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 Home page > Tribuna Libera > Notizia bomba ultimora: l’Italia vuole far parte dei BRICS

Notizia bomba ultimora: l’Italia vuole far parte dei BRICS

Voci sussurrate di corridoio a destra, per ora non ancora confermate per ovvi motivi di riservatezza, riportano l'intenzione di questo governo di promuovere una iniziativa parlamentare che conduca l'Italia verso l'adesione al BRICS. 

 Come da recenti notizie sui media internazionali, ai paesi fondatori di questa struttura geopolitica, ovvero Brasile, Russia, india, Cina e Sud Africa, a partire dal 2024 se ne aggiungeranno altri sei. L'Italia potrebbe essere quindi il settimo.

Come noto il BRICS individua un'area economica che supera in termini di PIL sia la UE che gli USA. Il suo PIL vale infatti quasi la metà del PIL mondiale, mentre da un punto di vista militare supera la stessa NATO. Con l'ingresso dell'Italia l'equilibrio si sposterebbe ulteriormente in favore del BRICS. Ovvio che anche la moneta di riferimento a livello di mercato internazionale non sarebbe più il dollaro, né tanto meno l'euro, ma lo yublo. Con l'adesione al BRICS, dato l'attuale disvalore dello yublo rispetto all'euro, il nostro debito pubblico, che ammonta a circa duemilaseicento miliardi di euro, verrebbe calcolato con un computer quantistico.

La notizia ovviamente è rimbalzata su tutti i media internazionali, gettando gli operatori finanziari nello sgomento più profondo. Una potenza economica e militare come l'Italia provocherebbe uno sconquasso planetario ed il primo a pagarne le conseguenze sarebbe proprio Zelensky, che si ritroverebbe a combattere l'invasore russo con fionda e cerbottana. Privato dei nostri carri armati Ariete, costruiti su telaio panda, del costo di 500 milioni di euro cadauno, vedrebbe ridursi drammaticamente il suo potenziale bellico. Ma quali sarebbero le prime conseguenze politiche interne di tale drammatica decisione?. Indubbiamente molto gravi perché il presidente USA Biden, cosi come Putin con Prigozhin, non è avvezzo ai tradimenti. E' chiaro che Giorgia Meloni, prima di prendere qualsiasi aereo per i suoi abituali tour, dovrebbe dare immediatamente l'addio al premierato. E' vero che potrebbe consolarsi con la rete di rapporti personali che nel frattempo si è creata a livello del globo terraqueo, ma il problema rimarrebbero comunque i suoi spostamenti che suggerirebbero, per ragioni di sicurezza, di non andare oltre la metro di Roma. Un posto di prestigio, cosi come avvenuto per Di Maio grazie ai suoi servigi resi nel progetto draghiano di distruzione del M5S, sicuramente per lei verrebbe trovato, magari al posto di Brunetta nel Cnel. Più difficile appare invece la situazione di Matteo Salvini. Il suo problema è che pur essendo "occupabile" non vanta nessun credito formativo né in patria , né all'estero. Insomma trovargli un lavoro non sarebbe un compito facile neppure per i nuovi centri dell'impiego mai avviati. Meno critica, seppur seria, appare la posizione degli altri componenti di governo. A parte quella del ministro Lollobrigida, cognato di Meloni, che comunque, come noto, non avrà problemi alimentari, potendo sempre rovistare nei cassonetti. Oltretutto con enormi vantaggi per la sua salute, visto che, rovistando, probabilmente non troverà né aragoste né caviale, a tutto vantaggio del suo colesterolo. 

Restiamo ansiosi in attesa di vedere cosa succede.

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