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illupodeicieli

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  • Di illupodeicieli (---.---.---.147) 18 febbraio 2011 15:58

    Penso che bisognerebbe dare uno sguardo ai programmi visto che non esiste più, mi pare, il governo ombra. Logicamente tutti, destra e sinistra o altri , parlano a parole,appunto, di lavoro , di credibilità, di aiutare le fasce più deboli, di immigrati eccetera Ma appunto a parole. La famosa domanda su "che cosa farebbe se " oppure "che cosa farebbe nei primi 100 giorni" (scapperebbe dall’Isola d’Elba?) mi pare che non viene più rivolta nè ,qualora sia stata posta e abbia ricevuto risposta, sia poi stata verificata. Tengo per buono ciò che ha detto l’antipatico Luttwak ,ossia che non c’è opposizione e che questa ,se c’è, non ha idee da contrapporre (a ciò che non viene fatto) ; come pure ciò che chiede Grillo, ossia che tutti quelli che ci sono adesso vadano a casa (almeno quelli con più di due legislature alle spalle e con valore retroattivo).

  • Di illupodeicieli (---.---.---.147) 18 febbraio 2011 15:50

    Le difficoltà stanno nel reperire a prezzo buono ,dato che non tutti navigano nell’oro, gli strumenti di ausilio come il computer o gli audio libri: in passato era possibile, qui in Sardegna, ottenere la versione "audio" di alcuni libri, tra cui quelli scolastici. Posso testimoniare che mia figlia, nel rispetto della legge ha affrontato e superato l’esame di terza e ha utilizzato, per il tema di italiano il pc (che ovviamente è stato opportunamente controllato prima e dopo il compito).Mentre per la matematica anche adesso può utilizzare la calcolatrice, ma se lei può ne fa volentieri a meno. Per quanto riguarda gli psichiatri so che fanno le diagnosi, ma per tornare a parlare in qualche maniera di soldi, a suo tempo mi chiesero ,dopo che la bambina aveva completato i test, per ritirare il referto di pagare il ticket. Dove ci siamo poi rivolti successivamente non ho pagato e ho risolto, anzi mia figlia ha risolto o sa come affrontare i problemi inerenti la dislessia.

  • Di illupodeicieli (---.---.---.147) 18 febbraio 2011 15:13

    Ho una figlia dislessica che, per fortuna e grazie all’interessamento della famiglia, ha risolto per ora il "problema": ha un suo metodo di studio , di apprendimento, e grazie a questo suo modo di rapportarsi alle varie materie di studio ha una media che va oltre l’otto. E’ da alcuni anni che percepisce una borsa di studio per merito,e anche quest’anno che è in terza superiore è sulla buona strada. Da quando in prima e seconda elementare le diceva,l’allora maestra, che era "una testa di legno", che "non sentiva le doppie", a oggi che è portata come esempio e dimostrazione di che cosa può fare una persona dislessica. Certo ha bisogno di alcuni aiuti, cose che lei stessa ricerca e trova in se stessa,come quando usa le dita per contare, a quando preferisce usare il correttore ortografico, a quando usa invece la memoria per ricordarsi "che cosa e come ha spiegato l’insegnante". Per il resto sono fermamente contrario a un intervento di psichiatri o strizzacervelli, mentre ravviso timori da parte di genitori che forse si sentono incapaci nel dare una mano ai propri figli. In ogni caso non si può scaricare addosso il peso dell’insegnamento soltanto agli insegnanti, ma non si possono lasciare soli i genitori nell’affrontare il problema con i figli. Lo dico perchè la nostra famiglia si è impegnata nel far eseguire a nostra figlia gli esercizi (chi ha un figlio dislessico forse li conoscerà)periodici e con tanto di cronometro: ma non ci sentiamo eroi, anzi , quando è capitato abbiamo divulgato l’indirizzo locale dell’associazione cui abbiamo fatto riferimento e che ,nelle persone del Prof. Masala e della Dottoressa Petretto, ci ha supportato. In ogni caso nel mio blog e in un commento su un articolo pubblicato da poco su comedonchisciotte.org ho chiarito il mio pensiero e messo al corrente della mia esperienza: in particolare posso suggerirvi di leggere che cosa sanno e come viene vista la dislessia da alcuni insegnanti di scuola media superiore: mi riferisco a un post in cui ho spiegato cosa mi è successo quando ho chiesto informazioni per l’iscrizione di mia figlia alle superiore e che cosa mi hanno risposto allorchè ho fatto presente che è dislessica.

  • Di illupodeicieli (---.---.---.80) 17 febbraio 2011 17:01

    Quello che è sproporzionato è il costo fisso, le famose spese vive. Che poi l’agenzia immobiliare abbia bisogno di segnalatori, che il bar o la tavola calda necessitino di banconieri, che altri liberi professionisti siano questi artigiani o commercianti o industriali o agricoltori pur potendoli trovare e reperire nel mercato del lavoro di fatto non li assumono, fa parte della realtà: infatti i costi di previdenza e gli stessi stipendi sono troppo alti e inducono i datori di lavoro a ricorrere alle formule che tu hai citato e anche al lavoro in nero. Del resto se devo fare un piccolo trasloco o scaricare un camion di mobili o materassi mi costa meno allungare dei biglietti 20 o 50 euro che assumere qualcuno o pagare una coop. Come si sa se poi lo assumi e lo licenzi poco dopo privi la persona di eventuali assegni o altre forme di aiuto (oltre a diminuire, falsamente, il numero dei disoccupati). Non credo che si tratti di mera cattiveria o di opportunismo da parte dei datori di lavoro, che a parte i volponi, a volte sono dei piccoli negozianti che vorrebbero una mano d’aiuto, da retribuire ovviamente, ma che non possono permettersela. Spesso per evitare grane assumono e poi non possono pagare e devono licenziare, altre volte si fanno in quattro e non assumono nessuno minando la propria salute. In ogni caso da sempre è stato così: ricordo ancora quando alcuni si fregiavano del titolo di funzionario di vendita. Purtroppo chi vende ,porta a porta o con la tentata vendita ( hai presente quelli con appresso il furgoncino carico di merce?) è etichettato come sfigato e preso di mira con il desueto termine di "piazzista" ,come il venditore di aspirapolveri o adesso di macchinette per caffè espresso.

  • Di illupodeicieli (---.---.---.55) 8 febbraio 2011 16:14

    Chi non ha mai frequentato riunioni politiche forse ignora ciò che succede e succedeva, sopratutto quando ci sono state le preferenze. Il punto comunque è sempre lo stesso: cosa ti serve e che cosa puoi offrire in cambio. Dal dì che fu è sempre stato così, dittature a parte ma anche in quel caso ci sono eccezioni. In una nazione dove per ottenere ciò che ti spetta, ciò che ti permette di aprire un’attività o avere le opportune autorizzazioni, poter accedere alla cultura e partecipare alla vita pubblica, devi leccare o ungere qualcuno , in cui devi dimostrare di essere innocente anche per una multa automobilistica, risulta se non logico almeno invitante dover fare a meno di percorrere questo iter strisciando per terra. Ecco che vedere o leggere del come si fa o si potrebbe fare può far capire che perchè tutto questo cambi bisogna darsi da fare, pretendere quindi di ricevere ciò che ci spetta ed è logico per un paese civile, senza doversi prostituire, senza dover diventare portaborse o leccapiedi di qualcuno. Il punto è che le cose stanno diversamente e questa forma mentis, cioè del doversi rivolgere per forza a qualcuno per ogni cosa , è diventata una tacita regola. Che non cambia.


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