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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
  • Moderatore da martedì 11 Novembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.126) 28 novembre 2010 23:45

    Sono pienamente d’accordo con te e aggiungo un particolare che può contribuire a far capire come la scuola pubblica sia arrivata a questi punti .

    C’e’ un peccato originale , un peccato , si badi bene , compiuto a fin di bene per eliminare il sotterfugio , le raccomandazioni e tutti i bypass di questo paese : le graduatorie di inserimento .
    Appesi nei Provveditorati c’erano (non so se oggi è ancora cosi’) i punteggi che cumulavano i requisiti richiesti, i corsi post , alcuni disagi territoriali , famigliari ecc. (sono ricordi lontani)
    Cosa assolutamente democratica ma che nascondeva l’insidia della mancanza di un minimo di valutazione attitudinale e anche , perchè no , una valutazione sulla preparazione .
    In sostanza si pensava che la laurea , sic et simpliciter ,certificasse l’idoneità .
    In questo modo nella scuola sono entrati buoni e cattivi , impegnati e fannulloni , svilendo di fatto la professione perchè gli uni e gli altri pari erano da un punto di vista retributivo .
    A meno di non sentire il fuoco sacro della vocazione , il passaggio a " ma chi me lo fa fare " e’ stato quasi automatico.
    Non è infatti casuale che mentre le scuole primarie hanno mantenuto un buon livello , le secondarie hanno maggiormente risentito del fenomeno .
    Quindi , per concludere , un meccanismo premiale per incentivare la professione prima o poi dovrà essere escogitato . Speriamo che sia su basi oggettive e non rimesso al giudizio del papocchio di turno.

    paolo

  • Di paolo (---.---.---.126) 28 novembre 2010 23:09

    Probabilmente si caro Alessandro perchè Di Pietro e Casini sono come il diavolo e l’acqua santa , ma le vie del signore sono infinite e nel nome del padre del figlio e dello spirito santo , potrebbe nascere l’inciuciata più incredibile per togliere di mezzo il caimano una volta per sempre .

    Confesso che ero tentato di non prenderla in considerazione ma qualcosa mi dice che se la Lega rimane sotto il 15% , potrebbe avvenire il miracolo . Poi quanto durerebbe è un’altro discorso. 
    Comunque ti ringrazio per il commento senza dubbio appropriato .

    paolo

  • Di paolo (---.---.---.126) 28 novembre 2010 20:29

    Mah ! Messa giù cosi’ non mi sembrano grandi novità .

    Sulle feste già sappiamo con dovizia di particolari . Il lettone di Putin era pure nella intercettazione D’addario , l’amicizia con Putin , che Silvio defini’ un comunista inconsapevole , e quella con Gheddafi con il quale condivide la stessa tintura dei capelli , le conosciamo . Che i viaggi in Russia e Libia fossero qualcosa di più che viaggi diplomatici lo ha capito anche Ugo dello spot di Fiorello .
    Insomma dove stanno le novità dirompenti ?
    Aspettiamo e vediamo 

    paolo

  • Di paolo (---.---.---.126) 28 novembre 2010 17:45

    Caro Gian Carlo


    La verità spesso è scomoda da ricercare e ancora di più da accettare . Fernanda difende le idee ed il pensiero politico di Pasolini , non le vuole infangate , rifiuta di vedere l’uomo che ci stava dietro .Forse non le interessa per nulla sapere chi fosse veramente Pierpaolo come persona.E probabilmente ha ragione.
    Pasolini , come molti altri intellettuali dannati, aveva estremizzato la parola cosi’ come il suo modo di vivere . Il suo genio letterario ed artistico e’ indiscutibile cosi come lo è la sua omosessualità e cosi’ come e’ accertato che andasse a ragazzi di borgata per soddisfare i propri impulsi sessuali . Siccome prediligeva i minorenni ,altro aspetto assolutamente provato , tecnicamente lo si può definire un pedofilo .Hai perfettamente ragione.
    Era però anche un’uomo molto scomodo per il potere e quindi sulle cause della sua morte si può ipotizzare sia la fatalità di un litigio "amoroso" che una trappola studiata ,conoscendo le sue inclinazioni , per eliminarlo fisicamente e quindi definitivamente dal contesto letterario e politico di quel tempo . Lo stesso Pelosi , dopo la confessione e la condanna , anni dopo fece dichiarazioni ambigue sulle modalità dell’omicidio , probabilmente anche a fini speculativi personali. 
    Aggiungi inoltre che le tecniche investigative di allora non erano certamente quelle di oggi e che comunque si cercò di chiudere la vicenda , scabrosa da ogni punto di vista ,il più in fretta possibile .
    Probabilmente non sapremo mai la verità sulla sua morte.

    paolo
  • Di paolo (---.---.---.126) 28 novembre 2010 12:19

    Vedo con molto dispiacere che la scuola superiore italiana declina sempre più inesorabilmente verso il baratro .

    Quando io mi iscrissi all’Istituto tecnico industriale sez. elettrotecnici ,ormai quasi mezzo secolo fa , era una scuola di eccellenza , ha formato periti industriali che poi hanno costituito i quadri tecnici di aziende importanti , altri (come il sottoscritto) hanno proseguito gli studi con un solido background alle spallle .
    Molti anni dopo , un po’ perchè spinto dagli amici in difficoltà con i figli , un po’ perchè curioso di capire come andavano le cose , ho sacrificato molti ritagli di tempo per aiutarli . 
    Ti confesso che ho verificato con mano uno scadimento della qualità imbarazzante, da ricercarsi soprattutto nella scadente offerta didattica . Già gli insegnanti . La mia generazione è proprio quella che ha prodotto i danni peggiori . Ci sono anche ottimi insegnanti ( mi riferisco alle materie scientifiche), ma la gran massa e’ composta da gente demotivata , parcheggiata per raccogliere i contributi pensionistici e impegnata(o disimpegnata) sulla professione .
    In una quinta (dico quinta) di elettronica " l’insegnante" (?) faceva leggere il testo da pagina x a pagina y . Risultato gli studenti "salavano" le ore di lezione perchè , giustamente , le ritenevano inutili.
    Oggi mi chiedo dove sono i periti chimici , elettrotecnici , elettronici (ora anche informatici ) di una volta?
    Da dove attingono le industrie e i laboratori ? 
    Quello che non riesco a capire come sia possibile , con gli strumenti a disposizione oggi , non produrre una scuola superiore di qualità . Io avevo a disposizione un regolo calcolatore di plastica e la mia angoscia quotidiana era cercare in biblioteca qualcosa che mi chiarisse le idee . Oggi accendi il pc e’ hai un mondo di informazioni ai tuoi piedi .
    Insomma , ma che sta succedendo ? Chi è o chi sono i responsabili? Perchè e a chi fa comodo una scuola cosi’ ridotta? 

    ciao - paolo

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