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Persio Flacco

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Statistiche

  • Primo articolo lunedì 08 Agosto 2013
  • Moderatore da giovedì 02 Febbraio 2014
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Ultimi commenti

  • Di Persio Flacco (---.---.---.215) 3 ottobre 2017 12:33

    Il bello delle statistiche è che danno una parvenza di obiettività e di fondatezza alle opinioni.
    Qui le statistiche servono a "dimostrare" che chi obietta all’immigrazione, così come fattualmente si presenta nella realtà, è islamofobo, dunque una specie di razzista.
    Non tutti sono islamofobi allo stesso modo, per carità, la quota di islamofobia è percentualmente pesata in modo scrupoloso per ogni categoria presa in esame: sinistra, centro, destra. Sta di fatto però che, tanto o poco, chi più chi meno, chi non accetta integralmente le politiche immigratorie così come sono islamofobo lo è comunque. Lo dicono i numeri! E questa è la ormai classica interpretazione offerta dal mainstream per negare ogni fondatezza alle obiezioni che vengono mosse da chi non si adegua supinamente a certi fenomeni.

    Naturalmente, come nel proverbiale caso del mezzo pollo a testa, l’analisi statistica, se fatta in un certo modo, produce una lettura distorta della realtà.
    In questo caso fa rientrare "matematicamente" nella categoria degli islamofobi anche chi si pone le seguenti domande:
    1. è accettabile una immigrazione che non tenga conto della effettiva possibilità (o della volontà politica) di assicurare una vita decente agli immigrati?
    2. chi emigra dal proprio Paese è felice di farlo o vi è costretto da cause che sarebbe possibile rimuovere o attenuare?
    3. l’immigrazione di massa in un contesto di diritti, tutele del lavoro, coscienza di classe, non produce un effetto distruttivo ad esclusivo vantaggio del profitto?
    4. Un Paese è fatto di città e paesi, di strade, piazze, edifici, fabbriche, campi o anche di reti sociali, di culture, di modi di essere, su cui l’immigrazione ha un impatto negativo o comunque costoso?
    5. a determinare in parte o in toto le cause dell’immigrazione non sono proprio alcune azioni dei governi e dei gruppi di interesse che sollecitano ad accettarla sventolando statistiche?
    6. infine: le motivazioni "umanitarie" addotte da chi chiede di accettare senza obiezioni l’immigrazione tal quale è, sono per caso le stesse addotte per giustificare cambi di regime qua e la per il mondo?

    E’ un peccato che queste domande sporchino un po’ il nitore "obiettivo" delle statistiche presentate nell’articolo. Ma si sa: gli islamofobi sanno coprire astutamente le loro pulsioni razziste...

  • Di Persio Flacco (---.---.---.43) 16 settembre 2017 16:24

    Il fatto è che questo Paese è mal gestito da una casta partitocratica che non lo conosce e non è nemmeno interessata a conoscerlo.
    Nel caso delle violenze sulle donne non sarebbe nemmeno difficile intervenire: basterebbe sentire il comandante di una stazione dei carabinieri o il responsabile di un commissariato per sapere cosa fare.
    Io gli farei una sola domanda: "Comandante, quando una donna viene da lei per denunciare un compagno violento o un corteggiatore morbosamente asfissiante e minaccioso, lei che strumenti ha per proteggerla?" Se ne sentirebbero delle belle su una legislazione "garantista" (io la definirei menefreghista), sulla scarsità di mezzi e di personale, sulla mancanza di un efficace supporto dei servizi sociali ecc. ecc.
    La casta partitocratica preferisce varare strumenti inutili ma molto produttivi in termini di immagine e di consenso, come il reato di "femminicidio", piuttosto che dedicarsi ad approntare strumenti, legislativi e non, finalizzati a proteggere davvero le donne, a risolvere i conflitti di coppia, a scoraggiare i reati.
    Fin quando l’intera classe politica non sarà rinnovata dovremo rassegnarci a contare i morti.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.43) 26 agosto 2017 18:28

    E’ evidente che non sono stato in grado di farmi capire.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.43) 25 agosto 2017 19:23

    Forse questo risponde alla tua domanda: http://www.italiaisraeletoday.it/so...

  • Di Persio Flacco (---.---.---.43) 25 agosto 2017 12:04

    Più che un Paese fascista questo è Paese governato da una partitocrazia rimasta democristiana fin nel midollo. Cioè ipocrita, corrotta e corruttrice, ammantata di falsa carità cristiana e pervasa di vera voglia di potere, serva di chiunque sia utile per conservarglielo.
    Non è giusto prendersela con le forze dell’ordine, non è nemmeno giusto prendersela con i proprietari dell’immobile sgomberato: il vero responsabile è chi occupa le istituzioni e agisce indegnamente in nome dello Stato.
    Chi prima attribuisce un diritto alle persone e poi lascia vuoto di sostanza questo diritto; chi prima si fregia di valori umani accogliendo i migranti e poi li abbandona al loro destino;
    chi accoglie il migrante in nome dello Stato, e gli riconosce il diritto di restare, nel momento in cui lo fa deve già essere certo che questi avrà un tetto e i mezzi per vivere, non per sopravvivere. Altrimenti è un ipocrita, indegno di rappresentare lo Stato.
    Invece scarica sulla società civile il compito di trovare un modus vivendi con lo straniero e sulle tasche dei contribuenti il peso della mancia che gli elargisce per non disturbare.
    Non c’è nulla di dignitoso, di efficace, di rispettoso, nel modo in cui questa indegna partitocrazia finge di gestire il fenomeno migratorio.
    E’ a questa che va presentato il conto di quello che sta avvenendo.

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