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 Home page > Tribuna Libera > Chi sono gli italiani che continuano a votare Berlusconi

Chi sono gli italiani che continuano a votare Berlusconi

Chiunque creda nei principi della democrazia e, con obiettività ed onestà intellettuale, ripercorra questi ultimi venti anni di vita politica italiana non può non può non provare orrore e stupore di fronte ai successi elettorali di un personaggio come Berlusconi e della sua coalizione, vincente nel 1994, nel 2001 e nel 2008 e che tuttora viene considerato favorito, a leggere i sondaggi più diffusi (ai quali personalmente, detto per inciso, non credo), in caso di nuove elezioni.

In tanti hanno formulato analisi ed ipotesi per identificare e spiegare le ragioni di tale consenso e l’assoluta prevalenza che Berlusconi mantiene, con la Lega, in gran parte del nord e, da solo, in fondamentali regioni del sud.

La trasformazione della stratificazione sociale italiana, il degrado culturale di questo Paese operato dalle tv e dalla demolizione della scuola pubblica, la componente ideologica (l'Italia è un Paese fondamentalmente conservatore e reazionario?) che ammanta (con l'anticomunismo, la rivendicazione dei 'valori' tradizionali, la paura e l’esclusione dello straniero e del diverso, l'autoritarismo) la proposta politica della destra, la distorsione della contesa elettorale che viene realizzata dal dominio berlusconiano sulla informazione televisiva, il voto di scambio e l’incidenza delle organizzazioni criminali in particolare in alcune Regioni, l'influenza del Vaticano e delle gerarchie cattoliche che hanno penalizzato non i comportamenti concretamente immorali ed anticristiani ma l’enunciazione dei principi ritenuti in contrasto con la propria dottrina ed i propri interessi materiali, un ceto imprenditoriale italiano che di fronte alle difficoltà e ai momenti di svolta della storia preferisce affidarsi all'uomo della Provvidenza piuttosto che alla modernizzazione liberale e capitalista, il mito berlusconiano e cioè il sogno che il personale successo economico dell’Unto dal Signore potesse trasferirsi a chiunque lo votava, la debolezza e la inadeguatezza della proposta politica del centro sinistra e dei suoi ceti dirigenti che non hanno saputo proporre una visione alternativa a quella dominante e riuscito a rappresentare i ceti penalizzati dal berlusconismo.

Il tutto dando per scontato, e forse così scontato non è, che i risultati elettorali non siano truccati da brogli e rilevando in ogni caso che, stante il sempre maggior numero di persone che, per scelta deliberata o per disinteresse, si rifiuta di votare (astenendosi o introducendo nell’urna scheda bianca o nulla), la vittoria in realtà arride ad una minoranza, numerosa fino a diventare maggioranza relativa, ma pur sempre minoranza.

Cose dette e ridette e che se pure riescono a spiegare adeguatamente gli esiti elettorali del 1994 e del 2001, dove ha ancora senso parlare del sogno berlusconiano, non sono sufficienti a mio avviso per interpretare il quasi pareggio del 2006, dopo cinque disastrosi anni di governo, il ritorno alla vittoria nel 2008 ed il permanere del consenso attuale.

Se anche il voto è una merce e l'elettore ragiona e si comporta come un qualunque consumatore (questa è proprio la tesi esposta da Berlusconi) che può essere conquistato e sedotto dall'inganno pubblicitario ma le cui decisioni dovrebbero essere comunque improntate, secondo la teoria economica classica ma anche secondo buon senso, ad una base di razionalità come è possibile spiegare il persistente favore in termini di maggioranza relativa che mantiene la ditta Bossi e Berlusconi?

Quale consumatore (e così anche l'elettore) tornerebbe a servirsi dallo stesso fornitore nonostante le fregature ricevute?

Perché al centro destra, a differenza dello schieramento di centro sinistra, sembra essere perdonato tutto: la crisi economica, la litigiosità, i casi di corruzione e addirittura di collusione con la criminalità organizzata, i comportamenti immorali privati, un ceto dirigente e di governo impresentabile (basti pensare, solo per fare qualche nome, a Gasparri, Capezzone, Bondi, Santanchè, Calderoli ecc ecc.)?

Lo stesso slogan del governo del fare, una volta squarciato il velo della propaganda mediatica, si rivela alla prova dei fatti niente più che una favola (si legga al riguardo l'analisi di Ilvo Diamanti) che non va mai oltre la politica degli annunci e che trova clamorose smentite nei dati dell’economia reale e nelle risposte alla crisi, nella ricostruzione in Abruzzo e nella gestione dei rifiuti in Campania, nella mancata realizzazione e nel mancato completamento delle opere pubbliche promesse.

Chi continua a pensare che tutto ciò sia esclusivamente il frutto dell’annebbiamento di menti e coscienze operato dall’informazione e dai modelli culturali imposti dalle tv berlusconiane ignora però un elemento fondamentale costituito dalla base sociale del berlusconismo.

Se infatti escludiamo tutto il contorno e andiamo al vero nocciolo della mission della destra berlusconiana e leghista, traducibile nelle parole egoismo e tolleranza della illegalità per determinati ceti, possiamo comprendere quale sia il suo elettorato di riferimento e le ragioni per cui lo ha votato e continua a votarlo.

Egoismo in salsa territoriale ed etnica con la Lega per poter rispondere alla crisi ed alla globalizzazione, egoismo come pretesa di non veder sanzionate lesioni della legalità economica, evasione fiscale e contributiva, violazioni delle norme sui diritti e sulla sicurezza sul lavoro con Berlusconi.

Se per la Lega il raggiungimento degli obiettivi dichiarati va misurato, oltre che in termini propagandistici e di centralità riconosciuta alla questione settentrionale, come trasferimento di spesa pubblica e di potere a favore del nord, per chi vota Berlusconi non conta l’effettiva realizzazione fattuale del suo programma. E' sufficiente la politica degli annunci e dell'apologia di comportamenti illegali ed antisociali. Screditare i magistrati, proporre piani di edilizia fai da te, stigmatizzare le tasse come furto a danno dei cittadini, togliere strumenti e risorse necessarie per funzionare ai fondamentali settori dello Stato (scuola, sanità, giustizia, forse di sicurezza, polizia tributaria), ipotizzare l’alleggerimento delle norme in materia di sicurezza e di diritti del lavoro anche se raramente si traduce in veri e propri provvedimenti legislativi diventa in qualche modo il via libera a tutti coloro che considerano la legge e le regole della convivenza civile un ingiusto impaccio alle proprie aspirazioni e pretese.

E' l'Italia che non so quantificare in termini di percentuali elettorali ma che si può definire nelle cifre stimate dell'evasione fiscale (200 miliardi di euro), della corruzione (70 miliardi), del fatturato della criminalità organizzata (120 miliardi) cifre che nella loro dimensione danno l'idea del potere che rappresentano e degli interessi che muovono.

E' l'Italia del sommerso, del 'nero', del doppio lavoro, del familismo e delle cricche, delle raccomandazioni e della corruzione, della rendita parassitaria e dei soldi all'estero, dell'impresa che rifiuta la concorrenza leale fondata sulla qualità del prodotto.

E' l'Italia che non conosce crisi e che forse può spiegare, con i soldi che riesce a far girare, la relativa sonnolenza sociale, se paragonata alle turbolenze di Grecia e Francia, del nostro Paese pur di fronte ad una crisi economica drammatica.

Il nocciolo della politica berlusconiana non è dunque il fare ma al contrario proprio il non fare, le è sufficiente per raccogliere il consenso creare le condizioni culturali e rendere le strutture pubbliche impotenti per favorire un feroce laissez faire. Ed annunci e provvedimenti concreti rappresentano esattamente ciò che il proprio elettorato si aspetta e cioè il via libera, al di là di leggi e controlli, al proprio selvaggio egoismo, al rifiuto di ogni soluzione collettiva e solidale ai problemi ed il sancire che l'unica legge che è giusto rispettare è quella del più forte.

Agire in violazione delle leggi formali, con la certezza dell'impunità, diventa addirittura più seducente dell'adozione di una legislazione liberista che quantomeno creerebbe delle condizioni di uguaglianza, ponendo chi fa della furbizia la propria filosofia di vita in una posizione di vantaggio rispetto a chi si ostina a rispettare la legge.

Al contrario, è proprio alla sinistra che sarebbe indispensabile perseguire, una volta al potere, una politica del fare nel momento in cui chi la vota non chiede la semplice gestione dell'esistente ma una trasformazione radicale o almeno in senso riformista della società.

Ed ecco che qui vengono i problemi. Le contraddizioni (sviluppo o ambiente? Rsanamento dei conti pubblici o più servizi sociali? Conservazione delle caste politiche o legalità? più mercato o più diritti e garanzie per i lavoratori? lavoro dipendente o impresa? Laicità dello Stato o ossequio alle gerarchie ecclesiastiche? Ripudio della guerra o missioni 'di pace' all'estero?) insite nell'ampio schieramento di centro sinistra, la pretesa di voler servire Dio e Mammona, ceti popolari e grande capitale, impediscono di definire una proposta chiara e coerente, in grado di ricompattare il blocco sociale e culturale su cui fonda i propri potenziali consensi, di riportare al voto chi si è astenuto e di attrarre e convincere, con la credibilità e coerenza del proprio programma, chi è dall'altra parte.

Quali possibilità allora per il centro sinistra, al di là del collante antiberlusconiano e se non verrà approvata una legge elettorale proporzionale, di risultare vincente alle prossime elezioni e nel contempo se divenisse maggioranza di garantire stabilità al governo senza riproporre gli insanabili contrasti delle precedenti esperienze dei governi Prodi?

E in che modo le componenti radicali dell'opposizione - Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori – qualora risultassero determinanti in una maggioranza parlamentare potrebbero riuscire ad imporre con successo almeno alcuni dei temi e delle proposte su cui fondano la propria visione politica?

I commenti più votati

  • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.229) 27 ottobre 2010 16:10
    Gian Carlo Zanon

    La realtà umana di chi vota questo ... che ci governa da vent’anni - e speriamo che si concluda come il ventennio fascista, non nel senso di Piazzale Loreto paventato da Pannella - ha tutte le caratteristiche elencate nell’articolo. Inoltre , come ha detto il Cavaliere, "chi lo vota la pensa me anzi è come me". Niente di più vero, nel senso che tutti noi abbiamo una nostra immagine interna che è individuale e soggettiva naturalmente. - Anche Dorian Gray ne aveva la sua, rappresentata in quel quadro che diveniva ogni giorno più orrendo come orrendi erano i misfatti i Dorian - Dicevamo di questa nostra immagine interna: quando andiamo a votare cerchiamo l’immagine di un politico che corrisponda a questa nostra intima immagine, un’immagine politica che sia, non dico uguale, ma simile alla nostra. Ebbene mi spiace dirlo ma in Italia c’è una maggioranza che ha una propria immagine interna che corrisponde più o meno a quella del Sig. B.. Questa è la triste realtà.

Commenti all'articolo

  • Di Sergio Di Vita (---.---.---.236) 27 ottobre 2010 13:40

    La sinistra, se vince (se VUOLE vincere, vince), non ha bisogno di scrivere nessun programma, per ora; perché avrebbe comunque da fare per i prossimi due anni di governo, almeno: il suo primo compito è cancellare, a colpi di legislatura e promuovendo il più possibile partecipazioni referendarie dei cittadini, tutte le malefatte dei governi Berlusconi.

    Durante questi due anni, avrà modo e cura di riflettere sulle proprie divergenze interne, e sulle contraddizioni; e avrà cura di dotarsi di una propria governabilità interna, basata su accordi definiti a monte, per non andare in pezzi al primo colpo. Gli accordi dovranno servire soprattutto a stabilire delle regole decisionali interne (interne alla sinistra), a cui uniformarsi ogni volta che se ne presenti la necessità, per spirito di unità.
  • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.229) 27 ottobre 2010 16:10
    Gian Carlo Zanon

    La realtà umana di chi vota questo ... che ci governa da vent’anni - e speriamo che si concluda come il ventennio fascista, non nel senso di Piazzale Loreto paventato da Pannella - ha tutte le caratteristiche elencate nell’articolo. Inoltre , come ha detto il Cavaliere, "chi lo vota la pensa me anzi è come me". Niente di più vero, nel senso che tutti noi abbiamo una nostra immagine interna che è individuale e soggettiva naturalmente. - Anche Dorian Gray ne aveva la sua, rappresentata in quel quadro che diveniva ogni giorno più orrendo come orrendi erano i misfatti i Dorian - Dicevamo di questa nostra immagine interna: quando andiamo a votare cerchiamo l’immagine di un politico che corrisponda a questa nostra intima immagine, un’immagine politica che sia, non dico uguale, ma simile alla nostra. Ebbene mi spiace dirlo ma in Italia c’è una maggioranza che ha una propria immagine interna che corrisponde più o meno a quella del Sig. B.. Questa è la triste realtà.

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.16) 27 ottobre 2010 23:15
    alessandro tantussi

    guardate bene, la mia non vuole essere una provocazione,

    ma insomma, chi è che deve decidere chi governa?
    un sistema aristocratico costituito solo "dai migliori" individuati da coloro che si ritengono "migliori" oppure un sistema democratico che consente anche agli inalfabeti (basta fare una croce sopra un simbolo) di esprimere un voto?

    Siamo tutti uguali o c’é qualcuno più uguale degli altri?
     
    A nessun partito, o coalizione di partiti, è negata la possibilità di ottenere un voto in più della attuale maggioranza.
     
    Con questa o con altra legge elettorale, se i voti non si spostano da una parte verso l’altra in misura sufficiente ad invertire l’attuale rapporto di forza, è evidente che le cose non cambieranno di molto. 

    E pensare che raramente si verificano condizioni così favorevoli alla minoranza, quindi così ad una inversione di rotta, quindi ad uno spaostamento di voti a suo favore.

    Eppure il principale partito di minoranza perde voti e fiducia. Volete forse farne una colpa a chi, come me, ha votato per l’attuale maggioranza e, probabilmente, lo farà anche alle prossime elezioni? 

    • Di (---.---.---.40) 1 novembre 2010 11:00

      Chi deve decidere chi governa? ma è ovvio, la maggioranza. Ed altrettanto ovviamente, una maggioranza di pedofili eleggerà un pedofilo, con l’ovvio (nonchè democratico) obiettivo di depenalizzare la pedofilia.

      Lo stesso potrebbe dirsi del falso in bilancio, della corruzione, del furto, dell’omicidio, etc.
      Il fatto è che la democrazia risulta un bellissimo sistema solo quando è adottato da un popolo decente. Altrimenti, non fa altro che rispecchiare l’indecenza del popolo che l’adotta.

    • Di alessandro tantussi (---.---.---.36) 1 novembre 2010 18:10
      alessandro tantussi

      CARISSIMO (xxx.xxx.xxx.40)

      RESTA DA STABILIRE CHI SIANO I PEDOFILI, LO DECIDI TU
      nevvero?

      la tua concezione di eguaglianza e libertà è singolare 

      nei regimi nazisti, fascisti e comunisti non c’erano di questi problemi,
      evidentemente la democrazia non fa per te, ovvero:siamo tutti uguali,
      ma qualcuno è più uguale degli altri, e tu fai parte della categoria degli
      "eletti" perché posseggono la "verità". 

      CHE IMPORTA CHE SIANO ELETTI DAL POPOLO?
      questa si chiama dittatura.

      Dio ce ne scampi e totani.

    • Di (---.---.---.40) 1 novembre 2010 19:24

      "Carissimo" Tantussi,

      vediamo di analizzare ciò che scrivi:

      "RESTA DA STABILIRE CHI SIANO I PEDOFILI, LO DECIDI TU
      nevvero?"

      Toh! io pensavo che ci fosse poco da stabilire: pedofilo è colui il quale va con minorenni, o no?
      Almeno finchè non faranno un "lodo" in cui si stabilirà l’esenzione dal reato di pedofilia per tutti i pelati, o per tutti quelli alti meno di un metro e sessanta...

      "la tua concezione di eguaglianza e libertà è singolare"

      Ah, stigmatizzare la pedofilia atterrebbe, secondo te, ad una concezione "singolare" di eguaglianza e libertà... nell’ambito di una concezione "plurale" di eguaglianza e libertà la pedofilia andrebbe bene, secondo te... mah...

      "nei regimi nazisti, fascisti e comunisti non c’erano di questi problemi,"

      E questo che vorrebbe significare? non capisco...

      "evidentemente la democrazia non fa per te, ovvero:siamo tutti uguali,
      ma qualcuno è più uguale degli altri, e tu fai parte della categoria degli 
      "eletti" perché posseggono la "verità". 


      E questa da dove è uscita fuori? dov’è che avrei asserito di possedere la Verità?

      "CHE IMPORTA CHE SIANO ELETTI DAL POPOLO?
      questa si chiama dittatura."

      Ah, ora capisco tutto: L’Eletto Dal Popolo può tutto, questa è Democrazia. Tutto il resto è dittatura. Sei proprio un personaggio "singolare"!

      "Cari" saluti!
      Nicola Fusco

  • Di paolo (---.---.---.66) 28 ottobre 2010 01:09

    Piu’ che " chi sono" , bisognerebbe chiedersi " perche’ " .

    Berlusconi non e’ portatore di una ideologia politica  identificativa . Lo erano Marx o Mussolini e i loro seguaci si chiamavano comunisti o fascisti . 
    Mentre invece " perche’ " 1/5 circa degli aventi diritto vota Silvio trova una risposta banale : " ma perche’ no !! " .
    Non e’ difficile trovare in una societa’ eterogenea come la nostra , infradiciata da tutto e di piu’ , uno su cinque che ha le caratteristiche giuste per votare Sivio B. 
    Anzi a pensarci bene sono anche pochini ,viste le caratteristiche socioculturali di questo sciagurato paese .
    Piuttosto chiediamoci " perche’ " gli altri 4/5 o sono compagni di merenda o sono oppositori all’acqua di rosa ( con rarissime e minoritarie eccezioni ) .
    Risposta , please .

    paolo
    • Di alessandro tantussi (---.---.---.100) 28 ottobre 2010 08:26
      alessandro tantussi

      innanzi tutto il riferimento ad una supposta necessità di essere portatori di una ideologia politica identifiticativa è del tutto fuori luogo. 
      Per fortuna nella maggior parte del mondo il governi ed i i leaders non hanno niente a che vedere con ideologie comuniste né fasciste, soprattutto non si può fare riferimento ai regimi dittatoriali nazi-fascisti di Mussolini o Hitler né a quelli del comunismo reale di Stalin, Mao o altri più recenti e perfino attuali.
      QUESTO VECCHIO RIFERIMENTO, tuttora presente in alcune parti dell’elettorato Italiano, ALLE IDEOLOGIE CHE HANNO CAUSATO I DISASTRI DEL ’900 costitituisce uno dei primi spunti per riflettere sul perché della distrubuzione del consenso in Italia
      Se vogliamo andare a trovare origini storico-filosofico- economiche si potrebbe fare casomai qualche riferimento al liberalismo economico (Jonn Locke, Adam Smith ecc) contrapposto al socialismo-statalismo (che prende spunto dalle idee di Marx ed Eenghels, dopo averle liberate dalle tendenze rivoluzionarie di presa del potere e modificate in senso riformista). LA DIFFERENZA SOSTANZIALE CONSISTE NELLA DIMENSIONE DELL’INTERVENTO DELLO STATO IN ECONOMIA.
      questo, secondo me, èil motivo principale che determina il voto di coloro che non sono innamorati né di Berlusconi, né di (a proposito, di chi? Bersani, Vendola, Chiamparino, Montezemolo, Papa straniero, Fini....) 

  • Di paolo (---.---.---.66) 29 ottobre 2010 00:04

    Caro Alessandro


    Hai ragione da vendere : Dio ci guardi dalle ideologie !! infatti ,e pensavo fosse chiaro , ho escluso che Berlusconi sia il profeta di una ideologia . E’ un rango che francamente non gli compete ,anche se molti lo vedono come un novello duce . I cm di altezza indubbiamente ci sono , la megalomania c’e’ pure , c’e’ pure l’arte dell’incantatore e la facilita’ camaleontica di smentire le sue smentite oltre ad una innegabile capacita’ istrionica da teatrante consumato . Insomma il pifferaio c’e’ tutto ,non manca nulla .
     Nel paese delle quattro mafie piu’ chiesa cattolica , della scarsissima inclinazione al rispetto delle leggi , del furbismo e del fanfullismo vuoi che non si trovi un quinto di bravi cristi disposti a votarlo . Questa si che sarebbe un’anomalia .
     Il problema vero sono gli altri quattro quinti che non sanno piu’ cosa e’ giusto e cosa non lo e’ , cosa fare o non fare , chi votare . Siamo un paese incartato . Su questo hai perfettamente ragione .
    Pero’ per favore lascia perdere il liberalismo economico , con Berlusconi c’entra come il sale nel caffe’ . L’unica forma di liberalismo che concepisce il nostro Silvio e’ quella di fare i cavolacci suoi in barba a tutto e a tutti . E glielo stiamo permettendo .Purtroppo.
    Stai bene .

    paolo
    • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.154) 29 ottobre 2010 20:32
      Gian Carlo Zanon

      Caro Paolo, secondo me, come ho già scritto, c’è eccome un’identificazione tra Berlusconi e chi lo vota, a livello di Mussolini e di Hitlter. Detto questo certamente sono d’accordo che, il berlusconismo, non è di un’ideologia per il semplice fatto che non ci sono idee.
      C’è stata, e c’è ancora, un’ideologia comunista perché il comunismo partiva da idee che dalla Rivoluzione francese erano poi state elaborate da Marx e dai suoi epigoni; idee che poi si erano materializzate in alcune regioni del mondo fino a raggiungere quasi la metà della popolazione mondiale: Solo l’Unione Sovietica e la Cina contavano un miliardo e mezzo di persone. Il comunismo era quindi un’ideologia con un largo seguito. Fascismo e Nazismo e anche lo Stalinismo non possono essere chiamate ideologie. Tutte e tre e molte altre, compreso il Berlusconismo sono qualcosa che ha molto a che vedere con l’alienazione religiosa; nel senso che il popolo aliena in un individuo le sue caratteristiche e i suoi caratteri. Gli Italiani, o meglio gli Italiani che votano Berlusconi, sono dei furbi, propensi alla corruzione, pronti a buttarsi come cani sulle briciole che il loro capo gli tira ... e chi meglio di Lui poteva incarnare queste caratteristiche, legittimarle e magari ampliarle al di là delle loro più nascoste istanze?

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.156) 29 ottobre 2010 02:37
    alessandro tantussi

    Paolo,
    questo modo di discutere mi piace
    e mi sembra di capire, tutto sommato, che le nostre aspirazioni non sono molto diverse sebbene, forse, diversa è l’individazione di quale sia il percorso
    stammi bene anche te! 

  • Di (---.---.---.5) 31 ottobre 2010 07:17

    Buongiorno , noi Italiani dall’estero segiuamo con attenzione la politica in Italia . Voteremo la sinistra , scusate volevamo dire il comunismo , quando toglierete la parola compagno nei comizi e le bandiere con il logo falcia e martello nonche’ la scritta comunista . 
    Noi non vogliamo il ritorno del comunismo in Italia e nel mondo . La storia del recente passato in Russia non ci ha insegnato niente ? 
    Purtroppo in Italia esiste ancora il comunismo di stampo stalinista e serpeggio tra i PM e tra certi personaggi politici che vogliono l’Italia allo sbando .
    A noi non ci frega proprio un bel niente se Il Sig. Berlusconi scopa come un coniglio . Ben per lui , anzi e’ un orgoglio per noi Italiani . Doppiamente visto che ha 72 anni . Comunque questi sono cavoli suoi personali .
    A noi cittadini deve solo interessare che svolge bene il suo lavoro di Presidente .
    Fino a prova contrario e’ il migliore che esiste in Italia .
    Noi voteremo Silvio Berlusconi .
    Lasciamo la spazzatura ai comunisti . 

    • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.148) 31 ottobre 2010 13:06
      Gian Carlo Zanon

      Questa lettera, anonima, dimostra esattamente ciò che cercavo di dire, e cioè che chi vota il sig.B. è esattamente come lui, e come lui addirittura crede che l’orgoglio di una nazione sia dovuto al fatto che il suo premier scopi come un coniglio, come se la dignità umana fosse quella. Bella immagine umana vero?
      Non avrei risposto a questo squallore, ma questo commento conferma le caratteristiche di chi vota Berlusconi.
      Questo sig. Nessuno che scrive non firmandosi, è un vero Berluscones DOC, e come lui milioni di Italiani che ritrovano la loro immagine depauperata nel loro leader. Egli è il loro riflesso.
      Tra l’altro, il Sig. Nessuno è onnipotente perchè firma "noi Italiani all’estero". Hai capito è proprio come il suo leader crede che il suo sciagurato credo si il pensiero di tutti gli iataliani all’estero e non, forse non sà che vi sono molti Italiani all’estero e non, con un alto quoziente di intelligenza.

  • Di poetto (---.---.---.184) 31 ottobre 2010 12:11

     È vero che ha vinto tramite regolari elezioni, verissimo, però è altrettante vero che lui, e la sua famiglia, possiede un imponente sistema mediatico, fatto di canali televisivi, giornali e quant’altro, che hanno pesantemente influenzato le decisioni di chi votava.

    Il signore in questione non disponeva, e dispone, della gazzetta del circolo bocciofilo di Roccasecca ma di reti televisive come Canale 5, o Rete 4.

    Un po’ come gareggiare con uno dopato, è logico aspettarsi che la gara la vinca lui.

    La colpa di tutto questo è di tanti.

    Di chi ha voluto chiudere gli occhi davanti a un colossale conflitto di interessi, di chi, pur nell’evidenza di determinate cose, ha votato illudendosi di miracoli che, già in cuor suo, sapeva di difficile, se non impossibile, realizzazione.

    A volte viene il dubbio che il signore in questione sia lì perché qualcuno ha voluto metterlo lì, facendo piazza pulita dei precedenti partiti, creando una situazione favorevole alla sua “comparsa” politica.

    Forse, dopo Sigonella, il nostro paese, o meglio il suo vertice, non era più considerato amico come lo era in precedenza, quindi...avanti altri ...”amici”.

  • Di paolo (---.---.---.66) 31 ottobre 2010 14:14

    Caro Zanon


    Ma perche’ te la prendi con il rappresentante di tutti gli italiani all’estero . 
    Abbiamo avuto la fortuna di interloquire con tutti gli italiani all’estero e tu me li stronchi cosi’ senza pieta’ , senza un minimo di rispetto , di deferenza .
     E che diamine ! 
    Il signor Nessuno , come tu lo definisci mancando in effetti requisiti minimi di riconoscimento , e’ un entusiasta del presidente coniglio (che di anni ne ha 74 e non 72) e giustamente desidera un’Italia libera dal comunismo 
     e dalle bandiere rosse .
    Peccato che nessuno lo ha informato che nel frattempo 
    Bertinotti veste Armani e che il suo stimato 
    presidente coniglio (aiutato dalla chimica) ha frequentazioni 
    con l’ex direttore del KGB che di nome fa Putin .
    Siccome poi segue le trasmissioni Di Vespa e Paragone , 
    nonche’ i telegiornali di Minzolini e Fede ,siccome 
    probabilmente legge " il giornale " e " libero " , ha giustamente 
    concluso che in Italia i PM sono una congrega di comunisti 
     che vogliono la testa del " sciur" presidente a tutti i costi .
    Chiamiamola vendetta politica .
    A Poetto dico di non fare troppa dietrologia ,la realta’ 
    e’ molto semplice : il nostro e’ un furbacchio di prim’ordine , 
    ben ammanigliato ,che dispone di un’armamentario mediatico 
    e finanziario unico e che puo’ contare su birbanti ed idioti in Italia e all’estero .
    Sara’ dura .

    paolo


  • Di Verità e Democrazia (---.---.---.164) 31 ottobre 2010 15:16
    Verità e Democrazia

    Grazie a tutti coloro che hanno dimostrato interesse verso il post dando vita ad uno stimolante dibattito. Nelle riflessioni che abbiamo pubblicato abbiamo espresso una opinione - evidentemente parziale e contestabile - su chi costituisce quel venti o trenta per cento di aventi diritto al voto, come ricorda correttamente Paolo, che sceglie Berlusconi e fa si che questi possa raggiungere la maggioranza in Parlamento (anche grazie alle tv e ad una legge elettorale porcata, ciò è innegabile). Manca evidentemente una seconda parte: come è possibile dare vita ad un’alternativa, in termini di contenuti e di comportamenti, che ottenga il consenso della restante parte degli italiani, riesca a diventare maggioranza parlamentare e a ripristinare ed attuare la legalità costituzionale in questo Paese. Ma si tratta, visto che sono gli italiani che vanno da Gino Strada a Luca Cordero di Montezemolo, appunto di un bel problema, forse senza soluzione ....

    Infine il ’rappresentante’ degli italiani all’estero (che almeno nel 2006 avevano votato per il centro sinistra) mi fa ricordare quanto mi raccontò un’amica che era stata in viaggio in Sud Africa in merito a quanto le dissero alcuni nostri connazionali: "Noi votiamo in maggioranza centro sinistra ma non perché ci piacciano più di tanto quei partiti. E’ che ci siamo stufati di essere presi in giro per Berlusconi .... ".

    ps infine, perdonatemi se approfitto di questa occasione, sarei grato a chi ha apprezzato il nostro blog Verità e Democrazia di votarci nel Libero Mobile Awards


    Un caro saluto.
  • Di paolo (---.---.---.66) 31 ottobre 2010 16:25

    Tornando all’autore dell’articolo . E’ rimasta in sospeso una domanda , ossia quali sono le possibilita’ che ha il centro sinistra di proporre una alternativa seria a Berlusconi .

    Secondo il sottoscritto , senza troppo dilungarmi , sono praticamente nulle , ossia zero virgola zero . E qualora in virtu’ di qualche meccanismo artificioso si riuscisse anche a mettere in piedi una maggioranza eterogenea , diciamo un fac simile prodiano , durerebbe meno dello spazio di un mattino .
    La verita’ e’ che se si vuole costruire una alternativa di centro sinistra con un minimo di serieta’ d’intenti , devono sparire dalla circolazione D’Alema , Veltroni , Fassino , Finocchiaro ecc.. , gente che ha bellamente preso per i fondelli i propri elettori , che gioca alle battaglie navali nelle segreterie di partito e che non si accorge neanche di non avere piu’ una flotta . Hanno perso credibilita’ , hanno dissipato un patrimonio che persone come me gli avevano messo nelle mani sperando che ci avrebbero evitato il berlusconismo . Hanno giocato al gatto e al topo e ha vinto il topo . Ma hanno giocato sulla pelle di chi  aveva creduto nei loro programmi . Vi ricordate il conflitto di interessi ? . Era al primo punto . Peccato che e’ rimasto nelle campagne elettorali (vinte) .
    Previsione facile facile : alle prossime elezioni i DS perdono almeno altri 4 punti .
    I partiti radicali sono movimenti che parlano alle coscenze , difficilmente possono diventare un partito di larghi consensi . Per esempio Di Pietro avrebbe dovuto essere una componente critica e di stimolo all’interno dei DS e invece i dirigenti diessini cadono nella trappola degli scudocrociati e si affrettano subito a dire che loro con il "giustizialismo" non c’entrano nulla . Si smarcano subito , a volte che qualcuno non avesse il dubbio che la giustizia per loro ha un valore fondamentale . Bella strategia ,complimenti! 
    L’alternativa a Berlusconi sta’ nascendo invece a destra , probabilmente non sara’ subito sufficiente a coagulare una maggioranza anche per la presenza di quella anomalia politica che si chiama Lega , ma e’ sintomatica della crisi di identita’ che sta vivendo la sinistra .
     Gradirei opinioni .

    paolo


    • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.21) 1 novembre 2010 11:26
      Gian Carlo Zanon

      Caro Paolo cerco di rispondere ai tuoi moderati interventi. Vedi ognuno di noi ha una sua propria immagine interna che si esprime in ciò che scrive. Per questo ho sulla scrivania del mio computer una foto di Camus e dico sempre cartesianamente che "io sono ciò che scrivo".
      Detto questo la mia reazione ad uno stimolo così squallido come quello del "rappresentante degli Italiani all’estero" non poteva che essere, come dici tu, "senza pietà".
      Per quanto rigurda la tua analisi politica sono grosso modo d’accordo con te. E’ certo però che andrò sempre a votare votando il meno peggio che ora, e sottilineo ora, è Bersani. Non che io non sia molto critico con lui, anzi sono molto incazzato per la sua non partecipazione ai problemi come la Fiat o l’acqua pubblica. Ma vedi io posso essere critico ed avere una dialettica anche aspra con persone come Bersani o simili ma penso che non sia possibile avere una vera dialettica con tutto il mondo politico che va dal centro di Casini a tutta la destra. Certamente Fini è una speranza per la destra Italiana, ne ho anche scritto difendendolo, ma sostanzialmente non mi fido di chi ha una back ground politico come lui.

      Grazie comunque per i tuoi interventi che mi piacciono sempre

      Gian Carlo

  • Di fernanda cataldo (---.---.---.211) 1 novembre 2010 07:32
    fernanda cataldo

    un’analisi politica reale e ben articolata.

  • Di pv21 (---.---.---.86) 1 novembre 2010 12:08

    GIOSTRA dei rifiuti > “Stiamo mantenendo tutti gli impegni presi. Parlano i fatti” (Bertolaso) Il 26 marzo 2009 Berlusconi inaugurava quel termovalorizzatore di Acerra che 20 mesi dopo funziona ancora a singhiozzo. Per smaltire i rifiuti della sola Napoli ce ne vorrebbero altri 4. Il prossimo sarà in funzione nel 2015. Berlusconi promette nuovi impianti di compostaggio (umido) “tra 6 mesi”. Si discute di raccolta differenziata e di discariche. Nessuno parla di realizzare sistemi industriali di riciclaggio. Per il “governo del fare” l’emergenza rifiuti in Campania è finita il 31 dicembre 2009. Il 1° novembre scade l’ultimo impegno del Cavaliere : “In 10 giorni tutto a posto”. "Non c’è più emergenza" fa eco Bertolaso.
     E gli Italiani? Nel paese del Barbiere e il Lupo i problemi si risolvono con l’antica arte dell’arrangiarsi ...

  • Di Verità e Democrazia (---.---.---.211) 1 novembre 2010 13:25
    Verità e Democrazia

    Provo a rispondere a Paolo (il cui intervento sul ’rappresentante’ degli italiani all’estero era evidentemente ironico) e a Gian Carlo Zanon.

    In termini numerici, se il centro destra si presenterà diviso alle elezioni PDL-Lega contro UDC.FLI, uno schieramento dal PD alla Federazione della Sinistra potrebbe prevalere e ottenere il premio di maggioranza alla Camera.
    Poi come dice Paolo, sarebbe un governo che dura un giorno come per i precedenti di Prodi. Non credo sia (solo) un problema di personaggi più o meno compromessi ma di contenuti. Se il PD insiste a stare dentro la logica capitalista della globalizzazione,se pretende che l’Italia debba competere con la Cina e l’India (con tutte le conseguenze in termini di diritti sociali e del lavoro che ciò comporta), se non si dà vita ad un progetto alternativo di società e di economia, la sinistra avrà sempre un ruolo subalterno e minoritario (deludendo i propri elettori senza conquistare quelli della destra).
    Per questo personalmente guardo con attenzione, pur con tutti i loro evidenti limiti, ai movimenti più radicali (da Grillo a Vendola, da Ferrero a Di Pietro) che possono svolgere un ruolo essenziale di stimolo, di critica e di controllo soprattutto se presenti in Parlamento. E che potrebbero svolgere un importante ruolo attivo se avessero la lucidità, l’umiltà e la generosità di definire, pur nelle loro differenze, un comune patto d’azione.
    • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.194) 1 novembre 2010 14:54
      Gian Carlo Zanon

      Sono d’accordo sui contenuti, ma non dimentichiamo che sono gli esseri umani a creare i contenuti politici. Comunque sia per quanto mi riguarda penso che la sinistra sia completamente da rinnovare partendo da due concetti base: libertà e eguaglianza.
      Per libertà naturalmente non intendo liberalismo che ha già fatto troppi danni, intendo soprattutto diritti civili non funestati dalla chiesa cattolica, e la soppressione del concordato che dia al popolo italiano la libertà dalla chiesa; e con questo sarei con i Radicali.
      Per uguaglianza non intendo certamente di avere tutti la stessa giacchetta grigia, sarebbe follia; intendo stesse oppurtunità per tutti gli esseri umanai presente sul territorio italiano e meritocrazia vera. Redditi che vadano da 1500 euro a 15.000 e tutto il resto deve essere ridistribuito alla società civile. E questo può sembrare di estrema sinistra se è così tutti i paesi scandinavi sono di estrema sinistra perchè tassano fortemente coloro che hanno alti redditi ed aiutano chi non ha un lavoro. Questi sono i contenuti ... ora ci vogliono esseri umani capaci di portarli avanti, vale a dire politici onesti e non compromessi né con la mafia né con la chiesa come vorrebbe il nuovo messia Vendola che strilla contro gli anticlericali.

  • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.194) 1 novembre 2010 15:14
    Gian Carlo Zanon

    Però vorrei tornare al titolo dell’articolo: Chi sono gli Italiani che votano Berlusconi?
    Sono persone che votano un tizio che sulle pagine di Famiglia Cristiana è stato definito un "malato fuori controllo."
    Sono persone che votano un caio che la cui moglie ha detto "mio marito non sta bene".
    Sono persone che votano un sempronio che ha avuto per stalliere e per amico dei mafiosi.

    Ecco chi sono queste persone; persone che non stanno bene come il loro leader ma che in lui vedono il loro impoverito riflesso legittimato e glorificato.
    E quando Famiglia Cristiana parla di malattia, quando la moglie dice "non sta bene" non vogliono dire che gli fanno male i denti, o che è ammalato alla stomaco, io penso che parlino della mente. Per quanto può sembrare orribile , e lo è, continuo a pensare alle immagini di Piazzale Loreto evocate da Pannella; ebbene sono convinto che le stesse persone, che si accanivano su quei poveri resti, erano le stesse che qualche tempo prima acclamavano il loro Duce in piazza: stessa imbecillità , stessa disumanità.

    Gian Carlo Zanon

  • Di paolo (---.---.---.176) 1 novembre 2010 15:28

    Carissima Verita’ e Democrazia 


    Il PD e’ come le lumache che vanno messe nella farina per spurgare prima di essere cucinate . L’ho gia’ detto in altro blog e lo ripeto ora . Per essere credibile un’alternativa di sinistra bisogna prima liberarsi degli apparati di partito e delle segreterie che lo hanno ridotto ad una larva politica .
    Turigliatto , Ferrero e soci hanno scambiato il parlamento per le massime di Mao , hanno consegnato l’Italia nelle mani del peggior capitalista occidentale ; Vendola e’ un fac simile di Berlusconi , stessa facilita’ di incantare con la sua favolistica visione del mondo . Non discuto l’onesta’ intellettuale della persona  ma lo trovo logorroico e affabulante come il cavalliere . Non mi convince .Su Grillo mi sono gia’ espresso ,e’ una voce libera , dice anche cose sensate , e’ uno stimolo a riflettere ma non doveva fondare un partito . Grave , gravissimo errore . Di Pietro e’ un discorso a parte , deve essere la base su cui lavorare , da cui ripartire . Purtroppo non e’ un guru della comunicazione ma fa niente , e’ l’estrema risorsa .
    Vuoi sapere quale sarebbe la vera rivoluzione sociale ed economica di questo paese ?
    Risposta : la normalita’ . Un paese fatto di media normali , di leggi rispettate e fatte rispettare , di giornalisti normali e non guitti da operetta , politici normali senza carichi giudiziari pendenti , servizi segreti normali che non aiutano la mafia e non depistano le indagini , industriali normali che non trattano gli operai come il cestino dei rifiuti , di una scuola valorizzata che produce ricchezza intellettuale ; potrei continuare ma mi fermo . Sai cosa sta’ minando questa societa’ : il principio della irresponsabilita’ , tutto e’ lecito , nessuno paga .
    Appena un paio d’ore fa ho sentito Bossi in televisione dichiarare che Berlusconi e’ stato un pirla a telefonare direttamente in questura (Ruby) , avrebbe dovuto farlo tramite lui o Maroni.
    Capito che roba , in un paese normale verrebbe preso a calci nel sedere due minuti dopo .

    paolo
    • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.152) 1 novembre 2010 20:42
      Gian Carlo Zanon

      Questa volta sono d’accordo in blocco con te. C’è poco da aggiungere forse solo che di Pietro non ha idee. Ma chi le ha?
      Mi è molto piaciuto il tuo nesso tra Vendola e Berlusconi; è perfetto sono due affabulatori e incantatori di folle da stadio et similia.

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.36) 1 novembre 2010 19:03
    alessandro tantussi

    (xxx.xxx.xxx.230) chi sono gli italioti che votano per lo psicoNano? solo dei cerebrolesi catodici, delle monadi rincoglionite dsalla tv, la feccia di questo paese di merda.

    e te lo domandi?

    se tu, e quello che dici, siete una componente, FORTUNATAMENTE MINORITARIA, delle persone che votano a sx, si spiega perché gli italioti come me siano la maggioranza. 

  • Di (---.---.---.1) 1 novembre 2010 22:25

    Non so chi sono, so però che sono più di quelli che hanno votato per la coalizione di sinistra.

    Ehhhh quanto è dura la democrazia per i comunisti sconfitti dal voto del popolo...

    Joe

  • Di paolo (---.---.---.176) 2 novembre 2010 08:56

    Anonimo xxx.xxx.xxx.1


    Guarda che qui’ non stiamo parlando del campionato e i comunisti sono rimasti soltanto nella tua testa visto che da anni vanno in barca a vela ,hanno scarpe di vitello e fumano la pipa di radica (firmata) .
    I cinesi si avviano al capitalismo , Castro sta facendo accordi con le multinazionali americane e qui c’e’ ancora qualcuno che parla di comunisti . 
    Ma ! 

    paolo



    • Di (---.---.---.48) 3 novembre 2010 02:31

      Forse i comunisti non ci saranno più, ma le aggressioni verbali nei confronti di chi non la pensa come voi sono sempre le stesse, abituati a considerarsi gli unici detentori della vera cultura,vera democrazia( la dittatura comunista), vera moralità, sembra più che normale dare degli epiteti come pedofili, celebrolesi, itaglioti,tanto per citarne alcuni, alla maggioranza degli elettori. 

  • Di paolo (---.---.---.176) 3 novembre 2010 10:46
    Se sei Joe  mi scuso per averti chiamato anonimo , non mi ero accorto della firma .

    Voi chi ? Di quali aggressioni verbali parli ? Perche’ parli per categorie? 

     Articola un ragionamento tuo , se sei un’individuo pensante esprimi la tua opinione e lascia perdere chi usa i termini che hai citato , non li considerare .
    La tua opinione ha la stessa dignita’ della mia e di chiunque altro ma non puoi neanche stabilire che chi non la pensa come te e’ un becero e retrogrado comunista .

    E’ uno che non la pensa come te . Punto .

    paolo

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