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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
  • Moderatore da martedì 11 Novembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.153) 1 ottobre 2010 14:07

    Non sono un teologo, non sono un teologo scienziato e neppure uno scienziato teologo . Pertanto probabilmente non ho i requisiti giusti per inserirmi in questa dotta dissertazione sull’eterno conflitto tra scienza e religione .

    Tuttavia la mia particolare cultura scientifica mi induce a proporre una chiave di lettura un po’ diversa , con la precisazione , in via preliminare , che sottoscrivo sul piano della sostanza l’articolo di Zanon dalla prima all’ultima parola . Quindi , come dicevo , probabilmente non sono l’interlocutore con cui l’autore auspicherebbe confrontarsi . Spero di essere perdonato .
    Scienza e religione sono come le due facce di una stessa medaglia , se vedi l’una non puoi vedere l’altra e ogni compromesso e’ funzionale a qualcosa . Nel caso di Galileo e’ servito a salvargli la pelle . 
    In matematica la maggior parte delle equazioni hanno soluzioni complesse , ossia soluzioni che hanno una parte "reale " e che suddividono in quantita’ concrete una torta , ed una parte " immaginaria " preceduta convenzionalmente dalla lettera "i" che soddisfa ad un puro esercizio di astrazione .
    Tuttavia e’ capitato che queste soluzioni complesse siano servite come supporto matematico alla analisi vettoriale che spiega fenomeni fisici reali con i quali abbiamo a che fare tutti i giorni , per es. i campi elettromagnetici .
    Quindi una astrazione puramente "immaginaria " ha consentito di spiegare fenomeni fisici concreti e reali .
    Quello che purtroppo la scienza non e’ ancora riuscita a fare e’ quello di dare concretezza reale all’immaginario o , detto in altri termini , l’equazione Dio = esiste non ha per il momento soluzioni reali ma soltanto immaginarie . Ossia Dio esiste perche’ non avendo qualcosa di reale che dimostra il contrario affermo che esiste e la chiamo fede.
    A questi punti le due strade si dividono implacabilmente tra chi cerca disperatamente giorno dopo giorno di dimostrare l’esistenza di Dio e quelli che ci credono punto e basta .
    Questo postulato "Dio esiste" , riduce o elimina la fatica di comprendere e promette un futuro dopo la morte . La scienza non puo’ fare niente di tutto questo , ti puo’ curare la malattia ,ti puo’ innondare di nuove tecnologie che soddisfano la vita di tutti i giorni , ma non puo ’ regalarti il sogno dell’immortalita’ dell’anima .
    Concludo quindi dicendo che il tentativo di conciliare posizioni cosi’ diverse e’ puro esercizio accademico .

    paolo
  • Di paolo (---.---.---.153) 1 ottobre 2010 09:38

    Ad Alessandro voglio dire che sarei tentato di sposare le sue considerazioni al 100% . Indubbiamente anche in politica , come in tutti i casi della vita ,vale il principio del relativismo o della reciprocita’ che dir si voglia. La stessa verita’ puo’ essere diversa secondo i punti di vista . 

    Tuttavia nel suo ragionamento apparentemente impeccabile , ci sono , a mio modesto avviso , almeno un paio di cosette che non quadrano . Mi spiego meglio .
    Supponiamo (ipotesi non proprio remota) che alle prossime elezioni politiche Il Popolo delle Liberta’ (sintetizzo B.) , depurato di Futuro e Liberta’ , prenda il 26% dei voti degli elettori e che al voto si rechi il 75% degli aventi diritto (sono ottimista) , poiche’ le percentuali sono moltiplicative , B. ottiene il 19,5% dei consensi del "popolo sovrano" ossia un quinto . Mettiamoci pure in conto un 12% della Lega anche se si tratta piu’ di un’alleanza a ricatto incrociato che ideologica e arriviamo al 32% circa , ossia un terzo dell’elettorato . Gli altri due terzi o sono contrari o non si esprimono . Non mi sembra francamente un plebiscito . Ha vinto una maggioranza "relativa" che , per carita’ non vorrei essere frainteso , ha tutta la dignita’ e il diritto di governare .Quindi nessuna mancanza di rispetto per nessuno .
    Se valutiamo il potere di fuoco mediatico di cui dispone B. , mi sembra tutto sommato perfino un risultato percentualmente modesto .
    La seconda cosa che non mi convince e’ che B. sta alla politica come il piccione alla fava e qui pero’ l’opinione si forma soltanto grattando strato dopo strato e con qualche elementare ragionamento induttivo .
    Infine vorrei chiarire che la mia ammirazione per Di Pietro si limita alla circostanza che in un paese a moralita’ malata come il nostro , uno che non si vende al re francamente non mi dispiace, a prescindere . Per quanto attiene invece al mio sostegno , preciso che e’ soltanto funzionale allo scopo . Ovviamente non concordo assolutamente sulle altre tue considerazioni , sono piu’ preoccupato che in giro ci siano magistrati giudicanti dalla mazzetta facile che politicizzati anche perche’ , seguendo il tuo ragionamento , potrebbero essere di destra come di sinistra , ma la mazzetta non ha colore. 
    Un salutone - paolo

  • Di paolo (---.---.---.104) 28 agosto 2010 08:59

    Ci sono individui la cui mente parzializzata e’ incapace di afferrare il senso delle cose .

    Il direttore di una rivista che gia’ di suo e’ un’assurdo sociologico ,proponendo un mondo diviso a meta’ tra chi e’ "cristiano" e chi non lo e’ , richiama (per una volta) a dei principi che dovrebbero costituire le fondamenta di una societa’ piu’ giusta e meno manipolata da individui la cui vita e’ un’autentico insulto al Vangelo e accade che un " credente" lo richiami subito ai  doveri formali propri della funzione religiosa. Punto e basta .
    La ritualita’ che ingoia lo spirito ,la ragione e la coscenza .
    Parla degli anticristo "nemici " della Famiglia Cristina . Per questo paladino della fede (e probabilmente anche " paladino delle liberta’ " di stampo Brambilliano), non esitono uomini per bene o per male ma soltanto cattolici credenti e non cattolici e/o non credenti 
    Perfettamente d’accordo con un commento che mi ha preceduto .

    paolo
  • Di paolo (---.---.---.96) 27 agosto 2010 10:52

    L’ottimismo e’ una virtu’ .Questo in linea generale e solo quando non diventa patologico.

    Nel caso specifico ho l’impressione che sia piuttosto difficile capire se il tuo entusiasmo per una rinascita dell’Ulivo sia frutto di una visione ottimistica o piuttosto patologicamente ottimistica dell’attuale situazione in cui versa il centro sinistra .
    Bersani (e chi parla ha una lunga e comprovabile tradizione di sinistra moderata ) per ora si e’ limitato alle battute . Se incisive o meno lascio il giudizio ad altri perche’ il mio dovrebbe gia’ apparire piuttosto chiaro .
    Credo che , piu’ delle battute e del sigaro , contino gli atti parlamentari . Certe astensioni dal voto non fanno francamente ben sperare ..
    Su Prodi e sull’Ulivo lascio perdere , siamo oltre la minestra riscaldata . La mia impressione e’ che l’attuale centro sinistra si comporti come le lumache che vengono messe nella farina per spurgare . Lasciamole spurgare .
    Comunque mi auguro di sbagliare .

    paolo

     

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