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Generazione a "Partita Iva"

"Siete prontiiiiii?!". Rullo di tamburi, palcoscenico con dietro uno schermo che trasmetteva immagini fantastiche.

"Ognuno di voi è un grande, e siete i prescelti senza che ve ne siate accorti!". Un brivido mi percorse la schiena, persone vicine a me tutte elettrizzate. Io mi chiedevo prescelti per cosa, ma non mi dispiacque sentirmelo dire.

Il signore che presentava, con il viso tutto patinato, accolse un uomo con un sorriso smagliante: " Prima facevo l'operaio, lavoravo duramente e arrivavo a guadagnare a malapena mille euro!". Tra me e me pensavo che se arrivavo a guadagnare mille euro, la mia vita finalmente poteva avere una svolta ai 22 anni che avevo.

"Ma da quando ho scoperto Herbalife, la mia vita è cambiata radicalmente. Ho lasciato il lavoro, ormai guadagno più di quattro mila euro al mese!" Uno scroscio di applausi travolse la sala.

All'improvviso musica di sottofondo della colonna sonora di Rocky Balboa. Brividi! Il presentatore accolse una signora abbastanza magra sulla cinquantina la quale disse con orgoglio: " Ho ringraziato il Signore per aver scoperto i prodotti di Herbalife, ho cambiato lavoro e anche il mio aspetto. Prima ero così!". E all'improvviso, nello schermo, apparve una sua vecchia foto con almeno cento chili in più! "Ooooooh". Stupore tra la sala.

"Siamo i migliori, e la vostra vita cambierà in meglio. Positività, positività!" E canzone finale di "We are the champions" dei Queen.

Ovviamente mi defilai. D'altronde avevo un disperato bisogno di lavoro, ma andare a vendere in giro i prodotti con la spilla di Herbalife e compiere questa americanata era troppo per me.

Di lavori ne ho dovuti fare parecchi per sopravvivere, e la disperazione mi portò a fare pure l'agente immobiliare. "Cercasi agente immobiliare anche senza esperienza. Occasione di crescita e guadagno illimitato" diceva l'annuncio.

 A vent'anni si deve fare tutto, ma quando entrai per la prima volta notai che oltre ai ragazzi come me, c'erano persone di tutte l'età. Quindi si deve fare tutto, pure passati gli anta.

Ce l'avete presente quei ragazzi per lo più giovanissimi con giacca e cravatta, occhialetti da sole e con la faccia pulita e abbastanza da stronzi? Ecco, senza occhialetti perché per me era troppo, io ero uno di quelli.

"Ragazzo, con questo lavoro sarai un imprenditore vero e proprio, con impegno guadagnerai tantissimo. Guarda me, ho trent'anni e guadagno l'ira di Dio". Poi, molto più tardi, scoprii che viveva ancora con i genitori, l'auto di lusso era dei suoi genitori, che il cellulare ultimo modello lo stava pagando a rate facendosi prestare i soldi ovviamente dai genitori e in più era pieno di debiti, sempre con i suoi genitori.


Ma che si faceva la fame, me ne accorsi quasi subito.

Il primo giorno, di mattina, uscimmo fuori dall'ufficio. "Adesso ti faccio vedere come si procurano le notizie!". In gergo si chiamano così, ma si trattava di andare a citofonare per tutti i campanelli e cercare appartamenti in vendita. Mi ricordo la mia prima volta. Un emozione. Citofonai: "Scusi signore, sono dell'agenzia immobiliare. Ho saputo che stanno vendendo un appartamento, sa indicarmi cortesemente chi è il proprietario dell'immobile? Scusi se approfitto della sua gentilezza". Un voce roca mi rispose: "Ma non mi rompere i coglioni, la dovete finire! Ho lavorato la notte e lei mi ha svegliato! Ma vaff...". Quello di grande esperienza mi incitò: "Insisti, insisti. Devi essere sfacciato". Io cercavo di fargli capire che non era proprio il caso. Ma niente. E allora insistevo. Inutile che vi dica, care teste di capra, che corremmo a più non posso seguiti da un omone disperato.

Poi accadevano pure casi che mi spezzavano il cuore. "Salve signora ma per caso è lei che sta vendendo l'appartamento?". La signora, molto anziana tra l'altro, allarmata mi rispose: "Veramente?! Oh Signore mio come faccio!" E singhiozzava. Io, balbettando:" Mi scusi, non volevo farla piangere!". E lei:" Sono cinquant'anni che vivo qui, questa è una casa popolare non potete farmi questo!" Ecco, accadeva pure questo. Era una casa popolare e nemmeno lo sapevo: "No, no mi perdoni. Abbiamo sbagliato indirizzo, arrivederla signora e tante grazie".

Perché vi racconto questo? Semplicemente per dirvi che, come a tutti, ad un certo punto mi fecero aprire la Partita Iva. "Ragazzo adesso sei un imprenditore a tutti gli effetti. Complimenti!".

Badate bene che davano un fisso di 500 euro e visto che vendere un appartamento a me sarà capitato nemmeno due volte l'anno, provate ad immaginare i debiti che accumulavo con lo Stato! E il commercialista credo che ancora mi stia cercando perché non sono mai riuscito a pagarlo.

Queste esperienze oggi giorno lo fanno migliaia di ragazzi e adulti, e le Partite Iva sono un escamotage farabutto di molti datori di lavoro.

Peggio dei contratti a progetto. Molto peggio.

Perfino in alcuni Call Center adesso la pretendono. Un Governo dovrebbe vigliare su questo andamento o al limite fare una legge che lo vieti.

Sfruttamento allo stato puro.

In teoria si è "liberi professionisti" ma in pratica si è un dipendente a tutti gli effetti, con tanto di orario massacrante da rispettare. Molti ragazzi laureati in architettura o ingegneria, con la scusa che hanno una "libera professione" li fanno lavorare come schiavi, per pochi soldi e ovviamente con la maledetta Partita Iva.

Se ne parla poco. Ma questa è una vera e propria piaga sociale.

Vi lascio questo video. I ragazzi che lavorano in Mediolanum sono a Patita Iva e ovviamente molti di loro non ce la faranno mai a vivere dignitosamente:

Commenti all'articolo

  • Di illupodeicieli (---.---.---.80) 17 febbraio 2011 17:01

    Quello che è sproporzionato è il costo fisso, le famose spese vive. Che poi l’agenzia immobiliare abbia bisogno di segnalatori, che il bar o la tavola calda necessitino di banconieri, che altri liberi professionisti siano questi artigiani o commercianti o industriali o agricoltori pur potendoli trovare e reperire nel mercato del lavoro di fatto non li assumono, fa parte della realtà: infatti i costi di previdenza e gli stessi stipendi sono troppo alti e inducono i datori di lavoro a ricorrere alle formule che tu hai citato e anche al lavoro in nero. Del resto se devo fare un piccolo trasloco o scaricare un camion di mobili o materassi mi costa meno allungare dei biglietti 20 o 50 euro che assumere qualcuno o pagare una coop. Come si sa se poi lo assumi e lo licenzi poco dopo privi la persona di eventuali assegni o altre forme di aiuto (oltre a diminuire, falsamente, il numero dei disoccupati). Non credo che si tratti di mera cattiveria o di opportunismo da parte dei datori di lavoro, che a parte i volponi, a volte sono dei piccoli negozianti che vorrebbero una mano d’aiuto, da retribuire ovviamente, ma che non possono permettersela. Spesso per evitare grane assumono e poi non possono pagare e devono licenziare, altre volte si fanno in quattro e non assumono nessuno minando la propria salute. In ogni caso da sempre è stato così: ricordo ancora quando alcuni si fregiavano del titolo di funzionario di vendita. Purtroppo chi vende ,porta a porta o con la tentata vendita ( hai presente quelli con appresso il furgoncino carico di merce?) è etichettato come sfigato e preso di mira con il desueto termine di "piazzista" ,come il venditore di aspirapolveri o adesso di macchinette per caffè espresso.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.213) 17 febbraio 2011 18:28
    Damiano Mazzotti


    Il discorso non finisce qui ... ci sono architetti, grafici, ecc.

  • Di Guido (---.---.---.138) 18 febbraio 2011 09:37

    Quello che mi stupisce è che hai bollato Herbalife come un’americanata e non hai provato a vedere cosa c’era dietro, come hai fatto per l’agente immobiliare.

    Io sono un ex dirigente di 45 anni, che da 7 anni svolge l’attività di distributore Herbalife, con grande soddisfazione (non parlo solo della mera parte economica) e mi stupisco ancora che i giovani (ma anche i meno giovani ...) che cercano una occupazione, non abbiano il coraggio di provare qualcosa di diverso. Senza dover suonare ai campanelli, senza far piangere povere signore, senza sentirsi per questo sfigato.

    Ti auguro di trovare quello che stai cercando!
    • Di l’incarcerato (---.---.---.79) 18 febbraio 2011 09:57
      l'incarcerato

      Già trovato da tempo dopo enormi sacrifici. Spero che qualcuno si occupi di questa seria questione. Far aprire la partita iva mentre a tutti gli effetti si fa un lavoro subordinato è davvero criminale. E i sindacati ancora non sono aggiornati su questa tragedia. Su Herbalife e simili no comment.

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