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Commento di

su Domande aperte sulle vaccinazioni


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12 luglio 2013 12:41

"alcune tra le vaccinazione, anche non obbligatorie, non impediscono ai vaccinati di esser veicoli della stessa malattia, anzi spesso sono portatori ignari (tipo la pertosse con l’ultimo vaccino negli USA)," 

Appunto, portatori sani, non malati. Quindi forse i vaccini hanno una loro utilità.

"se ti vaccini per la polio nei paesi del terzo mondo non ti consiglierei di cambiare il pannolino di un bebè per il mese successivo alla vaccinazione"

Quindi queste malattie non sono scomparse, almeno a leggerla.

"inoltre ti faccio presente che solo l’80% circa dei vaccinati ha una risposta anticorpale adeguata," 

robetta...

il restante 20% non risponde al vaccino, quindi pensa di essere immune ma non lo è, bella fregatura il vaccino in questo caso

Beh, se uno va a vedere l’incidenza di efficacia dei farmaci messi in commercio, bella fregatura per tutto. Qui si dimentica che i farmaci hanno efficacia su base statistica, oltre a controindicazioni ed effetti collaterali. Direi che l’80% di efficacia sia un numero adeguato per promuoverne la diffusione.

E aggiungerei che vaccinarsi a quel 20% che non ottiene copertura non gli cambia la vita: come erano esposti prima, lo restano adesso. Non sono stati danneggiati, salvo casi rarissimi cui competono percentuali da prefisso telefonico. In altre parole, assumendo il vaccino hanno una possibilità alta di andare ad avere un beneficio, oppure restano come sono.

 ... magari ti avvicini a un malato pensando di esser protetto dalla epatite B e zac, te la pigli lo stesso. molto morale vaccinare uno senza avvisarlo che potrebbe essere uno su 5 sfigato.

Cosa che sarebbe successa a maggior ragione se non vaccinato. Ma poi lei è certo che non sia stato avvisato? I bugiardini dei farmaci non li legge nessuno? Lì c’è scritto tutto sulla certezza di efficacia delle preparazioni e reazioni avverse. Non è un caso che li inseriscano nelle confezioni, dopo averli stampati, ci sono persone che guadagnano il pane per una vita a stampare bugiardini. Se nessuno li legge, se si firmano moduli di consenso informato senza neanche leggerli, non si può dire che la popolazione non sia stata avvisata.

ti faccio notare anche che tra quel 20% di popolazione che non risponde al vaccino c’è chi si immunizza in modo naturale e ci sono pure persone non vaccinate affatto con titoli anticorpali elevati ad esempio per il tetano, cosa stranissima perchè per il tetano manco si può fare una diagnosi sierologica ma solo clinica eppure c’è gente immune e nessuno studio scientifico dal 1920 ad oggi (data del primo vaccino) è stato fatto su questa cosa. questo non è un pò immorale ? 

Nella popolazione mondiale c’è anche chi non sviluppa una patologia tumorale, pur esposto alle stesse fonti di rischio del vicino che se la becca: che ragionamento è il suo? Vogliamo smettere di vaccinare le persone perché ci sono casi di immunizzazione naturale? Gli esseri umani sono diversi l’uno dall’altro e anche nel corso della loro vita: pretendere di standardizzare l’assunzione di farmaci come se si parlasse di una scatola nera è fuorviante.

direi che tante cose ancora non si sanno

Gli articoli della comunità scientifica sono a disposizione, in rete. Credo che registrandosi si trovino tutte le informazioni più esaustive e precise, basate su peer review. Tra parentesi, non mi risulta che la medicina sia una scienza esatta, anche le discipline di base funzionano per teorie prese per buone fino a prova contraria perché producono risultati sperimentalmente verificabili e utili, ma poi la fenomenologia reale chi la conosce? Quando usa la sua auto, lei si crea problemi sul fatto che il percorso di reazione alla base della costruzione del motore è presuntivo, oppure è contento di girare la chiave nel cruscotto ed evitarsi una scarpinata? Cercare la certezza nella scienza è fare filosofia, lei che è uomo di cultura scientifica dovrebbe saperlo bene. La tecnologia annessa alla ricerca scientifica è basata su un rapporto costi/benefici e considerazioni statistiche, lo sanno anche le pietre.

"e per cui, penso che sia molto immorale evitare di dire chiaramente a un genitore che si sta iniettando qualcosa di cui non si sanno bene gli effetti sul proprio figlio a due mesi di vita senza che ve ne sia l’attuale reale necessità. questo è immorale perchè è fatto dallo Stato, che ci dovrebbe proteggere e dovrebbe proteggere prima di tutto la vita dei cittadini del futuro, altro che immorale chi non si vaccina oggi con questa pratica."

E spaventare un genitore che deve decidere se fare la vaccinazione al proprio figlio non è immorale? A leggere questo articolo sembra scontato che il bambino finirebbe nel 20% di casi che non hanno risposta anticorpale adeguata. E se invece facesse parte dell’80% e avvicinandosi al famoso malato di epatite B se la evita? Facciamo politiche sanitarie usando la palla di vetro?

La vaccinazione non serve a coprire solo il singolo, ma la popolazione. E’ infatti uno dei pochi casi di trattamento sanitario obbligatorio che, come si sa, deve avere motivazioni di pericolosità sociale per essere attuato. Non vaccinarsi perché tanto lo fanno gli altri è mettere in pericolo non solo se stessi.


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