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In ogni caso rimane ,per ora senza risposta, la domanda "perchè è stata rapita e uccisa". Quanto al delitto del giovane 26 enne ,il cui corpo è stato ritrovato nelle vicinanze, nella stessa strada, che dire allora del delitto di via Poma, ma non di quello di Simonetta , ma di quello precedente avvenuto nel 1984? A me non appaiono collegati ma...
Credo che ci sia da indignarsi e non solo per il caso in questione ma proprio per una questione di principio: anzitutto per le sproporzioni tra quanto si deve o dovrebbe pagare e quanto poi, con varie voci si deve effettivamente pagare. Seconda cosa è nel quanto si deve pagare di tasse, imposte, contributi eccetera: in sostanza siccome sei un ciabattino o calzolaio o hai deciso di riparare pc o di venderli o sei un rappresentante o un venditore...devi pagare, in ogni caso X euro. E se non li hai? Se non hai prodotto o venduto abbastanza? A loro non importa un tubo e via con tutte le armi che hanno e con quelle che avranno a disposizione (vedi la possibilità di effettuare controlli speciali e senza le autorizzazioni che, con la legge in precedenza in vigore, erano di competenza dei magistrati:ossia indagare sui c/c e i controlli a incrocio). Ho visto negozianti, un salumiere, cui hanno messo all’asta l’affettatrice e i banchi frigo: spiegami,Equitalia, da dove tirerà mai fuori i soldi per pagare: se anche venissero venduti questi beni e l’ente esattore non fosse soddisfatto, come sanno anche i bambini ... si continua il pignoramento indirizzato verso altri beni del debitore. Sarebbe il caso di spuntare le unghie a Equitalia, rinegoziare i debiti in essere, ristabilire quelle che sono le tasse e i relativi importi da pagare.Se come è logico si è scoperto che versare oltre 1.200 euro all’inps come contributi, anche se non si è ancora iniziato a lavorare e a produrre reddito, perchè conservare questa imposizione? E l’elenco sarebbe lungo. La tua notizia, la tua segnalazione, andrebbe in ogni caso fatta girare. Da dire che mi pare a Torino, si erano o si sono organizzati per combattere questo ente...maledetto.
Partirei da ciò che è giusto, come principio intendo, piuttosto che da ciò che serve, allo stato. Se cioè per pagare i supermanager dello stato, di un comune ad esempio, occorre fare più multe, se per fare cassa ,come è capitato in un comune sardo, sono stati mandati in spedizione punitiva i vigili urbani, oppure dobbiamo ritenere giusto che un commerciante o un artigiano abbia una pensione minima. Il reato depenalizzato da Silvio riguarda in massima parte le aziende grosse non credo sia riferibile al parrucchiere o al panettiere. Chiediamoci anche perchè uno vuole o cerca di eludere il fisco e ,sempre che sia vero, perchè altrove nel mondo ciò non accade o avviene di meno. Non penso che ciò sia dovuto alle note sanzioni legali o al carcere: se ci riferiamo agli Usa, ricordo che quando ci fa comodo lo citiamo come esempio negativo visto il numero impressionante di persone che sono finite e sono dietro le sbarre (salvo errore oltre due milioni e mezzo di persone che, oltretutto, lavorano per aziende assai note e,così facendo, dato il costo del lavoro, effettuano una concorrenza sleale). Che si debbano pagare tasse e imposte, ok. Ma che siano giuste e se si possono pagare.
Sarebbe auspicabile pagare il giusto, ma bisogna ricordarsi che si può pagare quando si hanno i soldi: sappi che sono stato commerciante e spesso devi decidere se pagare gli stipendi oppure pagare le tasse. Io ho preferito pagare i primi, sperando che se avessero lavorato bene ne avremmo tratto vantaggio sia loro che l’azienda. Quindi prima di fare di ogni erba un fascio, perdonami, ma occorre vedere e sapere meglio: diversamente prendiamo per evasori gli ambulanti quando non rilasciano scontrini ? Pensiamo che contribuiscano all’evasione fiscale e contributiva allorchè acquistano, in nero ovviamente, merce da vendere in spiaggia o per strada? Chi sarebbero poi ,nello specifico, gli evasori da 120 miliardi di euro? Il dentista di buona memoria o solo chi ti vende un maglione in un finto outlet a 50 euro...e senza rilasciare scontrino?Una volta erano evasori i professori che praticavano ripetizioni e ,logicamente, non rilasciano ricevute fiscali valide, al pari di quanto fanno oggi alcuni ipermercati che rilasciano scontrini "non fiscali". La costituzione invita, di fatto, a contribuire ognuno di noi al pagamento di quanto dovuto: così dovrebbe essere e senza essere spiati o invitati a evadere per poi essere puniti da agenti in borghese: ricordiamo tutti i casi di chi per una caramella viene multato, dell’errore ripetuto nelle trascrizioni o nelle compilazioni e che sommato fa cifre astronomiche di multe da pagare. In definitiva giustifico e capisco chi , perchè i soldi non li ha , cerca di evitare di pagare o fa in modo di pagare il meno possibile: di solito non sono le persone che hanno depositato soldi all’estero nè sono proprietari di mega immobili nè riscuotono affitti nè inviano esattori perchè prestano denaro come strozzini.
Nell’articolo di Fini si fa riferimento all’età media degli italiani, 43 anni, e alla disoccupazione che è al 29%: le conclusioni che si possono trarre da questi dati dovrebbero essere quelle di una imminente rivoluzione o meglio di una o più sommosse da parte di chi non ha lavoro. Il punto toccato da Fini è anche il seguente: il sostegno fornito dai genitori ai figli ,disoccupati o sottopagati. Per entrare nelle mie osservazioni dico che occorre valutare come è strutturato il nostro modo di vivere e sapere o ipotizzare che cosa si vuole fare o si vorrebbe, magari all’indomani di una sommossa. Un passo indietro per dire che , concordo con Grillo e con chi non vuole o non vorrebbe vedere eletti chi è stato per più di due legislature in Parlamento e ovviamente niente elezioni senza poter esprimere preferenze: far valere i referendum e quindi abolire i rimborsi milionari. Tornando a bomba mi chiedo: ma il disoccupato vuole andare a fare il commesso? Il laureato vuole andare a fare il ricercatore?Il diplomato o chi è senza diploma vuole davvero aprirsi un negozio?Su altri punti ,salienti secondo me, c’è da discutere ma anche da prendere decisioni: intendo anche sottolineare che i cambiamenti, spero in meglio, non possono vedersi se su alcuni temi si soprassiede e si dice, in perfetto italiano, che sono cose che si vedranno e su cui si discuterà...dopo e col tempo. Parlo di scuola, di avviamento allo sport, di musei e di opere d’arte e reperti archeologici da tirare fuori e catalogare ed esporre...............in Italia (ricordiamoci il business che fecero a Londra per la mostra su Adriano e anche con i ...nostri "pezzi"), di valorizzazione turistica , di riapertura di aziende importanti in settori come elettronica, di banda larga , di intrattenimento (e non di rincoglionimento). Dico che su alcuni punti occorre sapere se e come si possono cambiare. Purtroppo ,ma non per essere troppo polemico, i punti chiave di certa opposizione, sono la riforma della giustizia e il conflitto di interessi e ,dulcis in fundo, Lui: ma non si può essere sbrigativi come ,appunto fanno, un Bersani o un Casini, che per lavoro intendono solo evitare che alcune aziende chiudano ma non vedono nè parlano di sviluppo. Non si può essere miopi e credere che il lavoro siano la creazione di grossi centri commerciali in stile Ikea o ,come qui da noi in Sardegna, la creazione di un nuovo stadio di calcio con annessi negozi (di sicuro in franchising e con marchi, quindi internazionali): questi specchietti per le allodole vanno bene per i politici locali che si illudono che la ricchezza e il benessere per i cittadini siano i mille euro al mese del magazziniere o della cassiera.Quella è povertà e Fini lo ricorda quando fa osservare che a Milano, ma aggiungo io anche a Cagliari, di certo la coppietta che si vuole sposare non può comprare casa in città e nemmeno prenderne una in affitto. Detto ciò, concludo rimarcando che sarebbe anche facile scendere in piazza e spaccare vetrine o rovesciare auto, ma non avrebbe senso se, come appare chiaro, ti ritroveresti al potere se non dei generali o colonnelli, delle persone che già in passato quando bloccavano appalti e lavori, quando applicavano tagli alla spesa sociale, ripetevano che "è l’Europa che ce lo chiede e dobbiamo essere flessibili". Queste e altre osservazioni le sto facendo, inutilmente, dal lontano 2005 nel mio blog e anche in commenti lasciati un po’ ovunque.
ps.: ho omesso di parlare di moratorie per tasse e tributi che gli ufficiali armati di Equitalia cercano,anche inutilmente, di incassare, salvo poi ritrovare degli allegati corposi pieni di vendite giudiziarie nei vari quotidiani: i nostri beni svenduti e acquistati dai soliti noti.
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