Mah, a me questo articolo sembra propaganda di bassissima
lega:
che il governo, i governi, inclusi quelli territoriali, dopo
quanto visto in Cina e gli avvisi, non sapessero per tempo che l’eventuale l’espansione
del virus avrebbe prodotto enormi danni, è roba da ingenui o da mala fede,
se consideriamo che, con la sola esclusione della Germania,
tutti, ma proprio tutti si sono ritrovati nelle stesse condizioni e penuria,
significa che i piani di emergenza virus erano solo sulla carta.
Mi lasciano perplesso GB e USA ed il loro ottimismo, di
fatto però manca di tutto e di più anche lì.
Lei cita la data del 31.gennaio 2020, la dichiarazione di
emergenza sanitaria:
il 30 gennaio 2020 i primi casi, i turisti cinesi ricoverati
allo Spallanzani,
il 21 Febbraio 2020 è stato Certificato il primo
caso italiano, Ospedale Sacco Milano,
il 24 Febbraio 2020, (forse il 23) è stata istituita la zona
rossa “Codogno ecc.”
A me piacerebbe sapere cosa sarebbe successo se l’Italia, la
prima ad essere investita dal virus dopo la Cina, avesse praticato un confinamento preventivo progressivo sul modello Wuhan e Provincia dell’Hubei (60 milioni di abitanti),
non
lo so ma presumo come minimo il panico,
ma so cosa è successo in Veneto e Lombardia quando sono
state istituite le prime zone rosse e successivamente quando è stata prevista la
chiusura delle Provincie di Venezia e Treviso, con immediata richiesta di ritiro del
provvedimento governativo: Zaia, 7 Marzo
2020, (lo scrivo solo per evidenziare la data) la dichiarazione è questa: “Non si comprende
il razionale di una misura che appare spropositata all’attuale andamento
epidemiologico”.
Di tutte le mancanze e contraddizioni è responsabile il
Governo? Sì, è ovvio......., l’alternativa?
Ci sarebbero state le mascherine
il giorno dopo? I protocolli ospedalieri si sarebbero aggiornati da soli? Le
ASL, nelle mani delle Regioni e di vecchi e nuovi politici trombati, avrebbero
cagato quanto necessario magari con i colori del politico di riferimento?
Mezzo mondo sta pagando cara la politica degli ultimi 40
anni, se vogliamo ricordare i morti, pensiamo a far sì che non possa mai più accadere,
che la Comunità non si basa sul cane che mangia cane, che ci sono diritti
inalienabili che sono stai erosi profondamente in nome dei soldi e della
bulimia del consumo, diritti che vanno ripristinati.
Gli sciacalli lasciamoli nel loro ambiente naturale,
Un Saluto
Es.