• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

illupodeicieli

L'autore non ha inserito, ancora, una sua descrizione.

Statistiche

Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 0 192 0
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0

Ultimi commenti

  • Di illupodeicieli (---.---.---.103) 28 febbraio 2011 10:19

    In ogni caso rimane ,per ora senza risposta, la domanda "perchè è stata rapita e uccisa". Quanto al delitto del giovane 26 enne ,il cui corpo è stato ritrovato nelle vicinanze, nella stessa strada, che dire allora del delitto di via Poma, ma non di quello di Simonetta , ma di quello precedente avvenuto nel 1984? A me non appaiono collegati ma...

  • Di illupodeicieli (---.---.---.234) 26 febbraio 2011 13:07

    Credo che ci sia da indignarsi e non solo per il caso in questione ma proprio per una questione di principio: anzitutto per le sproporzioni tra quanto si deve o dovrebbe pagare e quanto poi, con varie voci si deve effettivamente pagare. Seconda cosa è nel quanto si deve pagare di tasse, imposte, contributi eccetera: in sostanza siccome sei un ciabattino o calzolaio o hai deciso di riparare pc o di venderli o sei un rappresentante o un venditore...devi pagare, in ogni caso X euro. E se non li hai? Se non hai prodotto o venduto abbastanza? A loro non importa un tubo e via con tutte le armi che hanno e con quelle che avranno a disposizione (vedi la possibilità di effettuare controlli speciali e senza le autorizzazioni che, con la legge in precedenza in vigore, erano di competenza dei magistrati:ossia indagare sui c/c e i controlli a incrocio). Ho visto negozianti, un salumiere, cui hanno messo all’asta l’affettatrice e i banchi frigo: spiegami,Equitalia, da dove tirerà mai fuori i soldi per pagare: se anche venissero venduti questi beni e l’ente esattore non fosse soddisfatto, come sanno anche i bambini ... si continua il pignoramento indirizzato verso altri beni del debitore. Sarebbe il caso di spuntare le unghie a Equitalia, rinegoziare i debiti in essere, ristabilire quelle che sono le tasse e i relativi importi da pagare.Se come è logico si è scoperto che versare oltre 1.200 euro all’inps come contributi, anche se non si è ancora iniziato a lavorare e a produrre reddito, perchè conservare questa imposizione? E l’elenco sarebbe lungo. La tua notizia, la tua segnalazione, andrebbe in ogni caso fatta girare. Da dire che mi pare a Torino, si erano o si sono organizzati per combattere questo ente...maledetto.

  • Di illupodeicieli (---.---.---.152) 24 febbraio 2011 12:15

    Partirei da ciò che è giusto, come principio intendo, piuttosto che da ciò che serve, allo stato. Se cioè per pagare i supermanager dello stato, di un comune ad esempio, occorre fare più multe, se per fare cassa ,come è capitato in un comune sardo, sono stati mandati in spedizione punitiva i vigili urbani, oppure dobbiamo ritenere giusto che un commerciante o un artigiano abbia una pensione minima. Il reato depenalizzato da Silvio riguarda in massima parte le aziende grosse non credo sia riferibile al parrucchiere o al panettiere. Chiediamoci anche perchè uno vuole o cerca di eludere il fisco e ,sempre che sia vero, perchè altrove nel mondo ciò non accade o avviene di meno. Non penso che ciò sia dovuto alle note sanzioni legali o al carcere: se ci riferiamo agli Usa, ricordo che quando ci fa comodo lo citiamo come esempio negativo visto il numero impressionante di persone che sono finite e sono dietro le sbarre (salvo errore oltre due milioni e mezzo di persone che, oltretutto, lavorano per aziende assai note e,così facendo, dato il costo del lavoro, effettuano una concorrenza sleale). Che si debbano pagare tasse e imposte, ok. Ma che siano giuste e se si possono pagare.

  • Di illupodeicieli (---.---.---.75) 23 febbraio 2011 13:08

    Sarebbe auspicabile pagare il giusto, ma bisogna ricordarsi che si può pagare quando si hanno i soldi: sappi che sono stato commerciante e spesso devi decidere se pagare gli stipendi oppure pagare le tasse. Io ho preferito pagare i primi, sperando che se avessero lavorato bene ne avremmo tratto vantaggio sia loro che l’azienda. Quindi prima di fare di ogni erba un fascio, perdonami, ma occorre vedere e sapere meglio: diversamente prendiamo per evasori gli ambulanti quando non rilasciano scontrini ? Pensiamo che contribuiscano all’evasione fiscale e contributiva allorchè acquistano, in nero ovviamente, merce da vendere in spiaggia o per strada? Chi sarebbero poi ,nello specifico, gli evasori da 120 miliardi di euro? Il dentista di buona memoria o solo chi ti vende un maglione in un finto outlet a 50 euro...e senza rilasciare scontrino?Una volta erano evasori i professori che praticavano ripetizioni e ,logicamente, non rilasciano ricevute fiscali valide, al pari di quanto fanno oggi alcuni ipermercati che rilasciano scontrini "non fiscali". La costituzione invita, di fatto, a contribuire ognuno di noi al pagamento di quanto dovuto: così dovrebbe essere e senza essere spiati o invitati a evadere per poi essere puniti da agenti in borghese: ricordiamo tutti i casi di chi per una caramella viene multato, dell’errore ripetuto nelle trascrizioni o nelle compilazioni e che sommato fa cifre astronomiche di multe da pagare. In definitiva giustifico e capisco chi , perchè i soldi non li ha , cerca di evitare di pagare o fa in modo di pagare il meno possibile: di solito non sono le persone che hanno depositato soldi all’estero nè sono proprietari di mega immobili nè riscuotono affitti nè inviano esattori perchè prestano denaro come strozzini.

  • Di illupodeicieli (---.---.---.75) 23 febbraio 2011 12:28

    Nell’articolo di Fini si fa riferimento all’età media degli italiani, 43 anni, e alla disoccupazione che è al 29%: le conclusioni che si possono trarre da questi dati dovrebbero essere quelle di una imminente rivoluzione o meglio di una o più sommosse da parte di chi non ha lavoro. Il punto toccato da Fini è anche il seguente: il sostegno fornito dai genitori ai figli ,disoccupati o sottopagati. Per entrare nelle mie osservazioni dico che occorre valutare come è strutturato il nostro modo di vivere e sapere o ipotizzare che cosa si vuole fare o si vorrebbe, magari all’indomani di una sommossa. Un passo indietro per dire che , concordo con Grillo e con chi non vuole o non vorrebbe vedere eletti chi è stato per più di due legislature in Parlamento e ovviamente niente elezioni senza poter esprimere preferenze: far valere i referendum e quindi abolire i rimborsi milionari. Tornando a bomba mi chiedo: ma il disoccupato vuole andare a fare il commesso? Il laureato vuole andare a fare il ricercatore?Il diplomato o chi è senza diploma vuole davvero aprirsi un negozio?Su altri punti ,salienti secondo me, c’è da discutere ma anche da prendere decisioni: intendo anche sottolineare che i cambiamenti, spero in meglio, non possono vedersi se su alcuni temi si soprassiede e si dice, in perfetto italiano, che sono cose che si vedranno e su cui si discuterà...dopo e col tempo. Parlo di scuola, di avviamento allo sport, di musei e di opere d’arte e reperti archeologici da tirare fuori e catalogare ed esporre...............in Italia (ricordiamoci il business che fecero a Londra per la mostra su Adriano e anche con i ...nostri "pezzi"), di valorizzazione turistica , di riapertura di aziende importanti in settori come elettronica, di banda larga , di intrattenimento (e non di rincoglionimento). Dico che su alcuni punti occorre sapere se e come si possono cambiare. Purtroppo ,ma non per essere troppo polemico, i punti chiave di certa opposizione, sono la riforma della giustizia e il conflitto di interessi e ,dulcis in fundo, Lui: ma non si può essere sbrigativi come ,appunto fanno, un Bersani o un Casini, che per lavoro intendono solo evitare che alcune aziende chiudano ma non vedono nè parlano di sviluppo. Non si può essere miopi e credere che il lavoro siano la creazione di grossi centri commerciali in stile Ikea o ,come qui da noi in Sardegna, la creazione di un nuovo stadio di calcio con annessi negozi (di sicuro in franchising e con marchi, quindi internazionali): questi specchietti per le allodole vanno bene per i politici locali che si illudono che la ricchezza e il benessere per i cittadini siano i mille euro al mese del magazziniere o della cassiera.Quella è povertà e Fini lo ricorda quando fa osservare che a Milano, ma aggiungo io anche a Cagliari, di certo la coppietta che si vuole sposare non può comprare casa in città e nemmeno prenderne una in affitto. Detto ciò, concludo rimarcando che sarebbe anche facile scendere in piazza e spaccare vetrine o rovesciare auto, ma non avrebbe senso se, come appare chiaro, ti ritroveresti al potere se non dei generali o colonnelli, delle persone che già in passato quando bloccavano appalti e lavori, quando applicavano tagli alla spesa sociale, ripetevano che "è l’Europa che ce lo chiede e dobbiamo essere flessibili". Queste e altre osservazioni le sto facendo, inutilmente, dal lontano 2005 nel mio blog e anche in commenti lasciati un po’ ovunque.
    ps.: ho omesso di parlare di moratorie per tasse e tributi che gli ufficiali armati di Equitalia cercano,anche inutilmente, di incassare, salvo poi ritrovare degli allegati corposi pieni di vendite giudiziarie nei vari quotidiani: i nostri beni svenduti e acquistati dai soliti noti.


Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità