articolo.
     
    E in merito ad alcuni commenti - che non ho avuto il piacere di leggere - il mio modesto consiglio è "Non ragioniam di lor, ma guarda e passa". 
    Anch’io infatti, fino ad una ventina di anni fa, non avevo particolari preconcetti contro le vaccinazioni, pur consapevole che si trattasse di un importante atto medico. Ma poi ho riposto malamente la mia fiducia nella classe medica, e chi ci ha rimesso è stato mio figlio. Ho capito però solo molto più tardi (ben otto anni dopo) che poteva esservi stato un rapporto di causa-effetto tra uno dei vaccini somministratogli e le anomalie del suo sviluppo neuropsicologico, e da allora mi sono guardato bene dal rivaccinare non solo mio figlio ma anche il mio cane! Ben vengano, dunque, i tuoi più che ragionevoli dubbi.

    Ricordo al ’moralizzatore’ che ha pontificato sui benefici dell’herd immunity, che chi ha la sfortuna di ritrovarsi dalla parte degli agnelli sacrificali (e sono in tanti!) non viene minimamente considerato. Anzi, si ritrova preso a pesci in faccia dall’ingrato gregge. 
    Ragion per cui, e a pieno titolo, posso volentieri rispondere alle argomentazioni di GewriSteve con un bel echisenefrega!
    (senza rancore, ovviamente smiley
  • Di (---.---.---.17) 8 agosto 2013 12:28

    1- lo studio citato su Publimed NON mette a confronto bambini MAI vaccinati, con bambini vaccinati, quindi NON ha nessun senso !
    2 - x Wakefield, l’accusa fattagli riportando studi che contraddicevano le sue ricerche, sono fasulli e finanziati da Big Pharma, ma i vaccinatori non lo dicono, inoltre il cofirmatario dello studio "incriminato" ha citato in tribunale sia il giornale Lancet che altri, ed ha dimostrato che lo studio erara stato compiuto in modo regolare senza errori ! ma nessuno ne parla della sentenza del tribunale !
    per altri particolari (cronistoria) vedi: http://www.mednat.org/vaccini/wakefield.htm

    3 - i vaccini sono sostanze eterologhe (estranee) tossico - nocive e sono altamente pericolose per sistema gastrointestinale, immunitario, tessuti e cellule e per il DNA (genetica) !
    a conferma vi sono (pubblicati) migliaia di studi scientifici e clinici che lo dimostrano.

    Qui trovate tutti i meccanismi dei danni dei vaccini:
    http://www.mednat.org/vaccini/dannivacc.htm

  • Di (---.---.---.29) 31 dicembre 2013 13:02

    Sul sito del COMILVA si trovano tutte le informazioni necessarie per formarsi un’idea concreta sui vacicni e sui danni da vaccino ! Il resto sono chiacchiere fra sordi ! Liberi Dai Vaccini...

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