• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Persio Flacco

L'autore non ha inserito, ancora, una sua descrizione.

Statistiche

  • Primo articolo lunedì 08 Agosto 2013
  • Moderatore da giovedì 02 Febbraio 2014
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 19 498 44
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 8 8 0
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0












Ultimi commenti

  • Di Persio Flacco (---.---.---.201) 9 febbraio 2015 21:47

    1. Gli iraniani non nascondono affatto le loro potenzialità missilistiche. Al contrario, quando possono le esagerano:
    http://www.reuters.com/article/2014...
    I loro missiloni li portano fieramente in parata, altro che nasconderli:
    http://www.aljazeera.com/news/middl...

    Dunque di che parliamo? O sospetti che La Stampa, per rassicurare obliquamente i lettori sulla inoffensività dell’Iran, volesse smentire gli stessi iraniani?

    2. Non capisco in cosa consisterebbe la bugia. L’iniziativa di pace della lega araba, che in cambio del riconoscimento da parte di Israele di uno stato palestinese indipendente e di una trattativa sui profughi offriva il riconoscimento di Israele da parte degli stati arabi, è stata presentata nel 2002: 12 anni fa, e non è mai stata presa in considerazione per una trattativa. Questa non è una bugia, è un fatto. Eppure i sionisti non fanno altro, da decenni, che lanciare allarmi sulla implicita minaccia esistenziale contenuta nel rifiuto degli stati arabi di riconoscere l’esistenza di Israele.
    Dunque ribadisco: se i sionisti al potere in Israele si decidessero a porre fine al conflitto con i palestinesi molte delle minacce provenienti dal mondo islamico, Iran compreso, cesserebbero di esistere. E’ che proprio non vogliono.

    Ora speriamo che l’alleanza tra Hadash e partiti arabo israeliani porti buoni frutti alle prossime elezioni, e che questo limiti lo strapotere dei sionisti, altrimenti la situazione continuerà a degradare sempre peggio.

    A proposito, posso segnalarti una coraggiosa organizzazione ebraica che si batte per contrastare la visione sionista delle cose e, dunque, per la pace?
    https://org.salsalabs.com/o/301/p/s...
    Se vuoi spendere bene qualche euro adesso sai come farlo.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.201) 9 febbraio 2015 09:48

    E’ davvero singolare che un paese che dispone di svariate centinaia di testate nucleari si senta minacciato dalla sola possibilità che altri paesi nell’area vogliano anch’essi dotarsene. Suona, come dire, arrogante oltre ogni immaginazione? Autoreferenziale al massimo grado?

    Sempre ammesso che l’Iran voglia dotarsi dell’arma nucleare. Personalmente credo che intenda limitarsi a creare le condizioni di potersene dotare in un tempo abbastanza breve in caso di necessità. 
    Comprensibilmente, aggiungo, visto che il regime sionista non ha fama di ricorrere malvolentieri alla violenza estrema e che più volte ha dichiarato per bocca dei suoi massimi esponenti di voler provvedere ad escludere definitivamente anche questa possibilità.

    Non mi pare che gli iraniani, per quanto governati da una teocrazia, abbiano finora dato segno di essere tanto pazzi da voler preparare un duello tipo sfida all’OK Corral con Israele a colpi di missili nucleari. Mi sembra invece che la minaccia israeliana fornisca loro più di una ragione per desiderare uno strumento di dissuasione efficace, come quello di far pensare che nel giro di qualche mese potrebbero disporre dello strumento necessario a far pentire amaramente chi volesse attaccarli.

    Certo, a nessuno piace rinunciare al vantaggio di essere l’unico su piazza a disporre di armi nucleari, ma se i sionisti si decidessero a mettere fine al conflitto con gli arabi palestinesi e, di conseguenza, a quello col mondo arabo islamico, non vi sarebbe più motivo per ritenere decisivo il possesso dell’arma finale.

    Ma se i sionisti si decidessero a mettere fine al conflitto non sarebbero più sionisti: sarebbero solo israeliani. E loro alla sicura fede sionista ci tengono troppo per rinunciarvi.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.137) 13 gennaio 2015 00:47

    Da parte mia la condanna per l’assassinio di 12 persone perpetrato dai terroristi a Parigi è incondizionata, e sincero il cordoglio per le vittime.
    Ma quella sfilata di capi di stato e di governo in testa alla manifestazione, che ha sulla coscienza decine di migliaia di vittime in Siria e in Libia, non ha diritto di partecipare né all’una né all’altro. C’é un limite all’ipocrisia, superato il quale vi è l’oltraggio ai morti e a quelli che sono sopravvissuti.

    La Francia, assieme agli altri paesi europei, ha la responsabilità diretta dei 50.000 morti del cambio di regime in Libia e dei 250.000 finora causati dal tentativo di cambio di regime in Siria.

    Tentativo al quale la Francia di Sarkozy e Hollande ha partecipato in prima linea, con la piena consapevolezza che la caduta del regime di Bashar al-Assad e la presa del potere da parte degli integralisti sunniti avrebbe causato, e in parte ha già causato, un immane carnaio tra l’innocente popolazione civile siriana.

    Il cinismo e l’ipocrisia di queste persone, se è ancora lecito definirle così, sembra non conoscere confini: da una parte distruggono senza pietà interi popoli e dall’altra compiangono contrite 12 vittime dei terroristi che loro stessi hanno contribuito ad armare.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.137) 12 gennaio 2015 21:41

    Credo che osservare con attenzione gli effetti dell’attentato sia molto più utile della diatriba sul complotto si complotto no.

    Diatriba che, salvo improbabili rivelazioni documentali (Assange, dove sei?), normalmente non porta a nulla di definitivo.

    Si vedrà se l’attentato verrà sfruttato dalla Francia (e dal fronte occidentale) per confermare e dare nuovo impulso alle strategie finora seguite sui fronti caldi del conflitto siriano, del conflitto israelo palestinese (radice di tutte le pulsioni antioccidentali islamiche), dei rapporti con l’Iran e con le petromonarchie arabe.

    Oppure se servirà a motivare un cambio di strategia: finora la Francia è stata capofila dei paesi europei nel sostegno ai ribelli anti-Assad. Ma Assad ha retto ed è spuntato l’ISIS.
    L’attentato potrebbe fornire un buon motivo per cessare l’appoggio alla ribellione siriana.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.137) 4 gennaio 2015 23:53

    "Paolo"

    Non sono Paolo, sono Persio che, al solito, ha dimenticato di loggarsi.

    "nessuno ha mai detto che vuole aspettare di arrivare al 51%. E’ un augurio, una previsione, non un obiettivo politico."

    Sia pure. Ma allora: se dichiari che non vuoi fare alleanze con nessuno, e non punti al 51%, ti condanni ad essere in perpetuo minoranza e a non contare nulla. Che è quello che avviene nella dura realtà.

    "E’ impensabile che una forza politica arrivi al 51% da sola." 
    Esatto. Dunque o quella forza politica fa alleanze o è sempre in minoranza. Vedi che ci sei arrivato?

    "E’ invece sperabile che altre forze politiche accolgano i concetti di fondo del M5S per avere un parlamento onesto, dove non si fanno inciuci ma TUTTI votano le proposte ritenute ragionevoli"

    Ok: apprezzo l’ottimismo. Ma se tu dichiari di non voler fare alleanze con nessuno perché tutti gli altri sono spregevoli (e potrei anche essere daccordo, almeno per PD, PDL e frattaglie varie) con quale coerenza e speranza di successo chiedi loro che votino i tuoi provvedimenti? Nessuna, ovviamente: ti ridono in faccia. Tu rimani in minoranza, i tuoi elettori prendono atto di aver votato degli incapaci, si danno degli stupidi e ti aspettano al varco. Ovvio, no?

    Tutto questo dipende dal diktat di Casaleggio, che ha minacciato di uscire dal movimento (cosa che col ruolo che ha equivale a portarsi via il pallone nel mezzo della partitella) se si fosse continuato a proporre alleanze del M5S con altre forze politiche.

    Casaleggio e Grillo vi stanno prendendo per i fondelli: con i loro diktat l’unico risultato finora ottenuto dal M5S è stato quello che anche tu puoi vedere: salvare la partitocrazia dallo sdegno degli elettori.

    Prenditi un po’ di tempo e pensaci su: puoi farcela.

TEMATICHE DELL'AUTORE

Tribuna Libera Mondo

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità