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rickylg

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Autore del blog LibertàGiustizia

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Ultimi commenti

  • Di rickylg (---.---.---.64) 19 novembre 2009 17:00
    rickylg

    Il libro di Bobbio è già nello scaffale delle prossime letture!


    Comunque io parlavo più di uomini e atteggiamenti che di idee e valori. Sono convinto che, per la gente comune, i valori di destra e sinistra non siano cambiati rispetto a 20 anni fa. 
    Ma per la classe politica e per quella giornalistica si.
    Prendiamo Brunetta: ex socialista, si è subito messo al servizio della destra, ma non rinuncia a definirsi ancora di sinistra.
    Montanelli: storico giornalista di destra, quando Berlusconi si butta in politica lo rifiuta come rappresentante della destra e vota per l’Ulivo, diventando un eroe della sinistra.
    Scalfari: rappresentante storico della sinistra liberale, negli anni ’80 viene definito componente della "nuova destra".
    Di Pietro: uomo indiscutibilmente di destra, non ha trovato della CdL alcuna comprensione e si è sempre schierato con la sinistra.
    Ferrara: da ex comunista a ex socialista a ministro berlusconiano.

    Come vedi sono numerosi gli esempi di persone con una certa cultura che però si spostano dall’altra parte della barricata. E’ una cosa che è avvenuta spesso in Italia, ad esempio tra i terroristi (Mario Merlino, uno per tutti).
    Io inoltre ho una teoria che vorrebbe proprio in Scalfari e nel gruppo Repubblica-Espresso degli anni ’70 e ’80 una pietra miliare del sistema di brutto giornalismo e di disvalori che poi ha portato al potere il berlusconismo.

  • Di rickylg (---.---.---.64) 19 novembre 2009 14:24
    rickylg

    Penso che la definizione di Travaglio come uomo di sinistra, vicino al PdS, così come del Fatto (che raccoglie diversi ex del Giornale) sia un sintomo del ribaltamento dei ruoli che iniziò negli anni ’80, quando, non mi ricordo chi (qualche membro del PSI credo), definì Scalfari, il gruppo di Repubblica e la parte del PCI berlingueriano "la nuova destra".

    Oggi nel PdL e negli organi di informazione ad esso vicini troviamo numerosi ex comunista ed ex socialisti, mentre dall’altra parte troviamo ex missini, ex liberali, ex repubblicani, ex montanelliani. Si, c’è un pò di confusione, tanto che Brunetta dice di stare a destra perchè il PdL è riformista, mentre il PD, in effetti, non fa altro che difendere lo status quo. 
    Dunque credo che parlare di destra o sinistra in italia non abbia molto senso. 
    Anch’io potrei scrivere diverse motivazioni per definire il governo Berlusconi, le sue televisioni e i suoi giornali come la peggior espressioni della cultura comunista italiana.
  • Di rickylg (---.---.---.64) 19 novembre 2009 14:18
    rickylg

    Io invece credo che abbia buone possibilità di diventare presidente della Repubblica, anche perchè non vedo molti altri all’orizzonte. Certo, mancano ancora più di 3 anni, la storia ci insegna che l’elezione del presidente riserva sempre molte certezze, ma io penso che da qui a 3 anni la leadership della destra non sarà sciupata, mentre quella di Berlusconi si. 

    Chiunque sia colui che ne prenderà il posto dovrà essere un uomo nuovo alla grande politica, dunque escludo Casini e Fini. Essi potranno tirarne le fila, si, ma non presentarsi in prima persona. 
    C’è chi fa il nome di Montezemolo. In ogni caso penso che Fini sia il vero favorito alla presidenza, la destra vorrà eleggere un suo uomo dopo l’ex comunista Napolitano. E chi meglio di Fini? 
  • Di rickylg (---.---.---.64) 19 novembre 2009 14:12
    rickylg

    La Camera ha appena dato il suo si definitivo al decreto Ronchi. Credo che l’uso smisurato della fiducia persino in temi di rilevanza sociale ed economica come questa sia molto preoccupante. Mi consola solo una cosa, ovvero che persino alcuni tra i berlusconisti più agguerriti sia contrario a questa privatizzazione. 

    Il problema è che ora è legge. 
  • Di rickylg (---.---.---.67) 17 novembre 2009 17:45
    rickylg

    Penso che l’UE abbia tralasciato perchè è solo qui in Italia che il crocifisso è difeso dagli integralisti religiosi come non fu nemmeno all’epoca delle crociate. 

    Io, personalmente, sono per uno stato completamente laico, dunque aborro qualsiasi simbolo religioso presso le nostre istituzioni e, ancor di più, aborro il denaro pubblico speso a favore di questa o quella religione.

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