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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
  • Moderatore da martedì 11 Novembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.126) 13 novembre 2010 18:35

    Cara Silvia 


    Ma cosa ti aspettavi da un ministro come la Gelmini ,consegnata alle cronache (Wikipedia) come nipote (o chissache’) del gaudente don Angelo Gelmini meglio noto come padre Eligio di riveriana memoria e dell’attuale spretato don Pierino Gelmini incriminato , tra l’altro , per abusi sessuali su minori , ex parroco di Forza Italia e gia’ consegnato alle patrie galere nel 1971 ,dove ha scontato 4 anni .
    Prova ad andare sul web e ti accorgerai che risalire alla figura paterna del ministro e’ piu’ difficile che azzeccare il superenalotto( su Wikipedia e’ sparito ogni riferimento ) .
    E’ sparito perche’ la notizia non e’ vera o perche’ qualcuno la fatta sparire ? 
    Non e’ curiosita’ morbosa e’ per capire chi c’e’ e cosa c’e’  dietro questo ministro spuntato all’improvviso come un fungo .
    Possibile che non ci sia modo di saperlo ?
    Comunque la sua connotazione politica e religiosa , frutto del patto 
     scellerato tra Berlusconi e le autorita’ ecclesiastiche , non poteva 
    che portare ad 
     una incentivazione della scuola privata(cattolica) a danno della 
     scuola pubblica 
    (laica e, secondo Silvio, comunista) .
    Un ministro abilitatosi nella carriera di avvocato con un’esame di stato presso l’universita’ di Reggio Calabria , una specie di esamificio , e che poi ha avuto la spudoratezza di dichiarare " nel sud alcuni istituti abbassano la qualita’ dell’istruzione " .
    Soldi alla scuola privata in cambio dei voti cattolici , mentre la scuola pubblica e’ al dissesto totale .
    L’obiettivo e’ chiaro : una scuola cattolica di elite dove poter "impollinare " i figli dei benestanti e lasciare al popolino laico e comunista una scuola sempre piu’ degradata .
    Ti basta ?
    paolo
  • Di paolo (---.---.---.126) 13 novembre 2010 16:10

    Bella descrizione delle personalita’ ma che mi consegna l’ulteriore certezza che

    ne’ l’uno ne’ l’altro sono l’alternativa vincente del centro sinistra .
    Vendola e’ un abile affabulatore , dotato di eloquio prorompente e pero’ non sembra congruo ad amministrare , Bersani e’ piu’ affidabile per un ruolo di governo ma non buca lo schermo e snocciola battute che lasciano il tempo che trovano. 
    Renzi e’ un fac simile eterosessuale di Vendola , la Serrachiani nessuno sa ancora cos’e’ ,l’opzione scudocrociata e’ stata gia’ giocata con Franceschini e non c’e’ piu’ neanche il radicale Rutelli confluito nella terzo polo ,ma e’ mai possibile che la sinistra non riesca a produrre un leader come Dio comanda ? 
    Cadute le ideologie la sinistra e’ incapace di trovare una strada precisa , di delineare un 
    perimetro politico entro il quale trovare una figura di riferimento . 
    Ma allora perche’ non rompere gli schemi e puntare dritti su Ignazio Marino . 
    O la va’ o la spacca . Tanto peggio di cosi! 

    paolo
  • Di paolo (---.---.---.126) 12 novembre 2010 22:49

    Ciao Virginia


    Vittorio Feltri non e’ un bravissimo giornalista . E’ un’altra cosa . E’ un professionista molto bravo che ha saputo cavalcare le vicende italiane con un fiuto fuori dal comune .
    Ai tempi dell ’Indipendente ha rappresentato l’anima leghista forcaiola , attaccando con 
    veemenza Craxi e incensando il pool di mani pulite . La sua abilita’ ha travolto prerfino il 
    guru del giornalismo italiano : Indro Montanelli .
    Ha attraversato le vicende politiche degli ultimi venti anni con la leggerezza di un’elefante
    in una cristalleria , montando teoremi e costruendo notizie al solo scopo di capitalizzare un successo editoriale e personale . Per questo ha avuto disavventure giudiziarie piuttosto pesanti e guai con l’ordine professionale .
    La sua epopea di "manutentore della notizia " e’ culminata con la salita sul carro di Silvio B. che gli ha garantito la copertura economica con licenza di uccidere . Che poi l’arma letale sia sfuggita di mano a Silvio questo e’ un’altro paio di maniche .
    Quindi tutti i meriti possiamo riconoscergli ma definirlo "giornalista" mi sembra francamente un tantino azzardato .

    Per quanto concerne l’ordine dei giornalisti , soffre delle ambiguita’ e delle amnesie di 
    qualsiasi altro ordine professionale , non vale la pena di discuterne .

    paolo
  • Di paolo (---.---.---.126) 12 novembre 2010 14:14
    Ciao Lorenzo

    Al lordo delle intercettazioni puoi trovare solo le attenuanti . Anche le verginelle hanno
    capito che il tentativo di condizionamento degli arbitri ,piu’ o meno , era una tentazione
    per molti e anche per chi ha potuto opportunamente "ripulirsi" dai tabulati Telecom .

    Al netto rimane una associazione per delinquere finalizzata alla falsificazione del
    risultato con implicazioni di vario tipo che sono ancora in fase di definizione processuale .
    E non mi risulta , almeno finora , che ci fossero altri personaggi che distribuivano tessere telefoniche e che gestivano "il calcio" e la " stampa referente " come Big Luciano .
    Togliti la divisa e guarda la realta’ per quello che e’ . 

    paolo
  • Di paolo (---.---.---.126) 12 novembre 2010 11:58

    Ciao Giancarlo e anche Cogito


    La bottiglia tienila pure pronta e fai anche un brindisi per me , ma ti suggerisco 
    di frenare gli entusiasmi perche’ la partita e’ iniziata ma l’esito e’ tutt’altro che scontato.
    Ammesso e non concesso che Silvio venga definitivamente accantonato , ci sono da 
    affrontare tutti gli effetti collaterali e non vorrei che la vittoria diventasse di Pirro .
    Il nostro ha un potenziale effettivo ancora sconosciuto . Oltre ai berluscones la sua 
    ramificazione del potere e’ penetrata cosi’ in profondita’ nel paese che per estirpare le radici ci vorranno mesi , forse anni , e non e’ affatto scontato che ci si riesca .
    Paradossalmente l’eventuale caduta di Silvio mi preoccupa ancora di piu’ della sua 
    permanenza . Cogito ha tracciato un quadro piuttosto desolante , dal quale e’ difficile
    intravvedere qualsiasi prospettiva positiva , almeno a medio termine .
    Non e’ la rottamazione di Silvio (come direbbe Renzi) e’ l’ "idem sentire " (come direbbe un leghista) di un popolo a dover essere rottamato .
    E ancora non vedo il rottamatore .

    paolo 

     

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