• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > La legge dei "Due pesi e due misure"

La legge dei "Due pesi e due misure"

Pignorata da Equitalia Marche la pensione di invalidità di 250 euro ad un 50enne della provincia di Pesaro, reo di non aver pagato alcune decine di migliaia di euro di cartelle esattoriali.

Certamente questo articolo non lo troverete sulla prima pagina del Corriere della Sera o di Repubblica, non fa abbastanza notizia per meritare la prima pagina e poi adesso che finalmente stanno stanando le migliaia e migliaia di persone che da anni depredano lo Stato di risorse destinate ai più bisognosi figuriamoci se fa notizia il fatto che ad un povero cittadino veramente invalido gli venga pignorata la sua modesta pensione di 250 euro dall’ente più indebitato d’Italia dopo l’Italia stessa.

Ad ogni modo non è questo il punto e sarebbe fin troppo facile entrare nella polemica di come vengono gestite tutte le procedure per accedere alla pensione di invalidità civile o su quello che dovrebbe essere il livello minimo delle pensioni ma così facendo perderemmo di vista il nostro scopo e il limite definito da alcuni valori fondamentali della nostra civiltà.

Sto parlando di indignazione, di sdegno, di vergogna al pari di quello provato nei confronti del nostro presidente del consiglio e perché no anche di più, perché il paradosso è che da una parte lo Stato ti riconosce una piccola miseria che non ti permette di sopravvivere ma sufficiente, pochi mesi dopo a sanare il debito che hai con lo Stato stesso.

E’ l’insopportabile sensazione di essere schiacciati dalla tua stessa debolezza, incapace di qualsiasi reazione, e tutto questo “solo” perché un giorno il destino ha deciso di attraversarti la strada con il semaforo rosso. 

Commenti all'articolo

  • Di illupodeicieli (---.---.---.234) 26 febbraio 2011 13:07

    Credo che ci sia da indignarsi e non solo per il caso in questione ma proprio per una questione di principio: anzitutto per le sproporzioni tra quanto si deve o dovrebbe pagare e quanto poi, con varie voci si deve effettivamente pagare. Seconda cosa è nel quanto si deve pagare di tasse, imposte, contributi eccetera: in sostanza siccome sei un ciabattino o calzolaio o hai deciso di riparare pc o di venderli o sei un rappresentante o un venditore...devi pagare, in ogni caso X euro. E se non li hai? Se non hai prodotto o venduto abbastanza? A loro non importa un tubo e via con tutte le armi che hanno e con quelle che avranno a disposizione (vedi la possibilità di effettuare controlli speciali e senza le autorizzazioni che, con la legge in precedenza in vigore, erano di competenza dei magistrati:ossia indagare sui c/c e i controlli a incrocio). Ho visto negozianti, un salumiere, cui hanno messo all’asta l’affettatrice e i banchi frigo: spiegami,Equitalia, da dove tirerà mai fuori i soldi per pagare: se anche venissero venduti questi beni e l’ente esattore non fosse soddisfatto, come sanno anche i bambini ... si continua il pignoramento indirizzato verso altri beni del debitore. Sarebbe il caso di spuntare le unghie a Equitalia, rinegoziare i debiti in essere, ristabilire quelle che sono le tasse e i relativi importi da pagare.Se come è logico si è scoperto che versare oltre 1.200 euro all’inps come contributi, anche se non si è ancora iniziato a lavorare e a produrre reddito, perchè conservare questa imposizione? E l’elenco sarebbe lungo. La tua notizia, la tua segnalazione, andrebbe in ogni caso fatta girare. Da dire che mi pare a Torino, si erano o si sono organizzati per combattere questo ente...maledetto.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares