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Sentenza Mills: cosa scrive la stampa estera

Dall’Europa all’America sono tutti sbalorditi. Come possono gli italiani trascurare una sentenza che dichiara "corruttore" il loro premier?

A leggere cosa dicono di noi all’estero dopo la sentenza di condanna in primo grado di David Mills, accusato si essersi lasciato corrompere da Mr. B, si rimane allibiti. Sembra che non riescano a farsi una ragione della specialità nostrana nell’inabissare le notizie spiacevoli per evitare gli scandali. Anche se poi non hanno torto, visto che il tema del momento sono le dimissioni del capo dell’opposizione, che, con un tempismo unico, ha fornito ai giornalisti italiani il diversivo in cui speravano. Dalla stampa estera, invece, si imparano un sacco di cose sul processo Mills, unico motivo che spinge i Tg e giornali d’oltralpe a parlare di noi in questo momento. In Gran Bretagna ci spiegano che

Mills ha già detto alla BBC che intende fare ricorso in appello e che ha solide ragioni per farlo. E’ molto arrabbiato per come si è conclusa la vicenda e pensa di essere vittima di manovre politiche. Sotto il glaciale sistema legale italiano qualsiasi ricorso in appello potrebbe richiedere uno, due, tre o più anni. Ciò potrebbe comportare l’entrata in prescrizione che interviene drasticamente dopo sette anni e mezzo.

Già, perché da loro il problema fondamentale è che il verdetto potrebbe compromettere la stabilità del governo di Gordon Brown, in cui la moglie di David Mills, Tessa Jowell, è ministro per le Olimpiadi. Secondo il Financial Times

La sentenza potrebbe mettere in difficoltà anche il primo ministro britannico, Gordon Brown, perché la signora Jowell e il signor Mills avevano usato il denaro in questione per ripagare un mutuo sulla loro casa di Londra.

Brrr! Roba da dimissioni per loro: un mutuo coi soldi di una presunta mazzetta. In Italia, invece, dice il New York Times

Nonostante le logiche irrazionali della politica italiana, la sentenza, piuttosto che una sconfitta per Mills, sembra l’ennesima vittoria per Berlusconi il quale, in 15 anni di dominio della vita politica italiana, è riuscito a trasformare ogni sconfitta legale in capitale politico.

Così, il New York Times, che non riesce a capire come mai <<una parte della società italiana non si scandalizza>>,  chiede spiegazioni ad Alexander Stille, che prova a spiegare che la maggior parte degli italiani

si sono convinti che la politica sia un affare sporco, che tutti abbiano degli scheletri nell’armadio. I giudici hanno prestato più attenzione a Berlusconi che a tanti altri cittadini, per cui hanno trovato più scheletri nell’armadio.

Ma i giornalisti americani, dotati di un briciolo di memoria in più dei nostri, continuano a non capire e rincarano la dose

Berlusconi è entrato in politica nel 1994, sulla scia di uno scandalo di corruzione nel quale un terzo del Parlamento è stato coinvolto. La magistratura allora era vista come una eccellente braccio del governo. Ma nel corso degli anni, Berlusconi è riuscito a trasformare la percezione dell’opinione pubblica nei confronti della magistratura con le sue incessanti accuse secondo le quali i magistrati sono ideologi di sinistra che lo hanno preso ingiustamente di mira.

Il Guardian prova a spiegare agli inglesi che

dopo essere tornato al potere l’anno scorso, Silvio Berlusconi ha posto come priorità del proprio Governo l’approvazione di una legge che lo rendesse immune dai processi. Il verdetto di ieri ha mostrato quanto quella mossa sia stata importante. […] Se la legge sull’immunità verrà dichiarata incostituzionale, le accuse contro il Presidente del Consiglio potranno essere riprese.

Mai poi tranquillizza il nostro premier

Anche se risulterà colpevole, Berlusconi può riposare tranquillo perché non dovrà mai andare in prigione. Può sembrare più giovane, ma ha superato i 70 anni. Quella è l’età limite nella per la quale l’imputato può essere incarcerato secondo la legge italiana.

Fra i giornalisti più increduli, Duncan Kennedy della BBC che, in un pezzo intitolato <<L’Italia non fa una piega per il caso di corruzione di Berlusconi>>, racconta:

Il giorno in cui è stata pronunciata la sentenza contro Mills, le telecamere dei telegiornali presenti a Milano si potevano contare sulle dita di una mano: questo tanto per darvi un’idea del modo di vedere degli italiani a riguardo del loro primo ministro e delle sue disavventure con la legge.
Semplicemente la cosa non era ritenuta poi tanto degna di nota.

Immaginate se lo stesso accadesse in qualche altro paese in cui il capo del governo fosse coinvolto in un grave storia di corruzione: tra microfoni e telecamere, fuori dal tribunale non ci sarebbe spazio per muoversi.

Ironia anglosassone.

Commenti all'articolo

  • Di POPOLO BUE (---.---.---.30) 20 febbraio 2009 15:37

    Ma nessuno si è mai posto il problema che forse gli Italiani si sono rotti i co......ni di magistrati nulla facenti dove il loro unico Hobby è la persecuzione di qualcuno a vantaggio di Altri?..............Poi vorrei rispondere chi pur non vivendo in Italia si permette di sparlare .....i magistrati in Italia non sono mai stati visti molto bene e imparziali come qualcuno vuol farci credere, tanto è vero che nel 1988 il Popolo Bue voto un referendum (reso poi vano da una legge inciuciata) a favore della responsabilità del magistrato al’’83% mai nella storia della politica. italiana un referendum ha avuto una tale partecipazione ed una vittoria così schiacciante e il Berlusca ancora non era salito agli albori della politica, coincidenze o la gente già aveva sentore di qualcosa?
    quindi non mi pare che si avesse poi tanta fiducia in codesta Giustizia e suoi rappresentanti
    Meditate gente meditate

    • Di sergiota (---.---.---.125) 20 febbraio 2009 16:30

       C’è da dire però che se Berlusconi si fosse ritenuto innocente avrebbe potuto dimostrare la sua innocenza, e non farsi una legge ad hoc per evitare di essere incriminato. Che poi mi chiedo: potrei capire una legge che da l’immunità alle alte cariche dello Stato per eventuali reati commessi nello svolgimento della funzione pubblica (botte o insulti in parlamento sono le prime cose che mi vengono in mente), ma perché inserire nel "lodo" Alfano anche l’immunità da reati commessi al di fuori e anche prima di avere la carica?
      Io credo fermamente una cosa: Berlusconi avrebbe sicuramente guadagnato punti se avesse fatto la legge ma non retroattiva almeno non valida sui processi già in corso... in questo caso allora gli avrei creduto, ma così com’è no!
      Mi hanno insegnato fin da piccolo che se ti trovi sempre nei guai, non è sempre e solo colpa degli altri...

    • Di Federico Pignalberi (---.---.---.222) 20 febbraio 2009 17:01

      Questo processo, purtroppo, non è nato dalla persecuzione politica dei giudici sinstroidi. Il processo Mills è cominciato quando lo stesso David Mills ha confessato al suo commercialista di aver ricevuto soldi (<<mi è stato detto che avrei ricevuto dei soldi che avrei dovuto considerare [...] un regalo: 600mila dollari>>) in cambio di silenzi (<<ho superato curve pericolose, per dirla in modo delicato>>). Il suo commercialista, Bob Drennan, lo ha denunciato e, alla prima volta che è stato chiamato dai giudici per dare spiegazioni ha lui stesso confermato tutto, specificando che quei silenzi li aveva fatti per <<proteggere>> Berlusconi <<e il Gruppo Fininvest>>.

      Insomma, i giudici non c’entrano. Il presunto corrotto ha confessato da sé. Mi dispiace, ma stavolta le toghe rosse non hanno avuto bisogno di sforzare la creatività per formulare il capo d’imputazione: è bastato scrivere la verità.

    • Di Federico Pignalberi (---.---.---.222) 20 febbraio 2009 17:15

      Avrebbe potuto farlo. Avrebbe potuto difendersi nel processo, ma non la ha mai fatto una volta in vita sua. È nel suo DNA, come in quello di chiunque ha piena consapevolezza di non essere innocente. Personalmente credo che il problema più grave non sia che Berlusconi ci abbia provato. È  normale, anche se grave, che un delinquente, un corruttore seriale, provi a salvarsi la pelle. Ma è molto, molto più grave che noi glielo abbiamo lasciato fare. Il Lodo Alfano ci è scivolato addosso come acqua minerale. Come ci sta scivolando addosso, in questi giorni, la rovina, lo sfascio fatale che stanno pianificando per quello che rimane oggi della giustizia. Ma è possibile che si sia fatto più casino per i tagli alla scuola che per i tagli alla democrazia?

      Quello che sorprende i giornalisti stranieri non è più Berlusconi, orami lo conoscono, da lui si aspettano qualunque cosa. Quello che li sorprende sono il silenzio e la reticenza suicida dei cittadini italiani (e dei giornalisti) che, come nulla fosse, parlano d’altro. Come fanno da anni.

    • Di Danx (---.---.---.82) 21 febbraio 2009 19:57

      persecuzione? ma se uno commette dei reati è giusto processare!
      medita te!

    • Di kit (---.---.---.34) 20 maggio 2009 11:58

      chiacchere da bar, luoghi comuni...hai imparato la filastrocca, complimenti.magistrati nulla facenti e comunisti, ovvio: hai poca fantasia e un vocabolario un tantino povero visto che devi prendere in prestito le logore frasi di berlusconi. chi vuol farci credere cosa? ti rendi conto che il tuo ragionamento è frutto di un lavaggio del cervello con centrifuga finale? forza italia...

    • Di Mike (---.---.---.45) 31 agosto 2009 19:39

      Hai mai pensato che molto probabilmente o sei un Idiota o ti paga silvio stesso?
      Ci siamo rotti i coglioni di corruttori che DISINTEGRANO il nostro sistema di leggi, causando corruzione, crimine, mafia, immigrazione clandestina a gogo e distruggono il nostro sistema economico. ANDATE A CASA!

  • Di piero (---.---.---.38) 20 febbraio 2009 18:19

    Per cortesia lasciate questo articolo permanentemente in prima pagina,ci aiuterà un po’ meno a vergognarci di essere italiani.Il silenzio delle alte personalità di questo sfasciato paese è assordante.

  • Di sergiota (---.---.---.125) 20 febbraio 2009 19:05

     Vi suggerisco caldamente di farvi un giro su wikipedia e nella sezione italiana cercate semplicemente P2, leggetelo tutto tutto, poi seguite i link "massoneria" e "piano di rinascita democratica" (e se proprio volete farvi male leggete la lista degli iscritti al punto 12 del 1981 - e notate anche l’anno).

    Gente li ho letti tutti 5 volte, giuro... mi è venuta la febbre!
    Mi chiedo come si faccia a non fare una rivoluzione tipo quella francese... ma la risposta alla mia domanda sta in quelle pagine di wikipedia. Avete sentito la notizia (estremamente grave) in uno dei tg nazionali o locali? Nemmeno il tg3 della notte che guardo solo io quando ho mangiato pesante, ne ha parlato!
  • Di Danx (---.---.---.82) 21 febbraio 2009 20:05

    E’ vero, dopo i 70 anni niente galera, ecco perchè i nostri politici sono fra i più vecchi del mondo: è la loro età d’oro per intrallazzare in tutta tranquillità! Meglio del LODO SCHIFANO!

  • Di Yuri Sacrestanelli (---.---.---.16) 24 febbraio 2009 14:48

    Cari amici voglio partecipare anch’io a questa simpatica discussione. Trascino un post dall’altro forum perché lì, sinceramente, non sono riuscito ad aprire il dialogo.

    Sono parzialmente d’accordo con voi, amici del forum. Parzialmente, perché secondo me analizzate il problema solamente da un unico punto di vista, quello giornalistico. Vorrei invece invitarvi ad affrontare la cosa anche da un punto di vista religioso e cattolico. In che senso? Nel senso cristiano del pentimento e del perdono.
    Guardate, amici che ci si può pentire dei propri peccati, e cambiare. Tutti possono cambiare. Perché non riconoscere tale possibilità anche a Berlusconi? Vi faccio un esempio.
    Sapete che nel 1938 un giornalista alle prime armi, che poi fondò un’importassima testata di sx, inviava infiammate lettere al duce, piene di ardore fascista, in cui fra l’altro si chiedeva l’adozione anche in Italia delle vergognose leggi razziali? Avete visto poi che democraticone che è diventato, e che bella barba che ha messo su. 
    Vi domando: se abbiamo potuto perdonare lui, perchè essere tanto severi con Berlusconi?

    Che ne pensate? Leggete bene il post, ché poi domani ci risentiamo.

    • Di Federico Pignalberi (---.---.---.100) 24 febbraio 2009 15:08

      Attendo fiducioso il pentimento di Berlusconi. In vista di quando poi dirà di essersi frainteso.

    • Di Yuri Sacrestanelli (---.---.---.16) 25 febbraio 2009 08:30

      Ma se lui si diachiarasse pentito, saresti eventualmente disposto ad accettarlo come leader? Dovrai ammetere che come personalità, come capacità politica e come materia grigia supera di un Everest i nostri non troppo istruiti capetti.

    • Di Yuri Sacrestanelli (---.---.---.16) 25 febbraio 2009 08:47

      Va bèh, buon giorno a tutti. L’argomento perdono non interessa (eppure quanti fascistoni che subito dopo la liberazione diventarono inransigenti dirigenti comunisti abbiamo perdonato, amici. Io ne so uno che per poterlo diventare denunziò ai nazi tre partigiani. I familiari gli fecero causa, che finì con una "insufficienza di prove". Un suo strettissimo parente fu poi dirigente del partito).
      Proviamo con il merito della questione. Si parla di cause aventi per oggetto Berluisconi, no?
      Anch’io come voi sono assolutamente convinto che i 407 procedimenti giudiziari intentati contro berlusconi siano il frutto della frenetica attività del satanasso. Lui dice però che sono quello della volontà di una razzapadrona di bloccare la sua attività anticomunista. Sì, lo dice lui, è vero. Però bisogna riconoscere che almeno un indizio a suo favore lo può portare: le sue disavventure giudiziare sono iniziate DOPO la sua discesa in politica. Questo non alleggerisce la sua posizione ai vostri severi occhi?
      Perdonate, amici e compagni. Perdonate. Perdonare è l’arma dei forti. L’odio è quella dei deboli. 

    • Di (---.---.---.82) 25 febbraio 2009 17:49

      No, i problemi giudiziari di Berlusconi sono iniziati prima della sua entrata in politica...anzi non pensi sia invece legittimo pensare che la sua "missione" politica sia servita a dargli l’immunità per i vari e continuati reati che ha commesso (ne sono prova tutte le leggi emesse a suo favore!). Come puoi paragonare il periodo storico della liberazione (post guerra) ad oggi? Scusami, ma dovresti leggere un po’ meglio la storia!! Semmai l’unica comparazione possibile è la pericolosa megalomania di Berlusconi con quell’altro megalomane del fascismo! E poi cosa c’entra il perdono???? Questo personaggio, che dovrebbe rappresentare e governare l’Italia, si fa gli affari suoi, ci rende ridicoli nel mondo, è un imbroglione (per non dire peggio) e un venditore di fumo e tante altre cose....Spero che tante persone che si lasciano ottundere dalle sue frasi ad effetto e dalle sue volgari televisioni e aprano finalmente gli occhi e vedano quello che è: un uomo senza morale, senza senso delle istituzioni, senza spessore culturale, senza pudore, senza educazione politica e senza alcuna conoscenza di quell’umiltà interiore che un uomo di potere dovrebbe avere. In fondo, con tutti i suoi miliardi, è un pover’ uomo imprigionato dalla sua sete di potenza, dal suo narcisismo infinito e dalla sua ossessione di rimanere giovane e in sella. Molti si inchinano a lui per i soldi ed il potere, io lo disprezzo proprio perchè non usa e non ha usato l’intelligenza ed il carisma che indubbiamente ha per il bene degli altri. Che Dio ce ne liberi al più presto...semmai potrà pensarci Lui a perdonarlo se ne avrà voglia...io non ce l’ho

    • Di Yuri Sacrestanelli (---.---.---.16) 26 febbraio 2009 07:41

      Evidentemente il pudore non abita dalle tue parti.
      La storia io l’ho vissuta Sei tu che le leggi libri sbagliati. Il paragone è fatto per mostrare che sono tanti tuoi idoli ad aver evitato processi e galera, non l’UOMO PIù INTELLIGENTE E CAPACE D’ITALIA.
      Il perdono è importante, invece. Tu in questo post hai commesso inesatteze e reati, lo sai? Berlusconi perdona quotidianamente molti suoi diffamatori, come perdonarà te per tutto quelle che hai postato. 
      Come puoi andare a controllare rapidamente su Wikipedia, è evidentissimo che i problemi giudiziari del MIGLIORE sono iniziati DOPO che ha iniziato involontariamente a rompere a qualcuno le uova nel paniere.
      Non ricordo, al momento, altre scempiagini del post. Stendiamoci su una lastra tombale.
      è bene comunque che io lasci questa discussione, per il motivo che con i tipi come te mi piacerebbe di più parlarci a quattr’occhi.

    • Di Yuri Sacrestanelli (---.---.---.16) 26 febbraio 2009 08:06

      Oddio, non ce la faccio a chiudere. Con voi mi sto divertendo tropo, trascurando i miei studi.

      Voglio darti un esempio VERO di condanna per diffazione, con conseguente obbligo di risarcimento, leggi:
       

      Il giudice unico del tribunale civile di Torino - Maria Francesca Christillin -, con la sentenza n. 1125 ha condannato per “diffamazione” Marco Travaglio.

      In relazione ad un articolo scritto dallo stesso, e apparso in data 16 luglio 2006 su l’Unità.

      Ciò che rileva sono le motivazioni della sentenza (qui potete leggere l’articolo incriminato e l’articolazione della condanna).

      Ecco le motivazioni:

      “Ritiene il giudicante che nelle frasi riportate siano ravvisabili gli estremi della diffamazione. Le osservazioni fatte dal giornalista, infatti: 1) consistono in attacchi personali a Confalonieri; 2) sconfinano nella contumelia, non potendosi dubitare della portata ingiuriosa di un’affermazione nella quale si dice ad un oggetto che, non avendo pudore, deve sputarsi in faccia al mattino quando si guarda allo specchio e che da un pezzo ha “perso la faccia” se mai ne ha avuta una; 3) sono “gratuite” in quanto non hanno alcuna utilità specifica per rafforzare il pensiero critico di Travaglio nei confronti delle condotte di Confalonieri. Il giornalista, infatti, è legittimato a criticare anche aspramente i comportamenti di un soggetto, ma non può esprimere con termini ingiuriosi la propria opinione nei confronti della persona“.

      Inoltre, il giudice ha considerato “sussistenti gli estremi di diffamazione in danno al Confalonieri”; e - cosa importantissima - ha valutato come “non veritieri” gli illeciti attribuiti da Travaglio a Mediaset. Scrivendo:

      “Dalla documentazione prodotta dalle parti non risulta che i legali rappresentanti di Mediaset abbiano subito condanne (definitive) per i reati elencati da Travaglio nel suo articolo“.

      Sempre Travaglio, aggiunge il magistrato:

      “Ha elencato le “nefandezze” di Mediaset in termini di “certezza“, senza cioè specificare che si trattava di ipotesi di accusa non (ancora) accertate. Tali notizie devono ritenersi non conformi al principio di “verità” e pertanto devono ritenersi sussistenti gli estremi della diffamazione”.

    • Di (---.---.---.82) 26 febbraio 2009 12:12

      Non ho più voglia di risponderti....non ne vale la pena. Non voglio sprecare il mio tempo dietro a stupidità ed ignoranza...ti lascio nel tuo brodo

    • Di Yuri Sacrestanelli (---.---.---.16) 26 febbraio 2009 12:51

      L’hai capito finalmente, qui andrebbe l’attributo appropriato, che non puoi competere con me, qui andrebbe ripetuto l’attributo.
      Comunque ricordati, attributo, che le cose che non entrano in testa, spesso prendono una via alternativa, attributo! Prima o poi beccherai anche tu una bella condana per diffamazione, proprio come è capitato (e capiterà sempre più spesso) a Santoro e Travaglio, attributone! Io aspetto con fiducia.
      Ah, Ah, Ah 

    • Di nonrosso (---.---.---.33) 19 maggio 2009 20:21

      Travaglio condannato? Sì, come tanti altri giornalisti al soldo di Silvio delle cui traversie non si parla mai, chissà perchè? Comunque agli attributoni che , ipocritamente ricordano la sentenza di Travaglio, basta rispondere che se avessero unminimo di decenza dovrebbero guardare alla condanna (amnistiata) del loro idolo per falsa testimonianza in un processo sulla sua appartenenza alla P2 (fermo restando che essendo degli attributoni, come Silvio stesso pensa di loro, continuerebbero a a fare la morale a corrente alternata).

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