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Covid-19: gli orrori del governo Conte. Un ’ospedale’ a palazzo Chigi, ma per gli italiani...

Franco Bechis, direttore del quotidiano Il Tempo, collega che apprezzo per la sua grande ironia e lucidità, ieri ha pubblicato il suo approfondimento su un tema alquanto scottante: le derrate sanitarie fatte arrivare a Palazzo Chigi per proteggere adeguatamente Conte, i parlamentari e gli eventuali ospiti.

Ecco il suo articolo, illuminante: Mascherine, guanti e bombole di ossigeno: Conte si è fatto l'ospedale a casa e lo potete anche scaricare in formato .pdf sul vostro PC tante volte il web decidesse di “mangiare” questo articolo di Bechis che deve invece restare nella storia del giornalismo d’inchiesta e della Repubblica Italiana: ecco il link attraverso il quale scaricare il file

Prima di pensare: “Beh, che male c’è”? è molto meglio che continuiate a leggere.

In massima sintesi: com’è ormai noto a tutti, e come ho riportato nel mio articolo sul tema pubblicato il 20 marzo, Conte ha varato il decreto attraverso il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria il 31 Gennaio scorso. Due giorni dopo, lo stesso Conte dichiarava ai colleghi giornalisti che lo intervistarono all’uscita da Palazzo Chigi: “Gli italiani possono continuare a condurre una vita normale”.

Nel frattempo, però, proprio Conte si organizza di gran fretta per far si che a Palazzo Chigi giunga un corposo approvvigionamento di mascherine, guanti e tutto quello che deve servire in stato di emergenza sanitaria, così come è imposto a ogni singolo cittadino e per decreto legge, tutti firmati da Conte.

Cosa stona in questa situazione? Che mentre il premier Giuseppe Conte, consapevole ben prima del 31 gennaio della situazione di emergenza sanitaria (Cliccare sui link per accedere all'articolo) perdeva tempo e dichiarava placidamente che potevamo stare tranquilli, facendo così diffondere a macchia d’olio una situazione pandemica dai contorni aberranti, nelle stesse ore si preoccupava di cautelare la propria incolumità e quella dei colleghi politici.

A rendere ancor più grave questa azione, è bene non perdere di vista alcuni punti importanti:

1) Per decreto legge ogni cittadino circolante in Italia è obbligato a bardarsi con mascherine protettive e guanti. Peccato che le mascherine siano introvabili, e che nella migliore delle ipotesi costino un occhio della testa: Conte doveva semmai varare un decreto urgente per imporre almeno lo stesso prezzo pagato da Palazzo Chigi – 0,20 centesimi a mascherina – pena il carcere per gli speculatori

2) Gli stessi medici e il personale sanitario, in tutta Italia, ha carenza di presidi medici protettivi

3) Alle forze dell’ordine impongono di usare la stessa mascherina per due giorni (data la scarsità) anche se è risaputo che la durata è di poche ore per ognuna di esse

Già solo questo elenco di cose deve portare tutti a una profonda riflessione sul tema della coerenza, della trasparenza, della tendenza della politica nostrana a non cautelare mai davvero gli interessi della popolazione, ma solo di se stessi.

Se a questo aggiungiamo il subemendamento che fuoriuscì dal cappello a cilindro qualche tempo fa, e che – se non fosse poi stato ritirato dopo che la stampa nazionale ha fatto il suo dovere, parlandone alla popolazione – avrebbe reso immuni da qualsiasi denuncia il premier Conte e tutto l’esecutivo, e se aggiungiamo l’arroganza utilizzata spesso dal Premier Conte, che invece di spiegare chiaramente le ragioni della quarantena, del suo prolungamento, e di spiegare a dovere anche cosa possono attendersi lavoratori, imprenditori e nuclei familiari, per quanto riguarda l’aspetto economico, già disperatamente crollato e che fa presagire tempi terribili (Cliccare sul link per leggere l'articolo) anche in ordine di suicidi che purtroppo potranno avvenire – è già accaduto dopo l’avvento della crisi economica scoppiata nel 2008 – quale tipo di domande vogliono porre, i miei lettori, al premier Conte, alla luce di quanto ho esposto?

Scrivetemi: potete farlo commentando questo mio articolo, dopo esservi registrati gratuitamente alla piattaforma online di questo giornale, o contattandomi sui social.

Raccoglierò le vostre istanze e le invierò direttamente al Premier, attendendo risposte.

Foto: European Parliament/Flickr

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Enzo Salvà (---.---.---.64) 14 aprile 2020 11:46
    Enzo Salvà

    Mah, a me questo articolo sembra propaganda di bassissima lega:

    che il governo, i governi, inclusi quelli territoriali, dopo quanto visto in Cina e gli avvisi, non sapessero per tempo che l’eventuale l’espansione del virus avrebbe prodotto enormi danni, è roba da ingenui o da mala fede,

    se consideriamo che, con la sola esclusione della Germania, tutti, ma proprio tutti si sono ritrovati nelle stesse condizioni e penuria, significa che i piani di emergenza virus erano solo sulla carta.

    Mi lasciano perplesso GB e USA ed il loro ottimismo, di fatto però manca di tutto e di più anche lì.

    Lei cita la data del 31.gennaio 2020, la dichiarazione di emergenza sanitaria:

    il 30 gennaio 2020 i primi casi, i turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani,

    il 21 Febbraio 2020 è stato Certificato il primo caso italiano, Ospedale Sacco Milano,

    il 24 Febbraio 2020, (forse il 23) è stata istituita la zona rossa “Codogno ecc.”

    A me piacerebbe sapere cosa sarebbe successo se l’Italia, la prima ad essere investita dal virus dopo la Cina, avesse praticato un confinamento preventivo progressivo sul modello Wuhan e Provincia dell’Hubei (60 milioni di abitanti),

    non lo so ma presumo come minimo il panico,

    ma so cosa è successo in Veneto e Lombardia quando sono state istituite le prime zone rosse e successivamente quando è stata prevista la chiusura delle Provincie di Venezia e Treviso, con immediata richiesta di ritiro del provvedimento governativo: Zaia, 7 Marzo 2020, (lo scrivo solo per evidenziare la data) la dichiarazione è questa: Non si comprende il razionale di una misura che appare spropositata all’attuale andamento epidemiologico”. 

    Di tutte le mancanze e contraddizioni è responsabile il Governo? Sì, è ovvio......., l’alternativa?

    Ci sarebbero state le mascherine il giorno dopo? I protocolli ospedalieri si sarebbero aggiornati da soli? Le ASL, nelle mani delle Regioni e di vecchi e nuovi politici trombati, avrebbero cagato quanto necessario magari con i colori del politico di riferimento?

    Mezzo mondo sta pagando cara la politica degli ultimi 40 anni, se vogliamo ricordare i morti, pensiamo a far sì che non possa mai più accadere, che la Comunità non si basa sul cane che mangia cane, che ci sono diritti inalienabili che sono stai erosi profondamente in nome dei soldi e della bulimia del consumo, diritti che vanno ripristinati.

    Gli sciacalli lasciamoli nel loro ambiente naturale,

    Un Saluto

    Es.

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.241) 14 aprile 2020 12:18
    Emilia Urso Anfuso

    Salve Salvà: le dico una cosa, lei deve smetterla di remare contro pure ai DECRETI varati dal governo

    Ciò che riporto nei miei articoli, nelle inchieste, negli editoriali e negli approfondimenti, non sono frutto di mie "opinioni personali" ed è cosa nota: sono una giornalista stimata, NON una opinionista

    Apra il link all’indagine di Bechis, così potrà anche leggere i documenti che confermano l’acquisto, in tempi non sospetti, di DERRATE SANITARIE per Palazzo Chigi.

    D’altra parte, poco mi importa di chi, come lei, rema contro le evidenze dei fatti  non mi interessa nemmeno comprenderne la ragione, mi creda  le basterebbe, peraltro, aprire di volta in volta i link che inserisco sempre nelle mie opere, per accedere a:

     i decreti legge in originale

     le dichiarazioni ufficiali

     le documentazioni originali attestanti ciò che scrivo

     nel caso specifico di questo mio articolo che sta commentando, apra il link all’indagine del collega Franco Bechis, invece di perder tempo a scrivermi che (praticamente) avremmo "le visioni"

    Esistono pochi giornalisti d’inchiesta, e d’altronde il giornalismo E’ inchiesta.

    Non le piace? Non importa. Ma la verità, lei e quelli come lei, non la sotterrerete sotto al vostro metodo di bassa lega di voler far passare l’intera categoria di noi giornalisti al pari di "bufalari".

    Ribadisco: scarichi i documenti ufficiali dai miei articoli, invece di commentare a schiovere.

    Visto che ha tempo, legga — o rilegga — aprendo però TUTTI I LINK che ho inserito, poi vediamo se avrà ancora tempo di scrivermi "Lei cita la data del 31 Gennaio"...CERTO: è la data del decreto firmato da Conte in cui è stato dichiarato LO STATO DI EMERGENZA SANITARIA.

    Ecco il link a un mio recente articolo con i link e anche il video delle dichiarazioni rilasciate da Conte 2 giorni dopo il varo del decreto del 31 Gennaio: http://www.gliscomunicati.com/Content.asp?contentid=12017

    Quale altra data avrei dovuto citare, di grazia? Vuole SBIANCHETTARE LE DATE SUI DECRETI? Lo proponga, magari le daranno ascolto, chissà...

    Un saluto, e commenti dopo aver ampiamente riflettuto. Un consiglio spassionato.

    Non potrete mai e poi mai cancellare la verità. I fatti esistono.

    E’ cura di noi giornalisti onesti raccontarli per filo e per segno.

    Stia bene, Salvà.

  • Di paolo (---.---.---.49) 14 aprile 2020 18:27

    ahi! ahi ! Emilia, la risposta piccata a Salvà, che afferma fatti e circostanze conclamate, non è da giornalista "stimata".

    Franco Bechis non è il vangelo, è indubbiamente un bravo giornalista tuttavia politicamente schierato ( Libero , Il Tempo ecc..). Comunque la delibera del 31 gennaio 2020 è palesemente frutto di una prima avvisaglia (proveniente dalla Cina ) di rischi genericamente potenziali per la salute. Una dichiarazione di emergenza sanitaria era doveroso dichiararla dal momento che l’I.S.S. prospettava rischi di contagio. Lo stanziamento di una prima somma pari a 5 milioni di euro è la prova che allora nessuno poteva dare un dimensione al fenomeno. Nessuno, dicasi nessuno, poteva immaginare cosa sarebbe avvenuto nei due mesi successivi. Il 2 Febbraio il virologo Roberto Burioni affermava a proposito del coronavirus " Italia a rischi zero ". Se un virologo di chiara fama ( almeno stando ai media mainstream) si pronuncia in quel modo, non si capisce come Conte avrebbe potuto avere strumenti di valutazione diversi. Mattia il paziente 1 di Codogno è stato ricoverato il 20 Febbraio. Poi è scoppiato l’inferno.
    Quello che tu denunci nei punti 1),2) e 3) è avvenuto in tutto il mondo e semmai in Italia bisognerebbe aprire una "inchiesta seria" di come si è smantellata la sanità negli ultimi venti anni e chi ne sono i responsabili. Non credo che Conte sia annoverabile nel lotto.
    Adesso non dico che Conte sia infallibile, ma insomma.... il tiro al piccione ad alzo zero deve pure avere un limite.
    Appello accorato: ti prego Emilia torna al giornalismo di inchiesta, che sai fare molto bene, e lascia perdere le baruffe chiozzote. Per quelle c’è già una massa di schierati al di sotto di ogni sospetto, travestiti da giornalisti.
    ciao


  • Di Enzo Salvà (---.---.---.88) 14 aprile 2020 19:43
    Enzo Salvà

    Se Lei si è offesa per la questione della propaganda: mi spiace ma è esattamente ciò che ho percepito:

    l’incipit è: Conte che si è fatto l’ospedale in casa collegato a 31 gennaio stato di emergenza > due giorni dopo continuare a condurre una vita normale> nel frattempo Conte….si è preoccupato di farsi l’ospedale. 

    Nel frattempo: dal 31 al 2 Febbraio?

    Bechis invece riporta gli sceenshot degli atti che sono del 25 e 26 Febbraio.

    Frattempo di che cosa? Non Le sembra di avere rappresentato una questione ben diversa?

    Ho scritto, senza polemica alcuna, dei piani di emergenza virus, più precisamente Piano Nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale, più volte implementato nell’arco degli anni che Governi e Regioni avrebbero dovuto applicare.(Ce lo siamo dati noi, non l’Europa o chissà chi), ma non ha funzionato ed è inutile parlarne adesso perché si butta tutto in un calderone dove “tutti colpevoli, nessun colpevole”. Ormai è il passato, c’è tempo per le inchieste e, spero, per le considerazioni del popolo su coloro che ha eletto per ottenere quanto meno una vita il meno grama possibile.

    <<situazione di emergenza sanitaria>> perché pensa che io non abbia letto? Lei stessa riporta delle date: le ho giudicate insufficienti a chiarire la velocità di risposta e ne ho aggiunte. Sono perfettamente d’accordo sulla data del 31 Gennaio, per riportare una storia più completa andrebbero aggiunte le comunicazioni cinesi. 

    Lei non prende in considerazione la data di scoperta del virus in Italia: mi sono chiesto cosa sarebbe successo se il 31 gennaio il Governo avesse proceduto al lockdown, come pare consigliare Lei accusando di <<diffondere a macchia d’olio una situazione pandemica dai contorni aberranti, nelle stesse ore si preoccupava di cautelare la propria incolumità e quella dei colleghi politici>>. Vorrebbe dirmi che non faceva riferimento al 31 gennaio?

    <<reso immuni ecc….>> si ricordi di aver pubblicizzato questo articolo, ne vedremo delle belle. Si parlerà di reazioni ad uno stato di emergenza anche umano. Personalmente non apprezzo il sito di provenienza dell’articolo, di nuovo siamo alla propaganda. Io comunque non ho commentato,

    <<presagire tempi terribili>> letto ma non commentato trattandosi di gestione economica. Comunque ha scritto Lei stessa che esistono sempre le soluzioni, il problema è “attivarle” in mezzo ad una emergenza sanitaria durante la quale i protocolli non funzionano, le frizioni sono al calor bianco e le polemiche sono fuori controllo: per attivare o riconvertire 50/60 giorni non bastano……

    e così si ritorna alla mancata applicazione dei protocolli di emergenza. Sarà il caso, dopo, di pensare se ci sono solo deficienze applicative o, ben peggio, politiche. Stessa cosa per il modello economico.

    Mi sembra tutto, aggiungo che io non ho tempo per fortuna, solo che sono costretto ad uscire di casa.

    Un Saluto

    Es. 

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.241) 14 aprile 2020 19:58
    Emilia Urso Anfuso

    Non conosco il significato di "offendersi" quando è palese che chi scrive certe cose è in errore. 

    Mi spiace "deluderla" quindi.

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.241) 14 aprile 2020 20:00
    Emilia Urso Anfuso

    Se il suo intento era quello di offendermi poi, le assicuro: sono un osso troppo duro, non casco in giochetti di basso livello, sono temprata da decenni di lavoro duro, e non solo in italia: le provocazioni mi fanno sorridere.

    Non ho il tempo, ora, di leggere quanto lei ha scritto, mi sono limitata alla prima frase. Sto ancora lavorando, e come ogni giorno, dalle 07:00 di stamane. Stia bene, Salvà.

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.241) 14 aprile 2020 21:11
    Emilia Urso Anfuso

    Paolo:

    anche io sono una giornalista di Libero e da anni

     la risposta non è "piccata" ma questo signor Salvà non fa altro, metodicamente, che commentare a schiovere ogni mio articolo: non replico mai, ma se si permette di scrivere sproloqui, e di fronte alle documentazioni ufficiali, se permettete a nessuno è consentito

     di quello che dichiara Burioni, personaggio troppo sopra le righe, con troppi brevetti, con troppa boria  nomen homen evidentemente  mi interessa poco: quando esce uno dei suoi libri, passa le giornate a minacciare tutti i lettori che si permettano anche solo di scrivere (vai su Amazon a controllare) "Questo libro non mi ha convinto granché". Conosco da anni, personalmente, virologi di fama internazionale, e malgrado questo, in questa situazione preferisco prendere tutto con le molle, attendere gli eventi, incrociare i troppi dati discordanti

    Per quanto riguarda il resto: no, non è avvenuto esattamente lo stesso in tutto il mondo. Ma se a te, e ad alti, fa piacere continuare a scriverlo, dirlo e pensarlo, ne avete facoltà.

    Il primo febbraio scorso, è stata pubblicata la mia intervista per Libero ad Alberto Forchielli, che conosco da tempo e mi telefonò dalla Cina; non potete affatto paragonare la Cina, per esempio, a come è stata affrontata la cosa in Italia.

    Se leggi anche le mie inchieste, starai seguendo quella che sto realizzando  a puntate sul Covid-19: manco da lontano, per esempio, in Italia si accenna al fatto, come accade in Cina e altrove, che il tampone orale serve a FICHI SECCHI. Cioè nulla. Da adito a falsi positivi, e l’unico metodo è il doppio tampone: quello orale. e quello rettale. Come ho appunto riportato nella prima parte della mia inchiesta sul tema.

    Per tutto il resto: io faccio emergere fatti e li documento. Voi fate emergere opinioni, che rispetto, e vanno prese in considerazione. Ma se tu, e altri, pensate che fare opinione corrisponda a farmi il mazzo che mi faccio da decenni, scusate...preferisco tornare al mio lavoro, che eseguo 365 giorni l’anno. Da anni.

    Un caro saluto, Paolo. E no, non mi "picco". Vi manca il timbro della mia voce, ecco perché da anni, sui social, molti sono pure convinti di "offendermi": se mi vedeste nel momento in cui rispondo a certe provocazioni sterili, ridereste come matti insieme a me...

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.241) 14 aprile 2020 21:13
    Emilia Urso Anfuso

    P.S. dimenticavo. Franco (Bechis) nell’articolo che ho citato HA DOCUMENTATO. E’ la medesima cosa che ho provato a spiegare a quel Salvà, ma inutilmente.

    Sordi e ciechi, purtroppo, non riacquistano la vista e l’udito, a meno di non volerlo.

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.241) 14 aprile 2020 21:22
    Emilia Urso Anfuso

    Dimenticavo: su come e perché sia stata smantellata la sanità pubblica, in verità ho lavorato molto, tra inchieste e approfondimenti.

    Cosa dovrei fare? I Bignami del mio corposo lavoro di anni, la ripubblicazione di tutti i miei articoli? O cosa? Sul mio quotidiano, sporadicamente e da anni, sono ripubblicati miei articoli proprio per rammentare a tutti il perché di certi accadimenti attuali

    Sono rimasta tra i rari giornalisti a fare inchiesta, che peraltro dovrebbe essere il cuore della professione giornalistica

    Perché la sanità pubblica a brindelli? Beh...ricordati cosa è accaduto nel corso degli anni e dei governi in carica, ricordati CdP, ricorda anche i motivi per cui sono imposte assurdità attraverso le quali persino i malati oncologici sono costretti o a pagare o ad attendere di morire prima di sottoporsi a un analisi urgente o a un intervento

    Di recente è stato pubblicato una mia indagine sul tema dei tempi assurdi per accedere alle cure attraverso il SSN: esistono normative specifiche a salvaguardia dei diritti dei contribuenti, ma ovviamente nessuno lo scrive, nessuno informa i cittadini

    L’ho fatto io, spiegando i diritti e le normative: molti mi scrivono ancora oggi per ringraziarmi, e per dirmi che hanno tagliato la pagina col mio articolo e l’hanno conservata nel portafogli

    Io, il mio, lo faccio da tanti anni, e non solo come giornalista: i commentatori e opinionisti, cosa fanno per migliorare, o almeno tentare di migliorare, la vita di milioni di esseri umani?

    Attendo replica, ma fate con calma...

    EAU

  • Di paolo (---.---.---.49) 14 aprile 2020 23:21

    Va bene, chiaro. Ma nessuno ti sta attaccando e non si tratta di opinioni ma di fatti, peraltro cronologicamente riportati. Il report di Bechis su Conte dice tutto e nulla, dipende dalla interpretazione (politica) che si vuole dare. E’ normale, anzi doveroso e direi perfino obbligatorio, che un premier venga sottoposto a particolari attenzioni sanitarie. Non è l’autista di un autobus, è la guida politica ed esecutiva di un paese di 60 milioni di cittadini. Quando dico che quello che è successo in Italia è avvenuto in tutto il mondo, affermo un fatto non una opinione. Poi è evidente che la risposta della Germania è stata meno drammatica della nostra, piuttosto che della Spagna o della Francia, per non citare USA e Inghilterra. Ma li hanno giocato fattori contingenti e una cronologia infettiva diversa, oltre alla tradizionale organizzazione tedesca. Loro avevano 28.000 posti di terapia intensiva, noi 5.000, con una popolazione che è solo 1/4 in più della nostra e con lander che sono rimasti totalmente esclusi dal contagio, perché probabilmente non è che siano mete ambite, specialmente nel periodo invernale. Se tu escludi la Lombardia, il resto del paese, almeno per ora, non è molto lontano dalla situazione tedesca, seppure con una elaborazione dei dati alquanto diversa. Ma il punto è che noi siamo stati i primi ad entrare a razzo in una pandemia, mentre gli altri hanno avuto tempo e modelli di riferimento. Noi no, a parte i cinesi che forse non ce l’hanno detta proprio tutta e subito. 

    Comunque, continua a fare giornalismo di inchiesta come sai fare ed è oltremodo apprezzato; ma converrai con me che anche il "giornalismo di inchiesta" non è per definizione "puro e casto ", si può far pendere la verità da una parte o dall’altra a seconda di come si interpretano i fatti. Nel caso Bechis docet, appunto. Poi capita che un tizio come Salvà, che notoriamente fa il pelo e contropelo solo se trova lo spunto di interesse, percepisca un articolo, magari fatto con buone intenzioni, come che tira tutto da una parte. Di primo acchito ha fatto anche a me la stessa impressione, forse complice il clima generale che stiamo vivendo. 

    ciao


  • Di Enzo Salvà (---.---.---.64) 15 aprile 2020 11:32
    Enzo Salvà

    Raccolgo l’invito:

    Lei parte da un articolo di Bechis,

    documentato con atti datati fine mese Febbraio,

    li trasferisce al 31 Gennaio, al più il 2 Febbraio,

    e sarei io quello che sproloquia?

    Un Saluto, 

    Es.

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.241) 15 aprile 2020 16:54
    Emilia Urso Anfuso

    Salvà, noto che continua a sproloquiare: ne ha facoltà.

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.241) 15 aprile 2020 16:59
    Emilia Urso Anfuso

    Non capisco il motivo per cui, sul web, molti di voi pensino di aver "offeso" o "Attaccato".

    Ne avete facoltà ma non sono la persona giusta per usare termini e metodi simili: non mi sento attaccata e nemmeno offesa nella vita reale, in special modo se "attacchi" e "offese" arrivano da esimi sconosciuti, pensate un po’ se possa accadere nella mia "vita" virtuale

    Ribadisco: avete libertà di opinione. Ma restano opinioni

    Noi giornalisti, non tutti e lo so bene, facciamo altro: mostriamo ai lettori gli accadimenti. Documentiamo. Poi, se persino le documentazioni, ma addirittura in molti casi le dichiarazioni pubbliche, non vi vanno bene beh...comunicate direttamente con chi sta al governo, fategliele modificare. Che vi devo dire?

    Buona baruffa tra voi. Non amo il caos, le baruffe, le azzuffate sterili

    Se, invece, avete desiderio di ragionare insieme sui fatti: inviate un segnale di fumo

    EAU

  • Di paolo (---.---.---.49) 15 aprile 2020 18:32

     Quindi anche quando scrivi che Conte "perdeva tempo e dichiarava placidamente che potevamo stare tranquilli, facendo così diffondere a macchia d’olio una situazione pandemica dai contorni aberranti, nelle stesse ore si preoccupava di cautelare la propria incolumità e quella dei colleghi politici", dichiari una verità documentata e non esprimi una tua valutazione strettamente personale.

    Ma se è cosi’, cioè se quello che dici è un fatto documentato e quindi dovresti essere in grado di produrlo, allora vai in Procura e denuncia Conte per tentata strage.

    Dai a Conte dell’arrogante, ma anche questo non è una tua opinione ma un fatto. Io invece che trovo Conte per nulla arrogante esprimo solo una opinione, inquanto non sono un giornalista. E’ una metodica logica interessante, mi sa che ho cannato i mei studi (maledetti neutrini!) e forse avrei fatto meglio a buttarmi nel giornalismo. D’inchiesta ovviamente.

    Cosi’ ma solo per curiosità, ovviamente puoi anche non rispondermi, secondo te Travaglio, tanto per citarne uno che è assonante ai "fatti ", è un giornalista che cita fatti e circostanze oppure è un fantasioso opinionista ?

    Mi interessa veramente un tuo giudizio. Comunque sia, anche se non mi rispondi, continuo a leggere i tuoi lavori.

    ciao

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.241) 15 aprile 2020 18:44
    Emilia Urso Anfuso

    Non amo perdere tempo con i provocatori: tenete...questo è il video delle dichiarazioni di Conte, rilasciate a margine del varo del decreto del 31 Gennaio scorso, quello che conferma lo stato di emergenza sanitaria: andate al minuto 1:03 e sentirete con le vostre orecchie  ci sentite bene spero  cosa ha dichiarato Conte: https://www.youtube.com/watch?v=EpEOwCce4pk

    Poi, visto che tu, Paolo, sfotti quando mi scrivi: "Ti devi occuparti di inchieste, fai inchieste" allora ripubblico qui anche il link della prima parte della mia inchiesta sul Covid-19: http://www.gliscomunicati.com/Content.asp?contentid=12001

    e anche il link al mio approfondimento su come sono andate le cose, decreto dopo decreto, con le DATE (che non sono le mie opinioni personali, ma tanto è inutile, siete online al solo scopo di tentare sterilmente di provocare chi si azzardi a fare inchiesta, cioè giornalismo): http://www.gliscomunicati.com/Content.asp?contentid=12017

    Non sono io che dico...sono i fatti, le cronache, le indagini, i documenti, le tempistiche, i decreti uno dopo l’altro, i virologi, le altre nazioni, i medici, gli ospedali, gli infermieri, i malati...A CONFERMARE cosa sta accadendo nella realtà dei fatti

    Noi giornalisti onesti, non facciamo altro che raccogliere, mettere insieme, pubblicare. E’ stato per caso emanato un nuovo decreto che vieta ai giornalisti di narrare gli eventi così come accadono? Non ne ho notizia.

    Statemi bene.

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.241) 15 aprile 2020 18:53
    Emilia Urso Anfuso

    Su Travaglio mi sono espressa molte volte. Non credo di doverlo fare nuovamente. Le mie dichiarazioni sono pubbliche. 

    Le tue provocazioni non mi toccano, e ti dirò di più: visto che tenti la carta miserevole dello sfottò, quando parli delle mie inchieste, rendo noto che, spesso, non mi sono limitata all’inchiesta giornalistica, ma ho presentato voluminose denunce, per esempio ai NAS, come ai tempi in cui lavorai a una lunga e tortuosa inchiesta sulle RSA. I Carabinieri, con cui sono in costante contatto, stimano da anni il mio lavoro. Non so se esistono altri giornalisti a farlo. Semmai, non fanno altro che presentare querele, per beccare soldi. Io, di querele, in tanti anni posso VANTARE di averne presa solo una, per un’inchiesta

    Ma fu RITIRATA su consiglio  guarda un po’ della polizia postale: era, come sempre, talmente documentata, che il querelante rischiò di andare in galera...

    Ciao, Paolo. Io non campo coi soldi dei risarcimenti, io lavoro.

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.241) 15 aprile 2020 19:04
    Emilia Urso Anfuso

    Ah, solo per dovere di cronaca: non ho presentato io il subemendamento a protezione del governo, poi ritirato strategicamente dopo che la stampa nazionale ha fatto emergere la cosa.

    Un salutone a tutti.

  • Di paolo (---.---.---.49) 15 aprile 2020 21:10

    Cara Emilia sei una vera forza della natura, vai benissimo. Hai il tocco divino di chi non ha dubbi e vive di certezze.

    Un caro saluto anche a Enzo, sfortunato quanto il sottoscritto.

    ciao chiudo

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.225) 15 aprile 2020 21:57
    Emilia Urso Anfuso

    Vivo di dati, contro dati, leggi, decreti, dichiarazioni, documenti ufficiali, documenti internazionali, trattati internazionali... Beati voi che potete permettervi le opinioni personali, quasi quasi vi invidio. Un saluto a tutti.

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