La sinistra, se vince (se VUOLE vincere, vince), non ha bisogno di scrivere nessun programma, per ora; perché avrebbe comunque da fare per i prossimi due anni di governo, almeno: il suo primo compito è cancellare, a colpi di legislatura e promuovendo il più possibile partecipazioni referendarie dei cittadini, tutte le malefatte dei governi Berlusconi.
Durante questi due anni, avrà modo e cura di riflettere sulle proprie divergenze interne, e sulle contraddizioni; e avrà cura di dotarsi di una propria governabilità interna, basata su accordi definiti a monte, per non andare in pezzi al primo colpo. Gli accordi dovranno servire soprattutto a stabilire delle regole decisionali interne (interne alla sinistra), a cui uniformarsi ogni volta che se ne presenti la necessità, per spirito di unità.